Sito ufficiale A.S.SO.FARM. ©
Powered by - CSF Sistemi S.r.l. 
Vinaora Nivo Slider 3.x

Negli ultimi anni abbiamo focalizzato le nostre riflessioni sui contributi logistici e organizzativi che possiamo offrire a un Servizio Sanitario Nazionale che, dopo la crisi pandemica, ha preso piena coscienza della propria necessità di rinnovamento . Ma forse questo non basta. Le farmacie territoriali, e ancor più noi Farmacie Comunali, dobbiamo fare di più per il nostro Paese.


Un dubbio inevitabile, questo, dopo la lettura di un report della Fondazione Gimbe pubblicato qualche settimana fa a proposito dei consumi sanitari delle famiglie italiane. 

Secondo il noto istituto,  i dati riguardanti la spesa out of pocket non offrono di per sé informazioni utili sulla condizione sanitaria delle famiglie italiane, e anzi possono addirittura fuorviare considerazioni conclusive, se tali dati non vengono messi a confronto con altri elementi socio-demografici, come ad esempio il livello di povertà della popolazione e il progressivo indebolimento del SSN. 

In estrema sintesi: le famiglie possono diminuire la propria spesa privata perché non hanno le risorse per far fronte ai propri bisogni sanitari, o perché impossibilitate ad accedere a servizi non presenti sul proprio territorio.

La povertà generale delle famiglie, e in particolare le sue dinamiche geografiche e temporali, sono quindi elementi imprescindibili per comprendere le criticità riguardanti il rapporto tra società italiana e diritto alla salute. Rapporto che, al di là dei diversi punti di vista, appare oggi certamente in difficoltà.


Di fronte a questa situazione cosa possono fare le Farmacie Comunali? 

Ogni mese questo notiziario online documenta l’impegno locale delle nostre Associate. Progetti a sostegno delle giovani famiglie con figli appena nati, iniziative a favore di anziani e malati cronici. Siamo quasi sempre di fronte ad azioni di carattere organizzativo o dispensativo di specifici servizi, dal risvolto economico indiretto sempre evidente.

I fenomeni descritti dalla Fondazione Gimbe e dall’Istat hanno però dimensioni e intensità tali da richiedere approcci più sistematici di quanto la creatività e lo spirito di spirito di servizio delle singole Farmacie Comunali stanno oggi lodevolmente mettendo in campo. Sistematicità che può e deve coinvolgere anche noi.

Anche perché, quando si dibatte di sanità pubblica e povertà, si parla di qualcosa che è intimamente nostro da sempre, da quando a Reggio Emilia fu istituita la prima Farmacia Comunale con lo scopo appunto di rendere disponibili i farmaci anche ai cittadini meno abbienti.


A tal proposito, ci sembra che siano due le strade che potremmo iniziare a percorrere fin da subito per farci portatori di queste istanze sociali poco visibili e spesso trascurate.

La prima è quella di abbinare la dimensione economica a quella logistica ogni qualvolta lotteremo politicamente per l’estensione del diritto di accesso al farmaco. Un diritto che certamente riguarda chi vive in zone geograficamente remote, e chi tra i pazienti cronici ha difficoltà a raggiungere le farmacie ospedaliere. Un diritto però che deve essere parimenti garantito a chi vive limiti economici.

La seconda strada da percorrere riguarda la soluzione della principale criticità organizzativa vissuta oggigiorno dal settore, e che rischia concretamente di ridurre la nostra presenza territoriale a fianco delle fasce più deboli della popolazione. 

Stiamo parlando della carenza di farmacisti, fenomeno in progressiva crescita e che già ora ha generato più di un problema in termini di qualità del servizio e di capacità di apertura delle farmacie negli orari garantiti. La ragione di tutto ciò è assai nota. Fare il farmacista dipendente non è più un lavoro invogliante: debole gratificazione professionale, salari giudicati troppo bassi, pochi benefit di altra natura. Tutto ciò spinge i giovani laureati ad iniziare altrove la propria carriera.


