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Notizie da Assofarm n° 77


Editoriale


Farmacie comunali


Mondo farmaceutico


Erba Vita e Assofarm

 



 Editoriale
  Cresci Italia e ecommerce: occasioni di cambiamento

Superficialità - Del ricorso presentato da un farmacista privato rispetto la possibilità di conflitto di interesse contenuta nel cosiddetto "Cresci Italia", ossia il D.1. n. 1/12 convertito nella legge n. 27/12, non ci interessa il merito, ma ciò che questa azione rivela sul metodo di governo che ha sotteso quel provvedimento, sul modo di intendere la farmacia italiana.

Nel merito, la stampa specializzata riporta di una sentenza del Tar del Veneto che definisce "Rilevante e non infondato" un conflitto di interessi in capo ai sindaci, che da una parte possono scegliere l'ubicazione delle nuove farmacie, e dall'altra sono essi stessi proprietari di farmacie. La stessa sentenza rinvia alla Consulta il merito di costituzionalità del potere regolatore di definire le zone dove situare le nuove farmacie. Su tale questione la giustizia farà il suo corso, e non rimane quindi che attendere. Non si dovrebbe invece perdere altro tempo riguardo a ciò che possiamo fare noi fin d'ora, cioè riaprire una pubblica riflessione sulla qualità di quel processo di riforma del nostro sistema che si voleva avviare con il Cresci Italia.

Avevamo detto fin da subito che si trattava di un lavoro frettoloso e pasticciato. Da un lato c'era un sistema, quello della farmacia italiana, che da decenni era arroccato in conservatorismi e rendite di posizione. Dall'altro, quello del Governo Monti, la volontà di cambiare quasi tutto attraverso un articolo di legge che semplicemente abrogava alcuni capisaldi del sistema farmaceutico italiano.
Così posta, la liberalizzazione del sistema farmaceutico italiano disegnata dal Cresci Italia era inevitabilmente superficiale e ricca di iniquità (la sospensione del diritto di prelazione dei sindaci ne è un buon esempio), ma anche caratterizzato da una fragilità giuridica che ben si presta a ricorsi legali, come infatti sembra accadere.

Il problema, però, è che la pratica dei ricorsi può apparire, indipendentemente dalla legittimità dei suoi contenuti, come l'ennesimo tentativo di una casta di difendere i propri privilegi a suon di cavilli giuridici.
I danni non finiscono qui. Se verrà dichiarata l'incostituzionalità delle norme in questione, che ne sarà delle nuove farmacie già assegnate? Si rischia insomma di aver illuso ancora una volta tanti giovani farmacisti che pensavano di aver raggiunto il traguardo di una propria farmacia.

Assofarm non ha mai creduto che ci fosse bisogno di tante farmacie in più sul territorio italiano, e non è detto che i sindaci nell'individuare le nuove zone farmaceutiche abbiano avuto la necessaria concentrazione sulle proprie farmacie comunali per comprendere e sfruttare maliziosamente i vantaggi che il Cresci Italia forniva agli affari delle loro proprietà.
Ciò detto, è inaccettabile pensare che una profonda e duratura riforma della Farmacia italiana possa partire da quanto contenuto nella legge in questione. Questo perché oggi la priorità non è avere più farmacie, ma sviluppare la concorrenza attraverso parametri diversi dalla vendita del farmaco, integrare maggiormente la farmacia nel SSN, sviluppare le sue potenzialità in termini di riduzione della spesa sanitaria regionale.
Tutto ciò può avvenire solo attraverso processi partecipati e la condivisione di una comune volontà d'innovazione che produca benefici per tutte le parti. Diversamente si rivivrà il deprimente iter conflittuale che parte da un decreto legge imposto dall'alto, successivo ricorso delle farmacie negli ambiti regionali, e via così fino ad un mantenimento negli anni di uno status quo che ormai non piace più a nessuno.


Opportunità - Notiamo con rammarico come si perdano occasioni su occasioni per riflettere a mente aperta su quale ruolo potrebbe giocare l'ecommerce nel futuro della farmacia italiana. E' capitato anche nei giorni scorsi, quanto sul quotidiano La Stampa è apparsa una pubblicità a tutta pagina di una farmacia online. Subito parte la protesta di Federfarma che ne chiede l'oscuramento, mentre Fofi assume posizioni più sfumate.
L'ecommerce è un fenomeno in crescita in tutto il mondo. Di anno in anno interessa settori merceologici che fino a poco prima erano considerati del tutto incompatibili con esso.
Due tra le parole più c1iccate su internet sono Salute e Farmaci. Alcuni studi dimostrano che se in Italia fosse più sviluppato, il nostro paese non sarebbe in recessione. I sistemi di sicurezza finanziaria e di logistica ad esso legati sono ormai evolutissimi. Uno dei fronti di maggiore interesse, forse anche per noi, dell'ecommerce d'ultima generazione, è proprio la connessione sempre più efficace con reti distributive "reali", già presenti nei territori.
Di fronte ad un fenomeno così potente e vincente, non ha senso porsi con posizioni che appaiono di forte chiusura. La risposta corretta deve essere invece quella di governare un sistema di ecommerce farmaceutico in modo che esso dia nuove opportunità alla farmacia, e al contempo offra tutte le necessarie garanzie di qualità e sicurezza sanitaria.

