Notizie n. 18

Editoriale
Dalla FederazioneDalle Associate
Mondo Farmaceutico
Consigli dal mondo naturale


 
La politica si ferma, noi noi
 
Per un soggetto impegnato nella politica nazionale come è Assofarm, non è per nulla facile definire la propria agenda dell’anno a venire mentre è in corso una crisi di governo. Scriviamo queste righe all’indomani della sfiducia al Senato raccolta dal presidente Prodi, in ore in cui sembra delinearsi una situazione di stallo politico che rischia di durare a lungo. Concentrando l’attenzione su quanto ci coinvolge più direttamente, la caduta dell’esecutivo significa la sostanziale rimessa in discussione di quanto ottenuto negli ultimi mesi di confronti istituzionali col governo e con gli altri protagonisti del mondo farmaceutico italiano. Quanto recentemente raggiunto dal Tavolo rischia di essere già lettera morta. Si riapre ogni discussione sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, si ferma l’abrogazione dell’articolo 12 della legge 475/68 che tra l’altro consentiva al farmacista di acquisire per una sola volta nella vita ed entro due anni dal trasferimento una farmacia senza superare il concorso.

Come si riapre la discussione sul mantenimento del diritto di prelazione dei sindaci, data per assodata dal Tavolo. E soprattutto si arresta per l’ennesima volta il processo di rinnovo della convenzione farmaceutica nazionale. Mentre la farmacia italiana cambia velocemente, l’accordo che dovrebbe sancirne un nuovo     ruolo    all’interno del  Servizio    Sanitario Nazionale rimane quello di più di dieci anni fa.
 
Un immobilismo che sta facendo della farmacia un soggetto sempre più debole, soprattutto proprio in quel genere di servizi sanitari che è capace di offrire all’utenza.
 
La possibilità di fare passi indietro fa sembrare del tutto pretenziosa la richiesta di quei passi avanti chi abbiamo chiesto con forza negli ultimi mesi: in quale retrovia dell’agenda farmaceutica nazionale finirà la questione della multiproprietà delle farmacie private da parte di società di capitali? Insomma, questi processi in essere, ricchi di potenziali spiragli positivi per le farmacie pubbliche italiane, rischiano di svanire nel nulla di una situazione politica che rischia di rimanere incerta a lungo. Noi però non possiamo fermarci. In una sorta di curiosa coincidenza, proprio mentre si arresta la macchina della politica italiana, Assofarm riflette su come agire nella società. È nel momento soggetto come il nostro deve agire come punto di contatto tra essi.

La nostra Federazione si è sempre posta come principale obiettivo quello di rappresentare il mondo della farmacia pubblica presso le istituzioni nazionali e locali. Il 2008 aggiungerà a questo impegno quello di sviluppare una maggiore operatività presso le sue associate e di avviare un dialogo più aperto e diretto con l’opinione pubblica.
Negli ultimi mesi dello scorso anno è infatti nata Assofarm Servizi, la società che avrà il compito di sviluppare elementi di concorrenzialità commerciale e di supporto gestionale alla federazione e ai suoi membri. Un primo ambito di azione nel quale si sta già cimentando Assofarm Servizi è la creazione di gare uniche di acquisto di farmaci in modo da sviluppare un potere contrattuale straordinariamente forte.

Progetti quindi, e quello appena citato è un ottimo esempio, capaci da un lato di sfruttare la struttura di rete della nostra federazione, ma dall’altro di contribuire essi stessi alla diffusione di una cultura di sistema. Il “lavorare insieme” attraverso Assofarm Servizi non si esaurirà dunque in semplici vantaggi concreti, leggibili a bilancio, ma sarà presupposto al miglioramento delle dinamiche politiche interne al nostro movimento.

Ma l’ambito forse di maggiore impegno per il 2008 sarà sicuramente la comunicazione, che peraltro costituirà il tema della prossima assemblea nazionale di Assofarm e per il quale la Federazione chiederà un impegno diretto da parte delle assoicate.

