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Nei prossimi giorni chi si reca nelle farmacie della provincia di Pistoia troverà una scatola di plastica dove depositare un’offerta per l’acquisto di farmaci per chi non se li può permettere. È una iniziativa dell’Associazione di volontariato Farmadono della Valdinievole che ha coinvolto le farmacie pubbliche e private e le Caritas diocesane di Pistoia e Pescia.

Il farmaco sospeso è in vigore nella diocesi Pescia da qualche tempo ora vi si aggiunge Pistoia e tutto il territorio della sua diocesi che arriva sino a Poggio a Caiano e Artimino.

A presentare l’allargamento della raccolta sono intervenuti la presidente di Farmadono, Rita Lunigiano, l’Amministratore Unico delle farmacie comunali Farcom Sandra Palandri, il presidente di Federfarmaco e Ordine dei farmacisti di Pistoia Andrea Giacomelli con i direttori di Caritas Pistoia e Pescia Marcello Suppressa e Maria Cristina Brizzi. L’ultimo Report della Caritas di Pistoia ha messo in evidenza il forte incremento della così detta Povertà Sanitaria per la quale il Vescovo di Pistoia Fausto Tardelli ha rinnovato l’appello all’aiuto.

Il direttore Suppressa ha raccontato come da tempo chi contatta i Centri di Ascolto sia della Caritas che delle Parrocchie oltre a chiedere un contributo per il pagamento dell’affitto, delle bollette o per i generi alimentari, lamenta l’impossibilità di acquistare farmaci, un genere al quale con più facilità i non abbienti rinunciano aggravando le loro condizioni di salute che alla fine ricadono sulla collettività. La Caritas di Pistoia, ha detto Suppressa, in due anni ha erogato 45 mila euro per motivi sanitari e questo grazie alla disponibilità della comunità pistoiese sempre pronta a dare il proprio apporto.

Una analisi condivisa dalla direttrice di Pescia Brizzi la quale ha parlato della sua esperienza nella raccolta farmaci nelle due sedi di competenza, Pescia e Montecatini, dove la Caritas soddisfa il bisogno di farmaci di circa 800 persone ogni anno, persone controllate attraverso il database diocesano. Da loro poi, ha detto Brizzi, si presentano anche persone senza documenti che non si possono rivolgere alla Asl e che vengono comunque aiutati.

I rappresentanti della farmacie del territorio Palandri e Giacomelli hanno detto di avere risposto all’appello dell’associazione Farmadono senza esitare per la rilevanza del fenomeno, un fenomeno in crescita che, hanno sottolineato, può essere contenuto grazie alla disponibilità dei pistoiesi e alla presenza capillare delle farmacie sul territorio.

I soldi delle donazioni serviranno ad acquistare i medicinali segnalati dalle Caritas sulla base delle richieste degli assistiti, siano questi farmaci da banco o quelli prescritti dal medico ma non dispensati dal Sistema Sanitario.

Al momento l’adesione al ‘farmaco sospeso’ è totale per le farmacie comunali mentre per quelle private l’Ordine dei farmacisti sta inviando la comunicazione dell’iniziativa agli associati ma intanto quelle contattate hanno dato la loro disponibilità. (reportpistoia.com)