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Della relazione di bilancio discussa alla nostra ultima Assemblea Federale dello scorso giugno ci sono due temi che crediamo assolutamente centrali per il futuro del settore, anche se meno dibattuti di altri. Sostenibilità e Telemedicina.


Nel contesto istituzionale comunitario del Green Deal europeo che mira a fare dell’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050, l’Unione Europea delle Farmacie Sociali UEFS sta dedicando un crescente impegno al rapporto tra sostenibilità e farmacia, stimolando nuove alleanze con la filiera e con i cittadini. La prospettiva adottata dal nostro movimento è olistica. Non semplici operazioni di facciata, ma cambiamenti profondi di quei processi che possono avere ricadute positive a livello globale. 

Lavoreremo quindi per la riduzione dei consumi farmaceutici non fondamentali. L’eccessivo ricorso ai farmaci non produce danni alla sola salute delle persone ma anche all’ambiente. 

Meno inedito è il tema della raccolta dei farmaci scaduti e il loro successivo smaltimento selettivo, ma i valori numerici di tale pratica potrebbero essere notevolmente incrementati, ad esempio replicando l’esperienza di alcuni paesi europei dove i farmacisti fanno ricorso ai loro programmi fedeltà, attribuendo punti di bonus ai pazienti che riportano in farmacia i loro farmaci inutilizzati e/o scaduti.

E ancora, non tutti i farmaci hanno eguale impatto ambientale, ma variano a seconda dei principi attivi, degli eccipienti e dei materiali di confezionamento. Tuttavia, come abbiamo sottolineato nella relazione di bilancio, non esistono ancora sistemi di misurazione e valutazione scientificamente solidi al riguardo, nonostante industria e mondo della ricerca stiano sviluppando un forte impegno in tal senso. Tra gli esempi più interessanti, alcuni studi di meccanochimica in cui si è verificato che è possibile sintetizzare il principio attivo di un farmaco senza l’utilizzo delle classiche reazioni chimiche in cui si impiegano solventi, con un notevole risparmio di energia, una riduzione delle emissioni inquinanti e un conseguente  contenimento dei costi.

Per ognuno di questi fronti, i farmacisti possono giocare un ruolo non secondario. La loro funzione di “consiglio” per quei farmaci che non necessitano di prescrizione medica può davvero incrementare non di poco l’utilizzo di farmaci più green. A monte di ciò, la relazione fortemente fiduciaria che lega farmacista a cittadino dovrebbe essere il principale canale di promozione di un utilizzo più sobrio e responsabile di farmaci e maggiormente attento allo smaltimento dei prodotti non utilizzati.



L’altro tema presente nella nostra Relazione che con ogni probabilità dominerà il dibattito di settore dei prossimi mesi è la Telemedicina. 

I mutamenti logistici che richiede l’attivazione di questo servizio hanno spesso intimorito le farmacie, non certe che gli investimenti richiesti sarebbero rientrati se a pagare fosse stato il cittadino. 

Tutto però potrebbe rapidamente cambiare se quanto accaduto recentemente in Liguria si ripetesse anche altrove. In appena due settimane sono state erogate oltre 500 prestazioni di telemedicina in 270 farmacie presenti in tutto il territorio regionale. Risultato straordinario reso possibile grazie ad un stanziamento regionale che ha rimborsato il servizio. E’ quindi dimostrato che se le istituzioni sanitarie credono in questo strumento, permettendo così la riduzione dei rischi d’impresa per le farmacie, il sistema funziona ed è usufruito dal cittadino. 

Una prima occasione propizia per riprodurre l’esperienza ligure la potrebbero offrire i 25,3 milioni di euro di risorse vincolate alla sperimentazione per la remunerazione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali erogate dalle farmacie con oneri a carico del servizio sanitario nazionale, recentemente approvati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.


Green Pharmacy e Telemedicina sono grandi opportunità per disegnare la farmacia del futuro, concretamente al passo con le sfide del nostro tempo ed efficacemente integrata nella nuova Sanità territoriale italiana. 

Opportunità che non sono arrivate dal cielo per grazia divina ma che le Farmacie Comunali hanno contribuito a creare, certo non da sole, attraverso un impegno quotidiano sul campo e una costante tensione innovativa nel dibattito politico-sanitario nazionale. 


Ora queste opportunità devono essere colte e trasformate in realtà. Assofarm manterrà un confronto sempre propositivo con le istituzioni centrali e regionali. I farmacisti dovranno fare la loro parte attraverso una formazione adeguata all'evoluzione in atto, le nostre associate saranno chiamate a nuovi investimenti e ad un deciso ripensamento del proprio ruolo di attori del welfare sanitario locale. Nulla di quanto abbiamo realizzato ed ottenuto fino ad oggi è stato facile, e così sarà per ciò che ci aspetta e che vogliamo per il futuro. Non esiste però un’alternativa praticabile ad un farmacia e ad un SSN che non comprendano sostenibilità e servizi innovativi.

Francesco Schito

Segretario Generale Assofarm

Il 28 giugno scorso , il Consiglio comunale di Follonica ha approvato il rendiconto della Farmacia Comunale, che ammonta a 84 mila euro ed è stata presentata la ripartizione dell’utile, destinato a fini sociali.

