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Notizie n. 47

Editoriale
Farmacie Comunali
Dalla Federazione
Mondo Faramceutico

Editoriale
L’innovazione che arriva dall’Europa

Forse è vero che il peggior provinciale è colui che pensa che solo all’estero si lavori bene. Eppure, ogni volta che partecipiamo agli incontri della UEFS, l’Unione Europea delle Farmacie sociali, torniamo a casa con sensazioni contrastanti. Da un lato il piacere di far parte di una rete che da anni è capace di produrre idee e soluzioni d’avanguardia per il sistema della distribuzione farmaceutica. Dall’altro con la spiacevole certezza che buona parte di questi argomenti vengono sempre recepiti in ritardo e spesso a malincuore dal nostro paese.
A conferma di ciò, è bene ricordare come la questione di una diversa remunerazione del farmacista, presente anche nel testo dell’ultima manovra finanziaria, da diversi anni sia uno dei cavalli di battaglia di Assofarm. È dal 2005 infatti che la nostra Federazione sostiene con forza e in tutte le sedi la necessità di un nuovo meccanismo di remunerazione, capace certamente di incentivare il contenimento della spesa pubblica, ma che al contempo valorizzi la professionalità del farmacista elevandolo oltre il ruolo di puro rivenditore di medicinali. E dopo cinque anni di silenzi, dovuti non solo alla reticenza della distribuzione privata, ma anche ad una persistente sottocultura italiana che diffida di ogni proposta di cambiamento dello status quo, ecco che quasi d’incanto il tema di una diversa remunerazione si palesa all’interno di un testo legislativo. La questione, beninteso, non è quella di rendere giustizia ad Assofarm, attribuendole il merito di essere un piccolo ma convinto elemento d’innovazione del sistema della distribuzione farmaceutica italiana. Il punto sta piuttosto nel riflettere su quanto accaduto per non ripetere gli errori passati, e per tentare di cambiare il nostro approccio ai problemi che abbiamo di fronte.
Di questo nuovo approccio fa parte, a nostro avviso, proprio una maggiore attenzione a quanto accade nel resto dell’Europa. Se si facesse questo, si scoprirebbe ad esempio che il grande tema della Farmacia dei Servizi è certamente presente nell’agenda di altri paesi dell’UE, ma con prospettive diverse dalla nostra.
In Italia infatti l’argomento ha preso la direzione (peraltro chiara solo al momento della pubblicazione dei decreti attuativi in pesante ritardo rispetto ad una legge emanata l’anno scorso) della fornitura di servizi sanitari aggiuntivi alla dispensazione del farmaco. La questione è si interessante, ma non priva di rischi. Ricordiamo infatti che non è ancora chiaro come verranno remunerati tali servizi, che per la loro erogazione serviranno professionalità specifiche non sempre già presenti in farmacia, e che soprattutto esistono ricerche affidabili che dimostrano che poche farmacie dispongono di caratteristiche logistiche in grado di ospitare questi stessi servizi.
Di fronte a questa situazione italiana, in diversi altri paesi europei oggi l’attenzione è soprattutto posta alla sempre difficile relazione farmacista-medico, individuando in questo rapporto lo snodo strategico in cui sviluppare maggiore efficacia della prestazione sanitaria a vantaggio del paziente, ed economie a vantaggio delle casse pubbliche. L’argomento è stato affrontato in maniera molto concreta, partendo da alcune semplici domande: quanti sono i cittadini che hanno pienamente rispettato la prescrizione farmaceutica del medico? Che sprechi ha causato la loro mancata osservanza? È possibile ipotizzare i danni di medio-lungo periodo alla salute di questi cittadini? Chi può monitorare il comportamento del paziente in terapia farmaceutica?
Assofarm ha iniziato a proporre tutto ciò nel dibattito italiano, raccogliendo al momento un silenzio e una disattenzione simili a quelle già viste a proposito della diversa remunerazione del farmacista. Sperando quindi di non dover attendere altri cinque anni per poter condividere con altri questi temi, già ora è possibile fare un confronto tra la nostra situazione interna e quella di altri paesi europei.
Mentre da noi i servizi sono una forma di estensione delle attività della farmacia, oltre l’ambito strettamente farmaceutico, negli stati in cui si lavora come poc’anzi descritto, i servizi sono una sorta di “approfondimento” della stessa azione farmaceutica.
Non quindi, o non solo, misurazione della pressione e CUP, ma soprattutto attività che sviluppano la dispensazione del farmaco, arricchendola con azioni di monitoraggio, educazione sanitaria, informazione personalizzata. In buona sostanza, prima di andare a conquistare nuovi territori, si cerca di rafforzare quelli già propri.

Francesco Schito
Vice-Presidente Assofarm

Farmacie comunali
Lecce: dal Tar via libera alla farmacia comunale

Via libera dal Tar alla farmacia comunale di Sanarica. Con un’ordinanza comunicata ieri, la sezione di Lecce del Tar di Puglia, ha respinto la sospensiva proposta con un ricorso avanzato contro una delibera della Giunta regionale pugliese riguardante l’istituzione di una farmacia comunale nella cittadina che sorge nell’hinterland di Maglie. I giudici (presidente Enrico D’Arpe, referendario ed estensore Paolo Marotta, referendaria Simona De Mattina) hanno ritenuto valido l’esercizio del diritto di prelazione da parte del Comune di Sanarica sull’unica sede farmaceutica vacante in città e confermato il diritto di attivare le procedure di legge per la sua apertura.
La vicenda è datata e prende le mosse nel marzo del 2006, quando una delibera di Giunta, con successivo atto di rettifica, diede approvazione alla pianta organica delle farmacie convenzionate ricomprese nel territorio dell’ex Azienda Usl Le/2 per il biennio 2003-2004, nel cui novero risultava una sede farmaceutica presente a Sanarica, dichiarata vacante. L’amministrazione comunale, dunque, nel maggio del 2007 (sindaco, all’epoca, Sergio Santese) chiese di esercitare il diritto di prelazione. La delibera della Regione fu emessa nel febbraio del 2008, e confermava l’assegnazione. Nell’atto di Giunta venne stabilito che il Comune avrebbe dovuto avviare le procedure di gestione della farmacia entro 180 giorni e concluderle entro 365 giorni: pena, la decadenza dalla prelazione.
La gara per l’affidamento dell’esercizio fu indetta con delibere del Consiglio comunale e del commissario prefettizio, quest’ultima, la numero 66 del 29 agosto 2008. La gestione sarebbe andata ad un imprenditore privato, avvalendosi della possibilità offerta dall’articolo 23-bis, comma 2, decreto legislativo 112/08, convertito in legge 133/2008. Prima dell’entrata in vigore di questa disposizione, la gestione farmaceutica da parte dei Comuni era possibile solo in modo diretto, in economia o con società mista pubblica-privata. Gli esiti della gara, e l’aggiudicazione della sede al dottor Carmine Calò, sarebbero stati comunicati nei tempi debiti alla Regione. Un funzionario regionale, però, sollevò dubbi di legittimità sulla procedura di assegnazione. Ne seguì uno scambio epistolare, culminato con la decisione della Giunta regionale di confermare la prelazione del Comune di Sanarica.
La delibera regionale è stata però impugnata dinanzi al Tar dalla titolare di farmacia del Comune di Giuggianello, Luisa Marsella (difesa dall’avvocato Biagio Francesco Leo), la quale, nelle vesti di titolare di dispensario farmaceutico nella città di Sanarica, ritiene di essere stata danneggiata dall’assegnazione. Sostenendo per un verso, che la procedura di affidamento della farmacia comunale in gestione a terzi non fosse legittima, per un altro, che il Comune non avesse rispettato i termini assegnati dalla legge per avviare e concludere il procedimento di apertura della farmacia.
La Regione ha incaricato della propria difesa l’avvocato Mauro Finocchito, il quale ha chiesto il rigetto della sospensiva sul presupposto che la normativa invocata dalla ricorrente non fosse vigente all’epoca dell’espletamento e dell’aggiudicazione della gara per la gestione e che i termini prescritti dalla legge regionale per l’avvio e la conclusione del procedimento per l’affidamento della gestione fossero nella norma. Il Tar ha condiviso le difese del difensore della Regione, e quelle, analoghe, del difensore del Comune di Sanarica, costituitosi in giudizio con l’avvocato Ernesto Sticchi Damiani.

(fonte: Lecceprima.it)

Farmacie comunali
l progetto ‘Farmacia Amica delle mamme’ da modello di riferimento per Pistoia a progetto di valenza nazionale.

Attivo dal febbraio scorso, lo sportello di consulenza psicologica gratuita per mamme in difficolta’, messo a disposizione dalle Farmacie comunali pistoiesi Farcom, ha riscosso l’interesse dal Ministro della Salute Fazio che lo proporra’ come esempio da sperimentare su scala nazionale. Il progetto pistoiese oltre a cambiare l’idea della farmacia come luogo di sola distribuzione di farmaci dimostra come sia possibile promuovere un modello di imprenditoria pubblica efficiente.’E’ la prima iniziativa di questo tipo in Toscana che ha come fulcro le farmacie comunaliha detto Simona Laing, presidente della Farcomintese come punto di aggregazione per una salute consapevole’.Dal momento della sua inaugurazione sei mesi fa, lo sportello ha fornito consulenze a 80 donne, eta’ media 30 anni e con figli tra i 5 e i 10 anni.Da settembre il servizio di consulenza psicologica diventera’ permanente presso la Farmacia 1.

