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Sapevamo di aver fatto un ottimo lavoro durante la pandemia, avevamo capito che i nostri concittadini credono sempre più in noi, eravamo anche coscienti dei timori che molti farmacisti hanno per il futuro. Ora però tutte queste sensazioni si possono confrontare con l’attendibilità dei dati statistici.


Dati che arrivano dall’indagine “Il ruolo del farmacista e delle farmacie: verifica della reputazione e del percepito d’immagine” realizzata da Ipsos Healthcare e Corporate Reputation per la Federazione Italiana Ordine dei Farmacisti. Dal punto di vista metodologico, la ricerca ha il grande merito di essere stata condotta su chi sta davanti e dietro il banco farmaceutico, permettendo così utilissimi raffronti tra le posizioni tanto dei cittadini quanto dei farmacisti. E grazie a questa impostazione dei lavori, sono davvero tanti gli elementi importanti emersi da questo studio. 


Fra questi emerge con nettezza la convinzione assai diffusa tra i farmacisti che la crisi pandemica abbia valorizzato il loro ruolo sociale presso le comunità locali, grazie soprattutto alla loro disponibilità ad offrire consigli in caso di piccoli problemi di salute.

A fronte di un netto miglioramento della considerazione sociale, quasi 4 farmacisti su 10 pensano però che dal punto di vista operativo le innovazioni degli ultimi anni abbiano prodotto più problemi che benefici. Causa di ciò sarebbe la burocrazia in costante aumento.

Impressioni, queste dei farmacisti, che sembrano essere confermate dai cittadini intervistati da Ipsos. Quasi l’80% di essi esprime fiducia nei farmacisti e li apprezza soprattutto per la loro reperibilità, disponibilità e competenza. Ed è grazie a questi meriti che il 93% degli italiani instaura una relazione fidelizzata con una specifica farmacia del proprio territorio.  Nel complesso quindi, dalla pandemia in poi molti cittadini hanno migliorato la considerazione per la Farmacia e oggi la considerano sempre più un soggetto di pubblica utilità.


Riguardo al futuro, invece, desideri di opinione pubblica e farmacisti concordano sullo sviluppo dei servizi in farmacia. Ma differiscono in parte su quali servizi puntare primariamente.

Particolarmente interessante, lato cittadini, il desiderio di trovare in farmacia un “hub vaccinale”. Tra i farmacisti aumenta invece l’interesse per l’assistenza infermieristica, la telemedicina e il deblistering. Tutto questo però a patto di un aumento di organico e di una riorganizzazione degli spazi. Ed è proprio a seguito di queste ultime considerazioni che buona parte dei farmacisti è indecisa riguardo una maggiore diffusione dei vaccini in farmacia.


A rileggerle nel loro insieme, queste informazioni ci restituiscono un quadro della situazione ben decifrabile. 

I farmacisti italiani stanno vivendo con impegno quei cambiamenti che hanno a lungo invocato e che il Covid ha forzatamente stimolato nella Sanità Italiana. Un impegno che, nel giudizio dei suoi utenti, sta producendo risultati davvero lusinghieri.

Se però i tempi e le dinamiche di questo cambiamento saranno più vivaci sul lato della domanda (i cittadini) che dall’offerta (le istituzioni sanitarie e le riforme normative), le farmacie si troverebbero a rincorrere affannosamente una situazione che invece andrebbe anticipatamente programmata e preparata. 

Il perdurare di questo stato delle cose rischierebbe di produrre farmacie restie ad attivare servizi che non sono sicure di poter erogare efficientemente, e di fronte ad esse cittadini delusi per servizi che vorrebbero e che non trovano.


Le istituzioni dovrebbero invece interpretare il contesto attuale con coraggio e intraprendenza. Le aspettative dell’opinione pubblica da un lato, reputazione e competenze acquisite dalle farmacie dall’altro, dovrebbero essere amalgamate insieme grazie a riforme tanto lungimiranti negli investimenti quanto pragmatiche nelle disposizioni. 

Senza questo cambio di passo, strategico e non solo operativo, la Sanità italiana non riuscirà mai a sfruttare pienamente il potenziale delle farmacie di cui la ricerca Ipsos ha dato l’ennesima conferma.


Francesco Schito
Segretario Generale Assofarm

Il 22 febbraio scorso si è svolta la presentazione dell’app ”La farmacia online”, sviluppata da Farmacie Genovesi, società controllata al 100% dal Comune di Genova che conta nove farmacie sul territorio genovese.

La nuova app permetterà un dialogo interattivo, semplice e veloce tra utente e farmacie. Sarà possibile prenotare visite ed esami medici, richiedere i farmaci delle proprie prescrizioni mediche e parlare direttamente con il farmacista per un consiglio su ogni esigenza di acquisto attraverso una video chiamata gestita direttamente dal proprio smartphone o da personal computer.