Lo scorso settembre, nell'ambito dell'Unione Europea delle Farmacie Sociali (Uefs) Assofarm ha organizzato un convegno sull'ecommerce a Torino, cui hanno partecipato giuristi di fama internazionale e il comandante generale dei Nas. L'argomento è stato trattato in maniera laica, senza trascurarne i rischi, ma nemmeno senza considerare le grandi opportunità che esso offre in termini di servizio alla cittadinanza.
Atteggiamento che quasi dieci anni fa riservammo anche ad un tema allora di frontiera come la diversa remunerazione del farmacista. Tema che poi per anni è stato oggetto di ostracismi e disinteresse, fino a quando non è diventata l'unica vera via di uscita dalla crisi odierna della farmacia.
Forti di questa esperienza, non vorremmo che le conclusioni cui siamo arrivati a Torino entrassero nell'agenda della farmaceutica italiana tra dieci anni...

Il fatto che oggi l'ecommerce sia terreno di coltura per attività illegali non significa che esso non possa essere un'opportunità per il nostro futuro. Se purtroppo oggi si fanno ottimi affari con farmaci contraffatti, si potranno fare ottime operazioni anche con farmaci veri, venduti da farmacie vere, attraverso un sistema distributivo sicuro ed efficiente anche dal punto di vista sanitario.
In effetti esperienze maturate in altri paesi comunitari dimostrano come l'ecommerce possa operare attraverso sistemi che integrino in sicurezza sia la prescrizione medica, che la dispensazione operata dal farmacista, che soprattutto una distribuzione al paziente che rispetti i vincoli di certezza e rapidità di consegna e buona conservazione del farmaco.
È certamente su questi ultimi due aspetti che la farmacia comunale può giocare un ruolo importante: immaginiamo infatti soluzioni integrate tra medico di base e farmacista locale, e una distribuzione del tipo "chilometro zero", realizzata cioè dalla farmacia più vicina alla casa del paziente.

Se la tecnologia e l'organizzazione di tutto ciò sono possibili, serve però un input di volontà e lungimiranza da parte della farmacia italiana e dello Stato. Dobbiamo liberarci di ogni tentazione di arroccamento moralistico, atteggiamento perdente nei confronti del mutamento sociale e capace di farci apparire come una delle tante caste impegnate a difendere ad oltranza le proprie rendite di posizione. Serve invece il coraggio di affrontare questo mutamento forti delle nostre esperienze e convinti che ogni novità non sia solo un rischio ma anche un'opportunità.

Francesco Schito
Vicepresidente Assofarm

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Brescia: farmacia comunale a prezzi di «saldo» Un sì con polemica

Bagarre in Consiglio comunale sulle modalità di gestione della nuova farmacia comunale, prevista a Provezze. L'amministrazione municipale di Provaglio d'lseo.dopo la perizia tecnico-legale, ha deciso di affidarne la gestione a «terzo soggetto» tramite apposito bando di gara. Ma per le minoranze il Comune ha tenuto troppo basse le richieste economiche ai futuri gestori, rinunciando a introiti più consistenti. «Quello di far cassa è un effetto secondario - ha sostenuto la maggioranza -: la priopritò è alla qualità del servizio da offrire ai cittadini. L'idea è di partire da una base di bando che prevede un valore minimo di concessione di 50 mila euro come canone d'ingresso "una tantum", e di 10.500 euro quale canone annuale con concessione trentennale, prevedendo anche il 3,90 % sul fatturato superiore ai 450mila euro, più canone affitto del locale». Una scelta che però è stata contestata dalla Lega Nord che con i consiglieri Luigi Bianchi e Paolina Casari si sono detti «stupiti da una base di partenza tanto bassa, tenendo conto che in altri comuni bresciani, e in particolar modo a Castrezzato le cose sono andate diversamente». «A Castreazzato - ha detto Luigi Bianchi della Lega Nord - in zona periferica, così come a Provezze dove sarà locata la farmacia provagliese, il bando era a 350mila euro una tantum e non 50mila euro. e con canone annuo di 50.500 euro annui con una percentuale sul fatturato del 4%». Ai rilievi ha risposto il sindaco Giuseppina Martinelli: «Secondo noi è equa la perizia fatta dai tecnici preposti. Procediamo su questa strada». Una decisione quella della maggioranza contestata anche dall'altra minoranza, quella di Comunità Provagliese. Davide Boglioni ha espresso dubbi sull'entità del bando: «Condivido le perplessità dei colleghi della Lega, sia dal punto di vista del canone troppo basso sia della percentuale del 3,9%. E la connessione di 30 anni è troppo lunga. Cosa ci costa partire più alti?».
(Brescia Oggi)

