Notizie n. 31

Editoriale
Speciale DL 863/2008
Dalla Federazione
Mondo Farmaceutico
Rassegna Stampa
 
 
Editoriale
Chiari e scuri del DL Gasparri Tomassini

La presenza di alcuni tra i massimi studiosi del mondo universitario e di tutto il management pubblico e privato della distribuzione finale del farmaco e del mondo politico e istituzionale alla giornata di studio organizzata da Assofarm su DL 863/2008 “Disposizioni normative in materia di medicinali ad uso umano e di riordino dell’esercizio farmaceutico”, conferma come la nostra Federazione sia sempre più una protagonista del dibattito nazionale del settore, apportando temi e contenuti d’avanguardia.
E’ in questo contesto d’alto profilo politico che Assofarm ha avuto l’occasione di rileggere il testo del disegno di legge secondo quattro grandi principi che da sempre ispirano l’agire della farmacia pubblica italiana.
Prima di tutto il porre al centro del proprio agire il cittadino. Se veramente vuole fregiarsi del ruolo di servizio sanitario di maggiore prossimità all’utenza, allora la farmacia, privata o pubblica che sia, deve accettare gli impegni e le sfide che tale funzione comporta. In questo senso il documento illustratoci dal Senatore Tomassini appare del tutto convincente quando sancisce la priorità della distribuzione per conto del SSN da parte delle farmacie, affermando che diverse opzioni sono possibili solo se ne viene dimostrata la maggiore efficienza ed efficacia. Cosa che peraltro (come di seguiro riportato) di recente il Sole24Ore Sanità ha messo in serio dubbio.                                                   
In secondo luogo, da sempre Assofarm afferma che dove c’è un farmaco deve esserci un farmacista.
Il fatto quindi che il testo della Tomassini Gasparri preveda la vendita di un ristretto gruppo di farmaci senza obbligo di ricetta in tutti i canali commerciali, è del tutto in conflitto con le nostre posizioni. Proprio per il fatto che dietro la scelta di assunzione di farmaci Otc e Sop non vi è il consiglio del medico, la presenza consulenziale del farmacista diventa indispensabile.                                                   
Vale però la pena di non liquidare così rapidamente la questione. Se alla base delle posizioni recepite dal disegno di legge sta l’impressione che i farmaci in questione siano molto “leggeri” e per questo innocui anche se assunti in maniera impropria, allora dovremmo ridefinire i confini tra cosa è farmaco e cosa non lo è. Passaggio, questo, che all’incontro romano del 10 marzo scorso ha raccolto un certo favore tra la platea. È chiaro che se vogliamo valorizzare il potenziale professionale e sanitario del farmacista, dobbiamo lavorare per l’indispensabilità della sua presenza nei contesti, e solo in essi, in cui ciò è tecnicamente indispensabile. La presenza di sostanze che non hanno reali effetti farmacologici nella categoria dei farmaci svaluta la figura del farmacista, e crea ambiguità di confine tra ciò che è sanità e ciò che è semplice benessere.
Il terzo grande principio, che in buona parte riassume i due precedenti, è quello del rispetto vincolante di buone prassi di dispensazione del farmaco. Come noto, da tempo siamo tutti in attesa di una direttiva comunitaria a tal riguardo, che permetta di trasformare in obbligo professionale ciò che oggi è semplicemente lasciato alla serietà del singolo farmacista. Stiamo insomma parlando, da una parte, del dovere del farmacista di uscire dal suo triste ruolo di “commesso con la laurea” e di diventare un dispensatore di consigli e un accompagnatore all’uso corretto del farmaco. E dall’altra, non meno importante, dell’opportunità data al cittadino di pretendere e controllare il servizio ricevuto durante l’acquisto del farmaco.
Infine, le farmacie pubbliche devono rispettare l’applicazione dei principi fondamentali del diritto europeo e la tutela dell’interesse generale: in quanto agenti economici, dobbiamo concretizzare la libertà di stabilimento e di circolazione di merci e servizi. Se questa è la prospettiva, allora la questione della proprietà della farmacia è di secondaria importanza rispetto al servizio offerto: il farmacista è imprescindibile nel “cosa fa”, ma non nel “di chi è” la farmacia.
Di tutto ciò, nel disegno di legge di cui stiamo parlando, non c’è traccia. Tutti però attendiamo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea dopo le conclusioni dell’Avvocato della Commissione Europea Yves Bot.
Il disegno di legge Tomassini Gasparri è un documento che va apprezzato, oltre che per alcuni specifici contenuti, per la volontà sottesa a ridare organicità ad un settore a crescente complessità. E’ però lacunoso di non pochi elementi assolutamente centrali per l’affermazione della farmacia come protagonista del sistema sanitario italiano del futuro.

