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La carenza di farmaci è un’emergenza reale e grave? O piuttosto una delle tante criticità di un sistema complesso, e come tali affrontabili nella serena consapevolezza che l’impegno di tutti porterà ad un certa soluzione?
Crediamo sia saggio porre il tema in questi termini per almeno due motivi.
Il primo riguarda la psicologia sociale. La pandemia, nella sua durata pluriennale e nella tragicità dei suoi effetti, rischia di aver lasciato in molti cittadini un senso di costante insicurezza, uno stato ansiogeno che li fa sentire sempre di fronte all’inizio di una nuova emergenza pubblica. Tutti noi, ma in particolare chi ha un ruolo nel sistema sanitario italiano, abbiamo il dovere di evitare il dilagare di questo stato d’animo latente. La tutela della salute pubblica non ha solo una dimensione tecnico-scientifica, ma anche socio-relazionale, di rassicurazione.
Rassicurazione che in questo caso poggia su dati certi. E questo è il secondo motivo che dovrebbe spingere ad atteggiamenti più cauti. Come il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha opportunamente ricordato nei giorni scorsi, sul totale degli oltre 3.000 farmaci attualmente presenti nella lista dei medicinali carenti, solo l'1% di essi non presenta alternative. Numeri assolutamente in linea con la media di altri momenti storici.
I dati insomma sembrano dirci che oggi stiamo vivendo una situazione che poco si discosta dallo stato delle cose sostanzialmente comune, dato dalla normale presenza di farmaci che hanno problemi di produzione o distribuzione, o che stanno uscendo dal mercato.
Se dunque il problema non deve essere vissuto con allarmismo, è altrettanto vero che deve essere affrontato. A tal proposito Assofarm ritiene che le azioni avviate da istituzioni e filiera del farmaco siano assolutamente corrette e adeguate alla dimensione del fenomeno.
La prima di esse riguarda il potenziamento della galenica, per la quale Assofarm sta promuovendo un’indagine conoscitiva interna alla propria rete, al fine di misurare la capacità produttiva attuale e il suo potenziale di crescita. Se la carenza di farmaci non è solo da imputare alla scarsità di principi attivi, ma soprattutto ai rallentamenti produttivi di blister e packaging, la galenica potrà davvero dare risultati molto positivi.
Un altro importante contributo può certamente arrivare da un maggiore utilizzo dei farmaci equivalenti. Partita che si gioca in buona parte sul campo dei medici di medicina generale che dispongono dell’opportunità di prescrivere principi attivi e non specifici brand.
Ma è a monte di queste dimensioni tecniche e organizzative, che la vicenda della carenza di farmaci ha registrato un rilevante elemento politico.
Appena il tema ha attirato l’attenzione degli operatori, Assofarm si è immediatamente attivata con una lettera al Ministro, e sappiamo che altre organizzazioni di categoria si sono anch'esse mosse presso le istituzioni regionali e nazionali. Il Ministero della Salute ha risposto tempestivamente convocando un tavolo di confronto, dando a tutti noi l’impressione di essere ascoltati e considerati.
Ancora una volta, insomma, abbiamo vissuto un clima diverso rispetto al periodo precedente il Covid. Oggi sembriamo tutti più consapevoli del fatto che il confronto preventivo e l’azione concertata sono la strada giusta per costruire un nuovo sistema sanitario nazionale. Un sistema che sicuramente eredita dal passato tante criticità ma che può avere un futuro solo se caratterizzato da logiche collaborative come quelle che stiamo vivendo negli ultimi anni.
Francesco Schito
Segretario Generale Assofarm
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Nel primo mese di sperimentazione a Ponsacco si sono sottoposte a screening gratuito 177 persone. Di queste, per 21 è stata necessaria una ulteriore valutazione clinica ambulatoriale, mentre tre persone verranno sottoposte ad intervento chirurgico urgente per rimozione neo per sospetto tumore cutaneo. Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana: “Il sistema delle farmacie pubbliche toscane fa un altro passo avanti verso la Farmacia dei Servizi su scala regionale”.