O interverremo su ognuna di queste criticità, oppure nel medio periodo non disporremo più di quel potenziale materiale e professionale che ci permetterà di contribuire al rilancio sociale del Paese.

La Farmacia dei Servizi sarà certamente una delle principali risposte anche a questo problema. E lo sarà perlomeno su due dimensioni: più competenze professionali, generazione di risorse in grado di ripensare il livello dei compensi.

Nel frattempo però possiamo riflettere su componenti extra-salariali, pensando soprattutto a meccanismi di welfare aziendale che migliorino il livello di attrattività del lavoro dipendente in Farmacia. E ciò può essere ancor più vero per determinate categorie di professionisti che oggi necessitano di maggior sostegno, come ad esempio i genitori di figli piccoli, oppure i neolaureati, fino ad arrivare ai laureandi per i quali si può immaginare un sostegno allo studio in cambio di contratti di assunzione successivi.


Le componenti più deboli e indebolite della nostra società hanno bisogno di una farmacia forte, così come ne ha bisogno il Sistema Sanitario Nazionale che oggi, più che in passato, è davvero impegnato in un ripensamento della propria struttura per rispondere ad una società mutata.

E come sempre, come è accaduto nel recente passato a proposito dei Servizi e della Nuova Remunerazione, spetta a noi Farmacie Comunali dimostrare di avere potenziale e idee per questo ulteriore salto di qualità.


Francesco Schito

Segretario Generale Assofarm

Le farmacie italiane sono state protagoniste, durante gli anni della Pandemia, di un cambio di paradigma, supportando la cittadinanza italiana ad affrontare una tremenda emergenza sanitaria, attraverso la somministrazione di tamponi e vaccini anti-Covid. Ora con l’approvazione del Ddl Semplificazioni (martedì 26 marzo), il Consiglio dei Ministri ne sancisce la consacrazione quali centri polifunzionali che offrono una vasta gamma di servizi sanitari con una distribuzione capillare ineguagliabile.

Nel decreto vengono individuati e implementati servizi sanitari che già vengono effettuati e offerti dalle nostre Farmacie Comunali: analisi strumentali (holter cardiaci, holter pressori, ecg), autoanalisi di prima istanza e consegna farmaci a domicilio per particolari categorie di persone fragili.

In farmacia, con le nuove norme, potranno estendersi tutte le vaccinazioni alla popolazione con età superiore a 12 anni e sarà possibile procedere alla scelta del medico di famiglia e del pediatra. Inoltre, verrà rafforzato il servizio di telemedicina e di consegna dei farmaci per l’assistenza domiciliare ai malati cronici.

“La farmacia dei servizi” – dichiara l’Amministratore Unico dell’Afm Alessandra Santangelo – “è un modello ampliato di farmacia quale presidio sanitario di vicinato a disposizione delle richieste di salute della popolazione che contribuirà a migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari specialmente nelle aree poco servite e ad alleviare il sovraffollamento dei pronto soccorso.”

“Le nostre farmacie, anche grazie ad una attenta collaborazione con i medici di base e tutti gli operatori sanitari impiegati, già da tempo stanno offrendo servizi e” – prosegue- “lavoreremo con la massima attenzione per raccogliere le sfide lanciate dal Ddl semplificazioni coniugando ai vari servizi sanitari anche servizi di eccellenza quali quelli relativi ai test genetici che costituiscono la nuova frontiera della medicina di prevenzione.”

A L’Aquila, le farmacie comunali infatti, oltre ad organizzare nei tempi e nei modi dovuti i servizi di cui sopra, oggi sono in grado di offrire alla popolazione esami relativi a test genetici di ultima generazione questo grazie ad una convenzione in essere con il laboratorio, leader mondiale nella genomica, Dante Labs, in forma sperimentale, tra le prime farmacie d’Italia.

