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La farmacia deve essere una protagonista della rivoluzione sostenibile. Un soggetto unico come noi, che coniuga nella propria quotidianità economia di mercato e servizio sanitario pubblico, deve essere in prima linea nell’adozione di comportamenti virtuosi che assicurino un futuro vivibile alle prossime generazioni.
Non stiamo facendo le solite dichiarazioni solenni. Stiamo invece raccontando le conclusioni condivise di tutta l’Unione Europea delle Farmacie Sociali UEFS .
UEFS che negli ultimi giorni dello scorso settembre a Ginevra ha vissuto la sua 63° Assemblea Generale. Un incontro fortemente focalizzato proprio sulla Green Pharmacy, cioè su quel ampio complesso di azioni che mirano a diffondere pratiche sostenibili in farmacia. Due le cose più rilevanti emerse nella tre giorni svizzera.
La prima è che l'Italia è capofila in questa svolta culturale e strategica. Assofarm risulta tra le organizzazioni europee più impegnate sul fronte del Green Deal. A ciò si aggiunge anche il grande lavoro della neo associata Apoteca Natura, tra le prime ad attivare piani di sensibilizzazione per farmacisti e cittadini verso quei farmaci (ovviamente da banco o che non necessitano di ricetta medica) che presentano eccipienti meno dannosi per l’ambiente.
A livello di contenuti, invece, gli interventi tecnici succedutisi a Ginevra hanno dimostrato come la farmacia possa giocare un ruolo di primo piano nella rivoluzione verde.
Certo, non v’è dubbio che è l’industria il soggetto della filiera cui spetta la parte più importante. Il fatto che, ed è un dato impressionante, la produzione farmaceutica sia responsabile del 5-6% di tutta la CO2 emessa nell’atmosfera (più di quanto faccia il settore dell’automotive) rende l’idea della sfida che attende i produttori di medicinali.
Alla farmacia spetterebbero invece azioni più semplici, ma non per questo poco incisive. Tra esse vi sono sicuramente comportamenti “minimi” di risparmio energetico che dovrebbe adottare ogni azienda e famiglia, come lo spegnere luci e computer durante gli orari di chiusura. Ben più strategico e peculiare sarebbe invece l’ottimizzazione della logistica tesa a concentrare le consegne giornaliere di farmaci in modo da ridurre i trasporti e le conseguenti emissioni atmosferiche da essi derivanti.
Altrettanto fondamentale è poi il coinvolgimento attivo dei cittadini, grazie ai quali si potrebbero ottenere risultati rilevanti nell’ambito della raccolta dei rifiuti speciali, dell’acquisto premiante dei medicinali più green e di tanti altri comportamenti virtuosi. Se consideriamo il fatto che ogni giorno ben quattro milioni di persone si recano in una farmacia italiana, stiamo immaginando uno dei più grandi fenomeni di sensibilizzazione ambientale del nostro paese.
Politica e istituzioni, infine, dovrebbero essere coinvolte in riforme che aprano a nuove forme distributive del farmaco capaci di ridurre il packaging e lo spreco di medicinali la cui produzione produce ancora oggi forti esternalità ambientali.
Riguardando tutte le riflessioni appena fatte, emerge su tutto un fatto. L’approccio che vogliamo dare al nostro impegno è sistemico e sostanziale. Non certo episodico ed emozionale.
Gli esempi di azioni poc’anzi citate, pur nella loro limitata elencazione, danno conto del fatto che vogliamo occuparci di tutto ciò che entra e di tutto ciò che esce dalla farmacia. Stesso dicasi per i soggetti che vogliamo coinvolgere: la filiera, i nostri farmacisti, i cittadini, le istituzioni. Insomma tutti.
Sarà facile? Certamente no, come del resto ogni cosa importante. Aveva però ragione chi diceva che la prima cosa da fare per cambiare, è iniziare.
Francesco Schito
Segretario Generale Assofarm
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Secondo mandato di altri tre anni per Venanzio Gizzi alla guida dell’Unione Europea delle Farmacie Sociali UEFS.
Lo ha deciso all’unanimità la 63° Assemblea Generale dell’associazione che raccoglie tutte le principali aziende farmaceutiche non-profit e Benefit europee, riunitasi a Ginevra lo scorso 28 settembre.