“Con l’innovativo servizio di telemedicina che presentiamo oggi, il sistema delle farmacie comunali toscane consolida il proprio ruolo di punto di riferimento sul territorio per l’erogazione di servizi sociosanitari al pubblico. ‘Occhio al neo’ altro non fa che confermare la bontà del lavoro costante delle farmacie pubbliche, in un'intesa con la Regione Toscana e con le AUSL territoriali, in una logica sinergica che ha permesso all'intero settore di conseguire un potenziamento dei servizi sul territorio a favore dei cittadini. La scommessa dei prossimi mesi, oltre a consolidare i servizi esistenti, sarà quella di verificare la possibilità di introdurne dei nuovi, nel continuo interesse della collettività”. Con queste parole Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana, è intervenuto questa mattina alla conferenza stampa di presentazione di “Occhio al neo”, l’iniziativa di teledermatologia gratuita per sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione dei tumori della pelle, attivata grazie alla collaborazione tra l’associazione che rappresenta le Farmacie Comunali toscane e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest.
Il progetto, la cui sostenibilità è stata resa possibile anche grazie al contributo di La Roche Posay, società leader nella ricerca dermocosmetica, è stato presentato a Ponsacco (PI) presso la farmacia comunale “Le Melorie” di Farmavaldera, partner della fase pilota di “Occhio al neo”. “In Valdera la sperimentazione è partita a dicembre – spiega la direttrice di Farmavaldera Carla Pucciarelli – e nel primo mese si sono sottoposte a screening gratuito 177 persone. Di queste, per 21 è stata necessaria una ulteriore valutazione clinica ambulatoriale, mentre tre persone verranno sottoposte ad intervento chirurgico urgente per rimozione neo per sospetto tumore cutaneo. Tutti possono sviluppare un tumore della pelle nel corso della vita, ma le ricerche nel settore ci dimostrano che anche il melanoma può essere curato se scoperto in tempo. I nostri farmacisti continueranno anche dopo questa fase a promuovere l’automonitoraggio e stili di vita corretti. Primo tra tutti l’uso di una adeguata protezione solare, non solo al mare o in montagna ma anche per chi passa molto tempo all’aperto, dagli sportivi ai lavoratori”.
Questo invece il commento di Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest: “La prevenzione del melanoma è estremamente importante, poiché questo tipo di cancro della pelle può essere adeguatamente curato se diagnosticato in tempo. Il controllo regolare della pelle è quindi un consiglio che viene rivolto a tutti, in particolare per chi ha la pelle chiara e ha avuto la brutta abitudine ad esporsi al sole senza precauzioni. La possibilità di fare questi controlli attraverso il videodermatoscopio mobile in dotazione alle farmacie comunali della Farmavaldera permette ai pazienti di accedere, vicino a casa, ad una strumentazione tecnologicamente avanzata e di avere un responso dermatologico senza recarsi in ospedale. Grazie a questo screening gratuito diamo concretezza ad una sempre più necessaria sinergia delle attività di telemedicina con i servizi offerti sul territorio, migliorandone la qualità e aumentandone la quantità e facciamo un passo in più verso quel modello di “farmacia dei servizi” che può ridefinire in maniera nuova i compiti e le funzioni assistenziali che le farmacie, sia pubbliche sia private, in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, possono svolgere per attuare i piani socio-sanitari, in particolare grazie proprio alla telemedicina”.
“Questo è un esempio – ha dichiarato Claudio Marinai, responsabile del settore Assistenza Farmaceutica e Dispositivi della Regione Toscana – che va in quella che reputiamo la giusta direzione, ovvero dislocare i servizi sanitari il più possibili in prossimità del cittadino, così da evitare che il cittadino si sposti troppo per accedere al servizio, e allo stesso tempo alleggerire il carico di accessi presso le strutture ospedaliere. Le farmacie sono ormai ampiamente diffuse sul territorio, rappresentano un punto di riferimento del Sistema Sanitario Regionale e un punto di accesso diffuso per tutta la cittadinanza”.
Per il Sindaco di Ponsacco, Francesca Brogi, “lavorare sulla prevenzione è fondamentale per attivare le cure in tempo necessario e quindi giungere alla guarigione. Siamo orgogliosi che la nostra farmacia comunale si confermi ancora una volta al passo con i tempi; una vera e propria farmacia dei servizi che eroga da sempre prestazioni fondamentali alla cittadinanza, confermandosi ancora una volta partner strategico del sistema sanitario regionale. Prima in Toscana a far parte di questa sperimentazione, Farmavaldera rappresenta una vera e propria eccellenza a livello di area vasta”.