Farmacie comunali
Nuovo look per la Farmacia di Argenta

Sono passati 20 anni da quando venne inaugurata la farmacia di Bando e domenica pomeriggio, a conclusione di una elegante ristrutturazione, il sindaco di Argenta, Antonio Fiorentini, ha tagliato il nastro di questo nuovo restyling. Un intervento sulle spalle di Soelia per complessivi 140 mila euro più - ed ecco la novità che rassicura i bandesi - la stessa società ha raggiunto l’accordo con il proprietario dell’immobile per l’acquisto di tutto il piano terra. Dunque, i muri della farmacia comunale di Bando, l’ambulatorio medico sono diventati patrimonio del comune di Argenta. Una scelta dettata proprio dai costi della ristrutturazione. E così, dopo l’invito che Soelia ha inviato per posta a casa di tutti i bandesi, tante gente ha risposto positivamente recandosi, col vestito della “domenica”, all’attesa cerimonia. Alle parole del presidente di Soelia, Roberto Fazioli, che ha ricordato che «le farmacie rappresentano una delle migliori attività del gruppo», il sindaco Antonio Fiorentini, in tenuta casual, ha optato per l’ufficialità indossando la fascia tricolore. «E’ una cosa seria ciò che facciamo - ha detto - anche perchè, le persone che entrano nelle farmacie, sono in difficoltà ed è per questo che chi ci lavora (a Bando il direttore è da 20 anni Patrizia Bruni; ndr), sono professionisti che capiscono lo stato d’animo e l’angoscia di chi hanno di fronte. E noi, del lavoro del farmacista ne siamo orgogliosi». .

(fonte: lanuovaferrara.it)

Farmacie comunali
AFAM di Foligno: prove gratuite per intolleranza alimentare.

Prove gratuite per scoprire eventuali intolleranze alimentari. E’ l’iniziativa lanciata da Afam, azienda delle farmacie comunali di Foligno in occasione de ‘’I Primi d’Italia’’, che segue gli alcool test gratuiti, messi a disposizione durante il periodo della Giostra della Quintana. Nelle giornate di sabato e domenica, spiega una nota dell’azienda, al ‘’Villaggio senza glutine’’, un esperto dietista, Dante Mattoli (diplomato in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata) effettuera’ analisi per scoprire intolleranze ai principali alimenti, senza alcun prelievo e ad esito immediato. Per tutto il mese di settembre, si legge ancora, le Farmacie Afam offriranno uno sconto del 15% su tutti i prodotti per celiaci, diabetici e su quelli ipocalorici, per venire incontro sia all’esigenza dell’utenza locale, che alle centinaia di migliaia di visitatori che giungeranno in citta’. L’azienda farmaceutica comunale tornera’ a gestire il ‘’Villaggio senza Glutine’’ allestito nella location della Taverna del rione Pugilli, dove verranno serviti primi piatti per celiaci, preparati da esperti chef, e apprezzati anche da chi non ha particolari problemi alimentari. Nello stand interno sara’ possibile trovare una vasta gamma di prodotti con una mostra mercato delle maggiori ditte nazionali e internazionali e le novita’ delle aziende artigianali, con i farmacisti dell’Afam che sapranno fornire consigli e suggerimenti. Al ‘’Villaggio senza Glutine’’ il cui slogan e’ ‘’mettiamo in tavola la salute!’’ previsti convegni, lezioni, approfondimenti e una serata in cui saranno gli stessi visitatori a preparare prodotti senza glutine.

(fonte: Asca)

Farmacie comunali
A Milano arrivano “le Piazze della Salute”

Dal 10 settembre al 12 dicembre 2010 a tutti i cittadini milanesi saranno offerti gratuitamente una serie di test e controlli medici effettuati a bordo di un camion itinerante attrezzato ad ambulatorio, dove potersi affidare a medici professionisti per un servizio di massima qualità. L’iniziativa, unica in Italia, raggiungerà con un’unità mobile i milanesi nelle 3 piazze principali di tutte le 9 zone della città, con particolare riguardo a quelle più disagiate, e nasce allo scopo di “diffondere la cultura della prevenzione insegnando a puntare sulla diagnosi tempestiva, basata sulla capacità di ascoltare e individuare quei piccoli cambiamenti del nostro corpo che sono spie fondamentali per capire se qualcosa non va. In questi casi, è necessario recarsi subito da uno specialista”, spiega l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna Contemporaneamente, i vari enti coinvolti nell’evento realizzeranno, nelle loro sedi, giornate di prevenzione a tema, ognuna secondo le proprie specificità e il proprio campo di azione. Il progetto, infatti, è stato realizzato dall’Assessorato alla Salute e ha visto la collaborazione di aziende ospedaliere, enti, associazioni, fondazioni, ordini professionali, delle farmacie comunali del Gruppo Admenta e delle private di Federfarma, e ha patrocinio della Facoltà di Medicina.

Farmacie comunali
Legge 136/2010 Piano straordinario contro le mafie

Nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23 agosto scorso è stata pubblicata la legge 13 agosto n. 136 recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia antimafia” che si allega in copia.
Forniamo, di seguito, un commento sulle novità più significative delle legge in parola che interessano le aziende associate.
Con la citata legge il Governo è delegato ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge stessa:

  • Un decreto legislativo recante il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione;
  • Un decreto legislativo per la modifica e l’integrazione della disciplina in materia di documentazione antimafia di cui alla legge 31 maggio 1965, n. 575, e di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490, e successive modificazioni.
La legge introduce nuove procedure dal 7 settembre per i pagamenti di appalti e interventi con finanziamenti pubblici in quanto diventa obbligatoria la tracciabilità dei flussi finanziari.
Dalla stessa data vi sono rischi di condanna penale, inoltre, per chi interferisce su procedimenti di gara di appalto pubblico.
Le novità in tema di tracciabilità dei flussi finanziari, secondo il Ministero degli interni; si applicherebbero solo ai contratti stipulati successivamente all’entrata in vigore della legge, ma sembra essere di diverso avviso l’Autorità sui Contratti Pubblici, secondo cui le novità troverebbero applicazione immediata, anche ai contratti in corso (a questo proposito, non appena avremo informazioni più dettagliate, riferiremo a tutti gli associati).
L’art. 3 della legge precisa, che per assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali, gli appaltatori, i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese nonché i concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titoli interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici devono utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la società Poste Italiane Spa, dedicati, anche non in via esclusiva alle commesse pubbliche.
Tutti i movimenti finanziari relativi ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici nonché alla gestione dei finanziamenti pubblici devono essere registrati sui conti correnti dedicati e devono essere effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale.
I conti correnti possono ospitare anche altri movimenti, cioè no essere esclusivi.
I soggetti interessati sono tutti coloro che entrano in contatto con soggetti che eseguono opere, servizi, forniture o gestiscono finanziamenti pubblici, compresi dipendenti, consulenti, fornitori di beni e servizi rientranti tra le spese generali (organizzazione della commessa), nonché i fornitori di immobilizzazioni tecniche andranno pagati tramite conto corrente dedicato.
Restano esenti dall’obbligo dei bonifici bancari o postali i pagamenti ad enti previdenziali, assicurativi e istituzionali, insieme con i pagamenti tributari anche se la spesa è comunque sempre da documentare e va eliminato il contante.
Le spese giornaliere fino a 500 euro possono essere effettuate con sistemi diversi dal bonifico fermo restando sempre il divieto di impiego del contante.
Il bonifico bancario o postale deve riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere, il codice unico di progetto (CUP) relativo all’investimento pubblico sottostante.
Il CUP, ove non noto, deve essere richiesto alla stazione appaltante.
Appaltatori, subappaltatori concessionari di finanziamenti pubblici, devono comunicare alla stazione appaltante gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati entro sette giorni dalla loro accensione, nonché, nello stesso termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi.
La stazione appaltante, nei contratti sottoscritti con gli appaltatori relativi ai lavori, ai servizi e alle forniture pubbliche, deve inserire, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale essi assumono gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 136/2010. Il contratto deve essere munito, altresì, della clausola risolutiva espressa da attivarsi in tutti i casi in cui le transazioni sono state eseguite senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane SPA.
L’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria deve procedere all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, informandone contestualmente la stazione appaltante e la prefettura-ufficio territoriale del Governo territorialmente competente.
La stazione appaltante deve verificare che nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese a qualsiasi titolo interessate ai lavori, ai servizi e alle forniture sia inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 136/2010.
In aggiunta alla clausola risolutiva espressa, in caso di omessa tracciabilità, sono previste sanzioni pecuniarie tra i 2 ed il 20% della transazione.
L’art. 4 prevede che, al fine di rendere facilmente individuabile la proprietà degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali per l’attività dei cantieri, la bolla di consegna del materiale deve indicare il numero di targa e il nominativo del proprietario degli automezzi medesimi.
L’art. 10 modifica anche le pene relative al reato in relazione alla turbativa d’asta e introduce un nuovo reato in relazione alla turbativa del procedimento di scelta del contraente.
Infine l’art. 13 precisa che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, sono definite le modalità per promuovere l’istituzione, in ambito regionale, di una o più stazioni uniche appaltanti (SUA), al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.