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Mandelli interviene sullo sciopero: "Preoccupati per l'inasprirsi dei toni"

Lo sciopero di otto ore dei farmacisti dipendenti delle farmacie comunali ha smosso un po' di coscienze sull'argomento delle trattative di rinnovo del contratto. Si può quindi dire che lo sciopero ha avuto successo.
Trascorse non molte ore dopo la fine dello sciopero, sono arrivate le parole di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani: "Siamo preoccupati per l'inasprirsi dei toni nelle tratti ve per il rinnovo del contratto dei dipendenti delle farmacie comunali.
Il momento è difficile tanto per il Paese quanto per il servizio farmaceutico. Assofarm e i sindacati confederali hanno portato argomentazioni fondate al proposito e proprio per questo mi sembra fondamentale trovare un terreno comune di mediazione.
La Fofi si mette a disposizione delle parti per trovare un punto di partenza e, come sempre, invitiamo i colleghi a considerare la Federazione come la casa di tutti i farmacisti.
La farmacia comunale è uno dei pilastri su cui si regge l'assistenza farmaceutica territoriale e preservarne la stabilità è interesse della professione e dei cittadini".
Saranno parole che rassereneranno il clima? Gli scioperanti si rispecchieranno nelle parole di Mandelli o si sentiranno traditi? [...]
(quellicheinfarmacia)

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Umbertide trend positivo per le Farmacie comunali

Le Farmacie comunali continuano ad essere una risorsa importante per il Comune di Umbertide. Anche per il 2012 infatti le farmacie hanno registrato un trend positivo, costituendo una significativa entrata per le casse comunali, sempre più magre a causa dei continui tagli ai trasferimenti statali. Nell'ultimo quinquennio, ad esempio, gli utili prodotti si sono attestati ogni anno tra i 200mila e i 300mila euro.
Rispetto alla media dei ricavi giornalieri dell'ultimo anno, a partire da novembre, mese della riapertura di una delle due farmacie, si è avuto un incremento pari a circa il 15%.
"Le nostre farmacie hanno sempre prodotto utili e costituiscono un valido aiuto per le casse comunali - ha spiegato l'assessore competente Simona Bellucci - Come Amministrazione abbiamo deciso di continuare ad investire sulle farmacie comunali, in quanto presidio della salute pubblica, e credo che abbiamo fatto la scelta giusta ad ampliare quella di piazza Matteotti dal momento che, dopo la riapertura, gli incassi sono aumentati del 15%, soprattutto per quanto riguarda la vendita di prodotti diversi dai medicinali, che sono quelli che economicamente rendono di più. Ritengo quindi - ha concluso l'assessore Bellucci - che la gestione diretta delle farmacie funziona e speriamo che in futuro possa andare ancora meglio".
(valtiberinainforma. it)

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Cinisello Balsamo: conferenze prevenzione salute

L'Azienda Multiservizi Farmacie SPA di Cinisello Balsamo proseguendo nella serie di incontri con la cittadinanza sui temi della prevenzione, ha organizzato a Maggio una conferenza sulla "Malattia venosa cronica". L'incontro preceduto dai saluti e dall'illustrazione del presidente Gaetano Vultaggio sui nuovi servizi dell'Azienda in campo fisioterapico, infermieristico e non ultimo dell'estetica ha avuto un relatore di grande competenza ed esperienza, il dottor Giovanni Maugeri , responsabile della Chirurgia Vascolare dell'Ospedale Bassini.
La conferenza ha registrato una grande affluenza di pubblico a testimonianza dell'interesse che l'argomento ha destato, ed è stata l'occasione per la presentazione ( come relatrice la dott.ssa Marisa Franciosi ) dei risultati di uno screening eseguito nel 2012 nelle farmacie dell'Azienda con la pletismografia, metodica atta a individuare disturbi del circolo venosa e in questo caso degli degli arti inferiori. Nell'ambito della Prevenzione ed Educazione a cui sono chiamati i farmacisti, lo screening ha avuto quattro obiettivi principali 1) intercettare soggetti con disturbi correlati a problemi di circolo venosa, 2) verificare l'adesione alla terapia in soggetti già in trattamento farmacologico per tali problemi, 3) rilevare situazioni che potessero necessitare di ulteriori verifiche e quindi di un consulto medico, 4 )sensibilizzare i soggetti in merito ai fattori di rischio e ai corretti stili di vita nell'ottica della prevenzione della malattia.
Lo screening ha evidenziato un dato importante e cioè che il 72% dei soggetti risultati positivi al test non attuava alcuna misura di prevenzione (uso di farmaci o integratori, stili di vita adeguati ,uso di calze a contenzione graduata, etc. ) nonostante lamentasse disturbi quali pesantezza e calore alle gambe e presentasse in varia misura fattori di rischio importanti come sovrappeso (34%), ipertensione (45%), sedentarietà (33%), patologie metaboliche (15%), patologie cardiache (9%) ,stipsi, ecc..
Da questi dati si evince chiaramente come sia importante e fondamentale il ruolo del farmacista nell'azione di consiglio, di prevenzione e di educazione del cliente/paziente ad uno stato di salute consapevole.