Francesco Schito
Vice-presidente Assofarm
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Assofarm a confronto con il DL Gasparri Tomassini 
 
Multititolarità delle Farmacie per ogni persona fisica e giuridica

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento. Vi sono però vari “collegamenti” come quando dice che il farmacista titolare può sempre assentarsi (anche senza nomina di sostituto) se ha un farmacista dipendente.Inoltre estende le possibilità per i farmacisti di possedere 4 Farmacie anche individual- mente (oggi lo possono fare attraverso società con altri farmacisti), anche più di 4 (facendo più società). Inoltre parla delle incompatibilità, “reintroducendo” quella C per la posizione di Presidente o Amministratore Dele- gato di attività di distribuzione (intermedia) del farmaco (ma può possedere tali attività). Questa incompatibilità è stata definitivamente superata con il Disegno Legislativo n°274 del Dicembre 2007 all’art.2, comma 16.
Viceversa nei fatti toglie l’incompatibilità attuale con la produzione (limitandola alla sola posizione di Presidente o Amministratore Delegato) oggi prevista all’art.8, com- ma 1, lettera a) della Legge n.362/91 come modificata dalla Legge Bersani.
 

Assofarm

Escludendo prescrittori e produttori, fermo restando il principio che la direzione delle Farmacie deve essere riservata esclusivamente a farmacisti. Controllo dell’Autorità della Concorrenza anche sulle concentrazioni locali (intervento non solo oltre le soglie di fatturato), operazione facile da mettere in opera con l’Antitrust d’accordo.
Con questa nuova previsione si risalverebbero anche le circa 4.000 Farmacie gestite con associazione in parteci- pazione dove l’associato quasi sempre non è farmacista.
 

Regolamentazione nuove aperture, chiusure e spostamenti

DL Gasparri Tomassini

Abbassa la soglia per i Comuni con meno di 12.500 abitanti, e per i Comuni con più di 100.000 abitanti intro- duce un extra del 10% in deroga alla “pianta organica” con distanze minime da rispettare con le Farmacie già esistenti.
In recenti articoli del Il Sole 24 Ore e di Panorama si parla di circa 2.000 nuove aperture . Questo porterebbe a un dato medio di circa 2.600 abitanti per Farmacia (troppo basso, non serve).
Introduce i presidi farmaceutici in zone con meno di 1.200 abitanti. Non è dato capire se i presidi rientrano nelle 2.000 Farmacie di nuova apertura, sembrerebbe di no.
 

Assofarm

Oggi nella realtà vi sono in Italia già 2.900 abitanti per Farmacia (58,5(1)milioni/17.400 Farmacie+2.200 Farma- cie equivalenti per tenere conto anche della distribuzione di farmaci fatta direttamente dalle AUSL), anche se la Legge prevede un quorum di 4.000 abitanti per Comuni con più di 12.500 abitanti, e 5.000 abitanti per Comuni con meno di 12.500 abitanti. Il sistema deve essere so- prattutto ottimizzato con delocalizzazioni dai centri storici di grandi città, alle periferie (esempio caso di Roma), ed ai Comuni con meno di 12.500 abitanti, lasciando il quorum attuale con una previsione di legge ad hoc (ance obbligando lo spostamento).
La media europea (27 Paesi UE) è di 3.269 abitanti per Farmacia.
Troppe Farmacie sono un “lusso” che non ci si può permettere, la vicinanza a chi ha più bisogno può essere risolta, insieme a dei meccanismi di decentramento di Farmacie, con consegne a domicilio (queste attività esi- stono già in numerose realtà).
Nel centro delle grandi città il rapporto viene spesso inferiore ai 1.500 abitanti per Farmacia.  

Concorsi/assegnazioni 

DL Gasparri Tomassini

Parla dei concorsi a regime e del concorso straordinario. Il concorso straordinario riguarda non solo le sedi vacanti a normativa vigente (stimate in 700), ma anche le 2.000 nuove, nei fatti diventando un “concorsone” che lasce- rebbe le “briciole” alla situazione a regime. A questo “concorsone” possono partecipare solo i farmacisti non titolari di Farmacie, con maggiorazioni di punteggio per i “parafarmacisti”, e i titolari di rurali sussidiate. I Comuni non possono esercitare la prelazione sulle 2.000 nuove Farmacie.

Assofarm

Finalizzazione di tutti quelli aperti, con temporanea riserva a farmacisti non titolari e/o rurali sussidiate, per passare poi ad un sistema di assegnazioni per le nuove aperture (aperte ad ogni persona fisica e giuridica). Quest’ultimo aspetto è ovviamente legato al punto A. La prelazione per i Comuni deve rimanere.

Servizi per la salute e “nuovo” ruolo sociosanitario (professione dei farmacisti)

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento. Ne parla l’art.9 del collegato alla Finanziaria appena approvato al Senato delegando il Governo a fare dei Decreti.
Questo articolo ne elenca alcuni: solo l’ADI (Assistenza Domicialiare Integrata) è nuovo, gli altri sono già offerti a macchia di leopardo.

Assofarm

Nuovi servizi e una maggiore diffusione di quelli esistenti, fatti con un’analisi costi benefici e remunerati (maggiori risorse per le Farmacie).

Formazione farmacisti

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento.  

Assofarm

Nuovi insegnamenti nel corso di laurea, e formazione permanente più libera. La formazione deve essere legata al punto D. 

Ricetta elettronica e conoscenza storia clinica (rete)

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento, che è però all’attenzione del Ministro Brunetta.

Assofarm

Farla finalmente partire, come condizione indispensa- bile a rivalutare la professione perché dà informazioni indispensabili e toglie fardelli burocratici ai farmacisti che lavorano nelle Farmacie.

Farmaci senza obbligo di prescrizione in canali commerciali (con o senza farmacisti, quali farmaci?)