Non partiamo certo da zero. In un anno e mezzo di vita, questa newsletter ha raccolto apprezzamenti dai vertici di importanti istituzioni del settore, prime fra tutte Aifa e Fofi. E più recentemente abbiamo avviato il sito internet, che in futuro dovrà diventare un punto di riferimento per i professionisti delle nostre farmacie e un luogo d’incontro e confronto di idee e esperienze. I frequenti convegni che abbiamo organizzato nel corso degli ultimi anni sono importanti strumenti di comunicazione del nostro impegno. Con essi ci siamo posizionati all’interno del settore farmaceutico nazionale come uno degli attori maggiormente disposti alla riflessione pubblica, all’innovazione e al dialogo reciproco.
 
Quest’anno appena iniziato dovrà vedere rafforzata la nostra capacità di raggiungere il grande pubblico. Maggiore attenzione quindi ai rapporti con la stampa nazionale, e iniziative di contatto diretto con l’utenza delle farmacie.

Non deve poi essere dimenticata quella comunicazione direttamente studiata per ampliare il mondo della farmacia pubblica in Italia. Il libretto distribuito a tutti i sindaci e alle aziende municipalizzate d’Italia contente norme e consigli utili su come aprire farmacie comunali è forse l’esempio migliore di questa nuova strategia che intendiamo sviluppare per il 2008.
 Strategia che vede negli eventi locali un altro importane strumento di promozione.Per comprendere le potenzialità di tali azione basta ricordare che dopo un convegno organizzato da Assofarm in Campania, è nata Incofarma, ad oggi il più importante soggetto meridionale a controllo pubblico della distribuzione farmaceutica. Ripeteremo pertanto esperienze simili anche in altre regioni del Sud che hanno già manifestato forte interesse per il nostro lavoro, prima fra tutte la Sicilia. La comunicazione diventerà insomma un asset sempre più strategico nelle politiche di sviluppo della nostra federazione. E anch’essa, al pari del lavoro di Assofarm Servizi, sarà un nuovo terreno fertile dove far crescere una maggiore partecipazione tra le associate ad Assofar.
 
 
Venanzio Gizzi e Francesco Schito
Presidente e Vice-Presidente di Assofarm

 
Titolarità: Assofarm scrive alla Commissione
 
Negli ultimi giorni del novembre scorso il Presidente di Assofarm Venanzio Gizzi ha scritto a Guido Berardis, Direttore della Direzione Generale Mercato Interno della Commissione Europea, rimarcando la convinzione della nostra Federazione riguardo la necessità di una riforma delle norme nazionali sulla titoralità del servizio farmaceutico italiano.

Ricordando quanto già emerso al convegno UEFS dello scorso ottobre a Verona, Gizzi riafferma "il nostro parere favorevole a quanto disposto dalla Commissione Europea per consentire, anche al nostro Paese, la titolarità delle Farmacie anche ai non farmacisti, eliminando privilegi che danneggiano tutto il sistema. Auspichiamo una soluzione alla procedura di infrazione contro l'Italia, già affidata alla Corte di Giustizia (C 531/06), e sostenuta anche dalla segnalazione fatta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiano già nel febbraio del 2006 (S699)".

Nella stessa corrispondenza il Presidente di Assofarm ragguaglia la Commissione riguardo le recenti posizioni assunte dal Tavolo per la farmaceutica a proposito dell'aumento del numero delle farmacie e della maggiore flessibilità degli orari. Il punto però, ricorda Gizzi, è che "non si è trovato l'accordo però sui punti come la titolarità e multititolarità delle Farmacie e nuovi e più pregnanti servizi per la salute in Farmacia, proposte avanzate da Assofarm, per di più abbiamo percepito che si intende aspettare il giudizio della Corte di Giustizia, anche per il fatto che non si ritiene possibile sospendere il giudizio da parte della stessa con un eventuale accordo con la Commissione Europea. Questa posizione non è condivisa da noi e non è coerente con quanto comunicato dal Dr. D'Acunto nel suo intervento a Verona".
 
