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Tra pochi giorni, alla 40^ Assemblea Federale di Assofarm presenterò la relazione di bilancio più positiva della nostra storia. La soluzione positiva della netta maggioranza dei temi analizzati è un’opzione davvero realistica. Credo però che l’ottimismo debba sempre accompagnarsi alla lucidità.
Lucidità che impone di immaginare cosa potrebbe rallentare o addirittura bloccare i processi positivi oggi in atto. La risposta prende avvio dalla constatazione che tutti i processi di cui parlo nella mia relazione fanno in realtà parte di un unico grande processo.
Nelle mie prime riflessioni ho giustamente dato conto di un rapporto profondamente migliorato con Politica e Istituzioni. Non credo sia mai esistito un altro periodo in cui siamo stati cercati e ascoltati come oggi. Alle parole sono anche seguiti fatti, primo fra tutti i 150 milioni di remunerazione aggiuntiva dell’ultima legge di stabilità. Ai singoli fatti, per quanto positivi, deve oggi seguire la sistematizzazione di un cambiamento generale.
In un passaggio successivo concentro tratto della carenza di farmacisti. Problema che oggi frena il nostro sviluppo e che in futuro potrebbe addirittura limitare l’accesso al farmaco da parte dei cittadini. Perché oggi la professione di farmacista dipendente non è più appetibile?
Altro tema estremamente positivo è il clima di grande collaborazione tra tutti i soggetti della filiera. Tutti noi abbiamo finalmente raggiunto la convinzione che i problemi di uno si riverberano prima o poi anche sugli altri. Nessuno si salverà da solo.
Ma qual’è il meccanismo che permetterà di trasformare in realtà questa sorta di approccio mutualistico sviluppatosi tra industria, grossisti e farmacie? A nostro avviso solo uno.
Insieme a politica, dipendenti e filiera, l’ultimo protagonista del nostro mondo è sicuramente il cittadino. Quel cittadino che dopo la pandemia ha addirittura incrementato i livelli di gradimento per i nostri presidi territoriali.
E’ un cittadino che chiede servizi di prossimità, sistemi distributivi smart, maggiore integrazione con gli altri attori della sanità territoriale. Di fronte a questa straordinaria opportunità professionale, il farmacista risponde con impegno, ma non senza qualche timore. Per tutto questo, “chi pagherà e quanto” si chiedono oggi farmacisti privati e manager delle Comunali.
E infine, la mia relazione concede ampio spazio al tema della sostenibilità in farmacia. Il mondo del farmaco è molto inquinante, e noi dobbiamo sostenere quanto l’industria sta già facendo per ridurre l’impatto della sua produzione. Di contro, le farmacie e la reputazione di cui godono possono davvero giocare un ruolo determinante nel coinvolgimento dei cittadini in pratiche più green.
Il nostro movimento condivide il valore della sostenibilità come impegno verso il futuro, sappiamo però che molti farmacisti privati e comunali dovranno far dialogare questa responsabilità con incertezze e instabilità di bilancio.
Tirando le somme da tutto ciò appare chiaro quanto dicevo in apertura. L’analisi dei fronti di lavoro ispira un approccio sistemico alla loro soluzione positiva. Cambieremo il nostro settore solo se ognuno di noi acquisirà una visione olistica dello stesso.
Solo una nuova remunerazione può mantenere viva questa fiducia ritrovata tra farmacie e istituzioni. Con essa le farmacie potranno onorare il potenziale sanitario che la politica si aspetta da loro, e le farmacie vedranno confermate e realizzate le promesse politiche di questi ultimi anni.
Solo nuove risorse generate da nuovi servizi potranno generare salari interessanti per i giovani farmacisti. E solo con nuovi farmacisti le farmacie potranno dispiegare il loro potenziale professionale all’interno della nuova sanità territoriale. Ma i nuovi assetti remunerativi non potranno essere limitati alle farmacie. La sostenibilità economica deve essere garantita a tutta la filiera.
Insomma, o cambieremo tutto, o rischia di non cambiare nulla. Perché basta dimenticare un passaggio per bloccare tutto l’unico grande processo.