DL Gasparri Tomassini

Introduce la possibilità di vendita per i farmaci senza obbligo di ricetta anche senza l’obbligo della presenza del farmacista, limitando il venduto ad una valutazione AIFA su principi attivi, dose unitaria, e numero di dosi della confezione, ma lascia anche il sistema attuale con tutti gli OTC e SOP fuori dalla Farmacia alla presenza del farmacista.
Il Sottosegretario Fazio il 18 Febbraio ha ipotizzato solo due ambiti, le farmacie e “tutto il resto”. Quest’ultimo con farmaci senza obbligo di prescrizione da selezionare e senza obbligo del farmacista. In aggiunta ha ipotizzato un percorso privilegiato per riassorbire i farmacisti “para- farmacisti” nei concorsi per nuove farmacie.

Assofarm

Presenza indispensabile del farmacista; cambiare la definizione di medicinale ad alcuni prodotti che possono essere distribuiti senza la presenza del farmacista.

Orari (e consegne a domicilio)

DL Gasparri Tomassini

Demanda alle Regioni (oggi sono i Comuni) elencando tutte le leve, orari, ferie, turni e consegne a domicilio, salvo la 24h. Le consegne a domicilio sono per tutti di notte e nei festivi, non parla di categorie in difficoltà. Le ferie vanno regolate, non lascia la libertà di non fare la chiusura per ferie.
 

Assofarm

Maggiore elasticità, come libertà di non chiudere per ferie, Farmacie 24 ore, ma non aumenti sproporzionati che portano ad eccesso di costo, mantenendo il sistema dei turni. Incremento delle consegne a domicilio per chi ha dei problemi.

Distribuzione diretta (ed in nome e per conto) dell’AUSL

DL Gasparri Tomassini

Riserva la distribuzione dei farmaci con ricetta alle Far- macie aperte al pubblico. Non solo, sostiene anche che i presidi, prodotti sanitari, alimenti speciali oggi distribuiti dal SSN devono essere riservati in via preferenziale alle Farmacie (a costi opportunità minori di quelli attuali). Non è definito come si ritorna (con quali margini) dalla distribuzione diretta alla distribuzione via Farmacia, e pure dalla distribuzione per conto alla distribuzione via Farmacia (rimandando alla Convenzione Nazionale).

Assofarm

Trovare il modo di restituire la dispensazione alle Far- macie lasciando il vantaggio economico che i produttori hanno offerto allo Stato (Regioni). Oggi una stima per difetto parla di circa 3 miliardi di € di farmaci con obbligo di ricetta rimborsabili (prezzo al pubblico) distribuiti dalle AUSL invece delle Farmacie. I 3 miliardi di € sono circa il 18% del totale dei farmaci rimborsati in Italia, in alcune realtà l’incidenza supera il 30%. Le Farmacie perdono tutto il margine con la distribuzione diretta, lo perdono quasi tutto con la distribuzione in nome e per conto. In questo caso le AUSL acquistano direttamente i farmaci a prezzi molto bassi, e li fanno distribuire alle Farmacie (avvalendosi di un numero limitato di distributori intermedi) con un margine molto minore di quello di legge. I diversi “accordi” (imposizioni) sulla distribuzione in nome e per conto sono arrivati a un margine dell’8% (con 1/2 alla distribuzione intermedia). Lasciare alla negoziazione questi valori porterebbe, come è già stato in passato, a “schiacciare” le Farmacie che sono l’anello debole.

Margine dei generici (farmaci con indicazione del solo principio attivo)

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento. Nel frattempo al Tavolo della Farmaceutica è stato “concordato” (15 Ottobre) di fissare i margini massimi al 33,35%+8%.  

Assofarm

Margini per le Farmacie liberi per incentivarne l’uso. Chiarezza sui margini dei farmaci non generici (fisso il totale della distribuzione ma libero il valore per Farmacie e grossisti).

Controlli esterni

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento. Parla di “qualità dei prodotti distribuiti” e di trasparenza sui costi riferendo ai prodotti parafarmaceutici.

Assofarm

Aumentarli con sanzioni adeguate per chi non rispetta le regole con maggiore credibilità delle Farmacie.

Controlli interni

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento.

Assofarm

Procedure di controllo interno obbligatorie.

Nuovi sistemi di remunerazione SSN

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento.                                         
Nel collegato alla Finanziaria il Governo stava per toglie- re i sussidi per le Farmacie rurali.

Assofarm

Collegare la remunerazione alla qualità delle Farmacie che non sono tutte uguali. Mantenere i sussidi per le rurali.
Una parte della remunerazione attuale data su indicatori di qualità, per cui le Farmacie di qualità maggiore avreb- bero dei compensi maggiori rispetto ad oggi, e quelle con qualità minore avrebbero dei compensi minori a pari spesa del SSN. Il resto sulle confezioni, in quanto la per- centuale sul prezzo è troppo onerosa per le farmacie. Dal 2006 ad oggi il fatturato delle Farmacie per i farmaci di fascia A è diminuito mediamente del 4%, mentre le confezioni sono aumentare del 12,5% (senza considera- re la distribuzione in nome e per conto). Questo non può essere sostenuto a lungo.   

P) Rapporto con Aifa/Regioni/Ausl/Agenzia Regionale del Farmaco

DL Gasparri Tomassini

Non tratta l’argomento.