 
Dalla Federazione

 
Rinnovo delle cariche in Umbria
 
Alessandro D'lngecco, presidente di AFAM di Foligno, è il nuovo coordinatore politico regionale di Assofarm, mentre è riconfermato Antonio Tabascio come coordinatore tecnico. Riconferma anche per Sauro Bargelli, a capo di AFAS di Perugia, come componente della Giunta nazionale di Assofarm. Infine, il presidente della Farmacia Comunale di Gubbio, Enrico Viola, è stato chiamato a far parte dell'ufficio comunicazioni della Federazione.
 
 
Dalla Federazione

 
Il nuovo contratto di lavoro delle farmacie pubbliche
 
Dopo appena un anno di trattative e nemmeno un'ora di scioperi, Assofarm e sindacati sono arrivati ad un accordo sul nuovo contratto collettiva nazionale.

"Una farmacia che svolge un complesso di servizi essenziali per i cittadini, i cui utili ritornano alla collettività, deve necessariamente rispettare sani rapporti di lavoro al suo interno", dice soddisfatto Roberto Bolognesi, delegato di Assofarm al tavolo della contrattazione. "Gli spazi di manovra non erano tantissimi: da un lato limiti di spesa oggettivamente forti, per via di un contesto sempre più concorrenziale, dall'altro però la necessità di una qualifica continua del nostro personale". Ne è nato un accordo che è riuscito a contenere il costo del lavoro entro i parametri del 2%, aumentando il numero complessivo dei quadri e rafforzando ancor di più la formazione a distanza, che già da tempo Assofarm annovera tra i suoi punti di eccellenza.
Assai importante quanto realizzato nell'ambito del lavoro a tempo parziale, dove sono state applicate le definizioni dell'ultima legislazione in merito, stabilendo il tetto massimo dei 36 mesi. Si accetta pertanto questa modalità di lavoro, senza però creare la possibilità di sacche di precariato permanente.
 
 
Dalla Federazione  

 
Cambio ai vertici di Lucca
 
Dopo otto anni di intenso lavoro, Fiorenzo Bartolini lascia la presidenza delle Farmacie Comunali di Lucca.

Il dottor Bartolini ha dedicato gli ultimi mesi del suo incarico alla formulazione di un Codice Etico di Autodisciplina applicato alle Farmacie Comunali. Un documento ad oggi mancante nel settore e che, come lui stesso ha detto, costituisce una sorta di "testamento spirituale" dell'impegno e della passione profusi da lui profusi in questi anni. L'uscita di Bartolini, commenta il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi, "impoverisce il nostro sistema, anche se in futuro avremo certamente modo di avvalerci della sua grande esperienza". 
 
 
Dalle Associate

 
Conclusa la sperimentazione del sistema di monitoraggio della spesa farmaceutica
 
 
Riportiamo di seguito stralci del Decreto 21 dicembre 2007 del Ministero dell'Economia e delle Finanze su "Comunicazione della fine della sperimentazione del sistema di monitoraggio della spesa nel settore sanitario presso le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta e Veneto", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3.1.2008.

"1. Con riferimento ai programmi di cui ai decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute 28 ottobre 2004, 21 aprile 2005 e 28 aprile 2006, attuativi del comma 6 dell'art. 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, la fine della sperimentazione per le regioni Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta e Veneto e' fissata al 29 febbraio 2008.

2. Con successivi decreti è comunicata la fine della sperimentazione alle rimanenti regioni individuate secondo i programmi di cui ai decreti attuativi del comma 6 dell'art. 50 dell'art. 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003. n. 326, e successive modificazioni" 
 
 
Mondo Farmaceutico

 
Farmaci, uno su cinque non usa la tessera sanitaria 
 
Una persona su cinque, in questi primi giorni del 2008, si presenta in farmacia senza la tessera sanitaria che due anni fa gran parte della popolazione italiana ha ricevuto a domicilio. La tessera è obbligatoria dal primo gennaio per detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l'acquisto di medicinali, dal momento che permette, grazie al cosiddetto scontrino fiscale "parlante", (riporta il nome del farmaco acquistato e il codice fiscale del destinatario) di certificare che il medicinale viene acquistato per uso proprio.