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Ricetta digitale, difficoltà tecniche ma la sperimentazione procede

Per la fine di quest'anno almeno il 60% delle ricette dovrà passare dallo studio del medico alla farmacia viaggiando sul web. Almeno questo è quello che prevede l'agenda elettronica del decreto Sviluppo, ma è difficile che ci si arrivi quest'anno. Lo sottolineaGianni Petrosillo, amministratore delegato di Promofarma, la società di servizi di Federfarma, secondo il quale è più facile si arrivi all'obiettivo nel 2014 se non addirittura nel 2015.
«Le sperimentazioni stanno per partire o sono appena partite e all'avvio, come è normale che sia, si manifestano degli aspetti problematici». Per ora le Regioni in sperimentazione sono Lombardia, Molise, Puglia, Campania e Trentino e le difficoltà sono peculiari e comunque sono «in prevalenza di tipo tecnico, senza alcuni tipo di conflitto» precisa Petrosillo.
«Innanzitutto c'è il discorso dei sistemi per la prescrizione digitale, Sac e Sar. Il primo è la Sogei, quello centrale, ed è più collaudato con il secondo, quello gestito dalle Regioni c'è più rodaggio da fare, partendo da zero. Poi» continua Petrosillo «ci sono i problemi legati all'attività quotidiana al banco, per cui è fondamentale che ci sia l'integrazione della ricetta elettronica nel gestionale e con questo obiettivo le software house stanno approntando sistemi di integrazione della ricetta.
Quindi c'è il problema della connettività e quello legato a problemi la cui soluzione è affidata alle Regioni». Problemi che, come sottolinea l'Ad di Promofarma riguardano anche i medici anche se da un'altra prospettiva. Ma Petrosillo non drammatizza «i problemi sono inevitabili, l'importante è lavorare per trovare le soluzioni come stiamo facendo».
(farmacista33)

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Assofarm a Convegno Università Cattolica

Il 13 maggio scorso, il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi ha partecipato alla tavola rotonda del convegno "Il Ruolo della Farmacia nel SSN: Modelli Innovativi di Gestione per la Sostenibilità", organizzato dall'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari.

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Al via nelle farmacie comunali una raccolta di fondi a favore di progetti per la disabilità

"Dona una monetina in beneficienza". È questo lo slogan di un progetto sperimentale che prende il via oggi nelle ventuno farmacie comunali fiorentine. Si tratta di una raccolta fondi promossa dalla Fondazione Cesare Serono, ente da anni impegnato in progetti a favore dei disabili, con il patrocinio del Comune di Firenze e di Afam.
In concreto si chiede ai clienti delle farmacie comunali di lasciare una monetina del loro resto: il denaro così raccolto sarà destinata all'associazione "Cui i ragazzi del Sole onlus" e al progetto per l'abbattimento delle barriere architettoniche "A ruota libera". La prima è un'associazione di volontariato attiva nell'ambito della disabilità, fondata nel 1986 per integrare i disabili nella società, tutelarne i diritti e favorire l'autonomia. Il progetto "A ruota libera" si occupa invece di favorire il dialogo tra i vari soggetti coinvolti nell'abbattimento delle barriere architettoniche e prevede anche la realizzazione di guide delle principali città d'arte italiana espressamente pensate per disabili (Firenze sarà protagonista della prima pubblicazione).
Chi vuole partecipare non deve far altro che dichiarare al farmacista al momento del pagamento di voler devolvere una parte del resto (magari la differenza per arrivare all'euro) o fare un'offerta libera: nello scontrino sarà evidenziata la cifra donata.
"Questa iniziativa rappresenta un tassello ulteriore della collaborazione tra Amministrazione Comunale e privati per il completamento e miglioramento dei servizi sociali forniti ai cittadini - dichiara il vicesindaco e assessore al welfare Stefania Saccardi - . Quando la Fondazione Serono ci ha proposto di partecipare a questa raccolta fondi, abbiamo subito accettato: si tratta infatti di una iniziativa che richiede contributi minimi da parte delle persone ma che tutti insieme possono rappresentare un intervento consistente a sostegno di due progetti molto belli nell'ambito della disabilità. Il primo rivolto alla ricerca dell'autonomia delle persone con disabilità, l'altro a fornire servizi ai disabili che vogliono visitare le città d'arte. La raccolta 'ospitata' dalle farmacie comunali è anche un esperimento con l'obiettivo di riproporlo in scala più vasta, nel caso ci sia il gradimento e l'attenzione dei cittadini".
La Fondazione Cesare Serono nasce nel 1973. È un ente privato senza fini di lucro e fin dalla sua istituzione ha avuto nella persone (cittadino, paziente, famiglia) il suo focus principale. La persona deve essere quindi messa al centro del sistema, sia sociale che sanitario.
"Possiamo dire che la disabilità ormai fa parte del DNA della Fondazione Cesare Serono - dichiara il direttore generale della fondazione Gianfranco Conti -. In questi ultimi anni abbiamo sposato i problemi che la disabilità comporta e abbiamo cercato di dar voce a questi soggetti così duramente colpiti, abbiamo fatto in modo che le loro istanze giungessero chiare e forti nelle opportune sedi e mettiamo a disposizione dei disabili servizi che possano rendere la loro quotidianità più accettabile". Per info www.
fondazioneserono.org
(gonews.it)