Assofarm

Intensificare per intervenire più profondamente nella salute dei cittadini.
La Farmacia oggi non interviene sulla appropriatezza della prescrizione

 
Arriva dall’Assofarm una proposta di regolamento che possa stabilire uno standard di qualità minimo e che possa garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti, senza mai prescindere dalla presenza di un farmacista Un codice per stabilire le regole fondamentali per l’assistenza ai clienti in farmacia, per standard di qualità verificabili da tutti. E che indichi le buone prassi da seguire: dalle domande da fare a chi richiede un medicinale per l’auto-cura alle informazioni da garantire nei diversi casi. Ma anche un sistema di distribuzione dei medicinali che continui a prevedere, sempre e comunque, la presenza di un farmacista quando si dispensa un medicinale. Sono alcune proposte dell’Assofarm, l’associazione che riunisce le farmacie comunali 1.500 in Italia e che ha Roma ha promosso una giornata di studio sul disegno di legge Gasparri-Tomassini per il riordino del servizio farmaceutico. “Per noi il cittadino deve essere al centro di tutto il sistema delle farmacie ha spiegato Francesco Schito, vicepresidente di Assofarm e questo il primo principio sul quale si basano le nostre proposte. Mentre crediamo ha continuato Schito che vada ribadita la necessità inderogabile della presenza del farmacista: sia quando distribuiscono i medicinali con ricetta sia, a maggior ragione, quando si distribuiscono i prodotti senza ricetta. In contrasto con la proposta Gasparri-Tomassini che prevede, in alcuni casi, la dispensazione senza farmacista”. Per quanto riguarda invece la proposta del codice, Schito ha precisato: “Riteniamo che ci sia bisogno di un sistema di buone prassi che deve essere verificabile da tutti. Serve, insomma, seguire protocolli definiti anche per l’assistenza al cittadino da parte del farmacista”. Il sistema della farmacia, comunque, va “ammodernato e riformato ha spiegato il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri (Pdl), vicepresidente della FOFI e segretario della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama in maniera coerente con i tempi. Questa riforma deve puntare a consolidare la farmacia come presidio socio-sanitario assistenziale del territorio. E in tutto ciò il ruolo del farmacista è straordinariamente importante. Per questo va arricchito di un patrimonio di saperi che deve adeguarsi, anche questo, ai tempi. Questa professione, in sinergia con i medici, restituisce al sistema elementi di efficacia, appropriatezza, efficienza e di accessibilità per i cittadini all’interno di un percorso che sia in grado di poe creare prospettive occupazionali, senza pregiudicare un impianto di base che merita di essere conservato”. I giornalisti presenti hanno chiesto al presidente della FOFI, Andrea Mandelli, intervenuto alla manifestazione un giudizio sul tavolo organizzato dal Sottosegretario Ferruccio Fazio sulla distribuzione. “C’è un dialogo difficile” ha detto il presidente della FOFI. “Ho evidenziato, nel ruolo di coordinatore dei lavori, la difficoltà oggettiva di mediare le diverse realtà. Abbiamo la grande distribuzione che ha risultati sicuri su quanto prodotto dal decreto Bersani”. Ma non è la stessa cosa per altre realtà figlie della liberalizzazione. Come le parafarmacie che, spiega Mandelli, “sono nate come mercato, non come contributo alla salute”. Su queste il dibattito è acceso, “evidentemente qualche problema c’è” ha concluso.

(Farmacista 33)
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Un “codice” nelle farmacie per assistere i clienti