Farmacie comunali
Alcool test gratuiti ed anonimi a Spoleto

“Dopo una serata in taverna tra amici, dopo il classico “giro di Filomè” o dopo un semplice spuntino ai punti ristoro, non rovinarti la festa! Passa in piazza, e fai l’alcool test volontario gratuito per la misurazione del tasso alcolimetrico”: potrebbe essere riassunto così – a mò di slogan – il progetto di prevenzione realizzato in sinergia tra l’Afam Spa, azienda delle Farmacie Comunali, la cooperativa sociale “La Locomotiva” e l’Ente Giostra della Quintana.
“Vogliamo far sapere ai quintanari, ai folignati ed ai tanti visitatori che ogni sera affollano taverne, locali pubblici e strade cittadine che c’è la possibilità, per chiunque, di effettuare degli alcool test assolutamente gratuiti e totalmente anonimi – sottolinea Alessandro D’Ingecco, presidente dell’Afam Spa - un servizio che potremmo definire una sorta di ‘eccellenza’ e che viene realizzato dalla cooperativa sociale La Locomotiva nell’ambito del progetto delle unità educative di strada patrocinato dal Comune di Foligno. Noi, come azienda delle farmacie comunali – tiene a precisare D’Ingecco – abbiamo fornito in comodato d’uso gratuito un misuratore professionale, similare a quello in dotazione alle forze dell’ordine in grado di rilasciare misurazioni in tempo reale ai volontari che vorranno sottoporsi al test. Inoltre abbiamo anche messo a disposizione dell’Unità educativa di strada gestita dalla Locomotiva, numerosi alcool test usa e getta – prosegue il presidente dell’Afam – affidabili e capaci comunque di dare risposte immediate. Quest’ultimi sono in distribuzione gratuita, e sono particolarmente utili per evitare spiacevoli sorprese e avere sempre uno strumento di controllo a portata di mano. L’Afam è un’azienda del territorio e per il territorio – rileva – e siamo pronti a collaborare sempre di più e sempre meglio con la massima manifestazione di Foligno”.
Il camper de “La Locomotiva” sarà presente di nuovo nelle serate di mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 settembre nel centralissimo largo Carducci (area taxi) dalle ore 21 alle ore 1.30 circa; gli operatori nell’ambito del progetto Unità Educative di Strada patrocinato dal Comune di Foligno assicureranno la massima riservatezza, disponibilità e professionalità. “Dopo una bella serata di festa immersa nel clima quintanaro vogliamo evitare a tutti possibili spiacevoli sorprese – commenta il presidente Domenico Metelli – e prima di rimettersi alla guida. Offrire a tutti la possibilità di effettuare un test alcolimetrico assolutamente gratuito, volontario ed anonimo è un servizio di qualità che caratterizza ulteriormente la nostra manifestazione, anche come attività educativa. Sono quindi particolarmente grato all’azienda delle farmacie comunali – dichiara – e speriamo di stringere una sinergia ancora più forte. La Quintana, da sempre in prima fila per la salute e la tutela degli animali, si fregia ora anche di questo fiore all’occhiello che la distinguerà certamente pure a livello nazionale, con l’augurio di essere da esempio anche ad altre manifestazioni similari”.

(fonte: Spoletocity.com)


Dalla Federazione
Giornata di studio sul D.L. n. 78 del 31 maggio 2010

Il 17 settembre scorso Bologna ha ospitato un seminario di studio sul decreto legge 78 del 31 maggio u.s. rubricato “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, contenente innovazioni di grande rilievo in ordine agli enti locali e loro società tra le quali l’obbligo di esercizio associato delle funzioni fondamentali per i Comuni minori (considerando tali quelli con popolazione inferiore ai 5000 abitanti). Importanti disposizioni riguardano le società partecipate con ulteriore “spallata” dopo quella relativa ai servizi strumentali (decreto Bersani) ed a quelle non strettamente indispensabili (articolo 27).
Si vieta ora la costituzione di società ai comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti (fatto salvo l’esercizio associato) e si limita la partecipazione ad una sola società ai Comuni compresi tra i 30.000 ed i 50.000 abitanti; è da prevedere che migliaia di società dovranno essere dismesse. Prevede altresì il divieto di ricapitalizzare e finanziare società in perdita. Sono altresì previste riduzioni di compensi agli amministratori e revisori nonché a diverse spese delle pubbliche amministrazioni.

I. SOCIETA’ PARTECIPATE DAGLI ENTI LOCALI: IL CAMMINO PER LA DISMISSIONE DELLA SOCIETA’ E/O LA INTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO
1.  Decreto legge 4 luglio 2006 n. 223 (Bersani): società strumentali
2. Legge 24 dicembre 2007, n. 244, articoli 27 e seguenti: dismissione delle società non strettamente necessarie.
II. ESERCIZIO ASSOCIATO DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI
(Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti o 3000 abitanti per i Comuni già appartenenti a comunità montane)
1. Individuazione delle funzioni fondamentali ex articolo 21 c.3 della Legge 42/2009;
2. Modalità di esercizio: convenzione; unione. Rinvio alla legge regionale per la definizione della dimensione territoriale ottimale.
3. Divieto di costituzione di società da parte dei Comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti; limitazione della partecipazione ad una sola società dei Comuni compresi tra 30.000 e 50.000 abitanti;
4. Modalità di liquidazione delle Società;
5. Alternative alla liquidazione:
- fusione con altre società pubbliche;
- mutamento della forma di gestione: possibilità e limiti dell’utilizzo della gestione in economia, della “istituzione” e dell’azienda speciale ex articolo 114 del TUOEL 267/00;
6. Situazione delle partecipazioni minoritarie dell’ente locale e delle società miste pubblico-privato;
7. Le vicende del personale dipendente.
III. SOCIETA’ PARTECIPATE DAGLI ENTI LOCALI: IL DIVIETO DI FINANZIAMENTO E DI RICAPITALIZZAZIONE
1. ambito soggettivo;
2. ambito oggettivo (aumenti di capitale; ripiani perdite; aperture di credito; trasferimenti straordinari).
IV. SOCIETA’ CONTROLLATE DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE DAGLI ENTI LOCALI: ADEGUAMENTO DELLE POLITICHE ASSUNZIONALI
V. SOCIETA’ IN HOUSE E PATTO DI STABILITA’
VI. IL REBUS DELLA TASSA/TARIFFA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
VII. RIDUZIONE DI COMPENSI E SPESE


Farmacie comunali
Arriva la “Carta dei Servizi” delle Farmacie Riunite

Le Farmacie Comunali Riunite hanno appena finito di distribuire nelle case dei cittadini grossetani la “Carta dei Servizi”, 28mila depliants illustrati in 16 pagine in cui si definiscono i servizi offerti e gli standard da rispettare.
“Si tratta di un importante e utile strumento informativo per i cittadini – ha commentato l’Assessore comunale alle Politiche Sociali, Anna Guidoni - che sottolinea il ruolo sociale delle farmacie comunali e l’attenzione a un servizio di qualità per i cittadini di Grosseto”. Secondo Claudio Sbrana, consigliere d’amministrazione della Società e coordinatore del progetto: “vuole essere un segnale tangibile, un impegno scritto, e quindi per questo non scontato, dell’Amministrazione e di tutto il personale nei confronti dei cittadini e degli utenti, reali “azionisti” delle Farmacie Comunali Riunite S.p.A.

Dalla Federazione
FAD - Progetto di formazione e-learning accreditato

La Commissione Ministeriale per l’ECM ha assegnato un lusinghiero accreditamento al corso di Formazione A Distanza promosso da A.S.SO.FARM. e realizzato dal Servizio di Informazione e Documentazione Scientifica delle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Perugia in qualità di provider. Il corso del 2010:
  • Le integrazioni nutrizionale in gravidanza
  • Le ulcere da pressione
  • Le parassitosi esterne
consentirà ai farmacisti comunali, che lo sosterranno, di acquisire 42 crediti formativi ECM.
Ci viene segnalato da FCR di Reggio Emilia che cura per A.S.SO.FARM. la Formazione A Distanza che nel 2009 oltre il 73% dei farmacisti comunali ha avuto la possibilità di acquisire, attraverso questo corso, i crediti previsti, incrementando ulteriormente il già rilevante numero dell’anno precedente e confermando l’apprezzamento per una modalità di aggiornamento che risponde a reali esigenze di formazione partendo da interessi e problemi che nascono nella pratica quotidiana.
Gli utenti che hanno usufruito dei corsi fino ad ora hanno apprezzato, oltre ai contenuti, anche la semplicità della piattaforma, l’assistenza dei tutor e la praticità di poter acquisire i crediti senza doversi spostare. Il corso A.S.SO. FARM. consente infatti a tutti i farmacisti, in particolare a quelli più lontani dai circuiti tradizionali della formazione residenziale, di avvalersi di uno strumento di aggiornamento rigoroso nei contenuti e nelle verifiche di apprendimento con un minimo dispendio di tempo e di risorse, soddisfacendo nel contempo le aspettative delle Aziende associate in materia di formazione relativamente a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di settore. Da sottolineare, infine, che questo progetto specifico A.S.SO.FARM., per la formazione permanente dei farmacisti comunali, prevedendo ogni anno l’aggiornamento di tutti i farmacisti comunali sugli stessi argomenti, consente di costruire nel tempo una identità d’intenti e di comportamenti in grado di connotare fortemente la farmacia pubblica.

Dalla Federazione
SISTRI – Avvio fase di test

Si informa che è stato pubblicato sul portale Sistri (www.sistri.it) un avviso relativo all’attivazione, da parte del Ministero dell’ambiente, di un test di funzionalità del Sistri su un gruppo selezionato e rappresentativo di utenti.
Il Ministero comunica che “al fine di consentire una piena e più diffusa conoscenza delle modalità operative del Sistri in vista della scadenza del 1° ottobre, termine posto dal D.M. 9 luglio 2010 all’avvio del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, il 26 luglio u.s. è stato attivato un test di verifica della funzionalità del SISTRI per consentire ad un insieme rappresentativo di tutte le classi di utenti di provare il sistema e fornire suggerimenti e proposte per meglio adattare l’interfaccia del sistema e le procedure relative alle esigenze prospettate dagli operatori ed ai sistemi gestionali presenti presso le aziende. Man mano che sono consolidate le interfacce del Sistema e le procedure operative, tutti gli utenti potranno familiarizzare con la nuova modalità informatica di tracciamento della movimentazione dei rifiuti.
Il programma sarà condotto con un approccio graduale ed evolutivo, garantendo agli utenti di sperimentare inizialmente un flusso base e progressivamente nuovi elementi sempre più aderenti al sistema in esercizio. Tale metodologia consentirà di raccogliere gli eventuali feedback degli utenti da utilizzare ai fini del miglioramento del sistema.
Il programma si articolerà in due fasi che procedono sfasate nel tempo:
• Fase 1 – Sistema demo per la verifica di funzionalità, processi ed usabilità: per migliorare e consolidare l’interfaccia e le procedure del Sistri, grazie ai feedback che saranno utilizzati sia per il processo di miglioramento e tuning del sistema, sia per definire in maniera partecipata il Manuale Utente.
• Fase 2 – Sistema in ambiente di produzione man mano che questo è consolidato attraverso la fase 1: per consentire agli utenti di fare pratica con il nuovo sistema, per acquisire praticità e rapidità nell’utilizzo anche grazie al supporto del Manuale Utente.”
Secondo quanto annunciato dal Ministero saranno quindi a breve messi a disposizione sul portale Sistri, per tutti gli utenti, demo per la verifica di funzionalità e bozza dell’atteso Manuale Utente.