Tutti noi dobbiamo cambiare mentalità, fare propria una logica di investimento per il futuro che forse mai abbiamo avuto in passato. Devono farlo quelle istituzioni regionali ad oggi ancora troppo legate, per legge e per forma mentis, al meccanismo del vincolo di bilancio. Dobbiamo farlo noi farmacie, ancora incapaci di immaginare come l’avvio di un nuovo servizio possa produrre le giuste marginalità nel medio e non nel breve periodo.
E’ un salto evolutivo notevole, e quindi di grande fatica, ma non esistono alternative praticabili a ciò che esso genererà di vitale per il nostro settore e per il Paese.
Venanzio Gizzi
Presidente Assofarm
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I risultati dell’indagine di qualità percepita svolta dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale nelle 45 farmacie gestite da Farmacap, realizzata intervistando 518 utenti tra il 2 maggio e il 30 settembre 2022, non lasciano spazio a dubbi o fraintendimenti: i cittadini dell’Urbe promuovo a pieni voti il servizio reso dai presìdi farmaceutici comunali capitolini.
Spigolando tra i dati, diffusi da Acos a fine dello scorso maggio, emerge che il 91% degli intervistati afferma di essere molto o abbastanza soddisfatto del servizio. A essere apprezzate sono, soprattutto, preparazione e cortesia del personale (quest’ultima risulta la migliore caratteristica per il 34% degli intervistati). Senza dimenticare l’accessibilità, ossia localizzazione vicino ai luoghi di frequentazione, orario di apertura, facilità di parcheggio. Così, il 43 per cento del campione non lamenta alcuna criticità. Il che non significa che non manchino le note dolenti: la più ricorrente riguarda l’insufficiente disponibilità di farmaci in sede. A tal proposito, il 21% degli intervistati lamenta il fatto di dover ricorrere all’ordinazione, con il ritiro successivo.
Tra le risultanze più interessanti, la “fedeltà” dei clienti, il 77,4% dei quali sostengono di essere abituali; alta anche la consapevolezza (80,1%) di recarsi in una farmacia comunale e non privata. I motivi della scelta sono in prevalenza la prossimità e accessibilità dell’esercizio, almeno per l’83% dei clienti abituali. In più, nonostante la metà del campione di riferimento assicuri di conoscere l’offerta dei servizi ulteriori rispetto alla vendita di farmaci – quindi tamponi, esami di controllo, prenotazioni presso le Asl – solamente il 28% ne ha usufruito, esprimendo però un deciso apprezzamento, con un voto medio di 8,9 su 10.
Da segnalare che nella maggior parte dei Municipi di Roma gli intervistati sono clienti abituali della farmacia, con delle punte sopra la media nei territori del quadrante sud-ovest della città; la clientela occasionale è individuata in centro (farmacia Ponte Vittorio, Municipio I) e nella zona sud della città (Municipi VII e VIII). I servizi aggiuntivi delle farmacie comunali, peraltro, sono utilizzati in tutti i Municipi, con un però: i fruitori superano il 50% del campione solo nel IV Municipio e si avvicinano alla metà soltanto nel I e nel IX. Per contro, l’utilizzo è minimo negli altri Municipi, forse anche per scarsità di informazione e conoscenza.
Il giudizio complessivo che emerge dal report sul servizio della farmacie Farmacap è in ogni caso decisamente positivo e confortante, anche se non mancano i margini di miglioramento, evidenziati dalle stesse proposte e richieste degli intervistati, che reclamano una maggiore disponibilità di farmaci e prodotti in sede per non dover ordinare e tornare, l’estensione dell’orario continuato alle sedi che praticano la chiusura notturna, offerte promozionali e l’ampliamento/ripristino di alcuni servizi aggiuntivi di diagnostica e prevenzione.
“A proposito dei servizi aggiuntivi” si legge nel report “molti chiedono di ripristinare il servizio di prenotazione presso le Asl che, tenendo conto delle procedure on-line con identificazione Cie o Spid, potrebbe essere offerto in forma di assistenza e affiancamento degli utenti non autonomi nel gestire le procedure digitali necessarie”.