“Questa riconferma - dichiara lo stesso presidente di Assofarm, la Federazione delle Farmacie Comunali italiane - dà conto del peso che ormai il nostro paese ha assunto nell’ambito del movimento europeo delle farmacie sociali. In passato la UEFS ci ha spesso permesso di importare nel contesto italiano ottime esperienze che stavano maturando nei paesi nordeuropei. Negli ultimi anni invece il nostro ruolo è diventato più proattivo, e da oggi lo sarà ancor di più grazie all’arrivo di Apoteca Natura. Il fatto che la tre giorni svizzera abbia registrato un focus tematico sulla Greener Pharmacy, argomento sul quale Assofarm e Apoteca Natura riflettono da tempo, dimostra quanto ormai la farmacia sociale italiana sia all’avanguardia nel contesto europeo”.
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Dal 9 settembre allo Spazio Gerra di Reggio Emilia la mostra PHARMAKON, a cura di Giovanni Nicolini, esplora le relazioni tra arte, scienza e psichiatria attraverso le installazioni e le sculture di Beppe Villa ed una serie di incontri, workshop e performance.
Il progetto è realizzato a cura di Flag No Flags Contemporary Art, congiuntamente a Spazio Gerra e ICS – Innovazione Cultura Società ETS con il contributo del Comune di Reggio Emilia e delle Farmacie Comunali Riunite e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
L’allestimento comprende circa 30 opere di Beppe Villa (pitture, fotografie, video, sculture e installazioni) ambientate sui tre piani di Spazio Gerra. L’intero percorso di visita sarà inoltre caratterizzato da pannelli divulgativi utili a familiarizzare il pubblico con le tematiche affrontate dall’autore ed in particolare con quelle riferite al rapporto che vincola l’arte visiva e le competenze mediche nella pratica innovativa delle Medical Humanities.
Il progetto PHARMAKON, ideato a sostegno di esperienze svolte tra il campo artistico e quello interdisciplinare della medicina e della cura, si svolgerà in concomitanza con la Settimana della Salute Mentale con l’obiettivo di favorire iniziative di sensibilizzazione al contrasto ai pregiudizi e alla discriminazione che in determinate situazioni condizionano, in modo anche severo, la vita delle persone.
"La mostra Pharmakon di Beppe Villa, assieme alla serie di incontri in programma, - afferma l'assessora alla Cultura Annalisa Rabitti - indaga le profonde relazioni tra arte e salute, bellezza e sofferenza. Un rapporto sempre affascinante e attuale. È straordinario come l’arte, in questo caso le opere di Villa (pitture, fotografie, video etc), rivelino la complessità del rapporto tra la persona e il disagio psichico. Da sempre, la città di Reggio Emilia ha manifestato la sua vicinanza a questi temi: abbiamo appena concluso il progetto IDENTITA’ INQUIETA che ha raccolto la città intera con laboratori, mostre ed eventi su questo tema. Siamo convinti che una mostra come questa possa aiutare quante più persone, anche quelle più restie, ad avvicinarsi senza pregiudizi e senza paure al tema del disagio psichico e della salute mentale".
“L’idea sottostante la mostra – scrive Giovanni Nicolini nel testo critico dedicato alle opere di Beppe Villa - rinvia a una dimensione unitaria, omogenea e fluida, di mondo e natura, aperta alla più radicale mescolanza, avviata alla trasmutazione circolare e continua dall’organico all’inorganico. Prospettive che si dischiudono, nella forma del Pharmakon, ai temi della vita e delle molteplici strategie utili all’equilibrio necessario alla salute, al benessere psicofisico e alle sfere relazionali, nel ricorso a tutto quanto può dare sollievo”. Il termine “farmaco” contiene già nella sua etimologia la nozione di cura o antidoto, ma al tempo stesso di veleno. A partire da questa complessità “le opere d’arte visiva di Beppe Villa – indica Nicolini - sospese tra letteratura, poesia e scienze, nella ricerca ininterrotta di motivazioni e conferme, testimoniano della sostanziale percezione che l’Autore ha dell’ambivalenza e delle discordanze che caratterizzano la nozione di Pharmakon nel rappresentare parallelamente i temi del pericolo e della speculare opportunità”.