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Tortona: in utile per il secondo anno

Il bilancio 2012 di Farmacom Srl ha registrato un utile pari a 4.824,00 euro contro l'utile realizzato nel 2011 che ammontava a 2.652,00 euro, a dirlo è stata l'Assemblea della Società che si è tenuta martedì 30 aprile in Comune, finalizzata all'esaminazione e all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012.
Oggi, la società che gestisce le farmacie comunali pare avere superato le perdite registrate nel primo semestre e sembra essere una società in equilibrio, pronta per affacciarsi alle varie soluzioni che le consentono di superare lo scoglio della iIIiceità sancita da alcuni organi e legata al limite dei 30.000 abitanti previsto per la costituzione di nuove società da parte degli enti pubblici.
Con il bilancio in equilibrio di Farmacom, il Comune di Tortona potrà siglare accordi con i Comuni limitrofi per il superamento del limite dei 30.000 abitanti; per la fusione con un'altra realtà societaria o per l'affidamento a terzi in forma concessoria mediante procedimento di evidenza pubblica. Inoltre, l'attuale situazione finanziaria di Farmacom può diventare appetibile per società o farmacisti che potrebbero decidere di partecipare al bando.
"E' un risultato molto positivo - ha commentato il sindaco, Massimo Berutti -, frutto della professionalità e impegno con cui le farmaciste e l'amministratore unico stanno gestendo la società. Con questo bilancio siamo pronti per intraprendere le soluzioni, che più volte abbiamo avuto modo di illustrare, che consentiranno a Farmacom di proseguire con la sua attività in maniera serena e salvaguardando i tredici posti di lavoro".

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Federfarma: remunerazione, convenzione e servizi restano la strada da percorrere

Sono ancora la riforma della remunerazione e il rinnovo dell'accordo convenzionale tra Ssn e farmacie le stelle polari che devono guidare il cammino del sindacato dei titolari di farmacia nel futuro immediato. Questo l'esito del Consiglio delle Regioni di Federfarma tenutosi ieri, dal quale è scaturita una bozza programmatica sulle strategie da perseguire per tirare fuori le farmacie dalle secche della crisi e assicurare al servizio farmaceutico adeguati livelli di sostenibilità.
Anche se non sono mancate indicazioni in ordine alla necessità di dinamizzare l'attività degli esercizi farmaceutici sul territorio - alla luce di condizioni di mercato che vedono da una parte l'erosione del fatturato Ssn e dall'altra un'accresciuta competizione nell'ampia galassia del wellness -, differenziando e personalizzando l'offerta al consumatore per sfruttare al massimo il vantaggio competitivo che deriva alla farmacia dai contenuti professionali di cui può disporre, ancora nitidamente percepiti e apprezzati, in termini di fiducia, dagli utenti, come peraltro confermato anche da studi e rilevazioni molto recenti.
La riforma della remunerazione, fondamentale per assestare e stabilizzare i fatturati di fascia A, e la stipula di una nuova convenzione che dia finalmente corso e corpo concreto alla prospettiva della "farmacia dei servizi" continuano però a essere le pietre d'angolo dell'edificio su cui costruire la farmacia del domani. Portare a casa entrambi gli obiettivi, dunque, è la strada obbligata che il sindacato deve percorrere fin dall'immediato, puntando su una strategia di intensificazione del confronto e delle relazioni con gli interlocutori istituzionali a ogni livello.
Un primo passo in questa direzione sarà l'organizzazione di un seminario (previsto in estate) nel corso del quale titolari da una parte ed esponenti politici e tecnici delle amministrazioni dall'altra possanoragionare insieme sulla