Come spiega il presidente della Federfarma Giorgio Siri, molti o non conoscono la norma e si presentano senza tessera, oppure, «come molti fra coloro che hanno due cognomi non la posseggono proprio o la hanno persa». Inoltre il 50% di chi si presenta in farmacia, acquista medicinali per altri: familiari o, nel caso delle badanti, anziani, che rappresentano la categoria che consuma più farmaci in assoluto, o non autosufficienti. Federfarma ha invitato nei giorni scorsi i cittadini a portare sempre con sè, quando si recano in farmacia, la tessera sanitaria del destinatario dei medicinali, in modo da consentire al farmacista di emettere rapidamente lo scontrino completo di tutti i dati necessari ai fini fiscali.

Cosa fare. Se non si è in possesso della tessera o se ci si presenta per conto di altri con la necessità di acquistare un farmaco, le casse permettono di digitare il codice fiscale dell'assistito ma bisogna fare attenzione che i dati siano corretti. Per coloro i quali non avessero ancora ricevuto la tessera sanitaria, ovvero l'avessero smarrita, è possibile contattare il numero verde 800030070 istituito proprio per questo scopo dall'Agenzia delle entrate.  
 
 
ilmessaggero.it - 04.01.2008 

 
In farmacia senza ricetta? Non è più un problema 
 
Buone notizie per chi deve assumere medicinali con obbligo di prescrizione. Il nuovo Codice del farmaco, approvato con un decreto dal Consiglio dei ministri, prevede infatti che in alcuni casi eccezionali il cittadino può chiedere al farmacista un prodotto prescrivibile anche senza la ricetta del proprio medico. Fino ad oggi, anche trovandosi di fronte a una persona disperata, il farmacista poteva fare ben poco, ma a partire dalla prossima primavera potrà vendere un farmaco etico anche senza prescrizione.

Le modalità di somministrazione le stabilirà il ministero della Salute entro dicembre, d'accordo con gli ordini dei medici e dei farmacisti. Le regole sono cambiate sia perché l'Italia, per evitare procedure di infrazione, deve adeguarsi al cosiddetto Codice comunitario sui medicinali per uso umano, sia per conformare il Codice alla liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco introdotta dal decreto Bersani.

La novità è stata apprezzata da Federfarma, la Federazione nazionale che rappresenta le 15.500 farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, perché risolve un problema concreto. Può capitare infatti che un malato cronico finisca nel weekend la medicina che sta prendendo, ma non potendo interrompere la terapia, per non aspettare che riapra l'ambulatorio medico, è costretto a recarsi al Pronto soccorso. Capita così che la struttura si intasi, che il malato faccia ore di fila e paghi un ticket perché la prestazione non è urgente. Il nuovo Codice dei farmaci mette un punto a tutto ciò, senza che nessuno corra pericoli, perché il farmaco sarà fornito nell'ambito dei confini che il mistero della Salute traccerà.

Oltre a non dover più pronunciare il classico "Dottore, la prego non ho la ricetta", il consumatore godrà di altri benefici. Sarà introdotta la figura del 'farmacista responsabile'. Questo può dare consigli ai clienti sui prodotti di automedicazione e ha l'obbligo di vigilare sui farmaci e sulla loro provenienza, riferendo poi all'autorità sanitaria. Inoltre in farmacia si potranno 'pubblicizzare' i farmaci da banco, utilizzando fotografie o rappresentazioni grafiche delle confezioni dei medicinali sui cartelli che indicano i prezzi e gli eventuali sconti praticati, sia in farmacia sia nei punti-vendita previsti dal decreto Bersani.

I cambiamenti però interessano anche gli addetti ai lavori. Per l'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) sarà più semplice la gestione delle autorizzazioni per mettere sul mercato un prodotto. Il ministro della Salute può autorizzare sperimentazioni di nuove modalità di fornitura di medicinali. I farmacisti, le società dei titolari di farmacia e quelle che gestiscono farmacie comunali, possono svolgere attività di distribuzione all'ingrosso di medicinali. È prevista inoltre la chiusura temporanea o definitiva dei punti vendita, previsti dal decreto Bersani, che commettano irregolarità nel commercio di farmaci da banco. Infine i medici e i farmacisti potranno beneficiare di materiale informativo di consultazione scientifica. 
 