Soprattutto questo ultimo servizio, proietta Farmacie Genovesi in una dimensione sempre più tesa all’innovazione, come conferma l’amministratore unico, avv. Massimiliano Cattapani: «La mission di Farmacie Genovesi è, da sempre, quella di prendersi cura di tutti i cittadini. Con “La Farmacia Online” vogliamo farlo in un modo nuovo, attento alle nuove richieste di un’utenza sempre più desiderosa di prodotti che siano in grado di soddisfare il suo bisogno di interattività e dinamismo. La nostra app è un prodotto unico sul mercato, che si pone l’obiettivo di rendere Farmaci Genovesi ancor più vicina ai bisogni dei genovesi».

Sul funzionamento della app e sui suoi servizi è intervenuto il direttore generale di Farmacie Genovesi, dott. Marco Rissoglio: «I servizi principali dell’app “La Farmacia Online” sono sostanzialmente tre: la possibilità di prenotare visite mediche ed esami medici, quella di ordinare i medicinali della propria prescrizione medica, ricevendoli poi a casa o in farmacia e avendoli sempre sott’occhio nella propria agenda medica online e, soprattutto, il video consulto con il farmacista. In particolare, questa funzionalità permetterà di attivare videochiamate live con uno dei nostri farmacisti direttamente dal proprio smartphone. Sarà come entrare in farmacia, l’utente potrà richiedere consigli utili e ordinare tutto ciò di cui ha bisogno. Vogliamo accorciare la distanza tra farmacisti e famiglie, permettendo un dialogo continuativo e diretto in tutta sicurezza, in linea con la nostra volontà di essere sempre presenti e pronti all’ascolto».

Il progetto è stato fortemente voluto e agevolato anche dall’Amministrazione Comunale, come conferma l’assessore delegato all’Indirizzo e controllo di Farmacie Genovesi S.r.l Matteo Campora: «Obiettivo dell’attuale Amministrazione Comunale è anche quello di valorizzare le società controllate, agevolandone lo sviluppo e il lancio di progetti ambiziosi e innovativi come questo. Crediamo che Farmacie Genovesi, con La Farmacia Online, compia un deciso passo nel voler essere sempre di più un punto di riferimento per tutti i genovesi nell’ambito della salute e della cura di sé stessi e dei propri cari». (Comune di Genova)

Il progetto “CRESCI CON ME: un albero per ogni nuovo nato” prosegue per il terzo anno consecutivo per una città più sostenibile e per festeggiare ogni bambino nato o adottato nel 2022 residente nel nostro comune.

Si tratta di un’iniziativa nata dalla collaborazione del Comune con Farmavaldera per valorizzare l'ambiente e il patrimonio arboreo e boschivo, portando avanti le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione   del   suolo, il miglioramento della qualità dell'aria e la vivibilità degli insediamenti urbani, in attuazione delle finalità richiamate dalla legge 14 gennaio 2013, n.10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.

Quest’anno sono 89 gli alberi piantati al parco urbano, uno dei polmoni verdi del territorio frequentato da sportivi, ragazzi, famiglie e anziani e contesto di molte iniziative di scuole e associazioni. 

I nuovi alberi , principalmente querce e frassini, completano la zona del parco che sarà interessata dal nuovo tratto di pista ciclabile, di prossima realizzazione. Inoltre in prossimità del laghetto è stata creata una zona in cui  mimose e siliquastri creeranno una macchia di colore in primavera. 

Le famiglie possono approfittare per fare una passeggiata al parco urbano e vedere dove sono stati collocati gli  alberi dedicati ai  nuovi nati e adottati del 2022.

Ricordiamo la pagina Facebook “Cresci con me”, nata per tenere aggiornata la cittadinanza sul progetto e dove è possibile trovare anche informazioni sulle iniziative che vengono programmate nel parco urbano. 

Un'apposita sezione del sito internet del Comune riporta un rendiconto annuale degli alberi messi a dimora, finalizzato anche alla stesura del bilancio arboreo di fine mandato.

Si partirà lunedì 27 marzo con la spirometria presso la farmacia comunale di via Boccaccio. Il giorno dopo, sempre per la spirometria, alla farmacia comunale di Pontevecchio. Ad aprile, il 17 e 18, sempre nelle due farmacie comunali si potrà accedere alla MOC e il 27 e 28 allo screening per l’insufficienza avenosa. Si continuerà nel mese di maggio sempre con delle date. Gli screening sono prenotabili con spid e carta elettronica presso il portale del comune di Magenta. Gli esami vengono svolti da personale medico e verrà rilasciato il referto medico. Costi: Spirometria 17 euro, MOC e insufficienza venosa 40 euro.