definizione del nuovo ruolo e delle nuove funzioni delle farmacie, nella prospettiva del non più procrastinabile rinnovo convenzionale. Confronto e partecipazione saranno anche le parole magiche per provare ad accelerare il percorso della riforma della remunerazione, per la quale il primostep sarà in ogni caso quello del ripristino immediato del tavolo di filiera, per verificare e mettere a punto con i distributori (ma anche con i produttori) una road map condivisa.
Per sperare di perseguire con successo queste strategie, però, serve un sindacato compatto, con ranghi serrati tra centro e periferia, dove le iniziative e i progetti di ogni singola componente territoriale non viaggino in ordine sparso ma si inserivano invece in una logica di coordinamento, per garantire coerenza e univocità all'attività sindacale.
Il documento del sindacato presieduto da Annarosa Racca (nella foto) non manca di riferirsi anche alle criticità che potrebbero discendere da processi (inevitabili) come la digitalizzazione della ricetta Ssn e l'accelerazione della riorganizzazione dell'assistenza nel territorio anche attraverso percorsi di aggregazione dei medici di famiglia (cfr. su RIFday di ieri l'articolo sulle 54 "Case della salute" istituite in Toscana). Rispetto alla prima, Promofarma (la struttura tecnica del sindacato titolari) è già al lavoro per monitorare la transizione e precostituire le condizioni per renderla il più agevole e indolore possibile per le farmacie. La seconda questione - come dimostra proprio l'esempio toscano - sarà seguita dal sindacato con la massima attenzione, perché la farmacia, presidio territoriale per eccellenza, non può correre il rischio paradossale di essere marginalizzata dalla riorganizzazione delle cure primarie.
(FOFI Roma)

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Montebelluna: forse comprano i dipendenti

Potrebbero essere gli stessi dipendenti ad acquistare la farmacia comunale in corso Mazzini a Montebelluna.
Il rischio per loro è di perdere il posto di lavoro. Sabato prossimo in consiglio comunale sarà votata la perizia di stima ed a quel punto si saprà quale sarà la richiesta del Comune.
I dipendenti potrebbero far valere il diritto di prelazione, l'unico modo per poter avere la rassicurazione di rimanere al loro posto.
Il rischio è infatti che se subentra qualcun altro nella proprietà vengano messi alla porta: pare non ci siano particolari vincoli sul mantenimento del personale.
(oggitreviso)

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Piemonte, Sifo: la distribuzione diretta dei farmaci fa risparmiare

Il dibattito su quale sia la modalità di distribuzione dei farmaci più conveniente per il Servizio sanitario nazionale non accenna a fermarsi. Ad aggiungere carne al fuoco è la Sifo che rende noti i risultati di uno studio svolto in Piemonte, dal quale emergerebbe come la distribuzione diretta sia meno costosa di quella per conto. Un risultato in chiara opposizione al convincimento più volte ribadito da Federfarma che la distribuzione per conto (dpc) sia la modalità «più agevole per il malato e la sua famiglia e meno costosa per il Ssn». L'analisi condotta da Claudio Jommi, Professore associato presso l'Università del Piemonte Orientale e Responsabile dell'Osservatorio Farmaci del Cergas Bocconi e svolta presso l'Ospedale Molinette di Torino, ha preso in considerazione i costi delle distribuzione diretta e ha effettuato una stima del costo che si sarebbe avuto se fossero stati adottati altri sistemi di distribuzione. I risultati, resi noti dalla Sifo in una nota, evidenziano come il costo organizzativo della diretta per confezione distribuita abbia un valore di poco superiore ai 2 euro, decisamente inferiore a quello della dpc, anche considerando, sottolinea la nota Sifo, la quota fissa prevista per ogni confezione dispensata dal farmacista che, dall'ultimo accordo regionale piemontese, risulta intorno ai 6 euro. L'autore dello studio, Claudio Jommi, parla di «costi organizzativi piuttosto contenuti» grazie alla distribuzione diretta, ma fa anche alcune precisazioni. «La riforma del sistema di remunerazione delle farmacie aperte al pubblico, potrebbe modificare in futuro il giudizio di convenienza della distribuzione diretta» e «i costi a carico del Ssn non possono rappresentare l'unico driver delle scelte strategiche aziendali: l'accesso, l'appropriatezza, i costi non sostenuti dal Ssn, il giudizio di convenienza relativa rispetto alle più generali relazioni con i portatori di interesse (dalle imprese, alle farmacie aperte al pubblico, ai pazienti) sono altri fattori da non trascurare in tali scelte e rispetto ai quali è rilevante valutare in termini comparativi le diverse scelte distributive». Stime di questo tipo, comunque, conclude l'economista, sono fondamentali ed «è importante che tali dati vengano analizzati e discussi per poter prendere decisioni più razionali, sostenibili e che valorizzino le diverse professioni nel Ssn». Soddisfatta dello studio Laura Fabrizio, presidente Sifo «poiché la realtà analizzata è significativa a livello nazionale e per la prima volta ci troviamo di fronte alla possibilità di ipotizzare con delle simulazioni molto accurate, soluzioni che aiutano il Ssn a effettuare dei risparmi a livello di spesa farmaceutica. Come Sifo» conclude Fabrizio «riteniamo l'argomento così importante da aver awiato uno studio più ampio, che vada a verificare a livello globale la migliore soluzione distributiva dei farmaci in Italia.

