Comunicati Stampa a cura di ASSOFARM

Processi di integrazione della Farmacia nel SSN che, a parere delle Farmacie Comunali italiane, sono stati attivati non senza indecisioni e contrarietà da parte di istituzioni e altri soggetti del settore. Sta di fatto però che dopo i dinieghi ricevuti per l’antinfluenzale, con la partecipazione dei farmacisti campagna vaccinale antiCovid si è aperto un nuovo periodo di riforme.

Un risultato possibile grazie al grande lavoro profuso dalle farmacie fin dall’inizio della crisi pandemica. “Nell’ultimo anno e mezzo siamo stati l’unica realtà sanitaria territoriale che ha avuto un rapporto costante con il territorio e le persone. Altri, che spesso vantano una certa superiorità nei nostri confronti, sono stati decisamente meno presenti. Un impegno, il nostro, che ha prodotto risultati non solo concreti nella vita dei cittadini ma anche di reputazione per le farmacie” ha commentato il vicepresidente Luca Pieri.

La sfida lanciata dal Covid ha insomma esaltato alcune potenzialità delle farmacie, ma dall’altro ha anche messo in ombra alcuni temi da anni in agenda. “Convenzione, Remunerazione, Farmacie dei Servizi: i tre dossier più impegnativi e importanti del nostro settore – continua Gizzi - sono sostanzialmente cristallizzati al momento in cui è scoppiata la crisi pandemica”. Per Assofarm, quindi, è di vitale importanza riavviare i tavoli di lavoro su questi temi allineandoli con il clima più dinamico e riformatore di questi ultimi mesi.

Infine, l’Assemblea di Assofarm ha “certificato” un tema da mesi molto presente nel dibattito interno alla Federazione, ovvero rendere il giusto merito all’impegno straordinario dei farmacisti dipendenti delle Comunali lungo tutta la crisi Covid. Si è così deciso di riattivare le contrattazioni sindacali per il rinnovo del CCNL. “Il mondo delle Farmacie Comunali – ha concluso il presidente Gizzi - non è solo innovazione tecnologica ed efficienza organizzativa, ma è anche capitale umano quotidianamente al servizio del cittadino”.