ARCHIVIO NEWSLETTER

Siamo di fronte all’ennesimo slogan che più viene ripetuto più rimanda l’attuazione di ciò che esso descrive? La storia recente della farmacia italiana è ricca di vicende finite così, di grandi temi presenti nelle dichiarazioni di tutti eppure mai diventati realtà. Non vorremmo che la stessa cosa avvenisse oggi con la Farmacia dei Servizi.


Per oltre dieci anni, i servizi in farmacia hanno appunto seguito questa parabola. Dalla legge 69 dell’ormai lontano 2009 in poi si è sempre genericamente parlato di servizi , senza che nulla sia mai accaduto. Così fino alla Pandemia.

E’ stata infatti la crisi sanitaria del Covid-19 a ridare vera sostanza ai servizi in farmacia, visti come un tassello del più ampio rilancio della Sanità territoriale. 

Legame, quest’ultimo, rimarcato recentemente anche dal Ministro alla Salute Orazio Schillaci. Nelle sue parole, la sanità territoriale italiana di domani dovrà puntare sulle reti dei medici di medicina generale e, appunto, sulle nuove erogazioni delle farmacie.


Le parole del Ministro ci rassicurano sul fatto che certe prospettive emerse negli ultimi anni e largamente condivise da quasi tutto il mondo sanitario italiano siano ancora oggi nell’agenda delle istituzioni.  A preoccuparci è invece la generale assenza di approfondimenti sui numeri che dovrebbero sostanziare questa evoluzione epocale del settore.

Se telemedicina, vaccinazioni, collaborazioni con altri professionisti sanitari sono ormai concetti “di casa” nel dibattito di settore, non si può dire lo stesso sui meccanismi che dovrebbero remunerare la loro erogazione. 

Questi servizi richiedono strumentazioni e spazi. Investimenti che, senza dati certi sulle entrate derivanti dalla loro dispensazione, ben pochi farmacisti sono disposti a fare. Il recente caso del protocollo regionale in Emilia Romagna, che nulla dice sulle remunerazioni, è perfettamente rappresentativo di tutto ciò.


E così i farmacisti attendono prudentemente l'evolversi dei fatti. Senza rassicurazioni economicamente concrete che dimostrino come i servizi contribuiranno a dare maggiore sostenibilità economica alla farmacia, questa partita rischia di perdere per strada il soggetto che più di ogni altro voleva giocarla.

In attesa che questi nodi vengano sciolti dalle Istituzioni centrali e dalle Regioni che via via prenderanno parte ai tavoli negoziali, dovremmo tutti impegnarci nell’attuazione di servizi che non richiedano gli impegni logistici prima menzionati.

Un esempio di ciò potrebbero essere iniziative di home delivery di farmaci che tradizionalmente sono ad appannaggio della distribuzione diretta, ma la cui complessità dispensativa potrebbe essere compatibile anche con il canale della farmacia territoriale. Pensiamo in particolare ai NAO, agli antidiabetici,  a farmaci per asma e BPCO,  ad antipsicotici e antiparkinson.


Se da un lato parteciperemo senza indugi ad ogni progetto sperimentale in tal senso, riteniamo invece che per una loro stabilizzazione sistemica servano due precondizioni che da tempo ormai consideriamo imprescindibili: una nuovo sistema di remunerazione del farmacista che valorizzi queste dimensioni di servizio, e un’adeguata formazione dei professionisti sulla dispensazione di farmaci oggi assenti dalla loro pratica quotidiana.


Chi segue l’impegno di Assofarm sa certamente che queste sono le posizioni ormai tradizionali della nostra Federazione. Ben più inedito è invece il clima politico attorno a noi, assai migliore del passato. La contrapposizione tra sostenitori della distribuzione diretta e quelli della dpc è andata via via perdendo nettezza, e oggi prevale in entrambi i fronti  un atteggiamento di sintesi volto a dare priorità massima ai bisogni del cittadino e a garantire sostenibilità economica a tutta la filiera.

Se, da un lato, il passaggio di alcuni farmaci ad opzioni distributive più territoriali non è più un tabù per nessuno, dall’altro tutti condividono il fatto che in futuro le farmacie ospedaliere continueranno a dispensare la gran parte dei farmaci già oggi nelle loro disponibilità. 


Sembra insomma essere sempre più condivisa la posizione secondo cui, solo per quanto tecnicamente possibile, avremo un ampliamento della distribuzione territoriale dei farmaci. E che questa distribuzione avverrà tramite le farmacie invece che attraverso grandi logistici generalisti.

Tutti noi dovremo sostenere con generosità questo cammino. Se anche una sola delle parti in gioco cederà alle solite tentazioni dell’attendismo o del piccolo interesse di parte, tutto potrebbe fermarsi.