Alla conferenza stampa, alla quale erano presenti per l'Azienda USL Toscana Nord Ovest, Giovanni Bagnoni, coordinatore clinico della campagna e direttore dei reparti di dermatologia degli ospedali di Livorno e Massa, e Alessandro Iala, responsabile per la transizione al digitale, è intervenuto infine anche il Coordinatore delle Farmacie in Confservizi Cispel Toscana, Alessio Poli: “Il Covid ha dato una grande spinta alla digitalizzazione dei servizi in farmacia, e nel PNRR è stata data grande importanza all’obiettivo legato alla territorializzazione dei servizi sanitari. Il progetto di teledermatologia presentato oggi coniuga tutte queste esigenze e le concretizza in un percorso istituzionale di cura. Ciò significa che la refertazione avviene in un ospedale pubblico e se l’esito del referto è positivo ci sarà il richiamo automatico del paziente da parte del dermatologo per una valutazione clinica in presenza per le decisioni del caso. Stiamo inoltre lavorando affinché il referto entri all'interno del fascicolo sanitario elettronico del paziente in modo da essere fruibile da tutto il sistema sanitario regionale. Con questo progetto sperimentale finalmente stiamo dando attuazione a quella che è la vera farmacia dei servizi, una farmacia che entra nei percorsi di cura della ASL. Potenzialmente la sperimentazione è mutuabile a tutto il sistema sanitario regionale, e grazie alla capillare diffusione delle farmacie, in Toscana oltre 1.200, sarà possibile raggiungere anche le aree più periferiche”.
“L’obbiettivo del servizio di teledermatologia, che apre la strada della telemedicina per semplificare la vita dei cittadini e del settore sociosanitario toscano in generale, è ora quello di essere portato a sistema, per andare sempre più incontro alle esigenze della collettività e semplificare l’accesso a servizi sanitari fondamentali, come già avvenuto ad esempio con le prenotazioni Cup, il pagamento del ticket, l'attivazione della carta sanitaria elettronica. È la Farmacia dei Servizi, possibile grazie alle sinergie in atto con la Regione Toscana, che continua ad evolversi e che deve essere il fiore all’occhiello del sistema delle farmacie pubbliche toscane”, conclude il presidente Perini.
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L’impegno sul fronte prevenzione e la certificazione di "farmacia oncologica" per la struttura comunale di via Nenni, "una delle prime in Italia a potersi fregiare del titolo", ricorda Ivonne Cosciotti, sindaca di Pioltello. Capace cioè di assistere malati di cancro e familiari nei difficili percorsi di cura.
E ora il nuovo appuntamento per mettere all’angolo una delle malattie che fanno più paura: il tumore della pelle. Lo screening gratuito del Comune e della Lilt è fissato per il 10 gennaio a Cascina Dugnana, dalle 16 alle 19, con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti (0292104150).
Un impegno che per l’amministrazione "è una priorità e un fiore all’occhiello" che ha avuto nella "patente" della farmacia un altro traguardo importante. "La certificazione è arrivata alla fine di un percorso di formazione – spiega Francesca Gariboldi (a sinistra nella foto con la sindaca Ivonne Cosciotti), responsabile della struttura –. L’obiettivo era poter aiutare con competenza una categoria fragile e con un gran bisogno di attenzione". Qui, chi si batte per la vita può prendere appuntamento e trovare supporto. Nasce tutto dai nuovi percorsi terapeutici, con compresse che sostituiscono la chemio in ospedale "dai pesanti effetti collaterali – aggiunge la coordinatrice –. Ed è in questi casi che noi farmacisti interveniamo in collaborazione con il medico di famiglia per fare fronte ai disagi quotidiani: la perdita di capelli, i problemi alla pelle". "Pazienti e parenti che se ne occupano trovano fra le nostre mura un consulente preparato che aiuta a mettere a punto il regime alimentare adatto e consiglia quali prodotti usare per lavarsi, o per esporsi al sole" e si occupa di altre mille sfumature che incidono sulla qualità della vita, contribuendo ad attenuare gli effetti della lotta al male. (Il Giorno)
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Un 2022 che ha confermato la crescita e la solidità delle Farmapiana. Un 2023 per “alzare ancora l’asticella” e cercare ulteriori conferme. Una, la più importante, era già arrivata negli ultimi anni, ovvero che in un momento di emergenza sanitaria come quello che abbiamo vissuto, le Farmacie Comunali Farmapiana sono state un punto di riferimento per la cittadinanza.