Sarà possibile effettuare dei semplici prelievi di sangue capillare e sequenziare il proprio Dna per ottenere dei report personalizzati sul fitness (predisposizione genetica verso determinati tipi di allenamento), di nutri genetica (risposta agli alimenti e ai nutrienti per ottimizzare la dieta e mitigare positivamente il rischio di sviluppare determinate condizioni di salute come diabete, obesità, malattie cardiovascolari, osteoporosi, ipertrigliceridemia e infiammazione sistemica cronica), di farmacogenetica (risposta ai farmaci per personalizzare le terapie riducendo la probabilità di reazioni avverse e migliorando la gestione delle malattie), di salute generale (la possibilità di sviluppo di particolari condizioni di salute: disturbi del sistema nervoso, cancro, disturbi metabolici, della pelle, endocrinologici, endoteliali e del fegato).

“È con grande orgoglio che Dante Labs sostiene la collaborazione pionieristica con le farmacie comunali de L’Aquila”, afferma il Dott. Andrea Riposati, Amministratore Delegato di Dante Labs S.r.l. e Dante Genomics Corp. Inc. “Fin dalla nostra fondazione, il gruppo Dante Labs si è impegnato a rendere la genomica all’avanguardia sempre più accessibile alla popolazione. Crediamo fermamente nelle immense potenzialità di questo test come strumento per migliorare la salute umana.”

“La genomica è oggi ciò che Internet era negli anni ’90” – prosegue Riposati – “inizialmente utilizzata solo da un gruppo ristretto di tecnici, sta rapidamente diventando un fenomeno di massa che influisce su ogni aspetto della vita sociale umana. Anche se al momento la genomica è ancora poco diffusa, il suo potenziale rivoluzionario la renderà presto un pilastro della sanità nazionale e globale.” (abruzzoweb.it)

Farmacie Comunali di Pisa aderisce al progetto 'Bollino Blu' promosso dal Comune di Pisa a sostegno delle persone con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie. Per introdurre il servizio sono stati allestiti presso i punti vendita di Farmacie dei totem per la gestione delle file dotati di un pulsante di priorità dedicato alle persone autistiche ed indicato con il simbolo del 'Bollino Blu'. E’ stato inoltre formato tutto il personale aziendale in forza al pubblico, circa 60 persone, con corsi specifici tenuti in aula.

L’iniziativa è stata presentata nella mattina di martedì 2 aprile, in occasione della Giornata mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, a Palazzo Gambacorti alla presenza di Giulia Gambini, assessore alla disabilità del Comune di Pisa, Giovanna Bonanno, assessore alle politiche socio sanitarie del Comune di Pisa, Elisa Cascio, di Farmacie Comunali Spa, Mariana Berardinetti, pedagoga ed ideatrice del progetto 'Bollino Blu', e Valeria Di Bartolomeo titolare della ditta Devitalia Srl che ha supportato Farmacie Comunali nell’allestimento dei totem posizionati nei vari punti vendita.

"Aderiamo con entusiasmo al progetto 'Bollino Blu' - dichiara Elisa Cascio di Farmacie Comunali Spa - poiché da sempre siamo impegnati nella presa in carico della comunità di cittadini e pazienti, coerentemente con la nostra natura di impresa pubblica espressione diretta del Comune di Pisa e con la nostra missione sociale di prendersi cura del benessere delle persone".

"Una nuova importante tappa nella prosecuzione di un progetto in cui crediamo tantissimo, avviato dall’amministrazione comunale nella precedente consiliatura - dichiara l’assessore alla disabilità, Giulia Gambini - Continua quindi a crescere il numero di attività che aderiscono all’iniziativa e che espongono nei propri esercizi il 'Bollino blu' per dare la precedenza negli acquisti alle persone autistiche e ai loro caregivers: un piccolo gesto ricco però di significato anche dal punto di vista educativo, che consente di supportare le persone affette da autismo che affrontano ogni giorno tante difficoltà".

