Le farmacie lombarde potranno proporre i servizi previsti dal d.lgs 153/2009 anche in locali separati dalla sede principale, eventualmente co-gestiti da due o più esercizi mediante la formula del contratto di rete. È l’importante proveniente dalla delibera di giunta regionale che martedì scorso, 8 agosto, ha ratificato le linee guida sulla farmacia dei servizi redatte congiuntamente da Federfarma Lombardia, Federazione degli Ordini dei farmacisti della Lombardia e Servizi farmaceutici e dispositivi medici della direzione generale Welfare.
Il documento, in sintesi, armonizza le disposizioni regionali in materia (da cui il superamento di eventuali difformità interpretative a livello locale) e le aggiorna alle ultime novità provenienti dalla giurisprudenza. In particolare, le linee guida specificano che le prestazioni devono essere effettuate in spazi accessibili al pubblico e, se interni alla farmacia, «opportunamente separati in modo tale da garantire la riservatezza degli utenti». Oppure, possono essere proposte «in apposite aree, locali o strutture esterne», anche a farmacia chiusa; tali spazi sono «soggetti al controllo dell’amministrazione sanitaria territorialmente competente» e devono possedere «i requisiti di idoneità igienico sanitaria previsti a livello regionale». Inoltre, due o più farmacie appartenenti a titolari diversi possono organizzare i servizi «utilizzando apposite aree, locali o strutture esterne, previa stipula di contratto di rete» a patto che i locali siano all’interno della pianta organica di una delle farmacie associate.
Il documento, poi, ricorda le prestazioni che le farmacie possono offrire agli assistiti in base alla normativa vigente: tra le analisi di prima istanza, figurano: test per glicemia, colesterolo e trigliceridi; test per la misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito; test per la misurazione di componenti delle urine quali: acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, PH, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria; test ovulazione, test gravidanza e test per menopausa per la misurazione dell’ormone Fsh nelle urine; test colon–retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci; test urine per acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine, esterasi leucocitaria, ovulazione, gravidanza, menopausa per la misura dei livelli dell’ormone fsa nelle urine; test non vietati dalla normativa nazionale e/o regionale
Tra i servizi di secondo livello (con dispositivi strumentali) sono invece annoverati: misurazione con modalità non invasiva della pressione arteriosa; misurazione della capacità polmonare tramite autospirometria; misurazione non invasiva della saturazione % di ossigeno; monitoraggio con modalità non invasive della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca (holter, ecg) in collegamento con centri di cardiologia accreditati; dispositivi semiautomatici per la defibrillazione (defibrillatori semiautomatici); dispositivi non vietati dalla normativa nazionale e/o regionale. Per quanto riguarda vaccinazioni e prelievi mediante tampone, invece, vengono confermate le disposizioni già dettate dai protocolli nazionali vigenti (firmati con le associazioni nazionali delle farmacie) e le delibere regionali di ratifica.
Infine, il documento chiarisce che «nelle farmacie possono operare, oltre a infermieri e fisioterapisti, tutti gli operatori e i professionisti sanitari eccezion fatta per medici, odontoiatri e veterinari». Tali figure possono svolgere la loro attività tanto nei locali principali quanto in quelli distaccati della farmacia, «nel rispetto dei relativi profili professionali».
«Con queste linee guida» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «le farmacie lombarde dispongono di un quadro regolatorio semplificato e aggiornato che le mette nelle condizioni di organizzare e proporre i servizi che meglio rispondono ai bisogni dei loro assistiti. Abbiamo lavorato in piena sintonia con gli uffici della sanità regionale per mettere a punto questo documento e trovo particolarmente significativo che nelle premesse si affermi a chiare lettere che “la farmacia è un presidio di zona” dove la popolazione può trovare anche servizi e assistenza di prossimità. A conferma di ciò, la Regione con una ulteriore delibera ha inserito le farmacie lombarde all’intento della rete vaccinale per la stagione antinfluenzale ‘23/’24 con regole e calendari già definiti. Si partirà dal 16 ottobre conle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata». (fpress.it)