Un “codice” per stabilire le regole fondamentali per l’assistenza ai clienti in farmacia, per standard di qualità verificabili da tutti. E che indichi ‘le buone prassì da seguire: dalle domande da fare a chi richiede un medicinale per l’auto-cura alle informazioni da garantire nei diversi casi. Ma anche un sistema di distribuzione dei medicinali che continui a prevedere, sempre e comunque, la presenza di un farmacista quando si dispensa un medicinale. Sono alcune proposte dell’Assofarm, l’associazione che riunisce le farmacie comunali 1.500 in Italia e che oggi ha Roma ha promosso una giornata di studio sul disegno di legge Gasparri-Tomassini per il riordino del servizio farmaceutico, evidenziando luci ed ombre dalla proposta normativa.
«Per noi il cittadino deve essere al centro di tutto il sistema delle farmacie ha spiegato Francesco Schito, vicepresidente di Assofarm ed è questo il primo principio sul quale si basano le nostre proposte». No secco, dunque, a qualsiasi iniziativa che punti solo alla difesa della categoria. «Mentre crediamo ha continuato Schito che vada ribadita la necessità inderogabile della presenza del farmacista: sia quando distribuiscono i medicinali con ricetta sia, a maggior ragione, quando si distribuiscono i prodotti senza ricetta.
E su questo punto non siamo d’accordo con la proposta Gasparri-Tomassini che prevede, in alcuni casi, la dispensazione senza farmacista».
Per quanto riguarda invece la proposta del ‘codicè, Schito ha precisato: «Riteniamo che ci sia bisogno di un sistema di buone prassi che deve essere verificabile da tutti. Serve, insomma, seguire protocolli definiti anche per l’assistenza al cittadino da parte del farmacista». Per quanto riguarda invece le regole per la proprietà, per Assofarm non è necessario che il proprietario del’esercizio sia un farmacista. «Dividiamo ha detto l’accesso alla professione dall’accesso alla proprietà. L’importante e che ci sia un farmacista a dispensare i medicinali», ha aggiunto Schito, sottolineando che le 1.500 farmacie comunali italiane «sono proprio un esempio di questo: noi siamo farmacisti ma non proprietari».
Per Assofarm, la proposta di riordino del sistema farmaceutico che porta la firma dei senatori Maurizio Gasparri e Antonio Tomassini «promossa con riserva» ha il suo punto di forza nel «rimettere la farmacia al centro del sistema distributivo dei medicinali», ha detto Schito, convinto che «oggi così non è». C’è infatti da considerare anche la distribuzione diretta da parte delle farmacie ospedaliere e delle strutture sanitarie: «Una realtà che rappresenta l’equivalente di duemila farmacie, tenendo conto di quanto distribuito», ha stimato l’esperto. La distribuzione diretta, secondo Schito, «crea molti disagi ai cittadini. Ed è tutta da valutare, poi, la capacità di produrre risparmi attraverso questo sistema. Soprattutto se si tiene conto di quanto costa ai pazienti, costretti spesso a scomodi spostamenti». Dal canto suo Annarosa Racca, presidente di Federfarma, l’associazione dei farmacisti privati, considera il disegno di legge Gasparri-Tomassini «un buon buon punto di partenza per vedere una farmacia sempre di più al servizio dei cittadini», come precisa a margine dell’incontro romano. Il sistema della farmacia, comunque, va «ammodernato e riformato ha spiegato il senatore Luigi D’ambrosio Lettieri (Pdl), segretario della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama in maniera coerente con i tempi. Questa riforma deve puntare a consolidare la farmacia come presidio socio-sanitario assistenziale del territorio. E in tutto ciò il ruolo del farmacista è straordinariamente importante. Per questo va arricchito di un patrimonio di saperi che deve adeguarsi, anche questo, ai tempi.
Questa professione, in sinergia con i medici, restituisce al sistema elementi di efficacia, appropriatezza, efficienza e di accessibilità per i cittadini all’interno di un percorso che sia in grado di potenziare ulteriormente la presenza capillare sul territorio e creareprospettive occupazionali, senza pregiudicare un impianto di base che merita di essere conservato».
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Dalla Federazione
FAD: ottimo 2008, già pronti per il 2009

Il 31 gennaio scorso si sono conclusi i corsi di formazione a distanza (FAD) del 2008 di Assofarm organizzati per conto della Federazione dalle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia.                                  
Ai 3719 farmacisti già iscritti nel 2007 si sono aggiunti, nel corso del 2008, altri 641 colleghi: sono quindi 4360 farmacisti comunali che ad oggi hanno usufruito del servizio. Di questi, hanno terminato il corso 2993 farmacisti, che rappresentano il 68,6% di tutti gli iscritti con un incremento di 711 corsi superati (pari al 7,3%) rispetto lo scorso anno (quando il corso era stato superato da 2282 farmacisti, pari al 61,3%).                      
Si tratta di numeri decisamente rilevanti che confermano l’apprezzamento per questi corsi, che hanno dimostrato di rispondere alle reali esigenze di formazione dei farmacisti, partendo da interessi e problemi che nascono nella pratica quotidiana. In questo senso vanno anche i numerosi messaggi pervenuti e le risposte che i farmacisti hanno dato al questionario di valutazione disponibile sulla piattaforma.
Anche per il 2009 ASSOFARM offre a tutti i farmacisti comunali l’opportunità di conseguire gratuitamente i crediti formativi previsti attraverso un corso di Formazione a Distanza promosso in collaborazione con il Servizio di Informazione e Documentazione Scientifica delle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia e l’Azienda Ospedaliera di Perugia, provider riconosciuto dal Ministero della Salute.
La grande rispondenza alle problematiche reali, unitamente alla disponibilità costante di due tutor, uno informatico, per risolvere problemi di gestione tecnico-operativa e uno scientifico per i contenuti professionali, sono gli aspetti peculiari che rendono questo corso unico nel panorama dell’offerta formativa nazionale.
Il corso verrà riproposto a partire da Aprile con nuovi moduli e nuovi contenuti.
I temi affrontati saranno:
Infezioni delle vie urinarie, Ustioni, Traumi, Herpes labiale I quattro moduli, ora in fase di accreditamento, forniranno un numero di crediti sovrapponibile a quello dello scorso anno, orientativamente compreso fra 35 e 40.
Conseguentemente siamo a precisare, per l’iscrizione ai nuovi corsi, quanto segue:              
indipendentemente dall’aver conseguito i crediti, tutti coloro che hanno già inviato le loro adesioni negli anni precedenti verranno considerati automaticamente iscritti e riceveranno a breve una comunicazione con la calendarizzazione del corso. Successivamente, all’approssimarsi della data di attivazione del proprio corso, i singoli corsisti riceveranno la password per accedere alla piattaforma (www.ecmperugia.it) ed una brochure con le istruzioni preliminari.
Vanno comunicati perciò unicamente i dati relativi a personale di nuova assunzione così come eventuali cessazioni del rapporto di lavoro (es. dimissioni, pensionamenti) al fine di mantenere il più possibile aggiornato l’archivio degli iscritti gestito dal provider.
Per ogni comunicazione relativa al corso verranno utilizzati gli indirizzi mail a suo tempo comunicati per cui è necessario che qualsiasi variazione intervenuta nel frattempo nell’indirizzo di posta elettronica venga trasmessa tempestivamente a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per non rimanere esclusi da informazioni importanti.
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dalla Federazione
Social Card nelle farmacie comunali