Mondo farmaceutico
Addio alle ricette di carta in farmacia basterà la tessera sanitaria

Addio alle ricette scritte a mano, arrivano quelle elettroniche. La Lombardia sarà la prima Regione in Italia a prescrivere farmaci e, in seguito, anche visite specialistiche online. Quindi, sparirà la ricetta “rossa”, quella cartacea e tutte le prescrizioni delle terapie viaggeranno online. Questa rivoluzione, che consentirà un controllo in tempo reale della spesa sanitaria, è prevista a partire dal primo ottobre. Da quella data, il paziente dopo aver ottenuto la prescrizione online, potrà andare in farmacia e presentando la sua tessera sanitaria elettronica potrà ottenere i farmaci senza più bisogno di presentare la ricetta.
Questa innovazione che coinvolge, in prima battuta, i medici di famiglia, non li vede uniti sullo stesso fronte. Anzi la divisione è netta. Mentre la Fimmg, guidata da Fiorenzo Corti, sostiene che la Lombardia è pronta per dare il via alle ricette elettroniche perché “ha alle spalle un sistema informatico ormai rodato da anni”, lo Snami che fa capo a Roberto Carlo Rossi, è molto perplesso. “Le innovazioni - dice - vanno fatte gradualmente e dopo aver verificato che tutti siano pronti. La storia dei certificati di malattia online insegna”. E aggiunge: “È vero che in Lombardia l’80 per cento degli 8 mila medici di famiglia sono informatizzati e usano il computer per scrivere le ricette. Ma solo il 70 per cento è collegato al Siss, il Servizio informativo socio-sanitario, non sempre affidabile e funzionante”.
Rossi ricorda che all’inizio dell’anno il Siss è rimasto bloccato a Milano per due settimane e che dal 19 luglio il sistema registra forti rallentamenti. Il motivo? Rossi sostiene che il sistema si inceppa perché sono sempre più numerosi i medici che devono certificare via Internet i permessi legati alla malattia. “Se ci mettiamo tutti quanti a compilare ricette online, cosa succede? Il disastro”. Su una cosa però Snami e Fimmg sono d’accordo. “Servono risorse aggiuntive - dice Fiorenzo Corti - e poi secondo noi, occorre una revisione delle convenzioni per permettere ai medici di famiglia di continuare a fare il loro lavoro, ovvero curare e visitare i pazienti. I camici bianchi non possono essere ridotti a operatori informatici della salute”. E Rossi, da parte sua, ribadisce che la rivoluzione elettronica delle ricette deve prevedere anche una trattativa economica. “La Regione Lombardia si vanta di essere la più virtuosa ed efficiente però intanto scarica sulle spalle dei medici molte incombenze. Il tutto senza che i medici abbiamo un compenso. Il ritornello è sempre lo stesso: mancano i soldi ma le innovazioni devono procedere”.
Secondo i calcoli fatti dallo Snami “un medico che lavora nella ricca Lombardia guadagna anche la metà di un collega piemontese o campano, dove le attività aggiuntive sono retribuite a parte”.

(fonte: Repubblica.it)

Mondo farmaceutico
Il nostro futuro è nell’impresa sociale

‘’La farmacia deve diventare impresa civile. Solo cosi’, infatti, potra’ garantirsi un ruolo strategico nel futuro delle politiche sanitarie nazionali’’.
Non usa giri di parole Stefano Zamagni, Ordinario di Economia Politica, all’Universita’ di Bologna, intervenendo alla tavola rotonda ‘’Il futuro della Farmacia in Italia: moderno presidio sanitario o drugstore?’’ tenutasi nel corso del 1* Convegno nazionale dei Farmacisti Italiani appena conclusosi a Bologna.
‘’L’impresa civile - ha dichiarato Zamagni, rilanciato oggi da Farmacista 33 - si distingue da quella di tipo capitalistico e da quella sociale perche’, pur mantenendo l’attenzione al profitto come quelle del primo tipo, e’ portatrice di conoscenze, competenze e servizi di pubblica utilita’. Questa dimensione in un’ottica di sviluppo del 2* welfare permette alla farmacia pianificare un futuro di valore’’. La scommessa e’ proprio quella di andare oltre il modello di farmacia dei servizi, nato 15 anni fa proprio in Emilia Romagna. Zamagni ha evidenziato come la nascita e lo sviluppo del 2* Welfare, il servizio di assistenza che va oltre i Lea e risponde alla crescente richiesta di benessere da parte della collettivita’, possa rappresentare una grande opportunita’ di crescita sia dell’’impresa che del ruolo sociale della professione.
Unanime la posizione dei protagonisti al dibattito che ha fatto seguito agli interventi introduttivi (Andrea Mandelli, Fofi, Annarosa Racca, Federfarma, Venanzio Gizzi, Assofarm, Sergio Daniotti, Anifa, Paolo Tagliavini Federfarma Servizi e Giuseppe Ronsisvalle Presidente Conferenza dei Presidi delle Facolta’ di Farmacia) sulla necessita’ di proseguire sulla strada intrapresa e far evolvere il modello della farmacia dei servizi che oggi non basta piu’.

(fonte: Asca)

Mondo faramceutico
Ministero e Fofi: decalogo per uso sicuro dei farmaci

Un manuale dedicato a ‘’Sicurezza dei pazienti e Gestione del Rischio clinico: la Qualita’ dell’assistenza farmaceutica’’, realizzato dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) su incarico del Ministero della Salute, e’ stato presentato oggi a Roma alla presenza del ministro Fazio.
La cronaca - e’ stato ricordato - riporta con sempre maggior frequenza fatti che ricordano quanto sia importante la gestione del rischio clinico per assicurare standard di cura sempre piu’ elevati.
‘’In particolare, quando si tratta delle terapie farmacologiche, nelle quali sono sempre possibili errori al momento della prescrizione, della dispensazione e dell’assunzione dei medicinali, nell’ospedale come sul territorio, e’ fondamentale la formazione degli operatori sanitari, medici e farmacisti, per ridurre al minimo i rischi connessi all’attivita’ di cura’’, ha spiegato Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, ricordando una ricerca dell’Institute of Medicine statunitense ‘’che mostra come gli errori clinici abbiano determinato nel 2006 una maggiore spesa pari a oltre 37 miliardi di dollari, 17 dei quali vanno attribuiti a incidenti prevenibili: c’e’ dunque un ampio margine di miglioramento a tutto vantaggio del paziente ma anche del bilancio del servizio sanitario’’.
Il volume e’ stato presentato nel corso del seminario ‘’Qualita’ e sicurezza delle cure nell’uso dei farmaci: Raccomandazioni, Formazione ed Integrazione’’ organizzato dall’Ufficio III del Dipartimento della Qualita’, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero. Dal Manuale e’ stato tratto anche un corso ECM FAD che sara’ offerto a tutti i farmacisti italiani, una modalita’ di formazione nella quale la Federazione gli Ordini vanta una notevole esperienza (oltre 20.000 partecipanti nell’edizione 2009-2010).
‘’Nel manuale e nel corso FAD’’, ha aggiunto Mandelli, ‘’vengono trattati i principi della gestione del rischio clinico con una grande attenzione alle situazioni concrete, non soltanto articolando gli interventi in base ai diversi ambiti in cui il farmaco viene impiegato (ospedale, territorio e ambiti particolari come le residenze sanitarie o gli istituti di pena) ma anche illustrando le classi di farmaci per i quali l’epidemiologia ha rivelato una particolare concentrazione di errori nella pratica clinica a livello internazionale’’.

(fonte: Asca)

Mondo farmaceutico
Web: farmaci, online mini-guida con 10 consigli per uso sicuro

Online, sul sito del ministero della Salute, una mini-guida con dieci consigli ai cittadini per l’uso sicuro dei farmaci. Dall’assunzione alla conservazione, con particolare attenzione ai disturbi che possono comparire durante la cura, viene sintetizzato tutto quello che c’e’ da sapere per evitare pericolosi ‘fai da te’. “Puntiamo sempre - spiega Filippo Palumbo, a capo del dipartimento Qualita’ del ministero, a margine della presentazione del I Corso nazionale di formazione a distanza per i farmacisti sulla sicurezza delle cure, questa mattina a Roma - a integrare linee guida e indicazioni per i medici e i farmacisti con ‘istruzioni per l’uso’ rivolte ai pazienti. Nel settore dei farmaci questo e’ ancora piu’ importante - prosegue - perche’ molti medicinali si assumono a vita e i pazienti hanno una componente di autogestione maggiore rispetto ad altri atti medici”. Gli opuscoli possono essere scaricati dal sito dai cittadini, ma anche dalle strutture sanitarie, e diffusi negli studi dei medici di famiglia o nelle farmacie. Ecco, dunque, le dieci ‘istruzioni per l’uso’. 1) Assumo farmaci solo su indicazione del medico e non perche’ consigliati da un parente o da un amico oppure perche’ ne ho sentito parlare alla tv o letto informazioni su riviste o su internet.