 
Adele Sarno, Kataweb Salute - 13.12.2007

 
Farmacisti: fofi, gratuite affermazioni parafarmacie 
 
"Le affermazioni formulate in una nota da alcuni rappresentanti dell'Associazione Nazionale Parafarmacie (Anpi) e dalla Federazione Esercizi Farmaceutici (Fef), alcuni dei quali non iscritti all'albo dei farmacisti, risultano assolutamente gratuite, non trovando alcun fondamento reale". Lo afferma la Fofi (Federaizione degli Ordini dei Farmacisti) in una nota. "I Presidenti degli Ordini dei Farmacisti - prosegue il comunicato -, che rappresentano tutti gli interessi della professione, ritengono che la fuoriuscita dei farmaci di fascia C costituisca un reale rischio per la salute pubblica: ipotesi confermata dal fatto che in nessun altro Paese europeo esiste attualmente questa eventualita'. La possibilita' di vendere questa tipologia di farmaci (antitumorali, antidepressivi, dopanti ecc.) attraverso canali diversi dalla farmacia configurerebbe dunque un "unicum" tutto italiano.

La Fofi, considerando owiamente su un piano del tutto paritetico i suoi 70 mila iscritti, ritiene che sia ingiusto mutilare la loro attivita' riservandola a un ambito ristretto all'interno delle parafarmacie. Proprio per questo, a tutela dei farmacisti non titolari, la Federazione sta cercando di ottenere un ampliamento del numero delle farmacie aperte oggi sul territorio nazionale, attraverso le proprie proposte elaborate e recepite dal Tavolo Tecnico per il riordino del servizio farmaceutico istituito presso il Ministero della Salute. Inoltre la Federazione ha proposto anche una riqualificazione del farmacista attraverso un contratto di retribuzione piu' adeguato a livello economico e professionale.

Con riferimento - infine - all'affermazione per la quale il Direttivo della Fofi sarebbe costituito esclusivamente da farmacisti titolari, si rappresenta che il Presidente della Federazione, dott. Giacomo Leopardi, non e' attualmente titolare di alcuna farmacia".
 
 
AGI - 19.12.2007

 
Lo stress e le Piante Adattogene
 
Nel linguaggio quotidiano il termine stress è utilizzato molto spesso per indicare una situazione psico-fisica caratterizzata da malessere generale e tensione, a loro volta associati a disordini sempre più comuni nella società contemporanea: ansia, insonnia, irritabilità, stanchezza, depressione.

E' innegabile che lo stress sia una condizione in grado di influenzare non poco lo stato di salute di una persona e le ricerche scientifiche evidenziano quanto possano essere profondi gli effetti dello stress sull'organismo umano. Per esempio sono stati ripetutamente dimostrati gli effetti negativi dello stress sullo stato emotivo e sul sistema immunitario delle persone.
Recentemente si ha la tendenza a distinguere tra "eustress" (stress in positivo) e "distress" (stress in negativo). Il prima risulta essere l'insieme di tutti gli stimoli fisici, fisiologici e psicologici, che rappresentano le gioie e i dolori quotidiani e che ci permettono di sentirci "vivi" e "attivi" e quindi in buona salute. Praticare sport in maniera regolare comporta sicuramente dei piccoli stress per il nostro organismo ma nel tempo gli effetti di questa attività risulteranno essere positivi in termine di benessere. Chi svolge ad esempio lavori all'aria aperta, andrà incontro a stress fisici maggiori rispetto a chi svolge lavori di ufficio ma riuscirà sicuramente a sviluppare una maggiore resistenza in termini di adattamento agli sbalzi termici con un conseguente rafforzamento delle difese immunitarie nei confronti di determinati disturbi stagionali come ad esempio quelli legati alle vie respiratorie.
Quando però le situazioni di stress diventano troppo intense e troppo prolungate si corre il rischio che gli strumenti di cui il nostro organismo è dotato non siano sufficienti a ristabilire una condizione di equilibrio e occorrerà quindi utilizzare una strategia di recupero psico-fisico caratterizzata da riposo e tranquillità. In un contesto del genere la natura ci offre delle piante medicinali, dette adattogene, le cui proprietà possono essere di valido aiuto. Il termine adattogeno è stato coniato appositamente per spiegare proprio l'azione che queste piante svolgono nei confronti dell'organismo supportandolo nel processo di adattamento a forti stimoli esterni.