"La data di oggi è inoltre particolarmente significativa: il 2 aprile è infatti la Giornata mondiale della Consapevolezza sull'Autismo e per celebrare la ricorrenza il Comune di Pisa ha deciso di illuminare di blu Logge dei Banchi, nella consapevolezza che è però necessario sensibilizzare la cittadinanza su questa tematica tutti i giorni dell’anno e non solo in questa occasione".

"La nostra amministrazione - dichiara l’assessore alle politiche socio sanitarie Giovanna Bonanno - è particolarmente sensibile alla tematica dell’autismo e l’adesione al progetto 'Bollino Blu' parte di Farmacie Comunali rappresenta sicuramente un valore aggiunto, oltre a dimostrare ancora una volta quanto sia importante la sinergia tra le varie istituzioni. Colgo l’occasione per annunciare che venerdì 5 aprile inaugureremo un nuovo centro che mira a garantire assistenza alle persone colpite da disturbo dello spettro autistico. Un atto concreto che evidenzia ancora una volta il nostro impegno per non lasciar indietro nessuno".

Dal 2021 il Comune di Pisa, insieme all’Ainsped, l’Associazione di categoria italiana per Pedagogisti ed Educatori, promuove la distribuzione di un simbolo di riconoscimento da apporre fuori delle attività commerciali per supportare genitori e caregivers delle persone affette da disturbo dello spettro autistico durante gli acquisti. Ad oggi sono circa 30 le attività del territorio che hanno aderito al progetto e che, esponendo nel negozio un semplice bollino blu, simbolo di una grande sfida educativa, umana e di inclusione, comunicano alla clientela che nel punto vendita viene riservata la precedenza a chi soffre di disturbo dello spettro autistico. Queste persone dimostrano infatti spesso difficoltà nel sostenere lo stress derivante dall’attesa e questo la maggior parte delle volte si traduce nell’impossibilità loro e delle loro famiglie di poter svolgere una vita normale. (pisatoday.it)

Le farmacie come veri e propri ambulatori di prossimità. Spazi in cui oltre all’acquisto dei farmaci sarà possibile in maniera sempre più strutturata sottoporsi a esami diagnostici, visite, consulenze, vaccinazioni, attività di telemedicina, oltre che effettuare pratiche come la scelta del medico di base o del pediatra. E’ quanto prevede il Disegno di Legge appena approvato dal Consiglio dei Ministri.
Funzioni in parte già presenti in diverse farmacie, ma che saranno ulteriormente potenziate e sviluppate oltre che estese a tutte.

Come vede questo percorso il presidente di Fcr?
“Fcr è pronta – afferma Andrea Capelli – dopo la pandemia le farmacie sono diventate sempre più un punto di riferimento per la comunità”.
Il progetto del Governo è già stato anticipato dalla Regione Emilia-Romagna, tiene a rimarcare Capelli. I servizi forniti dalla rete Fcr sono destinati a consolidarsi e ampliarsi indipendentemente dalle decisioni del Governo: “Mi riferisco a servizi come l’infermiere in farmacia, il podologo, lo psicologo, inoltre stiamo dialogando con l’Ausl per intensificare il rapporto tra farmacie e medici di base per far sì che il farmacista oltre a fornire il medicinale al paziente, possa seguirlo durante la terapia”.

Fcr intanto ha inaugurato due nuove farmacie sul territorio del comune di Reggio: una nell’area industriale di Mancasale e una in quella di Corte Tegge. Il numero delle farmacie Fcr a Reggio sale così a quota 29. (reggionline.it)

“Sono partiti in queste ore i lavori per la realizzazione della Sesta Farmacia Comunale sul nostro territorio – dichiara il primo cittadino – una scelta importante dell’Amministrazione per garantire una presenza capillare di un servizio fondamentale, un presidio sanitario per tutti i cittadini. La farmacia sorgerà in un luogo strategico, all’incrocio tra la Via Aurelia e la Via Fontana Morella, a ridosso di un centro commerciale e servirà soprattutto la frazione di Marina di Cerveteri, che negli ultimi anni ha registrato un incremento importante della popolazione e che ogni estate raddoppia la sua popolazione per i tanti villeggianti che scelgono il nostro mare”.