Infine, una richiesta che emerge con forza – e che Acos sottolinea e caldeggia – è quella che riguarda il servizio di consegna gratuita dei farmaci a domicilio per tutte le categorie di utenti. Al riguardo, la stessa Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali invita a valutare l’estensione del meccanismo di consegna a domicilio dei prodotti ordinati a tutte le categorie di utenti (su richiesta), ovvero di prevedere una sorta di e-shop per l’ordinazione dei prodotti con ritiro presso le farmacie, in modo tale da soddisfare pienamente le esigenze dei clienti senza sovraccaricare i magazzini in sede. Tali soluzioni, scrive tuttavia Acos, dovranno essere preliminarmente valutate sotto il profilo tecnico-economico, con particolare riferimento alla fattibilità e alla sostenibilità finanziaria.
Sempre Acos tiene a ricordare in chiusura che le Linee guida per il nuovo Contratto di servizio tra Roma Capitale e Farmacap (Dac 63/2023) prevedono l’affidamento aall’agenzia dei monitoraggi contrattuali di qualità erogata e percepita, che saranno svolti per conto del Dipartimento Politiche Sociali e Salute. Questo permetterà lo sviluppo da parte dell’Agenzia di un controllo sempre più sistematico e avanzato in questo settore.
Per quanti volessero approfondire le risultanze dell’indagine sulle farmacie capitoline svolta dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, rendiamo disponibile in calce all’articolo il link al testo del rapporto. (rifday.it)
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Il Bilancio consuntivo 2022 di Farmacie comunali riunite (Fcr), approvato oggi dal Consiglio comunale – 18 favorevoli (Pd, M5S, Più Europa, Reggio E’, Europa Verde), 6 contrari (Fratelli d’Italia, Lega-Salvini premier, Forza Italia) e 2 astenuti (Coalizione Civica) – chiude con un fatturato di 153,6 milioni di euro (+7,8% rispetto al 2021); e dopo aver erogato sconti ai cittadini per 1,4 milioni e al netto degli ammortamenti e accantonamenti per 1,1 milioni, registra un utile della gestione commerciale di oltre 9 milioni di euro (+14,5% rispetto al 2021).
“A questo rilevante risultato – ha spiegato l’assessore a Bilancio e Welfare Daniele Marchi presentando la delibera – hanno contributo sia i buoni andamenti delle vendite in farmacia, sia dei magazzini di distribuzione intermedia. Oltre a queste performance di elevata qualità e considerevole quantità nelle attività caratteristiche, va rimarcato che Fcr, grazie al proprio personale altamente qualificato, ha svolto anche nel 2022 un ruolo determinante sia nell’emergenza pandemica, sia sul piano delle cure delle influenze stagionali, mentre si conferma il ruolo cruciale dell’azienda speciale nel welfare, con l’erogazione di 12,4 milioni di servizi socioassistenziali. Con l’apertura di nuove farmacie in città e la gestione di farmacie in altri comuni, si consolida e si sviluppa nel 2023 la rete capillare di servizio di Fcr alla comunità reggiana”.
IN PARTICOLARE – I magazzini, nel 2022, hanno registrato un importante incremento di volume di distribuzione grazie all’aggiudicazione ad Fcr, in Rti (Raggruppamento temporaneo di imprese) con Ravenna Farmacie srl, della gara per la fornitura a tutte le farmacie pubbliche della regione; in farmacia nella prima parte del 2022 l’effetto della pandemia ha influenzato i servizi, con l’introduzione a gennaio dei tamponi rapidi in farmacia quale strumento di chiusura delle quarantene ed uscita dagli isolamenti, mentre nell’ultima parte dell’anno le cure per le malattie stagionali hanno caratterizzato le attività, con l’importante novità della somministrazione del vaccino antinfluenzale non solo per la vendita libera, ma anche per le categorie protette e per le persone che lo hanno potuto ricevere gratuitamente in convenzione con il Servizio sanitario.
Reggio Emilia si è caratterizzata in regione per un alto numero di vaccini inoculati in farmacia (seconda solo a Bologna in tutta la regione) e la positiva risposta dei farmacisti collaboratori di Fcr alla formazione e all’abilitazione per poter inoculare il vaccino è sicuramente stato un elemento trainante di questo dato storico e caratterizzante per la professione sanitaria.