A tracciare un bilancio di quanto fatto, ma anche a proiettarsi nel futuro, è il Presidente Vanessa De Feo, che ha sintetizzato in più punti il lavoro fatto. “Innanzitutto - spiega - mi preme evidenziare il valore della sanità di prossimità e delle farmacie comunali, che sono state, ancora una volta, un presidio territoriale prezioso. Lo sono state negli anni più critici della pandemia, ma anche negli ultimi dodici mesi, grazie anche a una serie di servizi in più che abbiamo potuto offrire”.
Lo dicono i numeri, che non mentono mai, con circa 80.000 accessi in più rispetto all’anno precedente. Lo dicono i tanti traguardi raggiunti: la farmacia di via Orly a Campi Bisenzio, aperta a novembre 2021 in una zona ad alta densità di popolazione e che fino ad allora non aveva alcun presidio sanitario, è andata a regime; restando sempre a Campi Bisenzio, si è rafforzata la collaborazione con la Misericordia, consolidata con l’apertura del Presidio di Prevenzione Permanente di via Sanzio che, come dice il nome stesso, fa della prevenzione la propria “mission”. “E che in queste settimane - aggiunge De Feo - ha già permesso di organizzare, come promesso, 100 visite endocrinologiche con MOC totalmente gratuite”. Dopo le tappe a Borgo San Lorenzo e a Campi Bisenzio, infatti, con giornate di prevenzione che andate benissimo, sarà la volta di Calenzano presso l’ambulatorio Farmapiana in via Cioni 22 a Settimello il 14 gennaio dalle 14 alle 19, nuovamente Campi Bisenzio presso il Presidio Permanente di Prevenzione in via Raffaello Sanzio 20/22 il 17 gennaio dalle 14 alle 19, e Signa presso gli studi medici Farmapiana in via dei Macelli 21/3 il 25 gennaio dalle 8 alle 13.
In tutti e tre i casi i posti disponibili sono quasi sold out. Tutto questo, come ha aggiunto il Presidente De Feo, in attesa di “rendere noti altri progetti in itinere con altri attori socio-sanitari che si concretizzeranno nel corso del 2023”.
Infine, un’occhiata ai numeri: “Con i dati ad oggi in nostro possesso - afferma De Feo -possiamo dire che anche il bilancio 2022 dimostrerà la solidità e la crescita della società. Una società in costante sviluppo e che per questo è alla ricerca di farmacisti da inserire nel proprio organico in modo da ampliare i servizi offerti. In questi mesi sono stati fatti svariati bandi, ma quella del farmacista sembra essere diventata una figura introvabile, cosa che sembrava impensabile fino a qualche anno fa. Per noi quello del farmacista resta un ruolo importante e da valorizzare come si deve; approfitto quindi dell’occasione per ringraziare chi
già lavora con noi, fornendo sempre un servizio altamente professionale dimostrando al tempo stesso di far parte di una bella squadra”.
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Il 28 gennaio scorso è stata inaugurata la nuova Farmacia Comunale Mediopadana gestita da FCR, collocata nel nuovo edificio costruito nella zona antistante l’ingresso passeggeri della Stazione in prossimità del “parcheggio alta rotazione”.
La Farmacia – che sarà aperta dal lunedì al sabato con orario continuato dalle 7,30 alle 19,30 – ha aperto i battenti martedì 10 gennaio ed è un importante servizio di presidio sanitario a vantaggio di tutti i passeggeri in partenza ed in arrivo alla stazione AV Mediopadana.