GLI APPUNTAMENTI
Sono sei gli appuntamenti di approfondimento che animeranno le tre settimane di esposizione: due presentazioni di libri, una performance musicale e tre incontri che esporranno il tema della salute da prospettive epistemologiche, filosofiche, sociologiche, antropologiche ed anche giuridiche a cura di docenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il 9 settembre, in coincidenza con l’inaugurazione, si terrà la conferenza del prof. Luigi Grasselli, ordinario di Geometria UniMoRe, dal titolo Arti figurative e geometrie che, all’insegna del concetto di “unitarietà del sapere”, illustrerà alcune connessioni tra arti figurative e geometria utili a svolgere l'analisi artistica e compositiva di un’opera nel contesto di un sapere esplicativo, capace cioè di spiegare perché e come i fenomeni si manifestino.
Venerdì 22 settembre alle ore 18 è in programma una presentazione-concerto del libro di Marco Rovelli “Soffro, dunque siamo. Il disagio psichico nella società degli individui” (Minimum Fax, 2023). Scrittore, cantautore e docente, Marco Rovelli darà vita a una singolare performance in cui la presentazione del libro è intervallata e arricchita da canzoni scritte ed eseguite dall’autore stesso, in uno scambio con il pubblico. Attraverso un'indagine lucida e tutta sul campo, incentrata sulle testimonianze dirette di chi dal disagio psichico è stato travolto e di chi si sforza ogni giorno di comprenderlo e curarlo, Marco Rovelli cartografa in questo suo ultimo libro il disagio psichico della civiltà ipermoderna e neoliberale.
Il giorno successivo, sabato 23 settembre, sempre alle ore 18, è prevista la conferenza di Luca Pingani, ricercatore presso Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di UniMoRe, dal titolo Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria: riflessioni sullo stigma in salute mentale. Pingani si soffermerà sul disagio psichico come “stigma” che condiziona, in modo anche severo, la vita della persona sino ad impedire l’accesso ai servizi e a tutte le risorse terapeutiche-riabilitative. (L’evento rientra nel programma della Settimana della Salute Mentale organizzata dal Dipartimento Attività Integrata Salute Mentale e Dipendenze Patologiche della Azienda USL di Reggio Emilia IRCCS).
Il programma continua la settimana seguente con una doppia sessione di studio e approfondimento dedicata alla narrazione: venerdì 29 settembre, ancora nell’ambito del patrocinio concesso dall’Università di Modena e Reggio Emilia, si apre alle ore 10 l’incontro-laboratorio dal titolo Il potere curativo delle narrazioni: le storie verbali, tenuto da Stefano Calabrese, professore ordinario di Medicina narrativa di UniMoRe, cui seguirà, alle ore 17 il secondo incontro-laboratorio di Valentina Conti, ricercatrice in Narratologia di UniMoRe, dal titolo Il potere curativo delle narrazioni: le storie visive. In particolare, il primo incontro analizzerà le caratteristiche delle memorie traumatiche e il modo in cui esse vengono integrate all’interno delle altre memorie autobiografiche, mentre il secondo si focalizzerà su un nuovo ambito di ricerca interdisciplinare, la graphic medicine, che sta aprendo la strada all’utilizzo del visual storytelling nell’assistenza sanitaria, in particolare attraverso l’utilizzo e/o la creazione di fumetti e graphic novels.
Il ricco programma di iniziative si conclude sabato 30 settembre con due appuntamenti imperdibili. Alle ore 17 la presentazione del libro Vita breve della psichiatria dal manicomio alla psichedelia. Storia di internamenti e antipsichiatria, pillole tristi e piante magiche (Luca Sassella Ed., 1023), di Piero Cipriano, medico psichiatra, psicoterapeuta e autore di numerosi saggi. L’autore si addentra in un personale percorso di decostruzione del sapere/potere psichiatrico tradizionale, quasi sempre esercitato contro il “divergente psichico”. Cosa significa invece per lo psichiatra diventare alleato del divergente psichico? In quali territori conduce una sperimentazione tesa a curare i disturbi della personalità gettando ponti tra mondo mentale e mondo reale in modo inedito? Dove sta il confine tra psicofarmaci e psichedelici? Insieme all’autore sarà presente Pierpaolo Capovilla, fondatore di One Dimensional Man e de Il Teatro degli Orrori, per un reading che arricchisce la presentazione con testi di Antonin Artaud. Introduce l’incontro Luciano Guidetti, studioso delle ControCulture.