“Il ringraziamento a tutti i dipendenti e collaboratori di Fcr si unisce alla soddisfazione per i risultati aziendali e al raggiungimento del giusto riconoscimento del valore del nostro personale con il rinnovo del Ccnl ad opera di Assofarm, dove Fcr ha dato un importante contributo”, ha dichiarato il presidente di Fcr Andrea Capelli che fa parte della Giunta esecutiva nazionale Assofarm e grazie anche all’impegno del direttore Fcr Carlo Bergamini che ha partecipato ai lavori della delegazione trattante e della Commissione per le Relazioni industriali di Assofarm.
Oltre agli aumenti retributivi attesi da diversi anni, il Ccnl ha previsto un contributo “una tantum”, che Fcr ha deciso di raddoppiare riconoscendo a tutti i propri dipendenti un ulteriore indennità per gli arretrati. A queste politiche retributive di riconoscenza dell’importante lavoro svolto dai dipendenti Fcr, si sono aggiunti ulteriori 300 euro di fringe benefit che Fcr ha deciso di erogare a dicembre quale gratifica natalizia.
PROSPETTIVE – Le prospettive per il 2023 sono di continua espansione dell’attività aziendale: dopo 10 anni di effetti del Decreto Monti, che ha riservato le nuove aperture ai farmacisti privati, finalmente Fcr torna ad aprire nuove farmacie: dopo l’inaugurazione a gennaio della farmacia Fcr Mediopadana, entro dicembre verranno insediate due nuove farmacie con una scommessa innovativa sul servizio di distribuzione, aprendo in due zone industriali e produttive a Corte Tegge e a Mancasale.
Anche la rete delle Farmacie pubbliche in Gestione per Conto sviluppa importanti ampliamenti e segna una importante novità: oltre alle nuove aperture delle farmacie comunali di Pratissolo nel comune di Scandiano e di villa Aiola nel comune di Montecchio Emilia, il rinnovo della convenzione dei Comuni di area vasta con Fcr ha visto la creazione e il lancio del nuovo progetto “LeComunali”, marchio registrato da Fcr, che caratterizza l’identità di Network per lo sviluppo ed il rilancio della rete di farmacie a completa gestione pubblica.
Le previsioni per il futuro tuttavia registrano un calo degli utili per i prossimi anni, principalmente a causa delle recenti decisioni della Regione di trasferire diverse forniture e spostarle dalla distribuzione convenzionata con le farmacie alla distribuzione diretta da parte delle Ausl o in distribuzione per conto del Servizio sanitario: acquistando direttamente i farmaci dall’industria produttiva, il Servizio sanitario realizza alcuni risparmi della spesa farmaceutica ma a discapito anche dei margini che Fcr destina alle attività affidatele dal Comune proprietario.
WELFARE – L’area Welfare di Fcr ha pure registrato una importante novità: oltre a garantire l’erogazione di 12,4 milioni di servizi socioassistenziali a favore di minori, anziani, disabili e a sostenere i progetti di Reggio Emilia Città senza barriere, Fcr ha deciso di sostenere alcuni progetti di Welfare culturale attivando diverse collaborazioni con le istituzioni culturali cittadine: i campi estivi della Fondazione i Teatri, il murales e gli eventi del Reggio Parma Festival, le mostre ‘Arte inquieta’ e ‘Italia in attesa’ della Fondazione Palazzo Magnani, il progetto Over Dance della Fondazione nazionale della Danza-Aterballetto, il progetto ‘Sciroppo di teatro’ della Fondazione Ater, la borsa di studio di Unimore per il dottorato di ricerca in Reggio Childhood studies con la Fondazione Reggio Children sono le collaborazioni che Fcr ha attivato e che hanno contribuito a tracciare le linee del convegno ‘B. Diritto alla Bellezza – Modelli di welfare culturale tra evidenze scientifiche e necessità di nuove politiche’. A queste collaborazioni si aggiungono le sponsorizzazioni e le erogazioni di Art Bonus che Fcr potrà nel prossimo futuro implementare come di recente ha fatto con la sponsorizzazione di Fotografia Europea, allargando la sfera di reinvestimento degli utili prodotti con l’attività commerciale caratteristica, potendo dare un contributo al welfare della città non solo con l’erogazione di servizi alla persona, ma anche con la coprogettazione e il cofinanziamento di progetti socioculturali.
APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2022 DI CAMPUS REGGIO SRL
Il Bilancio consuntivo dell’esercizio 2022 di Campus Reggio srl, società partecipata interamente dal Comune di Reggio Emilia, si chiude con un risultato economico positivo per il decimo anno consecutivo.
Il Consuntivo della società, presentato dall’assessore al Bilancio Daniele Marchi, è stato approvato dal Consiglio comunale con 20 favorevoli (Pd, Coalizione civica, M5S, Reggio E’, Europa Verde, Più Europa) e 5 contrari (Lega-Salvini premier, Fratelli d’Italia).
L’utile di esercizio 2022 è pari a 93.754 euro.
Anche nel corso dell’anno 2022 la società ha svolto le attività di gestione del Mercato ortofrutticolo, di locazione degli Alloggi sociali in proprietà e di progettazione per il completamento degli interventi sul Padiglione Vittorio Marchi, destinato a Studentato, nell’ambito del Campus universitario San Lazzaro di Reggio Emilia.
Il totale dei ricavi del 2022 è risultato di 478.655 euro, in aumento di quasi 60mila euro rispetto all’anno precedente, aumento dovuto principalmente alla gestione del Mercato ortofrutticolo.
Il Comune ha affidato infatti alla società la gestione in house del Mercato ortofrutticolo, a cui si è aggiunta la formalizzazione del Regolamento dei prodotti agricoli-alimentari sia freschi sia trasformati, prodotti floricoli, piante e sementi.
L’attività di affitto di alloggi sociali ha realizzato entrate per 48.087 euro.
La società presenta inoltre un patrimonio netto pari a 6.597.484 euro. (modena2000.it)
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Cinquant’anni dalla parte del cittadino. Afas celebra i suoi primi 50 anni di attività con un convegno in programma venerdì 9 giugno alle ore 10 presso la Sala dei Notari di Perugia dal titolo: “Afas, da 50 anni dalla parte del cittadino”.
La storia dell’azienda che compie 50 anni sarà la cornice dentro la quale si svolgerà un dialogo tra più relatori e esponenti delle istituzioni. Un intervento sulla greener pharmacy a cura del Prof. Danilo Porro, delegato nazionale Cluster 6, Horizon Europe aprirà il convegno; inoltre interverranno Andrea Romizi, sindaco di Perugia, Venanzio Gizzi, presidente Assofarm Nazionale, Francesco Schito, segretario Assofarm Nazionale, Francesco Diotallevi, presidente Afas, Antonio D’Acunto, coordinatore Assofarm Regionale, Raimondo Cerquiglini, direttore Generale Afas. A moderare Luca Ginetto, caporedattore Sede RAI Umbria.
L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere le tappe importanti dell’azienda e ribadire la mission sociale delle farmacie comunali che creano valore attraverso la fusione delle loro due anime: quella sociale e quella imprenditoriale. Afas, infatti, negli anni ha individuato e offerto un numero sempre maggiore di servizi aggiuntivi e di complemento nella sfera della salute, mettendo in primo piano soprattutto campagne sociali e rivolte alla prevenzione di diverse patologie.
In questo modo, l’azienda favorisce la prevenzione e cerca di soddisfare al massimo i bisogni della popolazione, riuscendo a cogliere le istanze di una società in evoluzione e a formare nuove generazioni sempre più consapevoli dell’importanza di una corretta gestione del proprio corpo in armonia con la propria salute. (Comune di Perugia)
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Nella città di Arezzo, si assiste a una trasformazione nell’offerta dei servizi da parte delle Farmacie Comunali. Le otto strutture dislocate sul territorio cittadino e nelle frazioni hanno messo a punto un metodo di rotazione degli strumenti di screening, mirato a facilitarne l’accesso da parte della popolazione e a sensibilizzare su parametri cruciali per la salute come il cuore, la pressione e le ossa. Il format innovativo ha riscosso ampio plauso tra gli utenti. Il fine principale consiste nell’incoraggiare pratiche preventive e nel permettere un controllo del proprio stato di salute direttamente nelle farmacie di riferimento, effettuando test rapidi, senza lunghe attese e con risultati certi.