Francesco Schito

Segretario Generale Assofarm

Riportiamo di seguito un servizio apparso su farmaciavirtuale.it 

Venanzio Gizzi, presidente Assofarm, associazione delle farmacie comunali, giudica positive le aggregazioni di gruppi di questi presìdi, come quella presentata il 9 marzo 2023 tra alcune aziende comunali lombarde. «L’aggregazione delle farmacie comunali – dichiara Gizzi a FarmaciaVirtuale.it – è prevista da una norma di legge che può essere applicata e che di fatto non modifica gli stati giuridici delle nostre aziende, ma permette loro di collegarsi l’una con l’altra per fare delle operazioni in rete. Lavorare in rete è una prospettiva che auspichiamo da sempre per le farmacie comunali. Il progetto “LeComunali Farmacie in rete” della Lombardia è un’iniziativa pregevolissima alla quale partecipano San Giuliano Milanese, San Donato Milanese, Cinisello Balsamo, Crema e Peschiera Borromeo. Si tratta della quarta esperienza nel nostro settore. Abbiamo già operanti altre tre reti di farmacie in altre regioni. Due di queste sono attive già da tempo in Toscana, una tra le farmacie comunali di S. Miniato, Fucecchio e Santa Croce e l’altra tra quelle di Sesto Fiorentino, Campi, Viareggio e Pistoia. Un’altra rete è invece operativa nelle Marche».

L’aggregazione in rete determina importanti vantaggi per le farmacie comunali. «È un sistema di forte solidarietà, sia sotto il profilo professionale sia sotto il profilo operativo – sostiene Gizzi –. Mantenendo invariate le forme giuridiche delle aziende, i presidi che si collegano tra loro in rete possono condividere una serie di servizi e opportunità, favorendo anche le realtà di dimensioni ridotte con poco personale, che possono avvalersi delle risorse umane di una delle altre aziende. Allo stesso modo si possono attivare servizi utili ai cittadini, mettendoli in rete così da realizzare una Farmacia dei servizi che possa avere delle prospettive, soprattutto per quanto riguarda tutte le prestazioni cognitive che il farmacista può porre in essere e che può condividere con gli altri farmacisti della medesima rete».

Il Presidente di Assofarm sottolinea poi i vantaggi che la creazione di una rete di farmacie porta in termini di economia di scala. «Tra le attività condivise – afferma Gizzi –, oltre alla gestione del personale, particolare importanza riveste la funzione acquisti, che beneficia senza dubbio dell’economia di scala che si viene a creare con l’unione di più farmacie. Inoltre, laddove alcune attività amministrative non possono essere sviluppate per mancanza di personale, è possibile organizzarle in rete, eliminando anche eventuali esternalizzazioni. Non meno importante, un vantaggio eccezionale sta nel poter condividere esperienze, momenti organizzativi e comunicativi. Il tutto a beneficio anche dei cittadini, che possono così trovare proposte e servizi sanitari che magari oggi mancano perché la singola farmacia di un determinato territorio non è in condizione di realizzare ma l’acquisisce, in virtù di questa forza della rete, da altre farmacie collegate. Si tratta quindi di un’ulteriore opportunità di dare forza alla farmacia perché possa essere presidio sul territorio e andare in una direzione fortemente sanitaria, come noi auspichiamo». (farmaciavirtuale.it)

Quasi ottocento visite gratuite fra aprile, maggio e giugno. Sono tre mesi nel segno della prevenzione e della cura della persona quelli che Farmapiana, grazie al costante impegno delle farmacie comunali, sta mettendo in atto. Visite gratuite che vanno dalla misurazione del colesterolo al test del reflusso venoso, dalla MOC alle intolleranze alimentari fino alla prevenzione, altrettanto fondamentale, contro il melanoma. E che sono così suddivise: 300 posti disponibili per la misurazione del colesterolo, 180 per il test del reflusso venoso, 100 per la MOC, 100 per le intolleranze alimentari e 95 per quello che riguarda la la prevenzione contro il melanoma Come fare? Semplicissimo. E’ sufficiente telefonare alle farmacie comunali (Borgo San Lorenzo, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa e Calenzano) e fissare il proprio appuntamento.

Misurazione del colesterolo: un biologo misurerà gratuitamente la PA, il profilo lipidico e la glicemia (l’iniziativa non è riservata a chi fa già terapie farmacologiche, né ai pazienti con più di 70 anni). Test del reflusso venoso: un tecnico, tramite test del reflusso venoso, con Venoscreen, metodo non invasivo, misurerà la velocità delle vene degli arti inferiori. MOC: un tecnico, tramite ultrasonometria ossea, valuterà due parametri (T-score e Z-score), per rilevare un’eventuale osteopenia od osteoporosi (non è riservato agli anziani che fanno già uso di farmaci). Intolleranze alimentari: un biologo nutrizionista, tramite un test semplice e veloce, fornirà al cliente un piano alimentare a seconda delle intolleranze riscontrate (non è riservato alle donne in stato di gravidanza e ai portatori di pacemaker). Per quanto riguarda la prevenzione contro il melanoma le visite saranno organizzate, con la collaborazione della Misericordia di Campi Bisenzio, nell’ambito del progetto “Presidio Prevenzione Permanente”: in questo caso un dermatologo effettuerà una visita dermatologica e dematoscopica dei nei. Insomma, tante opportunità che ribadiscono ancora una volta di più l’attenzione che le farmacie comunali Farmapiana pongono nei confronti delle esigenze della cittadinanza quando si parla di salute e di benessere del proprio corpo ma soprattutto che le confermano come veri e propri presìdi sanitari sui vari territori di riferimento.