Infine, sempre sabato 30 settembre dalle ore 21, Tommaso Paris-Upi Zanti con Hey!Himalaya presentano la performance di Immagini-in-Movimento Sonorizzate all’interno della mostra dal titolo inSURreazione SURrealista. Hey!Himalaya è un progetto nato nel 2019 a Bologna che sperimenta sonorità ibride tra il cantautorato e l’elettronica. Nel 2022 pubblicano il loro primo disco omonimo preceduto da un singolo, Vibrisse, prodotto e distribuito da PanicoConcerti e Needn’t. Tommaso Paris-Upi Zanti sono un duo artistico che, fondendo uno sguardo filosofico-cinematografico e storico-artistico, trova il proprio punto di contatto e di massima espressione creativa in forme di videoarte avanguardistica.
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Un'occasione per fare il punto sulla “farmacia dei servizi” e il suo impatto sulla sanità del territorio, in un’ottica di piena integrazione con il Ssn e con l’obiettivo di garantire ai cittadini un migliore accesso ai servizi e alle prestazioni sanitarie nella dimensione della prossimità.
Questo l’obiettivo del dialogue meeting organizzato ieri dalla rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief (Ihpb), con il patrocinio della Fofi e della Federfarma, tenutosi nella sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico sul tema Farmacia dei Servizi. Primo presidio sanitario di prossimità. Il consolidamento del ruolo del farmacista: dal counseling alla vaccinazione, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, stakeholder, associazioni di pazienti, medici e ovviamente della professione farmaceutica.
L’evento ha confermato l’unanime riconoscimento che il mondo della sanità, le istituzioni e, quel che più conta, i cittadini riservano al percorso di evoluzione del ruolo del farmacista nelle farmacie di comunità nell’ultimo decennio, un percorso che peraltro ancora continua in direzione dell’assunzione di nuove funzioni professionali utili a rafforzare la sanità del territorio.
Paradigma perfetto del “cammino virtuoso” che a partire dalla legge n.153/09 (primo mattone della “farmacia dei servizi”) hanno compiuto farmacie e farmacisti è stato il ruolo svolto nella gestione dell’emergenza pandemica del Covid 19. Proprio quell’esperienza, con i contributi estremamente importanti assicurati al Ssn e alla comunità nazionale nel tracciamento dei contagi e nelle campagne vaccinali, ha dimostrato come i presidi della croce verde possano e debbano proseguire e consolidare l’importante percorso degli ultimi an. In particolare, come è emerso dal confronto romano, si tratta di rendere strutturali le nuove funzioni fin qui acquisite (come vaccinazioni, test diagnostici e distribuzione di farmaci antivirali) e acquisirne di nuove, per rendere sempre più accessibili – grazie alla capillarità degli esercizi – i servizi e le prestazioni sanitarie del Ssn, a maggior tutela della salute dei cittadini.
All’incontro ha partecipato anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, per ribadire nel suo intervento che “la farmacia dei servizi è uno strumento integrativo alle strategie di prossimità e accessibilità nel quadro delle cure primarie e di sostegno alla deospedalizzazione della sanità. Il ruolo del farmacista sta evolvendo verso nuove attività ancora più estese e di natura strutturale, diventando sempre più fondamentale presidio di prossimità per le vaccinazioni, i test diagnostici, attività di screening, dispensazione di nuovi e sempre più complessi farmaci”.