“I lavori di riqualificazione dell’immobile che l’Amministrazione comunale ha acquisito gratuitamente a seguito di una convenzione urbanistica nel 2018 dureranno alcune settimane – aggiunge – insieme alla Multiservizi Caerite S.p.A, che da sempre gestisce le Farmacie Comunali, offriremo tanti servizi all’avanguardia e al passo con i tempi, a ulteriore conferma della grande attenzione rivolta al sociale da parte di questa Amministrazione. Dietro la scelta del Comune c’è infatti la precisa volontà di implementare la rete farmaceutica che rappresenta il primo presidio sanitario naturale sul territorio, un luogo a cui cittadine e cittadini fanno riferimento per questioni sanitarie di routine e servizi sanitari di prossimità, ma anche un luogo di attenzione, sensibilità, di cura a due passi da casa, per garantire a tutti il diritto alla salute”. (terzobinario.it)

Dai primi di aprile sono aperte al pubblico le due nuove farmacie comunali di Villanova  e San Leonardo. Due presidi strategici per il territorio, individuati in due quartieri periferici della città fino a ieri sguarniti di questo importante servizio. "Entrambe le farmacie rappresentano un investimento per la collettività - dichiara il sindaco Gian Luca Zattini -. Sappiamo tutti quanto sia importante garantire l’erogazione di un servizio pubblico essenziale come quello farmaceutico nelle aree più decentrate delle nostre città. Villanova e San Leonardo erano due quartieri privi di farmacia, dove noi abbiamo voluto investire tramite Forlifarma pensando soprattutto agli anziani e alle persone più fragili, che hanno maggiore difficoltà a spostarsi per raggiungere i grandi poli farmaceutici del centro urbano".

Con l’inaugurazione di quelle a Villanova e San Leonardo salgono a 11 le farmacie comunali gestite direttamente da Forlifarma, la società a totale capitale pubblico di proprietà del Comune di Forlì. “La mission di Forlifarma è quella di fare in modo che le farmacie rappresentino una struttura di prossimità per servizi e assistenza sanitaria sempre accessibili al cittadino - aggiunge Luca Pestelli, amministratore Unico di Forlifarma -. Proprio andando in questa direzione, l’apertura di due centri in quartieri periferici rappresenta una grande opportunità e un importante traguardo". (forlitoday.it)

La società consortile di cui fanno parte il Comune di Montemurlo, socio di maggioranza, quello di Vernio, Poggio a Caiano e Carmignano, ha acquisito un immobile di circa 250 metri quadrati in via Labriola nei pressi del polo commerciale, dove già si trovano un noto bar-pasticceria, un centro estetico, un negozio di abbigliamento e una palestra. Una zona centrale della frazione sempre molto frequentata, soprattutto dalle persone che lavorano nella zona. La farmacia porta così un importante servizio sanitario e di salute e di prossimità per tutti i cittadini di Santorezzo che fino ad oggi erano costretti a spostarsi a Bagnolo o ad Oste.