L’Inaugurazione è stata aperta dal presidente FCR Andrea Capelli, che ha ricordato come negli ultimi 10 anni per effetto del “decreto Monti”, decreto-legge del 2012, le nuove aperture sono state riservate ai farmacisti privati. Scaduti gli effetti del decreto nell’anno passato, dal 2023 FCR finalmente torna a pianificare nuove aperture di nuove farmacie. La Farmacia Mediopadana è la prima di una serie di altre nuove aperture previste nel corso dell’anno. Capelli ha sottolineato come questa prima nuova farmacia non sia la tradizionale farmacia di quartiere a servizio della popolazione locale, ma rappresenti un servizio rivolto non solo ai cittadini reggiani ma anche a tutti i viaggiatori provenienti dai comuni della Provincia, dalle Province limitrofe e anche da fuori regione. Lo scontrino numero 1 della farmacia è infatti stato battuto ad una viaggiatrice proveniente dalla provincia di Cremona.
Ha preso poi la parola il sindaco di Reggio Luca Vecchi, che ha ricordato come questa nuova apertura si inserisce in una storia di buona gestione della pubblica amministrazione, una storia che è iniziata 120 anni fa, risale infatti al 1903 l’apertura della prima farmacia comunale d’Italia a Reggio Emilia, e da allora la gestione pubblica delle farmacie comunali a Reggio Emilia non si è mai interrotta, attraversando due guerre mondiali per arrivare fino alla più recente pandemia. Vecchi ha poi ricordato che ogni anno FCR versa quasi 10 milioni di utili in favore delle politiche di welfare del Comune di Reggio Emilia, continuando quindi a distribuire benessere con lo stesso spirito e nel solco del mandato di 120 anni fa. Il sindaco ha infine annunciato che nelle prossime settimane entreranno in funzione i due nuovi parcheggi di proprietà del Comune che aggiungeranno altri 2.000 posti auto a servizio dei più di 1,5 milioni di passeggeri che con gli oltre 80 treni al giorno hanno visto la stazione Mediopadana essere già tornata ai livelli pre-covid.
Ha poi portato il saluto istituzionale della Provincia di Reggio Emilia la consigliera delegata Francesca Bedogni, che da Sindaca di Cavriago ha sottolineato l’importanza del contributo nelle politiche sociali e sanitarie della rete delle farmacie comunali convenzionate con FCR dei comuni della provincia e dell’area vasta. Alcuni di questi, in particolare Scandiano, Montecchio Emilia e Rubiera, finito l’effetto del decreto Monti hanno infatti esercitato il diritto di prelazione ed apriranno, una ciascuno, tre nuove farmacie comunali nel corso del 2023.
Il saluto della Regione Emilia-Romagna è stato lasciato dalla presidente della commissione Politiche Sociali Ottavia Soncini, che ha ringraziato l’AUSL e gli operatori del terzo settore, ricordando come il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale sia una conquista per la tutela del diritto alla Salute per tutti i cittadini senza distinzione alcuna.
Ha concluso l’inaugurazione il direttore di FCR Carlo Bergamini, che ricordando di non essere reggiano né di nascita né di residenza ha sottolineato come a Reggio Emilia una ricchezza come l’Azienda Speciale FCR sia data per assodata e per scontata ma che in realtà nel resto del Paese e anche in buona parte della nostra regione non è così: anche in città vicine alle nostre la gestione delle Farmacie Comunali è stata privatizzata, e dobbiamo quindi essere orgogliosi e ricordarci di tenerci stretta questa grande opportunità. Il direttore Bergamini ha poi illustrato alcune caratteristiche della nuova Farmacia, che sarà vocata a servizi innovativi e veloci, per meglio rivolgersi ai passeggeri che possono avere esigenze non programmate e chiedono risposte veloci. Ecco quindi che la farmacia è dotata di un distributore automatico 7su7 H24, di una armadio Locker per gli ordini da remoto, sia via Whatsapp al numero 333.2640733, oppure alla e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 0522.271010 o infine con una nuova App dedicata che sarà lanciata nelle prossime settimane, per poter richiedere i servizi ed i prodotti dal treno o prenotarli per la partenze e poter ritirare in qualsiasi orario e senza fare la fila direttamente dall’armadio locker. La Farmacia è stata benedetta dal parroco dell’unità pastorale di Sesso, San Prospero, Santa Croce e Mancasale don Lorenzo Zamboni, prima del tradizionale taglio del nastro.