I servizi erogati dalla rete di farmacie
Fino al 17 giugno 2023, l’organizzazione dei servizi vede la presenza, presso la farmacia n. 4 Fiorentina, degli strumenti per eseguire la densitometria ossea computerizzata, tecnica che sfrutta l’invio di ultrasuoni al calcagno per individuare variazioni qualitative e quantitative nell’ossatura, incentivando eventuali adeguamenti dello stile di vita per la prevenzione dell’osteoporosi. L’elettrocardiogramma, utile per esaminare l’attività elettrica del cuore, sarà disponibile nelle farmacie n. 1 Campo di Marte, n. 2 Trionfo e n. 7 San Leo, offrendo un referto in telemedicina in pochi minuti. Ulteriormente, l’holter cardiaco, strumento per monitorare il cuore durante le attività quotidiane svolte nell’arco di un’intera giornata, sarà accessibile nelle farmacie n. 3 Giotto e n. 6 Mecenate. Infine, l’holter pressorio per la misurazione continua della pressione arteriosa sarà disponibile nelle farmacie n. 5 San Giuliano e n. 8 Ceciliano. La farmacia Giotto offrirà inoltre, il 15 giugno, una giornata dedicata a consulenze nutrizionali gratuite, per suggerire strategie personalizzate di alimentazione a beneficio di corpo e mente in previsione dell’estate.
La campagna “Ben-Essere al sole”
La missione delle Farmacie Comunali di Arezzo nella promozione della prevenzione si manifesta anche attraverso la campagna informativa “Ben-Essere al sole”. Questa iniziativa, attiva fino al 3 giugno, propone consulenze e offerte speciali per prepararsi all’arrivo della stagione estiva. I professionisti delle farmacie saranno disponibili per fornire consigli su come prendersi cura del proprio corpo durante i mesi più caldi dell’anno, a partire dalla protezione della pelle dai raggi solari. A tal proposito, la campagna sarà integrata da una promozione speciale su creme solari, con diverse promozioni applicate alla clientela di riferimento. (farmaciavirtuale.it)
Monza, dalle Comunali un tesoretto da 300mila euro
Un tesoretto da più quasi 300mila euro che finisce nelle casse del Comune. Un "regalo" che le Farmacie comunali vimercatesi hanno fatto al Comune di Vimercate in occasione del 50esimo anniversario di fondazione.
Si tratta dell'utile lordo da 412mila euro (295mila netti) del bilancio 2022 presentato oggi, giovedì 8 giugno, in occasione di una conferenza che si è tenuta a Palazzo Trotti alla presenza del sindaco di Vimercate, Francesco Cereda, del presidente del Cda delle Farmacie Nunzio Del Sorbo, e del direttore delle Farmaci, Nikola Nisic.
Utile da record
L'utile è frutto dell'attività delle due farmacie, quella di Ruginello e quella di San Maurizio, controllate dall'azienda comunale. Un record riconducibile soprattutto al netto aumento di fatturato conseguenza, in questo caso "positiva", della pandemia e dell'impennata del consumo di farmaci e di tamponi.
Un "regalo" per i 50 anni
Un tesoretto che diventa una sorta di regalo che le Farmacie, invece che ricevere, fanno al Comune in occasione del 50esimo anniversario di fondazione.
La soddisfazione del presidente
"Si tratta del primo bilancio completamente a carico della nostra gestione - ha sottolineato in apertura di conferenza il presidente del Cda Del Sorbo, ex direttore generale dell'Asst - Chiudiamo il 2022 con un utile consistente che mettiamo quasi completamente a disposizione dell'Amministrazione comunale. Al netto delle tasse sono poco meno di 300mila euro. Basti pensare negli anni precedenti l'utile lordo non aveva mai raggiunto i 200mila euro".
"I risultati economici conseguiti - ha aggiunto Del Sorbo - confermano la capacità dell'Azienda di autofinanziarsi. Ci consentono di guardare al futuro con ottimismo e di lavorare per continuare a garantire alla cittadinanza, in particolare alle fasce più deboli, una forte presenza sul territorio delle farmacie pubbliche".
Tutto "merito" della pandemia
Un balzo in alto degli incassi delle due farmacie nel 2022 direttamente riconducibile alla pandemia.
