- i farmaci equivalenti subirebbero un pesante taglio dei prezzi che ridurrebbe ulteriormente il margine delle Farmacie oltre a ridurre, improvvisamente, il valore delle scorte di magazzino;
- le Farmacie verserebbero un ulteriore contributo a favore del SSN dell’1,4% della spesa farmaceutica lorda senza che venga individuata con chiarezza la destinazione di tali somme, ovvero senza individuare in tali risorse ritorni alle Farmacie medesime per investimenti riguardanti l’innovazione tecnologica, l’ammodernamento e la remunerazione dei servizi che vengono erogati;
- infine, è previsto l’obbligo per l’industria, il grossista e la Farmacia di rispettare i margini fissati dalla Legge, pena onerose sanzioni economiche. Tale misura comprometterebbe ogni possibilità di sana concorrenza all’interno del Sistema e di autonomia di gestione di impresa sanitaria a cui le Farmacie auspicano.
L’azione svolta dalle Farmacie ed in particolare da quelle comunali per la diffusione del farmaco equivalente naufragherebbe di fronte ad un annullamento dei margini che hanno incentivato fino ad oggi la diffusione di tali farmaci.
Auspichiamo che le misure esposte siano soltanto oggetto di indiscrezioni, altrimenti le Farmacie si vedrebbero costrette ad intraprendere misure ed azioni a tutela della loro sopravvivenza.
Il Presidente A.S.SO.FARM, Federazione Farmacie Comunali Italiane
Venanzio Gizzi
Auspichiamo che le misure esposte siano soltanto oggetto di indiscrezioni, altrimenti le Farmacie si vedrebbero costrette ad intraprendere misure ed azioni a tutela della loro sopravvivenza.
Il Presidente A.S.SO.FARM, Federazione Farmacie Comunali Italiane
Venanzio Gizzi