Il presidente Capelli ha chiuso l’inaugurazione ricordando come spesso, purtroppo alla pubblica amministrazione venga associata una idea di lentezza. Con questo progetto invece FCR ha dimostrato di saper essere una azienda pubblica efficiente ed efficace e soprattutto veloce: la farmacia è stata realizzata da FCR in meno di 4 mesi, risale infatti al 5 settembre la seduta di Consiglio Comunale di Reggio Emilia che ha concesso all’azienda il permesso di costruire l’immobile temporaneo, che è stato progettato dallo Studio di Architettura M2R e realizzato da TMT Prefabbricati Metallici di Cadelbosco di sopra.
Alla inaugurazione sono stati presenti diversi ospiti in rappresentanza di numerosi enti ed istituzioni, trai quali sono stati salutati, ringraziati e citati il presidente dell’ordine dei farmacisti Alex Alexanian, il responsabile del servizio legale dell’Ausl Gianluca Rivi, i consiglieri comunali Claudio Bassi, Giuliano Ferrari e Giorgio Varchetta, il consigliere regionale Federico Amico, il sindaco di Montecchio Fausto Torelli, il presidente di Assofarm Emilia-Romagna Egidio Campari, il vicequestore di Reggio Emilia Giampaolo Patrunio, il commissario della Camera di Commercio Stefano Landi, il presidente di Acer Marco Corradi, l’amministratore unico dell’Agenzia per la Mobilità Stefano Riva, il presidente della Croce Rossa di Reggio Emilia Mario Restuccia, il presidente del consorzio Oscar Romero Valerio Maramotti, la presidente della fondazione Durante e Dopo di Noi Enza Grillone.
In futuro è previsto il trasferimento della farmacia nei locali sottostanti i binari ferroviari, quando saranno assegnati da RFI e allestiti per ospitare i nuovi usi e le nuove funzioni.
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Una APP nata per semplificare la vita di ogni cittadino, permettendogli di avere sempre a portata di smartphone tutti i servizi della propria farmacia di fiducia. È il concept alla base del progetto LA FARMACIA ONLINE, la nuova app lanciata da Farmacie Comunali Genovesi S.r.l, Società controllata dal Comune di Genova che conta 9 punti vendita su tutto il territorio del capoluogo ligure.
La nuova APP è stata sviluppata da A&A Communcation, agenzia specializzata nell’elaborazione di strategie di marketing e comunicazione e dalla partner GGallery.
Grazie a LA FARMACIA ONLINE, ogni utente potrà entrare in farmacia direttamente dal proprio smartphone, potendo videochiamare il farmacista per consulti e pareri, prenotare visite e tenere aggiornata la propria agenda medica. “La Farmacia Online sarà, di fatto, il decimo punto vendita di Farmacie Comunali Genovesi. L’app è in grado di offrire servizi in linea con la mission di Farmacie Comunali Genovesi, che da anni ci onora di essere nostro cliente e che punta alla ricerca di soluzioni innovative per prendersi cura di tutti i cittadini genovesi” commenta Paolo Macrì, Presidente di GGAllery “In particolare, il videoconsulto live con il farmacista si inserisce perfettamente all’interno delle linee di indirizzo nazionali redatte dal Ministero della Salute in tema di telemedicina e puntano a portare nel futuro il concetto di assistenza, in modo che sia sempre più sicura, comoda e alla portata di tutti. Anche gli altri servizi della APP, come l’agenda medica, permetteranno all’utente di avere sempre sotto controllo la propria terapia, migliorando l’aderenza terapeutica con importanti ricadute positive sulla salute”.
A&A Communication e GGallery sono agenzie di comunicazione genovesi specializzata nell’elaborazioni di piani e strategie di marketing e comunicazione, oltre che nella gestione di progetti di comunicazione integrata, nelle pubbliche relazioni e nello sviluppo di piattaforme informatiche per la comunicazione e la formazione.
Insieme a Curiositas hanno fondato nel 2021 BAM Communication, prima rete di imprese in Liguria dedicata alla comunicazione. (www.mediakey.tv)
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La risposta all’emergenza Covid e il successivo processo di riforma del Sistema Sanitario territoriale hanno comprensibilmente monopolizzato ogni recente dibattito sul contributo della farmacia al futuro del paese.