Il Consiglio comunale ha quindi determinato che 27mila euro saranno dedicati all’emergenza abitativa, e in particolare al fondo anti-sfratti, 11 mila 500 euro andranno per il cosiddetto Bonus Bebè e 9 mila euro saranno destinati all’acquisto e alla manutenzione dei defibrillatori.

5 mila euro andranno rispettivamente alla Direzione didattica dell’Istituto Comprensivo 1 di Follonica e a quella dell’Istituto Comprensivo 2 per i progetti di inclusione scolastica e 1.400 euro andranno invece alla scuola di musica comunale Bonello Bonarelli per il progetto di musicoterapia. 5mila andranno alle Opere Caritative San Vincenzo de Paoli per l’Emporio della solidarietà. 500 euro serviranno per l’acquisto dei pannolini lavabili, mentre 2mila saranno destinati all’associazione Olympia De Gouges per il progetto individuale antiviolenza. 2mila euro sono destinati al progetto di campo al Moro, mentre alla manutenzione e all’animazione della Play Area di Senzuno, ovvero lo spazio di gioco dedicato ai più giovani, andranno 6mila euro e mille euro saranno dedicati agli incentivi per l’acquisto delle bici elettriche. 2mila euro saranno destinati al contributo per gli abbonamenti degli studenti pendolari, per il progetto VIAggiare. Infine 6mila euro sono destinati alla gestione delle aree cani e Bau Beach.

«Come sempre, quelli della Farmacia Comunale, sono utili importanti che scegliamo di destinare a fini sociali – commenta il vicesindaco Andrea Pecorini – Gli utili sono realizzati grazie ai due punti vendita presenti a Follonica, uno nel quartiere Cassarello e uno in Zona Nuova e andranno a beneficio di tutta la popolazione. Quest’anno, rispetto all’anno precedente, le vendite sono aumentate in entrambi i punti vendita, anche se gli utili che portiamo in consiglio sono minori rispetto a quelli del 2021. Questo perché abbiamo acquistato e messo a patrimonio del Comune il fondo della farmacia di via Litoranea, riducendo in questo modo le spese di affitto, abbiamo inoltre stabilizzato il personale delle due farmacie, che conta 8 farmacisti. Il risultato di queste operazioni lo raccoglieremo nei prossimi anni, quando potremo destinare a fini sociali cifre superiori. Ringrazio il consiglio di amministrazione e tutto il personale dell’Azienda farmaceutica per il lavoro svolto». (ilgiunco.net)

«I massesi sono proprietari di ben quattro farmacie». Così l’assessore Matteo Bertucci, avvocato con alle spalle una lunga militanza politica, eletto consigliere nella lista di Forza Italia poi nominato assessore con delega all’Edilizia privata, Semplificazione amministrativa, Performance, Politiche del lavoro, Comunicazione e, appunto, Farmacie comunali, prova spiegare cosa sono le farmacie comunali e il senso di una delega che intende affrontare con la massima determinazione nell’interesse della collettività.

«La farmacia comunale  – semplifica l’assessore – è un complesso centro di servizi per la salute nel quale i cittadini possono usufruire di molteplici prestazioni connesse alla cura,  all’informazione sanitaria ed accedere a servizi sanitari di varia natura.  La titolarità delle quattro farmacie presenti sul territorio, che si trovano in  piazza De Gasperi  davanti al Tribunale, in via Zini a Marina, in via Delle Pinete in Partaccia e presso il Centro commerciale Mare/Monti, è del Comune di Massa e quindi di tutti i massesi, rappresentati formalmente dal sindaco. Anche la gestione delle quattro Comunali fa capo direttamente al Comune, con un farmacista direttore in ogni sede responsabile del personale ivi assegnato, in totale 24 farmacisti, tutti altamente qualificati che hanno dovuto superare un concorso pubblico per l’assunzione nella pianta organica comunale». (voceapuana.com)

Chiudono con un incasso totale di 4.726.578 euro e un utile annuo di 344mila euro le farmacie comunali gestite da Amsc. Nel dettaglio del bilancio 2022 della municipalizzata di Gallarate si scopre che soltanto una delle quattro è in arretramento. Ed è quella di Cajello. 

La farmacia di Cajello è passata da un totale incassi del 2021 di 1.330.917 euro a 1.272.259 del 2022, con un delta negativo di 58mila euro. La differenza è ampiamente compensata dalle altre tre: quella dei Ronchi, recentemente trasferita negli spazi del Camelot, ha aumentato gli incassi da 1.237.743 a 1.415.579 euro (+177mila euro). Segue Madonna in Campagna (da 1.462.791 a 1.587.749, pari a +124mila euro), infine c’è Sciaré che aumenta gli incassi di 35mila euro (da 695mila euro a 731mila). 

Proprio il punto vendita di medicinali di Sciaré è quello con i migliori margini di miglioramento se si rivelerà azzeccata la scelta di spostarlo dall’attuale sede ai nuovi locali di via Cattaneo 22, a ridosso dell’ingresso secondario della stazione ferroviaria e della nuova velostazione. I lavori sono in corso e il taglio del nastro è previsto subito dopo l’estate. (malpensa24.it)