“Questa è una prima azione che mettiamo in campo – afferma Gelli – ne stiamo preparando altre che andranno ad arricchire i servizi che vengono forniti dalle farmacie comunali. Il tema è quello di una farmacia dei servizi, ovvero luoghi che siano un sostegno alla medicina territoriale di cui tanto si parla”. (ticino notizie)

Nuova farmacia dallo scorso 26 febbraio, inaugurata dalla presenza del Sindaco Davide Santonastaso, dell’Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute Flavio Di Muzio, del direttore generale della ASL RM 4 Cristina Matranga, dell’amministratore unico della Social Pharm srl Fabio De Lillo e degli amministratori locali.

La pandemia ha reso le farmacie dei presidi sanitari territoriali più complessi e a beneficio di tutte le persone che necessitano di ascolto e di accoglienza, non solo di assistenza. Comprendere l’impatto dell’emergenza sanitaria che ha investito il Paese negli ultimi due anni vuol dire, anche e soprattutto, lavorare per rendere efficaci le risposte di un servizio pubblico all’altezza delle nuove esigenze. L’apertura di una seconda farmacia comunale è la risposta, dunque, ai nuovi bisogni della Comunità: un edificio di circa 750 mq, sviluppati su tre piani (vendita, assistenza e servizi), ubicato in via Tiberina n° 69 G e adiacente alla Casa di Comunità “Vincenzo Montesi”, la prima nel Lazio, inaugurata circa un anno fa.

“La nuova farmacia nasce dalla lungimiranza della precedente amministrazione che ci ha visti come amministratori locali impegnati nel trovare nuove soluzioni per una Comunità in crescita” – ha dichiarato il Sindaco – “già la costituzione della Social Pharm è stato il primo passo importante, avvenuto nel 2019, in seguito si è arrivati ad oggi attraverso la collaborazione e il grande lavoro del personale della Farmacia e di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della nuova struttura. L’auspicio è quello di poter restare fedeli, ancora di più, ad una vocazione all’assistenza e alla cura delle persone che ha caratterizzato da sempre l’operato di questo Comune”. (Comune Fiano Romano)

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso, nella riunione della Conferenza Stato-Regioni tenutasi ieri, l’intesa sul decreto con la  remunerazione aggiuntiva delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale.

A comunicarlo sono le stesse Regioni, in una breve nota pubblicata ieri sul sito www.regioni.it, in cui si spiega che per salvaguardare la rete di prossimità rappresentata dalle farmacie italiane, nel 2023 sono riconosciuti 150 milioni di euro alle Regioni e alle Province autonome a cui è affidato il monitoraggio periodico sull’effettiva spesa sostenuta per il riconoscimento della remunerazione.

Il testo ripropone in modo pressoché pedissequo i contenuti di quello firmato dall’ex ministro Roberto Speranza poco meno di due anni fa, nell’agosto 2021. pubblicato sulla  Gazzetta Ufficiale n. 259 del successivo 29 ottobre, a partire dall’entità dello stanziamento (150 milioni totali)  e dallo schema dei compensi: 0,08 euro a confezione per tutti i farmaci rimborsati dal Ssn, quota premiale aggiuntiva di 0,12 euro su ogni generico dispensato, più compensi aggiuntivi legati alla tipologia di farmacia:  ancora di 0,12 euro a confezione alle farmacie che usufruiscono della riduzione del 60% dello sconto Ssn, 0,14 euro alle farmacie rurali alle quali viene riconosciuto lo scontro forfettario dell’1,5% e 0,25 euro alle farmacie rurali e urbane con fatturato Ssn inferiore a 150 mila euro.

Per rispettare il limite di spesa di 150 milioni annui, le Regioni dovranno riconoscere la remunerazione aggiuntiva fino a concorrenza delle risorse loro assegnate per il singolo anno e, qualora dalla rendicontazione prodotta dalle farmacie risulti che le somme erogate siano superiori a quelle disponibili, dovranno preoccuparsi di recuperare le somme eccedenti con modalità da concordarsi in sede locale con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle farmacie.

Unica ma rilevante differenza tra il decreto del 2021 e quello che ha avuto ieri il via libera della Stato-Regioni è l’eliminazione della scadenza che nel primo decreto firmato da Speranza, inquadrando il provvedimento  nell’attesa di una riforma organica del sistema di compensi per il servizio reso dalle farmacie, “al fine di salvaguardare la rete di prossimità rappresentata dalle farmacie italiane e di dare continuità alla sperimentazione dell’attività di vaccinazione”, “palettava“ la remunerazione aggiuntiva, quale parte integrante del prezzo dei medicinali, “a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025″. L’articolo 1 del nuovo decreto, invece, si limita a dire che la misura di sostegno viene riconosciuta “a decorrere dal primo marzo 2023”, eliminando il resto. Una modifica che rimuove ogni ostacolo verso ulteriori rinnovi pluriennali. (Rifday.it)