Editoriale
L’innovazione che arriva dall’Europa

Farmacie Comunali
Lecce: dal Tar via libera alla farmacia comunale
Farmacia Amica a Pistoia
Nuovo look per la Farmacia di Argenta
AFAM di Foligno: prove gratuite per intolleranza alimentare
Legge 136/2010- Piano straordinario contro le mafie
Alcool test gratuiti ed anonimi a Spoleto
Arriva la “Carta dei Servizi” delle Farmacie Riunite

Dalla Federazione
Giornata di studio sul D.L. n. 78 del 31 maggio 2010
FAD - Progetto di formazione e-learning accreditato
SISTRI – Avvio fase di test

Mondo Faramceutico
Addio alle ricette di carta
Il nostro futuro è nell’impresa sociale
Ministero e Fofi: decalogo per uso sicuro dei farmaci
Web: farmaci, online mini-guida con 10 consigli per uso sicuro




editoriale
L’innovazione che arriva dall’Europa

Forse è vero che il peggior provinciale è colui che pensa che solo all’estero si lavori bene. Eppure, ogni volta che partecipiamo agli incontri della UEFS, l’Unione Europea delle Farmacie sociali, torniamo a casa con sensazioni contrastanti. Da un lato il piacere di far parte di una rete che da anni è capace di produrre idee e soluzioni d’avanguardia per il sistema della distribuzione farmaceutica. Dall’altro con la spiacevole certezza che buona parte di questi argomenti vengono sempre recepiti in ritardo e spesso a malincuo- re dal nostro paese.
A conferma di ciò, è bene ricordare come la questione di una diversa remunerazione del farmacista, presente anche nel testo dell’ultima manovra finanziaria, da diversi anni sia uno dei cavalli di battaglia di Assofarm. È dal 2005 infatti che la nostra Federazione sostiene con forza e in tutte le sedi la necessità di un nuo- vo meccanismo di remunerazione, capace certa- mente di incentivare il contenimento della spesa pubblica, ma che al contempo valorizzi la profes- sionalità del farmacista elevandolo oltre il ruolo di puro rivenditore di medicinali. E dopo cinque anni di silenzi, dovuti non solo alla reticenza della di- stribuzione privata, ma anche ad una persistente sottocultura italiana che diffida di ogni proposta di cambiamento dello status quo, ecco che quasi d’incanto il tema di una diversa remunerazione si palesa all’interno di un testo legislativo. La questione, beninteso, non è quella di rendere giustizia ad Assofarm, attribuendole il merito di essere un piccolo ma convinto elemento d’inno- vazione del sistema della distribuzione farmaceu- tica italiana. Il punto sta piuttosto nel riflettere su quanto accaduto per non ripetere gli errori passa- ti, e per tentare di cambiare il nostro approccio ai problemi che abbiamo di fronte.
Di questo nuovo approccio fa parte, a nostro av- viso, proprio una maggiore attenzione a quanto accade nel resto dell’Europa. Se si facesse que- sto, si scoprirebbe ad esempio che il grande tema della Farmacia dei Servizi è certamente presente nell’agenda di altri paesi dell’UE, ma con prospet- tive diverse dalla nostra.
In Italia infatti l’argomento ha preso la direzione (peraltro chiara solo al momento della pubblicazione dei decreti attuativi in pesante ritardo rispetto ad una legge emanata l’an- no scorso) della fornitura di servizi sanitari aggiuntivi alla dispensazione del farmaco. La questione è si interessante, ma non priva di rischi. Ricordiamo infatti che non è an- cora chiaro come verranno remunerati tali servizi, che per la loro erogazione serviranno professionalità specifiche non sempre già presenti in farmacia, e che soprattutto esistono ricerche affidabili che dimostrano che poche farmacie dispongono di caratteristiche logi- stiche in grado di ospitare questi stessi servizi.
Di fronte a questa situazione italiana, in diversi altri paesi europei oggi l’attenzione è so- prattutto posta alla sempre difficile relazione farmacista-medico, individuando in questo rapporto lo snodo strategico in cui sviluppare maggiore efficacia della prestazione sani- taria a vantaggio del paziente, ed economie a vantaggio delle casse pubbliche. L’argomento è stato affrontato in maniera molto concreta, partendo da alcune semplici domande: quanti sono i cittadini che hanno pienamente rispettato la prescrizione farma- ceutica del medico? Che sprechi ha causato la loro mancata osservanza? È possibile ipotizzare i danni di medio-lungo periodo alla salute di questi cittadini? Chi può monito- rare il comportamento del paziente in terapia farmaceutica?
Assofarm ha iniziato a proporre tutto ciò nel dibattito italiano, raccogliendo al momento un silenzio e una disattenzione simili a quelle già viste a proposito della diversa remu- nerazione del farmacista. Sperando quindi di non dover attendere altri cinque anni per poter condividere con altri questi temi, già ora è possibile fare un confronto tra la nostra situazione interna e quella di altri paesi europei.
Mentre da noi i servizi sono una forma di estensione delle attività della farmacia, oltre l’ambito strettamente farmaceutico, negli stati in cui si lavora come poc’anzi descritto, i servizi sono una sorta di “approfondimento” della stessa azione farmaceutica.
Non quindi, o non solo, misurazione della pressione e CUP, ma soprattutto attività che sviluppano la dispensazione del farmaco, arricchendola con azioni di monitoraggio, edu- cazione sanitaria, informazione personalizzata. In buona sostanza, prima di andare a conquistare nuovi territori, si cerca di rafforzare quelli già propri.

Francesco Schito
Vice-Presidente Assofarm

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farmacie comunali
Lecce: dal Tar via libera alla farmacia comunale

Via libera dal Tar alla farmacia comunale di Sanarica. Con un’ordinanza comunicata ieri, la sezione di Lecce del Tar di Puglia, ha respinto la sospensiva proposta con un ricor- so avanzato contro una delibera della Giunta regionale pugliese riguardante l’istituzione di una farmacia comuna- le nella cittadina che sorge nell’hinterland di Maglie. I giu- dici (presidente Enrico D’Arpe, referendario ed estensore Paolo Marotta, referendaria Simona De Mattina) hanno ritenuto valido l’esercizio del diritto di prelazione da parte del Comune di Sanarica sull’unica sede farmaceutica va- cante in città e confermato il diritto di attivare le procedure di legge per la sua apertura.
La vicenda è datata e prende le mosse nel marzo del 2006, quando una delibera di Giunta, con successivo atto di rettifica, diede approvazione alla pianta organica delle farmacie convenzionate ricomprese nel territorio dell’ex Azienda Usl Le/2 per il biennio 2003-2004, nel cui novero risultava una sede farmaceutica presente a Sanarica, di- chiarata vacante. L’amministrazione comunale, dunque, nel maggio del 2007 (sindaco, all’epoca, Sergio Santese) chiese di esercitare il diritto di prelazione. La delibera del- la Regione fu emessa nel febbraio del 2008, e conferma- va l’assegnazione. Nell’atto di Giunta venne stabilito che il Comune avrebbe dovuto avviare le procedure di gestio- ne della farmacia entro 180 giorni e concluderle entro 365 giorni: pena, la decadenza dalla prelazione.
La gara per l’affidamento dell’esercizio fu indetta con delibere del Consiglio comunale e del commissario pre- fettizio, quest’ultima, la numero 66 del 29 agosto 2008. La gestione sarebbe andata ad un imprenditore privato, avvalendosi della possibilità offerta dall’articolo 23-bis, comma 2, decreto legislativo 112/08, convertito in legge 133/2008. Prima dell’entrata in vigore di questa disposi- zione, la gestione farmaceutica da parte dei Comuni era possibile solo in modo diretto, in economia o con società mista pubblica-privata. Gli esiti della gara, e l’aggiudica- zione della sede al dottor Carmine Calò, sarebbero stati comunicati nei tempi debiti alla Regione. Un funzionario regionale, però, sollevò dubbi di legittimità sulla proce- dura di assegnazione. Ne seguì uno scambio epistolare, culminato con la decisione della Giunta regionale di con- fermare la prelazione del Comune di Sanarica.
La delibera regionale è stata però impugnata dinanzi al Tar dalla titolare di farmacia del Comune di Giuggianel- lo, Luisa Marsella (difesa dall’avvocato Biagio Francesco Leo), la quale, nelle vesti di titolare di dispensario farma- ceutico nella città di Sanarica, ritiene di essere stata dan- neggiata dall’assegnazione. Sostenendo per un verso, che la procedura di affidamento della farmacia comunale in gestione a terzi non fosse legittima, per un altro, che il Comune non avesse rispettato i termini assegnati dalla legge per avviare e concludere il procedimento di apertu- ra della farmacia.
La Regione ha incaricato della propria difesa l’avvocato Mauro Finocchito, il quale ha chiesto il rigetto della so- spensiva sul presupposto che la normativa invocata dalla ricorrente non fosse vigente all’epoca dell’espletamento e dell’aggiudicazione della gara per la gestione e che i termini prescritti dalla legge regionale per l’avvio e la con- clusione del procedimento per l’affidamento della gestio- ne fossero nella norma. Il Tar ha condiviso le difese del difensore della Regione, e quelle, analoghe, del difensore del Comune di Sanarica, costituitosi in giudizio con l’av- vocato Ernesto Sticchi Damiani.

(fonte: Lecceprima.it)

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farmacie comunali
l progetto ‘Farmacia Amica delle mamme’ da modello di riferimento per Pistoia a progetto di valenza naziona- le.

Attivo dal febbraio scorso, lo sportello di consulenza psicologica gratuita per mamme in difficolta’, messo a disposizione dalle Farmacie comunali pistoiesi Farcom, ha riscosso l’interesse dal Ministro della Salute Fazio che lo proporra’ come esempio da sperimentare su scala nazionale. Il progetto pistoiese oltre a cambiare l’idea della farmacia come luogo di sola distribuzione di farmaci dimostra come sia possibile promuovere un modello di imprenditoria pubblica efficiente.’E’ la prima iniziativa di questo tipo in Toscana che ha come fulcro le farmacie comunali- ha detto Simona Laing, presidente della Farcom- intese come punto di aggregazione per una salute consapevole’.Dal momento della sua inau- gurazione sei mesi fa, lo sportello ha fornito consulenze a 80 donne, eta’ media 30 anni e con figli tra i 5 e i 10 anni.Da settembre il servizio di consulenza psicologica diventera’ permanente presso la Farmacia 1.