Nello spazio sorgerà un negozio per la vendita di farmaci, il laboratorio galenico per le preparazioni di medicinali personalizzati, utilizzando sostanze attive ed eccipienti, sotto la supervisione di un farmacista esperto e un magazzino. I lavori di ristrutturazione dell’immobile sono già iniziati ed entro l’estate la farmacia sarà aperta, anche se la speranza è di poter anticipare i tempi di apertura alla fine della primavera. Nei giorni scorsi il sindaco Simone Calamai ha fatto un sopralluogo nell’immobile di via Labriola che ospiterà la nuova farmacia:«Sono iniziati i lavori di una nuova farmacia Farmacom di Santorezzo. Siamo molto soddisfatti di questo risultato perché siamo convinti che sia importante dare servizi di qualità a tutti i nostri cittadini. Le farmacie di Farmacom non sono solo negozi dove acquistare farmaci ma sono veri e propri luoghi di salute, dove trovare personale preparato e pronto a fornire consigli e consulenze e una serie di servizi diagnostici di base. Con la nuova farmacia si va ad arricchire la presenza di farmacie comunali sul territorio». A Montemurlo le altre farmacie Farmacom si trovano a Fornacelle sulla via Montalese e a Oste.

L’Azienda Farmacom nasce nel gennaio del 2003 come consorzio e riunisce le Farmacie comunali di Montemurlo e Poggio a Caiano, successivamente si unisce anche la Farmacia Comunale di Vernio e quindi Carmignano.L’intento è stato quello di migliorare orari e servizi per la cittadinanza e apportare efficienza e innovazione. Nel giugno del 2006 la farmacia Comunale 2 di Fornacelle-Montemurlo, si trasferisce nei nuovi locali di Via Montalese,621 e nel 2010 la farmacia Comunale 1 di Oste-Montemurlo si trasferisce nella nuova sede della Misericordia. Anche gli studi medici della Farmacom si sono trasferiti nella medesima sede con l’ampliamento del numero degli ambulatori con medici di base e vari specialisti. (reportpistoia.com)

Una nuova farmacia comunale, la numero tre, ha aperto le porte oggi, giovedì 28 marzo 2024, nella frazione di Villanuova. E' ospitata in una porzione del fabbricato che un tempo era sede della vecchia scuola della frazione, quella che 'guarda' via Sottopoggio per San Donato, oggetto di un importante intervento di riqualificazione. Al taglio del nastro che si è tenuto nella mattinata di oggi, erano presenti fra gli altri la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, e Luca Bartolesi, presidente della società Farmacie Comunali Empoli s.r.l., affidataria del servizio relativo alla gestione delle farmacie comunali. Presenti rappresentanti della giunta e del Consiglio comunale, delle autorità cittadine, delle associazioni, della Società della Salute Empolese Valdelsa Valdarno, Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio, della società Farmacie Comunali del Comune di Empoli, oltre a cittadine e cittadini.

“Una giornata di festa per Villanuova, per tutta la città e per la nostra società delle Farmacie comunali della quale ringrazio il presidente Bartolesi per il grande lavoro svolto - sottolinea la sindaca Brenda Barnini - Siamo contenti di essere arrivati in tempi rapidi a inaugurare questo nuovo servizio, un presidio di salute ma anche di sicurezza, di relazione fra le persone. Un anno fa al circolo di Villanuova, abbiamo fatto un’assemblea e tante e tanti residenti posero l’accento sul bisogno di una prospettiva per questa ex scuola. Ed eccoci qua, in tempi davvero brevi. Ringrazio i nostri uffici, perché dietro a tutto questo c’è il lavoro di tanti uffici comunali differenti e complementari e c’è l’impegno di un’amministrazione che ha sempre provato a far crescere i servizi in ogni parte del territorio, anche recuperando immobili di proprietà comunale. Il servizio della farmacia è di altissimo profilo e, se abbiamo potuto cogliere questa opportunità, oltre che l’impegno di tutta la struttura comunale, lo dobbiamo principalmente al fatto che abbiamo un’ottima società che gestisce le Farmacie comunali. Società nata ai tempi della sindaca Luciana Cappelli, una decisione che molto fece discutere. Ecco io penso invece che quella scelta fu una scelta felice e lungimirante: ha permesso fra l’altro, oltre al sostegno a progetti e iniziative, una gestione efficiente e una crescita importante dei servizi erogati. Grazie a chi ha lavorato per arrivare qui oggi, un giorno di grande soddisfazione da condividere con la comunità”.