Assofarm ha stipulato una convenzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avente oggetto il riconoscimento di condizioni agevolate di acquisto di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici ai titolari della carta acquisti “social card”.
Lo scopo di tale accordo è quello di disciplinare le modalità con cui le nostre associate possono assicurare uno sconto sugli acquisti effettuati tramite sociale card. La convenzione è stata studiata in modo da lasciare ampia autonomia di gestione del rapporto tra farmacia e titolare della card, in particolare riguardo i modi di riconoscimento e le forme di riconoscimento dei benefici (sconti diretti o buoni acquisti).
Interessante poi la possibilità di cumulare i benefici della card con altri di cui il titolare già godeva in precedenza: non si creano così conflitti con altre operazioni delle farmacie, quali le carte fedeltà.
Lo sconto del 5% non è previsto per l’acquisto di specialità medicinali o per il pagamento di ticket sanitari. La convenzione stabilisce inoltre che la card assicura anche misurazione gratuita della pressione arteriosa e del peso corporeo.
 
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Mondo farmaceutico
2008: farmaci, spesa calata dell’1%, +5, 5% ricette

La spesa farmaceutica netta a carico del SSN nel 2008 ha fatto registrare un calo del -1% rispetto al 2007, attestandosi a 11.383 milioni di euro, pari a 193,76 euro per ciascun cittadino italiano. Lo rende noto Federfarma. A fronte del calo di spesa, si continua a registrare un sensibile aumento del numero delle ricette: +5,5% rispetto al 2007.       
Nel 2008 le ricette sono state oltre 552 milioni, pari a 9,41 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del SSN sono state oltre 1 miliardo, con un aumento di circa il +4,4% rispetto allo stesso periodo del 2007. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 17,2 confezioni di medicinali a carico del SSN. Nel mese di dicembre 2008 la spesa ha fatto registrare un aumento del +5,6%, correlato a un sensibile incremento del numero delle ricette (+11,5%), a causa dell’impatto dell’epidemia influenzale e del fatto che dicembre 2008 ha avuto un giorno lavorativo in piu’ rispetto a dicembre 2007.  
Nonostante l’aumento del numero delle ricette, nel 2008 si e’ verificato un calo di spesa: cio’ e’ dovuto alla riduzione del valore medio delle ricette stesse (6,1%), cioe’ al fatto che vengano prescritti farmaci di prezzo mediamente piu’ basso (il prezzo medio e’ di 12,58 euro, a fronte di 13,12 euro del 2007). Il valore delle ricette continua a calare per gli effetti degli interventi sui prezzi dei medicinali varati dall’Agenzia del Farmaco a partire dal 2006, del crescente impatto del prezzo di riferimento per i medicinali equivalenti e delle misure applicate a livello regionale. La spesa farmaceutica convenzionata SSN nel 2008 ha avuto un’incidenza dell’11,6% sul finanziamento complessivo per la sanita’, a fronte di un tetto per l’assistenza farmaceutica territoriale del 14%. Si ricorda che il tetto del 14% comprende, oltre alla spesa per i farmaci erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale, anche quella per farmaci distribuiti direttamente dalle ASL, quella per farmaci consegnati dall’ospedale al momento della dimissione e quella per farmaci acquistati dalle ASL e distribuiti dalle farmacie sulla base di specifici accordi (la cosiddetta distribuzione per conto). Nel 2007 la spesa convenzionata si era attestata a 11.493 milioni di euro, pari al 12,2% della quota di finanziamento indistinto dei LEA, nel 2006 a 12.327 milioni di euro, pari al 14%. Ben diverso l’andamento della spesa farmaceutica ospedaliera che nei primi 10 mesi del 2008 ha fatto segnare un valore pari al 4,2% della spesa sanitaria complessiva, a fronte di un tetto del 2,4%. Aumenti incontrollati si registrano anche per altre voci del bilancio sanitario, come la spesa per beni e servizi che e’ aumentata di oltre il +10% nel 2007 e costituisce quasi il 30% della spesa sanitaria complessiva, la quale, a sua volta e’ aumentata nel 2007 del +3,1%. Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e con la tempestiva fornitura dei dati analitici dei medicinali erogati in regime di SSN, anche con lo sconto al SSN. Nel 2008 le farmacie hanno garantito, proprio con lo sconto, un risparmio di quasi 600 milioni di euro, ai quali si aggiungono oltre 76 milioni di euro derivanti dal pay-back attivato a carico delle farmacie a decorrere dal 1? marzo 2007. A subire le conseguenze di una diminuzione della spesa accompagnata da un aumento del numero delle ricette sono le farmacie che, a fronte di un incremento di attivita’, devono registrare un calo di fatturato: lo stato di sofferenza del settore e’ particolarmente grave nelle Regioni nelle quali le farmacie subiscono pesanti ritardi nei pagamenti da parte delle ASL (soprattutto Campania, ma in parte anche Puglia e Calabria). A seguito degli interventi regionali sui ticket, l’incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini e’ passata dal 4,2% del 2007 al 5,1% del 2008. Nelle Regioni che non applicano ticket
 