“Tutte potenzialità enormi” ha concluso l’esponente di governo, anch’egli farmacista “che necessitano di percorsi normativi adeguati affinché vengano messe in campo in modo estensivo in tutta Italia”. (rifday.it)
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Oltre 12mila euro per gli alluvionati. Le Farmacie Comunali del territorio di Forlì e Forlimpopoli hanno organizzato un'iniziativa a sostegno della raccolta fondi dei rispettivi Comuni, accantonando la somma di 20 centesimi per ogni scontrino emesso nello scorso mese di giugno. Giovedì pomeriggio, presso la Farmacia Comunale Ca' Rossa, in via Campo degli Svizzeri, l'amministratore unico di Forlifarma, Luca Pestelli, insieme alla direttrice della Farmacia, Debora Domeniconi, e al personale, ha consegnato all'assessora Barbara Rossi un assegno simbolico per l'importo di 12.705,80 euro, che la società di gestione delle Farmacie Comunali verserà sul conto intestato al Comune di Forlì e dedicato alla raccolta fondi per l'emergenza alluvionale. (forlitoday.it)
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Il Consiglio Comunale di Gorizia ha approvato ieri sera il bilancio consuntivo e preventivo dell’Azienda speciale farmaceutica. Il quadro finanziario esposto dall’assessore al Bilancio Lucio Beltrame ha svelato, così, un utile di 215.203 euro, migliorato di circa il 16% rispetto a quello preventivato lo scorso anno. Ed è proprio sulla destinazione di questo avanzo che si è sviluppato il successivo dibattito tra i consiglieri e i membri della giunta Ziberna.
In particolare, Luca Mastroianni (Udc) ha presentato una proposta volta a inserire nello statuto delle farmacie comunali un vincolo di destinazione degli utili: «Perché non reinvestirli destinando una loro percentuale alle borse di studio per studenti meritevoli delle scuole secondarie, e un’altra alle persone bisognose che per vari motivi non riescono ad accedere ai servizi di assistenza comunale?». La proposta di Mastroianni ha trovato un ampio consenso trasversale tra i membri del Consiglio.
Andrea Picco (Noi mi noaltris Go) ha voluto farla propria, chiedendo che l’assemblea la votasse, formalizzandola come Ordine del giorno. Formalizzazione che però non è avvenuta dopo la puntualizzazione dello stesso consigliere Udc, secondo cui la proposta era volta influenzare la determinazione del bilancio previsionale comunale del 2024. Raccomandazione accolta e fatta propria dallo stesso sindaco Rodolfo Ziberna. Alla discussione hanno partecipato anche il presidente e il direttore dell’azienda comunale, Alessandro Gallo e Stefano Clarizio.
I due hanno illustrato gli obiettivi posti per questo e il prossimo anno. «È intenzione del consiglio d’amministrazione ampliare i servizi alla cittadinanza – ha spiegato Gallo – rendendo le farmacie di Sant’Andrea e Sant’Anna delle vere e proprie strutture di servizio. Per esempio, grazie a un investimento di circa 4mila euro stiamo già garantendo la consegna a domicilio dei farmaci in tutto il territorio della città, garantendo la fornitura agli utenti con difficoltà di movimento». Non solo. Sono stati fatti investimenti anche sia in ambito della sicurezza che didattico.
«A seguito dell’aggressione subita da un nostro farmacista l’anno scorso, abbiamo aggiunto dei dispositivi di videosorveglianza, mentre in collaborazione con l’associazione Cuore amico abbiamo organizzato più incontri didattici sull’utilizzo dei defibrillatori. Inoltre, stiamo già pianificando iniziative con le scuole sull’educazione sessuale». Clarizio, invece, ha dichiarato che l’azienda ha intenzione di assumere nuovi farmacisti a tempo indeterminato, avendo già indetto dei concorsi ad hoc, per cercare nuovo personale a 30, 32 ore settimanali.
«Auspichiamo di trovare quanto prima possibile più farmacisti sul mercato, essendocene troppo pochi rispetto alle offerte di lavoro in regione». Se il bilancio consuntivo è stato unanimemente approvato, la votazione di quello preventivo ha registrato l’astensione dei consiglieri Franco Zotti (Zotti contro tutti) e Celestino Turco (Gorizia che vorrei). A sollevare le loro perplessità la richiesta di approvare l’assunzione di un mutuo a carico dell’azienda. Prestito che, per il consiglio d’amministrazione, si è reso necessario per coprire parte dei costi di ampliamento della farmacia di Sant’Anna, che dagli attuali 106 metri quadri raddoppierà arrivando a 220 metri quadri.