Oggi, in un contesto decisamente più stabile, riteniamo vi siano le condizioni per riflettere su altre tematiche non meno determinanti per la qualità della vita delle comunità in cui operiamo. In particolare, crediamo che la farmacia italiana possa impegnarsi maggiormente sul grande e variegato fronte della sostenibilità.
Un recente incontro dell’Unione Europea delle Farmacia Sociali ha riservato un momento particolare al tema della cosiddetta “greener pharmacy", cioè a quelle pratiche e politiche ecologiche volte a ridurre l'impatto ambientale delle attività farmaceutiche.
Stiamo parlando certamente del più classico complesso di azioni volte a ridurre l’impronta ecologica dei nostri presidi, utilizzando materiali e prodotti biodegradabili, ma anche procedure che calano la produzione dei rifiuti e aumentano il riciclo dei materiali, che adottano tecniche di conservazione dell'energia e utilizzano fonti rinnovabili.
Le farmacie "green" non si fermano alla propria organizzazione, ma estendono la propria azione verso il mercato, preferendo nella propria offerta prodotti con eccipienti non dannosi per l'ambiente (sposando così appieno la filosofia One Health), proponendo servizi educativi e di consulenza ai cittadini al fine di incoraggiare scelte di vita più ecologiche e sostenibili.
Infine, le green pharmacy tutte insieme potrebbero attivare una vera e propria azione di sensibilizzazione sulla filiera per spingere l’industria farmaceutica a ridurre le componenti non biodegradabili di farmaci e della plastica utilizzata per il blisteraggio.
Siamo insomma di fronte ad una approccio olistico non solo del problema, ma anche fortemente coinvolgente verso tutti i soggetti (dai produttori ai cittadini) coi quali interagiamo. Un approccio non sappiamo quanto diffuso tra le circa 20.000 farmacie italiane ma che certamente rientrerà nei futuri programmi di sviluppo delle nostre Farmacie Comunali.
Tra tutti gli aspetti che dovremo migliorare secondo comportamenti più responsabili, ve n’è uno in particolare che dovrebbe avere una priorità assoluta. L'antibiotico resistenza, ovvero il fenomeno in cui i batteri e altri microrganismi diventano resistenti agli effetti degli antibiotici, è ormai una preoccupazione globale.
Le conseguenze attuali del fenomeno sono già gravi. Secondo i dati dell'OMS, almeno 700.000 persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antibiotici. Le prospettive per il futuro sono però ancor più allarmanti. Un rapporto dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) del 2018 ha evidenziato che la resistenza agli antibiotici potrebbe causare fino a 3,5 milioni di decessi l'anno nel prossimo futuro. Alcune stime suggeriscono che entro il 2050 potrebbero verificarsi nel mondo fino a 10 milioni di morti in più all’anno, pari al tasso dei decessi per cancro nel 2020.
Siamo insomma di fronte ad un dramma sanitario globale nelle dimensioni, e terribilmente grave nelle sue conseguenze.
Le risposte ad esso dovranno necessariamente passare dalle istituzioni internazionali e nazionali. Operativamente però, le farmacie possono giocare un ruolo importante.
La personalizzazione delle dosi da parte del farmacista, tema che Assofarm caldeggia da tempo, produrrebbe il duplice beneficio di impedire l’abuso assuntivo di antibiotici (col relativo effetto-assuefazione ad essi) e al contempo di evitare lo spreco di risorse economiche spese in farmaci in esubero rispetto alla terapia prescritta.
Se c’è una cosa che abbiamo imparato dalla vicenda pandemica è che ogni farmacia, indipendentemente dalle dimensioni o dall’ubicazione, è un collegamento insostituibile tra i grandi piani sanitari e ogni angolo territoriale del nostro paese.
Dovremo sfruttare questa consapevolezza anche per le sfide sanitarie che il futuro non mancherà di porci di fronte.