(AGI)
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Dalla Federazione
Collegamento telematico art. 50
Per facilitare ai propri associati l’applicazione dell’articolo 50 della legge 326 del 2003, concernente il collegamento telematico in rete dei medici prescrittori del Servizio sanitario nazionale, Assofarm ha stipulato con CSF Sistemi s.r.l. una convenzione che può essere richiesta dagli associati stessi.
Segnaliamo, inoltre, il Decreto 4 febbraio 2009 del Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche sociali su “Istituzione del flusso informativo per il monitoraggio dei consumi di medicinali in ambito ospedaliero” pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 54 del 06 marzo 2009 che può essere richiesto agli Uffici A.S.SO.FARM.
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Farmacopea ufficiale
Dal 31 marzo scorso è entrato in vigore la XII edizione della “Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana” 
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Rassegna stampa                                                 
Aifa: via libera ad ampliamento pianta organica                                              

Il Direttore Generale dell’Aifa, Guido Rasi, esprime ‘’viva soddisfazione’’ per l’approvazione dell’ampliamento della pianta organica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (contenuto nel disegno di legge di conversione del decreto ‘’Milleproroghe’’) da parte del Parlamento e profonda gratitudine al Governo per la sensibilita’ mostrata nel sostenere tale, necessario, intervento normativo.                        
‘’Si tratta di una decisione di importanza strategica per la salute pubblica e il Sistema Paese dichiara Rasi poiche’ consentira’ all’Aifa , attraverso il potenziamento di circa 200 unita’ di personale, di allinearsi alle altre grandi Agenzie del Farmaco europee e di superare le attuali criticita’ operative e di cio’ sono molto grato al Governo, che ha sostenuto la nostra richiesta, e al Parlamento che l’ha approvata.
Il potenziamento dell’attuale dotazione organica, infatti, ci permettera’ di armonizzare le procedure agli standard qualitativi e quantitativi europei e di ottimizzare i processi registrativi e ispettivi, attualmente in sofferenza.            
In questo modo, da un lato, potra’ essere garantita sempre meglio ai cittadini italiani la sicurezza e la qualita’ dei medicinali e la stessa disponibilita’ di farmaci innovativi degli altri cittadini europei; dall’altro, sara’ rafforzata la competitivita’ delle industrie farmaceutiche del nostro Paese nel contesto internazionale e potra’ essere sostenuto, attraverso la certezza dei tempi necessari ad ottenere le autorizzazioni alla produzione, l’intero settore farmaceutico italiano.
Il recupero dell’efficienza regolatoria ed ispettiva e’, infatti, un parametro essenziale per la sicurezza dei farmaci e lo sviluppo dell’Industria perche’ consente di controllare la qualita’ e la sicurezza delle materie prime e delle officine di produzione, di ridurre e rendere certi i tempi dei processi autorizzativi alla produzione, di rilasciare i certificati di libera vendita con rapidita’ al fine di favorire le esportazioni, che costituiscono una voce significativa nel panorama della farmaceutica italiana.
Il risultato ottenuto oggi costituisce un passo determinante e decisivo per il percorso di riorganizzazione dell’Agenzia gia’ intrapreso che trovera’ la sua sintesi finale nel progetto di riordino previsto dalla legge. L’auspicio e’ che tale intervento consenta all’Aifa di rafforzare l’unitarieta’ del proprio ruolo rispetto a preoccupanti tentativi di frammentazione del sistema’’.
 
(ASCA)
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Rassegna stampa
Buco da 1,3 Miliardi per la spesa ospedaliera farmaci
 
I conti della spesa farmaceutica pubblica non riescono proprio ‘a tornare’ e a restare dentro il tetto fissato per legge. Ma mentre i consumi di farmaci a carico dello Stato venduti in farmacia reggono l’onda d’urto e anzi diminuiscono dell’1% su base annua, a crescere nel 2008 è stata invece la spesa farmaceutica degli ospedali. Una crescita consistente, praticamente oltre il 50% del budget, con un disavanzo alla fine dell’anno scorso che ha superato 1,3 miliardi di euro. Un deficit che dovrebbe essere interamente a carico dei bilanci regionali.
E’ quanto si legge sul ‘Sole 24ore’, in edicola ieri, che cita la relazione sull’andamento della spesa farmaceutica pubblica del 2008, con dati aggiornati a novembre, esaminata dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). I ‘numeri’ della spesa contenuti nella relazione hanno “confermato i timori dei governatori si legge nell’articolo che non a caso hanno messo in cima alla lista dei capitoli di spesa sanitaria di cui discutere con il governo nell’ambito del ‘Patto per la salute’, anche quello della farmaceutica ospedaliera. Con l’obiettivo di poter incamerare i risparmi attesi dal decreto, annunciato da tempo, che cancellerà gli extrasconti sui generici applicati alle farmacie. I conti della farmaceutica territoriale, quella cioè che passa attraverso il canale delle farmacie si legge ancora sul ‘Sole 24 ore’ hanno rispettato in pieno le consegne, anzi hanno fatto anche risparmiare, naturalmente non dappertutto in Italia.
A segnare un rosso profondo è stata invece la spesa farmaceutica ospedaliera che, a novembre, ha fatto registrare uscite (esclusi i vaccini e i farmaci di classe A) per 3,472 miliardi rispetto al tetto di 2,168 miliardi: il rosso, insomma è stato di 1,304 miliardi (era di 1,284 miliardi a ottobre, dunque col dato di dicembre salirà ancora) pari al 3,8% rispetto al tetto fissato per legge al 2,4%, e con una classifica a macchia di leopardo tra le Regioni, a seconda del maggiore o minore grado di scelte politiche che hanno privilegiato il ‘canale ospedaliero’.
 