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farmacie comunali
Nuovo look per la Farmacia di Argenta

Sono passati 20 anni da quando venne inaugurata la far- macia di Bando e domenica pomeriggio, a conclusione di una elegante ristrutturazione, il sindaco di Argenta, Antonio Fiorentini, ha tagliato il nastro di questo nuovo restyling. Un intervento sulle spalle di Soelia per comples- sivi 140 mila euro più - ed ecco la novità che rassicura i bandesi - la stessa società ha raggiunto l’accordo con il proprietario dell’immobile per l’acquisto di tutto il piano terra. Dunque, i muri della farmacia comunale di Bando, l’ambulatorio medico sono diventati patrimonio del comu- ne di Argenta. Una scelta dettata proprio dai costi della ristrutturazione. E così, dopo l’invito che Soelia ha inviato per posta a casa di tutti i bandesi, tante gente ha rispo- sto positivamente recandosi, col vestito della “domenica”, all’attesa cerimonia. Alle parole del presidente di Soelia, Roberto Fazioli, che ha ricordato che «le farmacie rappre- sentano una delle migliori attività del gruppo», il sindaco Antonio Fiorentini, in tenuta casual, ha optato per l’ufficia- lità indossando la fascia tricolore. «E’ una cosa seria ciò che facciamo - ha detto - anche perchè, le persone che entrano nelle farmacie, sono in difficoltà ed è per que- sto che chi ci lavora (a Bando il direttore è da 20 anni Patrizia Bruni; ndr), sono professionisti che capiscono lo stato d’animo e l’angoscia di chi hanno di fronte. E noi, del lavoro del farmacista ne siamo orgogliosi». .

(fonte: lanuovaferrara.it)

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farmacie comunali
AFAM di Foligno: prove gratui- te per intolleranza alimentare.

Prove gratuite per scoprire eventuali intolleranze alimen- tari. E’ l’iniziativa lanciata da Afam, azienda delle farmacie comunali di Foligno in occasione de ‘’I Primi d’Italia’’, che segue gli alcool test gratuiti, messi a disposizione durante il periodo della Giostra della Quintana. Nelle giornate di sabato e domenica, spiega una nota dell’azienda, al ‘’Villaggio senza glutine’’, un esperto dietista, Dante Mattoli (diplomato in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata) effet- tuera’ analisi per scoprire intolleranze ai principali alimenti, senza alcun prelievo e ad esito immediato. Per tutto il mese di settembre, si legge ancora, le Farmacie Afam offriranno uno sconto del 15% su tutti i prodotti per celiaci, diabetici e su quelli ipocalorici, per venire incontro sia all’esigenza dell’utenza locale, che alle centinaia di migliaia di visitatori che giungeranno in citta’. L’azienda farmaceutica comunale tornera’ a gestire il ‘’Villaggio senza Glutine’’ allestito nella location della Taverna del rione Pugilli, dove verranno serviti primi piatti per celiaci, preparati da esperti chef, e apprezzati anche da chi non ha particolari problemi alimentari. Nello stand interno sara’ possibile trovare una vasta gamma di prodotti con una mostra mercato delle maggiori ditte nazio- nali e internazionali e le novita’ delle aziende artigianali, con i farmacisti dell’Afam che sapranno fornire consigli e suggeri- menti. Al ‘’Villaggio senza Glutine’’ il cui slogan e’ ‘’mettiamo in tavola la salute!’’ previsti convegni, lezioni, approfondi- menti e una serata in cui saranno gli stessi visitatori a prepa- rare prodotti senza glutine.

(fonte: Asca)

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farmacie comunali
A Milano arrivano “le Piazze della Salute”

Dal 10 settembre al 12 dicembre 2010 a tutti i cittadini milanesi saranno offerti gratuitamente una serie di test e controlli medici effettuati a bordo di un camion itinerante attrezzato ad ambulatorio, dove potersi affidare a medici professionisti per un servizio di massima qualità. L’iniziativa, unica in Italia, raggiungerà con un’unità mobile i mi- lanesi nelle 3 piazze principali di tutte le 9 zone della città, con particolare riguardo a quelle più disagiate, e nasce allo scopo di “diffondere la cultura della prevenzione insegnando a puntare sulla diagnosi tempestiva, basata sulla capacità di ascoltare e individuare quei piccoli cambiamenti del nostro corpo che sono spie fondamentali per capire se qualcosa non va. In questi casi, è necessario recarsi subito da uno specialista”, spiega l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna Contemporaneamente, i vari enti coinvolti nell’evento realizzeranno, nelle loro sedi, giornate di prevenzione a tema, ognuna secondo le proprie specificità e il proprio campo di azione. Il progetto, infatti, è stato realizzato dall’Assessorato alla Salute e ha visto la collaborazione di aziende ospedaliere, enti, associazioni, fondazioni, ordini professionali, delle farmacie comunali del Gruppo Admenta e delle private di Federfarma, e ha patrocinio della Facoltà di Medicina.

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farmacie comunali
Legge 136/2010- Piano straordinario contro le mafie

Nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23 agosto scorso è stata pubblicata la legge 13 agosto n. 136 recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia antimafia” che si allega in copia.
Forniamo, di seguito, un commento sulle novità più signi- ficative delle legge in parola che interessano le aziende associate.
Con la citata legge il Governo è delegato ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge stessa:

· Un decreto legislativo recante il codice delle leggi anti- mafia e delle misure di prevenzione;
· Un decreto legislativo per la modifica e l’integrazione della disciplina in materia di documentazione antimafia di cui alla legge 31 maggio 1965, n. 575, e di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490, e succes- sive modificazioni.

La legge introduce nuove procedure dal 7 settembre per i pagamenti di appalti e interventi con finanziamenti pub- blici in quanto diventa obbligatoria la tracciabilità dei flussi finanziari.
Dalla stessa data vi sono rischi di condanna penale, inol- tre, per chi interferisce su procedimenti di gara di appalto pubblico.
Le novità in tema di tracciabilità dei flussi finanziari, se- condo il Ministero degli interni; si applicherebbero solo ai contratti stipulati successivamente all’entrata in vigore della legge, ma sembra essere di diverso avviso l’Autorità sui Contratti Pubblici, secondo cui le novità troverebbe- ro applicazione immediata, anche ai contratti in corso (a questo proposito, non appena avremo informazioni più dettagliate, riferiremo a tutti gli associati).
L’art. 3 della legge precisa, che per assicurare la trac- ciabilità dei flussi finanziari finalizzata a prevenire infiltra- zioni criminali, gli appaltatori, i subappaltatori e i subcon- traenti della filiera delle imprese nonché i concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titoli interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici de- vono utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la società Poste Italiane Spa, dedicati, anche non in via esclusiva alle commesse pubbliche.
Tutti i movimenti finanziari relativi ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici nonché alla gestione dei finanziamenti pubblici devono essere registrati sui conti correnti dedi- cati e devono essere effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale.
I conti correnti possono ospitare anche altri movimenti, cioè no essere esclusivi.
I soggetti interessati sono tutti coloro che entrano in con- tatto con soggetti che eseguono opere, servizi, forniture o gestiscono finanziamenti pubblici, compresi dipendenti, consulenti, fornitori di beni e servizi rientranti tra le spese generali (organizzazione della commessa), nonché i for- nitori di immobilizzazioni tecniche andranno pagati trami- te conto corrente dedicato.
Restano esenti dall’obbligo dei bonifici bancari o postali i pagamenti ad enti previdenziali, assicurativi e istituziona- li, insieme con i pagamenti tributari anche se la spesa è comunque sempre da documentare e va eliminato il con- tante.
Le spese giornaliere fino a 500 euro possono essere ef- fettuate con sistemi diversi dal bonifico fermo restando sempre il divieto di impiego del contante.
Il bonifico bancario o postale deve riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere, il codice unico di progetto (CUP) relativo all’investimento pubblico sot- tostante.
Il CUP, ove non noto, deve essere richiesto alla stazione appaltante.
Appaltatori, subappaltatori concessionari di finanziamenti pubblici, devono comunicare alla stazione appaltante gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati entro sette giorni dalla loro accensione, nonché, nello stesso termi- ne, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi.
La stazione appaltante, nei contratti sottoscritti con gli ap- paltatori relativi ai lavori, ai servizi e alle forniture pubbli- che, deve inserire, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale essi assumono gli obblighi di trac- ciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 136/2010. Il contratto deve essere munito, altresì, della clausola ri- solutiva espressa da attivarsi in tutti i casi in cui le tran- sazioni sono state eseguite senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane SPA.
L’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria deve procedere all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, in- formandone contestualmente la stazione appaltante e la prefettura-ufficio territoriale del Governo territorialmente competente.
La stazione appaltante deve verificare che nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i subcontraenti della fi- liera delle imprese a qualsiasi titolo interessate ai lavori, ai servizi e alle forniture sia inserita, a pena di nullità as- soluta, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 136/2010.
In aggiunta alla clausola risolutiva espressa, in caso di omessa tracciabilità, sono previste sanzioni pecuniarie tra i 2 ed il 20% della transazione.
L’art. 4 prevede che, al fine di rendere facilmente indivi- duabile la proprietà degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali per l’attività dei cantieri, la bolla di consegna del materiale deve indicare il numero di targa e il nominativo del proprietario degli automezzi medesimi.
L’art. 10 modifica anche le pene relative al reato in re- lazione alla turbativa d’asta e introduce un nuovo reato in relazione alla turbativa del procedimento di scelta del contraente.
Infine l’art. 13 precisa che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, sono definite le modalità per promuovere l’istituzione, in ambito regionale, di una o più stazioni uniche appaltanti (SUA), al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.