Tra le piante adattogene più comuni troviamo il ginseng (Panax ginseng), l'eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), la whitania (Whitania somnifera) e la rodiola (Rhodiola rosea). Le proprietà adattogene di queste piante sono utili non solo in situazioni di stress già in atto ma anche a scopo preventivo.
  
La Griffonia simplicifolia per i disturbi dell'umore  
 
A livello biochimico, i disturbi dell' umore sono legati ad un "difettoso funzionamento" della trasmissione  dei segnali fra cellule nervose (neuroni),  dovuto alla carenza del neurotrasmettitore serotonina: nel nostro organismo la serotonina viene prodotta a partire dal triptofano, un aminoacido essenziale che, una volta penetrato nella cellula nervosa, viene dapprima trasformato in 5-idrossitriptofano (5-HTP) e quindi in serotonina. I semi della Griffonia simplicifolia contengono 5-idrossitriptofano (5-HTP), il precursore endogeno della serotonina, e le proprietà degli estratti della pianta sono conseguentemente dovute alla sua capacità di indurre una maggiore produzione del neurotrasmettitore da parte dell'organismo. L'efficacia della Griffonia nel migliorare il tono dell' umore è dimostrata da una cospicua serie di lavori e studi clinici a livello internazionale.

Gli estratti ottenuti dai semi della pianta vengono infatti impiegati, ormai da diversi anni e con successo, nel trattamento delle depressioni di grado lieve e moderato, nelle forme di depressione associate ad ansia e nei disturbi depressivi stagionali. L'integrazione dietetica con 5-HTP si caratterizza per una risposta particolarmente rapida, i cui effetti sono evidenti già dopo 1-2 settimane.

Sempre grazie alla sua capacità di aumentare i livelli endogeni di serotonina, inoltre, il 5-HTP viene impiegato anche nel trattamento dei disturbi del sonno, peraltro frequentemente correlati ad alterazioni del tono dell' umore. Infine, il 5-HTP ha dato ottimi risultati anche nella cosiddetta "fame nervosa", frequentemente correlata a stati depressivi e caratterizzata da uno smodato desiderio di carboidrati che generalmente conduce ad aumento di peso. Anche l' effetto sulla riduzione del senso di fame è imputabile all'aumento della produzione di serotonina, che oltre all'umore e al sonno condiziona anche il comportamento alimentare regolando i meccanismi dell'appetito.
 
L'età della menopausa 
 
L'età menopausale costituisce un passaggio fondamentale nella vita della donna, una stagione critica che per essere vissuta nel migliore dei modi va affrontata con serenità, ma soprattutto con l’obiettivo di mettere al primo posto la tutela del proprio benessere psicofisico. A questo proposito il consiglio del Medico può essere di grande aiuto per farsi consigliare una terapia personalizzata.

La menopausa è una naturale fase fisiologica della vita della donna che in genere si colloca intorno ai 45-50 anni e che segna il termine della fertilità femminile. La parola “menopausa” fa chiaramente riferimento alla cessazione dell’attività follicolare ovarica (dal greco «men», mese, mestruazione e «pausis», fine), tuttavia l’interruzione del ciclo mestruale non è che il più evidente di una serie di mutamenti che prende il nome di "sindrome climaterica”. I prodotti erboristici caratterizzati da formulazioni 100% naturali a base di piante medicinali quali Cimicifuga, Salvia, Biancospino, Passiflora, Cardiaca e Agnocasto possono costituire un utile aiuto per favorire lo stato di benessere delle donne in menopausa, che manifestano le classiche problematiche associate al climaterio.
 
 
Consigli dal mondo del Naturale