(Adnkronos)
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MNLF: vogliono annullare liberalizzazioni Bersani                                          
 
‘’Scandaloso e vergognoso’’ quanto emerso oggi durante il tavolo tecnico aperto dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio per affrontare il sistema distributivo del farmaco. Con queste parole il Movimento Nazionale Liberi farmacisti (MNLF) commenta l’incontro avvenuto oggi all’ex Ministero della Salute con le Associazioni delle parafarmacie, la Coop, la Confcommercio ed altre associazioni.
‘’Un incontro affermano che aveva piu’ il tono di sancire formalmente la volonta’ dell’attuale Governo a far rientrare ‘l’anomalia’ parafarmacie nell’attuale sistema farmaceutico, procedendo con il disegno di legge Gasparri/Tomassini, piu’ che di ascoltare quanto i soggetti invitati al tavolo avevano da dire in merito a tale ‘controtriforma’. E’ emersa immediatamente dichiarano la volonta’ di annullare completamente il processo di liberalizzazione avviato dal Decreto Bersani sulla vendita dei farmaci d’automedicazione e far chiudere 2750 nuove aziende con la conseguente perdita di 5000 posti di lavoro’’.
Secondo il Movimento dei Liberi Farmacisti, ‘’Il governo ha sposato appieno la tesi della corporazione dei farmacisti titolari ( Federfarma), nel momento in cui definisce anomalia da sanare, stortura di un mercato fatto dal vecchio governo una delle riforme che era stata maggiormente apprezzata dai cittadini’’.
‘’All’incontro ha partecipato anche il nuovo Presidente della FOFI Andrea Mandelli al quale e’ stato dato dal Sottosegretario il compito di coordinare i lavori. Questo mentre lo stesso Mandelli, in tempi non sospetti, aveva espresso tutta la propria contrarieta’ al progetto Bersani. Un conflitto d’interessi senza fine lo definisce il MNLF in cui i monopoli si riappropriano, attraverso politiche illiberali del Governo, degli spazi persi con la precedente legislatura’’.
Il Movimento ‘’promette battaglia dura in tutte le sedi nazionali ed europee, sedi a cui non manchera’ sicuramente d’interessare provvedimenti dello Stato che prima permettono timidi processi di liberalizzazione, con seguenti investimenti ingenti, e poi dicono ‘e’ stato tutto uno scherzo, cancelliamo tutto’’’.
 
(ASCA)
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Dalla Federazione
Rilvezazione Assofarm farmaci senza ricetta

Come richiesto dal decreto del 31 marzo 2008 Assofarm ha prodotto il riepilogo dei dati relativi alla consegna di farmaci effettuate senza la prevista ricetta su un campione di 1130 Farmacie Comunali associate.
Dalla rilevazione dei dati, raccolti e comunicati dalle farmacie nostre associate, è risultato che il numero di farmaci consegnati senza la prevista ricetta è stato pari a 3.709. In ottemperanza a quanto disposto dall’art.8 del DM 31 Marzo 2008 si riportano, di seguito, i dati relativi alla numerosità e alla tipologia dei casi di ricorso alle procedure, registrati fino alla data del 30 novembre 2008.
PATOLOGIE CRONICHE (ART.2)
a) Presenza in farmacia di ricette mediche riferite allo stesso paziente nelle quali è prescritto il farmaco richiesto: 394
b) esibizione da parte del cliente di un documento rilasciato dall’autorità sanitaria attestante la patologia per la quale è indicato il farmaco: 295
c) esibizione da parte del cliente di un documento originale firmato dal medico curante attestante la patologia cronica da cui il paziente è affetto, con indicazione del farmaco utilizzato per il relativo trattamento: 195
d) esibizione di una ricetta con validità scaduta da non oltre 30 giorni; in tal caso il farmacista è tenuto ad apportare un’annotazione sulla ricetta che impedisca la sua riutilizzazione nell’ambito della disciplina del presente decreto: 326
e) conoscenza diretta da parte del farmacista dello stato di salute del paziente e del trattamento in corso: 1236.
ALTRE PATOLOGIE (ARTT.3 e 4)
ART.3
a) Presenza in farmacia di una prescrizione medica rilasciata in una data che faccia presumere che il paziente sia ancora in trattamento con il medicinale richiesto: 153
b) esibizione, da parte del cliente, di una confezione inutilizzabile, ad esempio, un flaconcino danneggiato: 379
ART.4
1) Esibizione da parte del cliente di documentazione di dimissione ospedaliera emessa il giorno di acquisto o nei 2 giorni immediatamente precedenti dalla quale risulti prescritta o, comunque, raccomandata la prosecuzione della terapia con il farmaco richiesto: 731
 
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