“E’ una grande soddisfazione che grazie alla crescita della nostra società si possano attivare percorsi di prevenzione rivolti ai cittadini dei nostri territori in forma completamente gratuita, – afferma il presidente di Farmapiana Vanessa De Feo – Farmapiana, fedele alla propria mission, si attiva costantemente nell’ottica di prevenzione e di vicinanza alla comunità sostenendo iniziative  che hanno al centro il benessere della persona. Tengo a sottolineare infine il ruolo dei nostri farmacisti, che ringrazio per il costante impegno, i quali sono essenziali in questo percorso educazione e sensibilizzazione”. (piananotizie.it)

Dieci milioni di euro: è l’utile delle farmacie comunali. Mentre in maggioranza si fibrilla per incontri della coalizione sulla scelta dei vertici di Nausicaa, l’amministratore delegato uscente Luca Cimino, in attesa di passare il testimone al sostituto che la sindaca Serena Arrighi dovrà individuare, ha presentato un bilancio del 2022 con i fiocchi. Dieci milioni è l’utile delle farmacie comunali che hanno raggiunto nell’ultimo anno, grazie alle numerose iniziative sanitarie e sociali intraprese dalla gestione Cimino, un fatturato di dieci milioni tondi tondi.

"Si tratta di numeri – fanno sapere dalla partecipata più importante del Comune – che superano di gran lunga ogni aspettativa e ogni pur rosea previsione confermando il trend di crescita degli ultimi cinque anni. Il brillante risultato, raggiunto per la prima volta, si registra in tutte e sette le strutture comunali".

Questi i numeri delle singole farmacie: a Fossone +16,24, alla Fiorillo di Marina +9,31, a Fivizzano +7,67, alla Perla di Nazzano +5,99, alla Prada di Avenza +5,56, alla Paradiso di Marina +2,75, alla farmacia del Cavatore di centro città +2,11. "Un esito – fanno sapere da Nausicaa – che nasce da un percorso lungimirante che ha visto non solo piani marketing adeguati ma anche il cambio di concetto che ha portato alla trasformazione delle farmacie tradizionali in farmacie sociali. È grazie a questi numeri che Nausicaa è riuscita nell’intento di offrire ai cittadini servizi di prevenzione gratuiti". Ricordiamo i numerosi progetti di screening dermatologici, diabetici, di oculistica e di molti altri settori della medicina avviati di concerto con specialisti dell’Asl che si sono messi a disposizione.

"Un ringraziamento sentito – spiega il presidente Luca Cimino – a tutti i dipendenti, al consiglio di amministrazione e a tutti i cittadini che ci hanno dato fiducia. Il risultato conseguito lascia ben sperare anche per il futuro lasciando le basi per ulteriori progetti ed obiettivi sempre più ambiziosi". [...]

(lanazione.it)

Il 5 per mille consente ai contribuenti di destinare una parte delle proprie imposte dell’IRPEF a favore degli Enti del Terzo Settore (ex ONLUS) come Farmacisti in aiuto.

Farmacisti in aiuto è una Associazione nata quasi 20 anni fa a Fiumicino che si impegna con progetti di solidarietà in Italia e all’estero. Il Presidente Tullio Dariol racconta: “la mission di Farmacisti in aiuto, sin dalla sua nascita, è aiutare le persone in situazioni di bisogno a superare le proprie difficoltà”.

La destinazione della quota del 5 per mille cos’è?

  1. non è una tassa in più, ma solo una diversa destinazione di parte dei contributi comunque dovuti dal contribuente;
  2. è complementare (cioè si aggiunge) all’opzione del più classico 8 per mille destinato allo Stato o alle confessioni religiose riconosciute. Puoi quindi assegnare sia l’otto per mille che il cinque per mille.

Negli anni passati, grazie a queste donazioni siamo riusciti ad aiutare famiglie del territorio di Fiumicino, a reperire fondi per i bambini in India e le loro famiglie, a mettere in atto interventi in campo sanitario…….., solo per citare alcuni dei progetti che da sempre stiamo sostenendo.

“A chi decide di donare non costa nulla, – conclude Tullio Dariol - ma scegliere Farmacisti In Aiuto come destinatari del 5x1000 delle proprie tasse. E’ un investimento sulla felicità altrui. Un gesto che ripaga sempre”.

Come

È possibile sostenere i progetti di Farmacisti in aiuto, inserendo nella propria dichiarazione dei redditi il codice fiscale 97427160581 nello spazio apposito in corrispondenza di " Sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel RUNTS…….".

5x1000 Per aiutarci

Per ulteriori informazioni sui progetti e sulle nostre attività, vi invitiamo a visitare il nostro sito web www.farmacistiinaiuto.org, la nostra pagina facebook FarmacistiinaiutoOnlus, a scrivere una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o contattare la nostra segreteria al numero 346-4360567