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farmacie comunali
Alcool test gratuiti ed anonimi a Spoleto

“Dopo una serata in taverna tra amici, dopo il classico “giro di Filomè” o dopo un semplice spuntino ai punti risto- ro, non rovinarti la festa! Passa in piazza, e fai l’alcool test volontario gratuito per la misurazione del tasso alcolime- trico”: potrebbe essere riassunto così – a mò di slogan – il progetto di prevenzione realizzato in sinergia tra l’Afam Spa, azienda delle Farmacie Comunali, la cooperativa sociale “La Locomotiva” e l’Ente Giostra della Quintana.
“Vogliamo far sapere ai quintanari, ai folignati ed ai tanti visitatori che ogni sera affollano taverne, locali pubblici e strade cittadine che c’è la possibilità, per chiunque, di ef- fettuare degli alcool test assolutamente gratuiti e totalmen- te anonimi – sottolinea Alessandro D’Ingecco, presidente dell’Afam Spa - un servizio che potremmo definire una sorta di ‘eccellenza’ e che viene realizzato dalla coopera- tiva sociale La Locomotiva nell’ambito del progetto delle unità educative di strada patrocinato dal Comune di Foli- gno. Noi, come azienda delle farmacie comunali – tiene a precisare D’Ingecco – abbiamo fornito in comodato d’uso gratuito un misuratore professionale, similare a quello in dotazione alle forze dell’ordine in grado di rilasciare mi- surazioni in tempo reale ai volontari che vorranno sotto- porsi al test. Inoltre abbiamo anche messo a disposizione dell’Unità educativa di strada gestita dalla Locomotiva, numerosi alcool test usa e getta – prosegue il presidente dell’Afam – affidabili e capaci comunque di dare risposte immediate. Quest’ultimi sono in distribuzione gratuita, e sono particolarmente utili per evitare spiacevoli sorprese e avere sempre uno strumento di controllo a portata di mano. L’Afam è un’azienda del territorio e per il territorio – rileva – e siamo pronti a collaborare sempre di più e sem- pre meglio con la massima manifestazione di Foligno”.
Il camper de “La Locomotiva” sarà presente di nuovo nel- le serate di mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 settembre nel centralissimo largo Carducci (area taxi) dalle ore 21 alle ore 1.30 circa; gli operatori nell’ambito del progetto Unità Educative di Strada patrocinato dal Comune di Foli- gno assicureranno la massima riservatezza, disponibilità e professionalità. “Dopo una bella serata di festa immersa nel clima quinta- naro vogliamo evitare a tutti possibili spiacevoli sorprese – commenta il presidente Domenico Metelli – e prima di rimettersi alla guida. Offrire a tutti la possibilità di effettua- re un test alcolimetrico assolutamente gratuito, volontario ed anonimo è un servizio di qualità che caratterizza ulte- riormente la nostra manifestazione, anche come attività educativa. Sono quindi particolarmente grato all’azienda delle farmacie comunali – dichiara – e speriamo di strin- gere una sinergia ancora più forte. La Quintana, da sem- pre in prima fila per la salute e la tutela degli animali, si fregia ora anche di questo fiore all’occhiello che la distin- guerà certamente pure a livello nazionale, con l’augurio di essere da esempio anche ad altre manifestazioni simila- ri”.

(fonte: Spoletocity.com)

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dalla Federazione
Giornata di studio sul D.L. n. 78 del 31 maggio 2010

Il 17 settembre scorso Bologna ha ospitato un seminario di studio sul decreto legge 78 del 31 maggio u.s. rubricato “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, contenente innovazioni di grande rilievo in ordine agli enti locali e loro società tra le quali l’obbligo di esercizio associato delle funzioni fondamentali per i Comuni minori (considerando tali quelli con popolazione inferiore ai 5000 abitanti). Importanti disposizioni riguardano le società partecipate con ulteriore “spallata” dopo quella relativa ai servizi strumentali (decreto Bersani) ed a quelle non strettamente indispensabili (articolo 27).
Si vieta ora la costituzione di società ai comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti (fatto salvo l’esercizio associato) e si limita la partecipazione ad una sola società ai Comuni compresi tra i 30.000 ed i 50.000 abitanti; è da prevedere che migliaia di società dovranno essere dismesse. Prevede altresì il divieto di ricapitalizzare e finanziare società in perdita. Sono altresì previste riduzioni di compensi agli amministratori e revisori nonché a diverse spese delle pubbliche amministrazioni.

I. SOCIETA’ PARTECIPATE DAGLI ENTI LOCALI: IL CAMMINO PER LA DISMISSIONE DELLA SOCIETA’ E/O LA INTERNALIZ- ZAZIONE DEL SERVIZIO
1. Decreto legge 4 luglio 2006 n. 223 (Bersani): società strumentali
2. Legge 24 dicembre 2007, n. 244, articoli 27 e seguenti: dismissione delle società non strettamente necessarie.
II. ESERCIZIO ASSOCIATO DELLE FUNZIONI FONDA- MENTALI
(Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti o 3000 abi- tanti per i Comuni già appartenenti a comunità montane)
1. Individuazione delle funzioni fondamentali ex articolo 21 c.3 della Legge 42/2009;
2. Modalità di esercizio: convenzione; unione. Rinvio alla legge regionale per la definizione della dimensione terri- toriale ottimale.
3. Divieto di costituzione di società da parte dei Comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti; limitazione della partecipazione ad una sola società dei Comuni com- presi tra 30.000 e 50.000 abitanti;
4. Modalità di liquidazione delle Società;
5. Alternative alla liquidazione:
- fusione con altre società pubbliche;
- mutamento della forma di gestione: possibilità e limiti dell’utilizzo della gestione in economia, della “istituzione” e dell’azienda speciale ex articolo 114 del TUOEL 267/00;
6. Situazione delle partecipazioni minoritarie dell’ente lo- cale e delle società miste pubblico-privato;
7. Le vicende del personale dipendente.
III. SOCIETA’ PARTECIPATE DAGLI ENTI LOCALI: IL DI- VIETO DI FINANZIAMENTO E DI RICAPITALIZZAZIONE
1. ambito soggettivo;
2. ambito oggettivo (aumenti di capitale; ripiani perdite; aperture di credito; trasferimenti straordinari).
IV. SOCIETA’ CONTROLLATE DIRETTAMENTE O INDI- RETTAMENTE DAGLI ENTI LOCALI: ADEGUAMENTO DELLE POLITICHE ASSUNZIONALI
V. SOCIETA’ IN HOUSE E PATTO DI STABILITA’
VI. IL REBUS DELLA TASSA/TARIFFA PER LA GESTIO- NE DEI RIFIUTI URBANI
VII. RIDUZIONE DI COMPENSI E SPESE

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farmacie comunali
Arriva la “Carta dei Servizi” delle Farmacie Riunite

Le Farmacie Comunali Riunite hanno appena finito di distribuire nelle case dei cittadini grossetani la “Carta dei Servizi”, 28mila depliants illustrati in 16 pagine in cui si definiscono i servizi offerti e gli standard da rispettare.
“Si tratta di un importante e utile strumento informativo per i cittadini – ha commentato l’Assessore comunale alle Politi- che Sociali, Anna Guidoni - che sottolinea il ruolo sociale delle farmacie comunali e l’attenzione a un servizio di qualità per i cittadini di Grosseto”. Secondo Claudio Sbrana, consigliere d’amministrazione della Società e coordinatore del progetto: “vuole essere un segnale tangibile, un impegno scritto, e quindi per questo non scontato, dell’Amministrazione e di tutto il personale nei confronti dei cittadini e degli utenti, reali “azionisti” delle Farmacie Comunali Riunite S.p.A.

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dalla Federazione
FAD - Progetto di formazione e-learning accreditato

La Commissione Ministeriale per l’ECM ha assegnato un lusinghiero accreditamento al corso di Formazione A Distanza promosso da A.S.SO.FARM. e realizzato dal Servizio di Informazione e Documentazione Scientifica delle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Perugia in qualità di provider. Il corso del 2010:
- Le integrazioni nutrizionale in gravidanza
- Le ulcere da pressione
- Le parassitosi esterne
consentirà ai farmacisti comunali, che lo sosterranno, di acquisire 42 crediti formativi ECM.
Ci viene segnalato da FCR di Reggio Emilia che cura per A.S.SO.FARM. la Formazione A Distanza che nel 2009 oltre il 73% dei farmacisti comunali ha avuto la possibilità di acquisire, attraverso questo corso, i crediti previsti, in- crementando ulteriormente il già rilevante numero dell’an- no precedente e confermando l’apprezzamento per una modalità di aggiornamento che risponde a reali esigenze di formazione partendo da interessi e problemi che na- scono nella pratica quotidiana.
Gli utenti che hanno usufruito dei corsi fino ad ora hanno apprezzato, oltre ai contenuti, anche la semplicità della piattaforma, l’assistenza dei tutor e la praticità di poter ac- quisire i crediti senza doversi spostare. Il corso A.S.SO. FARM. consente infatti a tutti i farmacisti, in particolare a quelli più lontani dai circuiti tradizionali della formazione residenziale, di avvalersi di uno strumento di aggiorna- mento rigoroso nei contenuti e nelle verifiche di appren- dimento con un minimo dispendio di tempo e di risorse, soddisfacendo nel contempo le aspettative delle Aziende associate in materia di formazione relativamente a quan- to previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di settore. Da sottolineare, infine, che questo progetto specifico A.S.SO.FARM., per la formazione permanente dei farma- cisti comunali, prevedendo ogni anno l’aggiornamento di tutti i farmacisti comunali sugli stessi argomenti, consente di costruire nel tempo una identità d’intenti e di comporta- menti in grado di connotare fortemente la farmacia pub- blica.

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dalla Federazione
SISTRI – Avvio fase di test

Si informa che è stato pubblicato sul portale Sistri (www.sistri.it) un avviso relativo all’attivazione, da parte del Ministero dell’am- biente, di un test di funzionalità del Sistri su un gruppo selezionato e rappresentativo di utenti.
Il Ministero comunica che “al fine di consentire una piena e più diffusa conoscenza delle modalità operative del Sistri in vista della scadenza del 1° ottobre, termine posto dal D.M. 9 luglio 2010 all’avvio del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, il 26 luglio u.s. è stato attivato un test di verifica della funzionalità del SISTRI per consentire ad un insieme rappresentativo di tutte le classi di utenti di provare il sistema e fornire suggerimenti e proposte per meglio adattare l’interfaccia del sistema e le procedure relative alle esigenze prospettate dagli operatori ed ai sistemi gestionali presenti presso le aziende. Man mano che sono consolidate le interfacce del Sistema e le procedure operative, tutti gli utenti potranno familiarizzare con la nuova modalità informatica di tracciamento della movimentazione dei rifiuti.
Il programma sarà condotto con un approccio graduale ed evolutivo, garantendo agli utenti di sperimentare inizialmente un flusso base e progressivamente nuovi elementi sempre più aderenti al sistema in esercizio. Tale metodologia consentirà di raccogliere gli eventuali feedback degli utenti da utilizzare ai fini del miglioramento del sistema.
Il programma si articolerà in due fasi che procedono sfasate nel tempo:
• Fase 1 – Sistema demo per la verifica di funzionalità, processi ed usabilità: per migliorare e consolidare l’interfaccia e le proce- dure del Sistri, grazie ai feedback che saranno utilizzati sia per il processo di miglioramento e tuning del sistema, sia per definire in maniera partecipata il Manuale Utente.
• Fase 2 – Sistema in ambiente di produzione man mano che questo è consolidato attraverso la fase 1: per consentire agli utenti di fare pratica con il nuovo sistema, per acquisire praticità e rapidità nell’utilizzo anche grazie al supporto del Manuale Utente.”
Secondo quanto annunciato dal Ministero saranno quindi a breve messi a disposizione sul portale Sistri, per tutti gli utenti, demo per la verifica di funzionalità e bozza dell’atteso Manuale Utente.