Beltrame ha chiarito che il mutuo servirà a coprire la metà dei 600mila euro investiti nell’intervento, per un costo decennale di 70mila euro. Sui tempi per l’ultimazione dei lavori, già «in ritardo a causa di problematiche legate alla costruzione», la previsione di Gallo è che «tra marzo e aprile del prossimo anno la struttura tornerà a essere pienamente operativa e funzionale». (ilgoriziano.it)
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Nuovo look e nuovi servizi per la farmacia comunale numero 2 di Cattolica, in piazza Enrico Berlinguer, gestita da Farmacie comunali di Riccione del gruppo Aspes spa. E’ stata inaugurata la nuova farmacia che è diventata più moderna e funzionale grazie al restyling completo dei vecchi locali e all’acquisto di un robot per l’automatizzazione del magazzino che quindi distribuirà i farmaci più rapidamente. Verrà ampliata anche la gamma dei servizi offerti. A breve in farmacia si potranno effettuare, tra gli altri, esami come elettrocardiogramma, holter cardiaco ed holter pressorio, le autoanalisi (glicemia, emoglobina glicata, colesterolo Hdl, Ldl trigliceridi), l’analisi del capello, misurazione della pressione arteriosa e usufruire dell’impedenziometro per misurare la massa grassa e la massa magra.
“Il potenziamento dei servizi all'interno delle farmacie – afferma la sindaca di Cattolica Franca Foronchi - rappresenta un investimento a lungo termine per il sistema di prevenzione delle malattie. Questo rafforzamento contribuirà a migliorare l'accesso ai servizi sanitari anche in futuro, rendendo il sistema sanitario più pronto ad affrontare le sfide future. Le farmacie sono pilastri essenziali per la salute pubblica e la sicurezza sanitaria della nostra comunità e il loro potenziamento è un passo fondamentale per garantire un servizio sanitario accessibile ed efficiente per i cittadini. Voglio ringraziare sia Aspes ed il suo presidente Luca Pieri, per il lavoro svolto in tempi rapidissimi e per la costante attenzione che viene posta su questi presidi della nostra città, sia tutto il personale che lavora nelle farmacie perché il loro impegno di ascolto, di accoglienza e di cura è fondamentale per gli utenti”.
“In questi anni il ruolo delle farmacie è cambiato, si è evoluto – premette il presidente di Aspes spa Luca Pieri – Sono diventate sempre più delle vere e proprie farmacie dei servizi. L’avamposto del servizio sanitario nazionale nei territori capace di intercettare le nuove esigenze di salute dei cittadini. Per questo stiamo continuando a investire nelle nostre farmacie. Per renderle sempre più moderne, accoglienti e per potenziare la gamma di servizi offerti rafforzando il loro ruolo di primo presidio sanitario sul territorio con l’obiettivo di favorire la deospedalizzazione. Un obiettivo da raggiungere investendo soprattutto su tecnologia e innovazione a cominciare dai servizi di telemedicina che saranno erogati anche nella farmacia comunale di Cattolica. Ed è già in programma un altro importante investimento nella farmacia comunale numero 1 in via Del Prete. A breve partiremo con i lavori”. (riminitoday.it)
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“Cura Gerenzano mentre ti curi”. È questo lo slogan scelto dalla farmacia comunale di Gerenzano per raccontare la recente decisione di devolvere il 100% dell’utile della farmacia, gestita dall’azienda speciale multiservizi Gerenzano, al Comune del paese. A raccontarlo il presidente del consiglio di amministrazione Giancarlo Grisetti insieme ad Andrea Fermata (nella foto di copertina).
“Come molti sanno la farmacia comunale contribuisce con i suoi incassi al bilancio del Comune di Gerenzano – spiegano in una nota stampa -. In questi anni ha dato circa la metà del suo guadagno al Comune. Dopo le grandinate del 21 e 24 luglio scorso l’amministrazione della farmacia ha deciso di dare il 100% del proprio guadagno al Comune. Questo per contribuire a riparare edifici comunali, scuole soprattutto, molto danneggiati”.
Acquistare in una farmacia comunale, significa insomma contribuire all’utile generato che poi viene reinvestito sul territorio dall’amministrazione comunale: “Chiunque in questi anni abbia utilizzato la farmacia comunale ha di fatto contribuito al bene di tutti i gerenzanesi – continuano -, riducendo in parte la necessità di prestiti per il Comune e le tasse per i cittadini. Da oggi ancora di più. Se qualcuno finora non lo ha fatto, ha l’occasione di farlo: un farmaco preso alla farmacia comunale sarà una medicina per il nostro comune. Cura Gerenzano mentre ti curi”. (sarannonews.it)