Francesco Schito
Segretario Generale Assofarm
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Consulenze e approfondimenti sulle proprietà benefiche di erbe officinali e piante medicinali. L’iniziativa è promossa dalle Farmacie Comunali di Arezzo che, da lunedì 13 a sabato 25 febbraio, saranno sede della campagna di informazione “Rimedi naturali” che fornirà un’occasione di scoperta e di valorizzazione della fitoterapia per la prevenzione e il trattamento delle più comuni patologie stagionali. Il cuore del progetto sarà rappresentato dalla stesura di un vademecum che, frutto di un confronto tra medici e farmacisti, sintetizzerà alcuni consigli utili per il benessere del corpo e della mente partendo dalle proprietà intrinseche delle piante.
L’invito rivolto ai cittadini è a rivolgersi ai professionisti delle otto farmacie di città e frazioni per ottenere consigli sull’utilizzo dei rimedi naturali per le più diffuse patologie collegate alla stagione invernale e alle basse temperature, quali tracheiti, mal di gola o raffreddori. In quest’ottica, un contributo importante arriva proprio dalla fitoterapia che studia l’utilizzo delle piante medicinali e dei loro derivati attraverso principi attivi che permettono di prevedere un’azione utile in fase preventiva per il consolidamento delle difese immunitarie e in fase curativa per intervenire direttamente sulla specifica patologia.
Un ulteriore supporto è fornito dalla galenica, cioè l’arte della preparazione di prodotti a base di elementi naturali su richiesta specifica dell’utente che viene tuttora praticata nei laboratori interni alle farmacie. Tra le varie preparazioni della farmacia “Campo di Marte”, ad esempio, rientrano anche tisane personalizzate con proprietà drenanti, digestive, detossinanti, lassative, energetiche e per le vie urinarie secondo antiche ricette erboristiche, in virtù dell’utilizzo di vegetali quali finocchio, zenzero, arancia, karkadè, menta, altea, malva, rosa canina e echinacea.
«Queste campagne di informazione - spiega Massimo Sisani, amministratore delegato delle Farmacie Comunali di Arezzo - vogliono essere un’occasione per portare avanti il nostro impegno di educazione alla salute e per promuovere utili concetti di benessere. La stagione invernale è caratterizzata da piccole e diffuse patologie su cui è possibile intervenire attraverso una scienza poco conosciuta quale la fitoterapia ma che può portare grandi benefici in termini di cura di sé, con una serie di rimedi naturali a base di erbe e piante che possono aiutare a vivere meglio i mesi più freddi dell’anno». (arezzonotizie.it)
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In un anno di guerra, dal magazzino di raccolta di via Turri l’Associazione dei volontari ucraini in Italia – che a differenza di quanto può far pensare il nome è al 100% reggiana – ha spedito oltre 500 tonnellate di aiuti tra vestiti, generi alimentari, medicinali e prodotti per l'igiene personale. Il tutto in accordo con il Consolato ucraino di Milano, responsabile del coordinamento e dell’invio dei beni nelle aree più bisognose del Paese, e in collaborazione con le istituzioni cittadine.
Non è tutto: dal punto di raccolta di via Mazzacurati – nato in un secondo momento dalla collaborazione dell’associazione ucraina con il Comune di Reggio Emilia e la Protezione civile – sono partiti altri dieci tir carichi di 244 pallet: 151 di cibo, 87 di beni non alimentari (dalle coperte ai vestiti fino ai prodotti per la cura della persona) e 6 di medicinali. Questi ultimi soprattutto grazie al prezioso contributo di Farmacie Comunali Riunite, che hanno messo a disposizione la propria rete per la raccolta di farmaci e di materiale medico.
«Tutti i giorni per un mese dal magazzino di via Turri è partito un tir – racconta Diana Bota, volontaria e portavoce dell’Associazione dei volontari ucraini in Italia – gradualmente si è passati a due o tre a settimana. Ci siamo fermati a fine aprile. La solidarietà dei reggiani è stata incredibile: il magazzino era strapieno così si è reso necessario istituire un nuovo centro di raccolta, nato poi in via Mazzacurati». Dal Comune di Reggio Emilia riportano che «la prima spedizione è partita il 15 marzo e l’ultima il 20 dicembre». Sempre organizzate dal Consolato, a garanzia della migliore gestione possibile degli aiuti.
(gazzettadireggio.it)
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