"La pandemia ha determinato un incremento del consumo di farmaci e in particolare di tamponi Covid - ha proseguito il direttore generale - Pandemia che si è comunque inserita in una tendenza già positiva delle due nostre farmacie, che è frutto di una strategia ben precisa di potenziamento dei servizi, con l'estensione degli orari di apertura ma anche e soprattutto con l'obiettivo di dare alle nostre farmacie una vocazione sempre più sociale garantendo ai cittadini una serie di servizi sociosanitari gratuiti. Sposando il concetto di una sanità di prossimità. Non a caso abbiamo avviato un fitto dialogo anche con Asst per integrare ulteriormente alcuni servizi".
Il personale
Risultati positivi frutto anche della professionalità del personale, come sottolineato dal diretto delle due farmacie, Nikola Nisic.
"Nella nostra Azienda c'è stato un profondo ricambio generazionale che ha consolidato il suo radicalmente sul territorio - ha spiegato Nisic - La stragrande maggioranza dei nostri 11 dipendenti, di cui 9 farmacisti, vive a Vimercate o è comunque in qualche modo legata alla città. I nostri collaboratori operano per rafforzare il proprio ruolo e quello delle nostre farmacie, pensato non solo per vendere farmaci e altri prodotti ma anche per promuovere la cultura della salute e della prevenzione, per diffondere corretti stili di vita e per favorire il più possibile la diagnosi precoce delle patologie".
Fondamentale, come detto, il legame con Asst e l'ospedale. Proprio su questo fronte si sta lavorando per fare in modo che le due farmacie diventino una sorta di distaccamento del cup dell'ospedale cittadino. Se infatti ad oggi è già possibile prenotare nelle due sedi di Ruginello e Passirano alcuni esami accedendo alle agende regionali, a breve sarà possibile prenotare direttamente gli esami e le visite erogate nello specifico dall'ospedale cittadino.
Un ulteriore potenziamento: altri due ambulatori medici a Passirano
Quella del "cup in farmacia" non è però l'unica novità. Gli utili e gli investimenti degli ultimi anni hanno infatti consentito alle Farmacie comunali vimercatesi di pianificare un ulteriore potenziamento. Sono infatti in dirittura d'arrivo i lavori di riqualificazione per ricavare nel complesso della farmacia di Passirano altri due ambulatori medici (oltre ai due già operanti). Qui si insedieranno un medico di base e un pediatra, ora provvisoriamente collocati all'interno della Casa di comunità.
"I lavori saranno completati entro luglio - ha spiegato ancora il direttore delle farmacie - Un altro tassello per avvicinare i servizi ai cittadini e incrementare l'offerta di medici di base e non solo".
Senza calcolare le più che prevedibili ulteriori ricadute positive sul fatturato della farmacia.
Il plauso del sindaco
"Le Farmacie comunali vimercatesi sono un patrimonio di tutta la città - ha tenuto a ribadire il sindaco Francesco Cereda - Come Amministrazione continueremo a sostenerle per renderle ogni giorno sempre più fruibili per i nostri cittadini. La nostra visione è che le farmacie non siano più solo punti commerciali di vendita di prodotti farmaceutici ma diventino parte importante e punto di riferimento per il cittadino, di quel sistema di sanità territoriale e vicina alle esigenze delle persone di cui abbiamo sempre più bisogno. Questo risultato lo si può raggiungere allargando sempre di più la quantità di servizi che le Farmacie comunali possono offrire, anche grazie a una sempre più stretta collaborazione con Asst”.
Il compleanno: il programma degli eventi
Il 2023, come detto, per le Farmacie comunali Vimercatesi è anche l'anno del mezzo secolo di fondazione Alla prima farmacia, sorta prima sorta nel giugno del 1973, a Ruginello con il medico farmacista Giuseppe Turati, si è poi aggiunta nel 1992 quella di Passirano.
Per ricordare l’anniversario, l’Azienda Speciale ha deciso di “donare” alla città un concerto di musica classica, in programma il prossimo 22 settembre. In previsione poi, a cavallo fra settembre e ottobre, un ciclo di incontri di cultura del benessere, in collaborazione con Asst Brianza, in particolare con la Casa di Comunità di Vimercate. (primamonza.it)