Comunicati Stampa a cura di ASSOFARM

È questo l’appello che i vertici di Assofarm lanciano negli incontri che stanno avendo coi rappresentanti di tutte le forze parlamentari.

Accanto a tematiche per così dire strutturali, come la necessità di una nuova remunerazione o il rinnovo della convenzione con le Regioni, i colloqui di queste ultime settimane sono arricchiti di argomenti strettamente legati alla crisi pandemica.

Tra questi, Assofarm sostiene con forza la necessità di comprendere le farmacie tra i soggetti destinatari dei prossimi ristori. Sarebbe poi opportuno che i farmacisti venissero compresi tra quegli operatori sanitari beneficiari del vaccino in via prioritaria. Cosa che oggi non viene loro riconosciuta in tutte le Regioni del Paese.

La priorità assoluta, che viene rimarcata da Assofarm ad ogni incontro, rimane però la dispensazione vaccinale in farmacia. Numeri alla mano, appare quantomeno difficoltoso immaginare che i medici di medicina generale e le altre strutture appositamente create, possano sopportare ritmi somministrativi adeguati a raggiungere l’immunità di gregge nei tempi stabiliti.

È assolutamente necessario, nell’opinione della Federazione delle Farmacie Comunali, procedere su due fronti paralleli: la rimozione di quei vincoli legislativi che impediscono l’atto vaccinale al farmacista, e al contempo attivare adeguati protocolli operativi per realizzare tutto ciò in piena sicurezza per i cittadini.

Venanzio Gizzi