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Toscana, record sulla spesa generici

Marco Nocentini Mungai, presidente di Federfarma Toscana, ha spiegato i dati del Rapporto Osservasalute 2012 che vedono la Toscana prima nella spesa per i generici.
La percentuale che assicura questo record italiano alla Toscana si attesta al 38,5% della spesa totale.
"Storicamente la nostra regione presenta la percentuale più alta di spesa per i farmaci generici e questo effetto è generato da due principali fattori.
Da una parte c'è un'attenzione prescrittiva da parte dei medici di medicina generale che contribuisce, tra le altre cose, anche a mantenere bassa la spesa farmaceutica convenzionata facendo così risparmiare le casse regionali.
Dall'altra c'è una fiducia da parte dei pazienti che scelgono di acquistare l'equivalente sulla cui disponibilità vengono informati dai farmacisti che su questo aspetto prestano grande attenzione a quanto previsto dalle norme di legge.
Il dato sulla spesa, inoltre, va valutato anche in funzione della scadenza dei brevetti che rende disponibili nuove molecole genericabili".
Questa l'analisi del dottor Marco Nocentini Mugnai. Un'analisi completa, che spiega un dato dawero importante visto anche l'effetto "trainante" che la Toscana ha per tutta la nazione per quanto riguarda il ramo della salute: la Toscana, come ci veniva ricordato in un'intervista recente della Presidente di Federfarma Pistoia, Sandra Palandri, è un laboratorio sperimentale nel contesto italiano, e raccoglie su di sè lo sguardo attento di tutte le altre Regioni.
(quellicheinfarmacia)

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Sanità, sindacati medici: No a ulteriore blocco dei contratti

"Mentre si rinnovano i contratti dei dipendenti privati, comprese le municipalizzate e le farmacie comunali, alimentati da fondi statali, e dopo il varo di incentivi fiscali alla produttività, con la sola esclusione dei dipendenti dei servizi pubblici, il nuovo governo trova in eredità una proposta di proroga a tutto il 2014 del blocco dei contratti nazionali, della contrattazione decentrata e delle retribuzioni individuali dei dipendenti della pubblica amministrazione, compresi i medici, i veterinari, i dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi del Ssn". Lo scrivono in una nota congiunta le seguenti sigle sindacali Anaao Assomed - Cimo-Asmd - Aaroi-Emac - Fp Cgil Medici - Fvm - Fassid - Cisl Medici - Fesmed - Anpo-Ascoti-Fials Medici - Uil Fpl Medici - Sds Snabi - Aupi - Fp Cgil Spta - Sinafo Fedir Sanita' - Sidirss - Ugi Medici - Federspecializzandi.
"I dipendenti del Ssn - si legge nel comunicato - hanno il contratto di lavoro bloccato dal 2009 e al risanamento del Paese stanno pagando un prezzo elevato in termini di riduzione della occupazione, peggioramento delle condizioni di lavoro, perdita del potere di acquisto delle retribuzioni. Nel momento in cui le altre misure di austerità vengono attenuate o rimosse, l'accanimento selettivo costituirebbe conferma di una ostilità ideologica, che credevamo finita, e della volontà di fare cassetta a spese di chi è impegnato a tutelare beni come sanità, istruzione e sicurezza, contribuendo anche in maniera significativa alla determinazione del Pii".
"Il taglio degli organici e delle risorse - sottolineano i sindacati - sta determinando nella Sanità un grave peggioramento delle condizioni di lavoro e della quantità e qualità dei servizi erogati ai cittadini, una crescita ed un abuso di contratti atipici spesso incompatibili con le stesse norme di legge, un grave declino del servizio sanitario pubblico fino a metterne a rischio la sopravvivenza. Per di più, il ventilato blocco del turnover, già in vigore nelle Regioni sottoposte a piano di rientro, rallentato dalla riforma delle pensioni, preclude il ricambio generazionale condannando i giovani al precariato di lungo corso ed i meno giovani a condizioni di lavoro al limite degli standard di sicurezza. Nuove inique misure creerebbero una rottura profonda tra il governo ed i professionisti del Ssn, divenuti ormai vittime predestinate da colpire, rappresentando una negativa anticipazione delle sue intenzioni sul futuro della sanità pubblica in Italia. Un nuovo welfare non può nascere dalla penalizzazione di chi è chiamato a tutelare beni che la Costituzione definisce fondamentali. La reazione delle categorie interessate non potrà che essere all'altezza dell'attacco. Le organizzazioni sindacali dei medici, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi del Ssn ed i medici in formazione diffidano il nuovo governo dall'assumere ulteriori iniziative penalizzanti e chiedono l'intervento del ministro della Salute a difesa del Ssn e dei suoi professionisti. La sanità al tempo della crisi è diventata una emergenza sociale ed il sistema pubblico delle cure costituisce una risorsa su cui investire e non una spesa da tagliare".
(ilvelino.it)