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mondo farmaceutico
Addio alle ricette di carta in farmacia basterà la tessera sani- taria

Addio alle ricette scritte a mano, arrivano quelle elettroni- che. La Lombardia sarà la prima Regione in Italia a pre- scrivere farmaci e, in seguito, anche visite specialistiche online. Quindi, sparirà la ricetta “rossa”, quella cartacea e tutte le prescrizioni delle terapie viaggeranno online. Questa rivoluzione, che consentirà un controllo in tempo reale della spesa sanitaria, è prevista a partire dal primo ottobre. Da quella data, il paziente dopo aver ottenuto la prescrizione online, potrà andare in farmacia e presen- tando la sua tessera sanitaria elettronica potrà ottenere i farmaci senza più bisogno di presentare la ricetta.
Questa innovazione che coinvolge, in prima battuta, i me- dici di famiglia, non li vede uniti sullo stesso fronte. Anzi la divisione è netta. Mentre la Fimmg, guidata da Fiorenzo Corti, sostiene che la Lombardia è pronta per dare il via alle ricette elettroniche perché “ha alle spalle un sistema informatico ormai rodato da anni”, lo Snami che fa capo a Roberto Carlo Rossi, è molto perplesso. “Le innovazioni - dice - vanno fatte gradualmente e dopo aver verificato che tutti siano pronti. La storia dei certificati di malattia online insegna”. E aggiunge: “È vero che in Lombardia l’80 per cento degli 8 mila medici di famiglia sono informa- tizzati e usano il computer per scrivere le ricette. Ma solo il 70 per cento è collegato al Siss, il Servizio informativo socio-sanitario, non sempre affidabile e funzionante”.
Rossi ricorda che all’inizio dell’anno il Siss è rimasto bloc- cato a Milano per due settimane e che dal 19 luglio il siste- ma registra forti rallentamenti. Il motivo? Rossi sostiene che il sistema si inceppa perché sono sempre più nume- rosi i medici che devono certificare via Internet i permessi legati alla malattia. “Se ci mettiamo tutti quanti a compila- re ricette online, cosa succede? Il disastro”. Su una cosa però Snami e Fimmg sono d’accordo. “Servono risorse aggiuntive - dice Fiorenzo Corti - e poi secondo noi, occorre una revisione delle convenzioni per permettere ai medici di famiglia di continuare a fare il loro lavoro, ovvero curare e visitare i pazienti. I camici bianchi non possono essere ridotti a operatori informatici della salute”. E Rossi, da parte sua, ribadisce che la rivoluzione elet- tronica delle ricette deve prevedere anche una trattativa economica. “La Regione Lombardia si vanta di essere la più virtuosa ed efficiente però intanto scarica sulle spalle dei medici molte incombenze. Il tutto senza che i medici abbiamo un compenso. Il ritornello è sempre lo stesso: mancano i soldi ma le innovazioni devono procedere”.
Secondo i calcoli fatti dallo Snami “un medico che lavora nella ricca Lombardia guadagna anche la metà di un col- lega piemontese o campano, dove le attività aggiuntive sono retribuite a parte”.

(fonte: Repubblica.it)

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Mondo farmaceutico
Il nostro futuro è nell’impre- sa sociale

‘’La farmacia deve diventare impresa civile. Solo cosi’, in- fatti, potra’ garantirsi un ruolo strategico nel futuro delle politiche sanitarie nazionali’’.
Non usa giri di parole Stefano Zamagni, Ordinario di Eco- nomia Politica, all’Universita’ di Bologna, intervenendo alla tavola rotonda ‘’Il futuro della Farmacia in Italia: mo- derno presidio sanitario o drugstore?’’ tenutasi nel corso del 1* Convegno nazionale dei Farmacisti Italiani appena conclusosi a Bologna.
‘’L’impresa civile - ha dichiarato Zamagni, rilanciato oggi da Farmacista 33 - si distingue da quella di tipo capitali- stico e da quella sociale perche’, pur mantenendo l’atten- zione al profitto come quelle del primo tipo, e’ portatrice di conoscenze, competenze e servizi di pubblica utilita’. Questa dimensione in un’ottica di sviluppo del 2* welfare permette alla farmacia pianificare un futuro di valore’’. La scommessa e’ proprio quella di andare oltre il modello di farmacia dei servizi, nato 15 anni fa proprio in Emilia Ro- magna. Zamagni ha evidenziato come la nascita e lo svi- luppo del 2* Welfare, il servizio di assistenza che va oltre i Lea e risponde alla crescente richiesta di benessere da parte della collettivita’, possa rappresentare una grande opportunita’ di crescita sia dell’’impresa che del ruolo so- ciale della professione.
Unanime la posizione dei protagonisti al dibattito che ha fatto seguito agli interventi introduttivi (Andrea Mandelli, Fofi, Annarosa Racca, Federfarma, Venanzio Gizzi, Asso- farm, Sergio Daniotti, Anifa, Paolo Tagliavini Federfarma Servizi e Giuseppe Ronsisvalle Presidente Conferenza dei Presidi delle Facolta’ di Farmacia) sulla necessita’ di proseguire sulla strada intrapresa e far evolvere il modello della farmacia dei servizi che oggi non basta piu’.

(fonte: Asca)

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mondo faramceutico
Ministero e Fofi: decalogo per uso sicuro dei farmaci

Un manuale dedicato a ‘’Sicurezza dei pazienti e Gestio- ne del Rischio clinico: la Qualita’ dell’assistenza farma- ceutica’’, realizzato dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) su incarico del Ministero della Salute, e’ stato presentato oggi a Roma alla presenza del ministro Fazio.
La cronaca - e’ stato ricordato - riporta con sempre mag- gior frequenza fatti che ricordano quanto sia importante la gestione del rischio clinico per assicurare standard di cura sempre piu’ elevati.
‘’In particolare, quando si tratta delle terapie farmacologi- che, nelle quali sono sempre possibili errori al momento della prescrizione, della dispensazione e dell’assunzione dei medicinali, nell’ospedale come sul territorio, e’ fonda- mentale la formazione degli operatori sanitari, medici e farmacisti, per ridurre al minimo i rischi connessi all’at- tivita’ di cura’’, ha spiegato Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, ri- cordando una ricerca dell’Institute of Medicine statuniten- se ‘’che mostra come gli errori clinici abbiano determinato nel 2006 una maggiore spesa pari a oltre 37 miliardi di dollari, 17 dei quali vanno attribuiti a incidenti prevenibili: c’e’ dunque un ampio margine di miglioramento a tutto vantaggio del paziente ma anche del bilancio del servizio sanitario’’.
Il volume e’ stato presentato nel corso del seminario ‘’Qualita’ e sicurezza delle cure nell’uso dei farmaci: Rac- comandazioni, Formazione ed Integrazione’’ organizzato dall’Ufficio III del Dipartimento della Qualita’, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero. Dal Manuale e’ stato tratto anche un corso ECM FAD che sara’ offerto a tutti i farmacisti italiani, una modalita’ di for- mazione nella quale la Federazione gli Ordini vanta una notevole esperienza (oltre 20.000 partecipanti nell’edizio- ne 2009-2010).
‘’Nel manuale e nel corso FAD’’, ha aggiunto Mandelli, ‘’vengono trattati i principi della gestione del rischio clinico con una grande attenzione alle situazioni concrete, non soltanto articolando gli interventi in base ai diversi ambiti in cui il farmaco viene impiegato (ospedale, territorio e ambiti particolari come le residenze sanitarie o gli istituti di pena) ma anche illustrando le classi di farmaci per i quali l’epidemiologia ha rivelato una particolare concen- trazione di errori nella pratica clinica a livello internazio- nale’’.

(fonte: Asca)


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mondo farmaceutico
Web: farmaci, online mini-guida con 10 consigli per uso si- curo

Online, sul sito del ministero della Salute, una mini-guida con dieci consigli ai cittadini per l’uso sicuro dei farmaci. Dall’assunzione alla conservazione, con particolare attenzione ai disturbi che possono comparire durante la cura, viene sintetizzato tutto quello che c’e’ da sapere per evitare pericolosi ‘fai da te’. “Puntiamo sempre - spiega Filippo Palumbo, a capo del dipartimento Qualita’ del ministero, a margine della presentazione del I Corso nazionale di for- mazione a distanza per i farmacisti sulla sicurezza delle cure, questa mattina a Roma - a integrare linee guida e indi- cazioni per i medici e i farmacisti con ‘istruzioni per l’uso’ rivolte ai pazienti. Nel settore dei farmaci questo e’ ancora piu’ importante - prosegue - perche’ molti medicinali si assumono a vita e i pazienti hanno una componente di auto- gestione maggiore rispetto ad altri atti medici”. Gli opuscoli possono essere scaricati dal sito dai cittadini, ma anche dalle strutture sanitarie, e diffusi negli studi dei medici di famiglia o nelle farmacie. Ecco, dunque, le dieci ‘istruzioni per l’uso’. 1) Assumo farmaci solo su indicazione del medico e non perche’ consigliati da un parente o da un amico oppure perche’ ne ho sentito parlare alla tv o letto informazioni su riviste o su internet.

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