Come è noto, inizialmente il decreto legge n. 78/2010 poneva solo a carico della farmacia tale ulteriore sconto, determinando un insopportabile calo di redditività della stessa: come abbiamo più volte sottolineato veniva messa in forte discussione la stessa esistenza delle farmacie comunali.
La versione definitiva dell’emendamento, grazie anche alla nostra azione di sensibilizzazione esercitata nei confronti delle diverse forze parlamentari, prevede la ripartizione del 3,65% tra le farmacie (1,82%) e l’industria farmaceutica (1,83%) e l’esenzione di questa quota aggiuntiva delle farmacie rurali sussidiate e a basso fatturato SSN.
Infine l’emendamento prevede l’apertura di un Tavolo per la definizione di una nuova remunerazione del farmacista.
Aspettiamo con trepidazione l’approvazione della manovra prevista, con la richiesta del voto di fiducia, nelle prossime settimane. Già da ora, tuttavia, esprimiamo la nostra soddisfazione per la conclusione dell’iter in Commissione Bilancio che vede accolte le nostre richieste non soltanto sul versante della “spalmatura” dell’ulteriore sconto del 3,65% ma anche sull’introduzione di un nuovo sistema di remunerazione che metta al riparo le farmacie dalle dinamiche dei prezzi e che rappresenta un nostro cavallo di battaglia sin dal 2005.