"La realizzazione della Farmacia Comunale 3 - evidenzia Luca Bartolesi, presidente della società Farmacie Comunali Empoli s.r.l. - è un grande risultato che si aggiunge a quelli conseguiti negli ultimi anni dalla società Farmacie Comunali Empoli Srl. Un obiettivo condiviso da subito con l’amministrazione comunale e conseguito in pochi mesi  grazie d una sinergica e fattiva collaborazione con il settore Lavori Pubblici e quello delle Attività Produttive. Questo terzo punto vendita rappresenta non solo l’ampliamento del servizio offerto alla cittadinanza, ma anche, sotto il profilo economico, una ulteriore opportunità di crescita e di sviluppo per la Società che ha investito in questa operazione circa 140mila euro e accresciuto la propria pianta organica con l’assunzione di due farmaciste, portando così a venti il numero complessivo dei propri dipendenti. La Farmacia 3 si caratterizzerà come farmacia rurale, sia come orario che come servizio offerto, incentrato in particolare non solo sulla vendita di farmaci ma anche sulla consulenza farmacologica, oltre che su altri servizi: misurazione della pressione arteriosa, controllo del peso, CUP telefonico per la prenotazione delle prestazioni sanitarie. Agli utenti della Farmacia 3, inoltre, verrà rilasciata gratuitamente e attivata la Farmacard, una carta fedeltà nominativa che consente, a fronte degli acquisti, di ottenere buoni spesa dal valore fino a 150 euro spendibili presso una delle tre farmacie comunali. Infine, oltre alla presenza di un’area galenica per la preparazione di prodotti da laboratorio, sono stati allestiti anche due spazi particolari, uno dedicato ai prodotti di dermocosmesi ed uno dedicato ai prodotti per bambini e neomamme".

Per quanto riguarda i lavori che sono stati eseguiti per realizzare la nuova farmacia comunale, quelli relativi agli spazi interni sono stati eseguiti da Farmacie Comunali Empoli s.r.l.: hanno previsto la ristrutturazione interna della parte di immobile destinato a sede della Farmacia Comunale n. 3 del Comune di Empoli, con la realizzazione dello spazio vendita e di aree destinate al personale, oltre che la realizzazione di nuovi impianti, arredi e finiture. Gli esterni sono stati invece riqualificati dall'amministrazione comunale, grazie a un progetto redatto dall'ufficio tecnico del Comune. Un progetto per un importo complessivo di 150mila euro finalizzato alla sistemazione del resede per la realizzazione di percorsi perdonali e spazi a parcheggio pubblico sulla parte frontale a uso della nuova sede farmaceutica e per la realizzazione di un percorso separato, carrabile e pedonale di accesso alla porzione di fabbricato posteriore, che rimarrà a uso del Comune. Inoltre, il progetto ha compreso anche la realizzazione di rampe con pendenza idonea a rendere il fabbricato completamente accessibile. E' stato inoltre realizzato l’impianto di illuminazione esterna del parcheggio, con l’inserimento di due nuovi pali e relativi apparecchi, con la prosecuzione dell'impianto di illuminazione pubblica già presente su strada e l’installazione di un sostegno per il posizionamento dell’insegna luminosa della Farmacia Comunale n.3.

L'apertura di questa terza Farmacia Comunale, diretta dalla dottoressa Angela Riccardi affiancata nella gestione dalla dottoressa Nunzia Durante, di fatto è il compimento di un percorso avviato dall'amministrazione e portato avanti con un impegno determinante. In particolare nel maggio 2023, la giunta comunale si era attivata per creare le condizioni per aprire una terza farmacia comunale nella frazione di Villanuova: aveva infatti deliberato di esercitare il diritto di prelazione relativo all'assunzione della gestione pubblica della farmacia inerente la sede numero 14 - Villanuova, conformemente all'offerta regionale pervenuta. La sede in questione, individuata dal Comune di Empoli, con delibera del 2015, fra le tre sedi farmaceutiche di nuova istituzione, non era stata infatti assegnata al termine della procedura concorsuale indetta dalla Regione Toscana e terminata in data 25 aprile 2022. La Regione Toscana aveva quindi trasmesso la comunicazione in cui dichiarava vacante la sede farmaceutica numero 14 del Comune di Empoli, offrendola in prelazione all'amministrazione comunale, che subito si è attivata per la concessione della titolarità al Comune. (Comune di Empoli)

L’assemblea delle Farmacie Comunali Riunite ha approvato il bilancio consuntivo 2023, “segnando un importante risultato che consacra, ancora una volta, le Farmacie Comunali Riunite Spa come una delle società più virtuose operanti all’interno del tessuto economico locale”.

“I principali indicatori raccontano oggi di una realtà solida – afferma il presidente Giulio Tambelli -, in progressivo rafforzamento, che guarda in modo sempre più attento al sociale e alla capacità di rispondere, in modo pertinente e puntuale, alle differenziate esigenze della cittadinanza. Il tutto seguendo una prospettiva rigorosa di crescita sostenibile, attenta all’ambiente ed al benessere della persona. L’intenzione dell’azienda è infatti quella di affrontare il futuro e le sue sfide, coniugando principi imprenditoriali con quelli prettamente socio-sanitari”.

“L’esercizio 2023 ha consentito infatti di sviluppare importanti progettualità promuovendo, nel contempo, una incisiva politica plastic free. Basti pensare che la gestione del 2023 ha consentito di lanciare sul mercato una nuova linea di prodotti salutari con il marchio “I Love Maremma” e di aprire un centro estetico completamente nuovo all’interno della farmacia comunale n. 7, in risposta ad una richiesta di benessere sempre più articolata e completa da parte degli utenti”.

“Con un margine operativo lordo di 1.637.691 euro, l’utile conseguito, al netto delle imposte (971.298,02 euro), è stato di 1.371.538,02 euro. L’indice di redditività ha superato l’8% mentre il valore della produzione è stato il più alto mai registrato dal 2013, con un valore di ben 13.913.627,87 euro. 
Ma non solo. Dal punto di vista dell’organizzazione il 2023 ha visto la stabilizzazione a tempo indeterminato di quattro nuove figure, nello specifico due magazzinieri e due estetiste, mentre, ad oggi, è aperto un bando per l’assunzione, sempre a tempo indeterminato, di un nuovo farmacista”.

“Il tutto in un quadro operativo di riferimento che vede le Farmacie assumere il ruolo di più importante sportello sanitario di prossimità per la città di Grosseto. Con i suoi sei punti vendita più il dispensario di Batignano, le Farmacie garantiscono infatti fondamentali prestazioni in telemedicina come Ecg e Holter Pressorio, oltre a tutte le analisi del sangue, comprese colesterolo e glicemia. 
Attivi sono anche i servizi di ricarica mensa scolastica, prenotazione Cup e attivazione tessera sanitaria, oltre al servizio di infermiere a domicilio, ad oggi uno dei servizi più richiesti per coloro che hanno difficoltà di deambulazione o di spostamento”.

“Siamo veramente soddisfatti per i risultati raggiunti – conclude Tambelli -. Questa realtà, che guarderà sempre più al sociale, dovrà rafforzare il suo ruolo fondamentale di presidio territoriale per tutti coloro che, nelle farmacie, continuano a ricercare un interlocutore serio, presente ed affidabile in ambito di prestazioni sanitarie. Non posso non ringraziare, per questo importante traguardo l’Ad dottor Renato De Falco, la direttrice dottoressa Simona Laing e tutti i nostri dipendenti e operatori senza il cui impegno oggi non potremmo celebrare il raggiungimento di risultati così importanti”. (ilgiunco.net)

Newsletter 2023
newsletter



Formazione a Distanza