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Contratto Lavoro farmacie private

anche dal settore privato giungono elementi di criticità nelle relazioni sindacali. Nei giorni scorsi la stampa di settore ha riportato della presenza di diverse aree problematiche nel rinnovo della CCNL dei dipendenti di farmacie private, scaduto lo scorso gennaio.
"Il sindacato dei titolari ha molto da eccepire su istanze come la revisione dei livelli e delle mansioni previsti dall'attuale CCNL, con l'inserimento di (almeno) una nuova figura professionale in posizione intermedia tra il direttore e il collaboratore. E certo non piace di più la richiesta di ampliare la contrattazione di secondo livello, riservandole aspetti come i premi di produttività, la formazione professionale, indennità e turni.
Anche su altre richieste contenute nella piattaforma confederale, come l'integrazione al 100% della retribuzione per l'intero periodo di congedo per maternità, la rideterminazione delle indennità professionali, l'incremento dell'integrazione a carico del datore di lavoro in caso di malattia o infortunio, l'aumento delle maggiorazioni previste per il servizio di turno della farmacia e la previsione di aumenti retributivi agganciati all'indice dei prezzi al consumo per l'intera durata del contratto, Federfarma appare ben lontana dal concedere aperture: "Se queste sono le richieste, allora si può solo dire che il confronto partirà da posizioni molto distanti" ha commentato al riguardo la presidente dei titolari Annarosa Racca su Filodiretto, il quotidiano on li ne di Federfarma ", si legge in una nota dell'Ordine dei Farmacisti di Roma.

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Osservasalute 2012, tagli e divario Nord-Sud fanno sempre più male al Ssn

Provincia autonoma di Bolzano e Sicilia non sono l'alfa e l'omega soltanto dell'Italia geografica, ma anche di quella farmaceutica. Lo dicono i dati del Rapporto Osservasalute 2012, la ricerca annuale dell'università Cattolica di Roma sullo stato di salute degli italiani. La fotografia che hanno scattato i ricercatori dell'ateneo è ancora una volta quella di un Paese spaccato da un federalismo che divide anziché unire. Sono tanti gli indicatori che lo confermano e tra questi anche la spesa farmaceutica: in quanto a consumi di medicinali rimborsati, infatti, la provincia di Bolzano si conferma per il secondo anno consecutivo la più "parca" (solo 711 dosi definite die ogni mille abitanti), mentre prima tra le peggiori è la Sicilia (1.086 ddd ogni mille abitanti). Stessa graduatoria nella spesa farmaceutica territoriale, pesata per età: Bolzano spende 149 euro per assistito, la Sicilia poco più di 258.
Ma a scorrere il Rapporto, la contrapposizione Nord-Sud si ripropone in molti altri indicatori. In quanto a tassi di dimissioni ospedaliere in regime ordinario, per esempio, al primo posto c'è il Veneto (106,4 ogni 10mila abitanti) e all'ultimo la Puglia (151,5), nella spesa sanitaria procapite in testa c'è di nuovo Bolzano (2.256 euro) e in fondo la Calabria (1.704).
Non è però il caso di perdersi in invettive pro o contro il federalismo, perché comunque tutto il paese, dalle Alpi al Mediterraneo, mostra preoccupanti segni di peggioramento negli indicatori di salute: gli stili di vita delle generazioni più giovani peggiorano vistosamente, anche se nel complesso lo stato di salute degli italiani rimane buono: nel triennio 2007-2009 è calato il rischio di morte per malattie circolatorie (-4,65% per gli uomini e -8,46% per le donne nella fascia di età 19-64 anni), tumori (-6,97% per gli uomini e -8,71% per le donne tra i 65 e i 74 anni), apparato digerente (-4,03% per gli uomini e -8,62% per le donne con età 19-64 anni) e respiratorio (-3,55% tra gli uomini con età 65-74 anni e -O,55%nelle donne over 75) e migliora la speranza di vita, che nel 2011 è arrivata a 84,5 anni per le donne e 79,4 per gli uomini. Però c'è anche il rovescio della medaglia: nel 2011, oltre un terzo della popolazione adulta risulta in sovrappeso e un italiano su dieci è affetto da obesità.
E poi c'è la spesa sanitaria: pressate da governo e regioni, le aziende sanitarie hanno ridotto deficit e sfondamenti, anche se più al Nord che al Sud, ma ormai siamo al fondo del barile. «Gli ulteriori sacrifici richiesti alla Sanità dalla Spending Review» si legge nel commento al Rapporto «non si possono giustificare con eccessi di spesa del Ssn» ma con l'elevato livello del debito pubblico e della spesa per interessi, che è pari a circa i 2/3 dell'intero fabbisogno sanitario nazionale. Il rischio, in conclusione, è che questi ulteriori sacrifici aggravino il divario tra le risorse disponibili e quelle necessarie per rispondere in modo adeguato ai bisogni.
(Federfarma)

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Migliora il deficit Sanitario

Buone notizie sul deficit della sanità 2012: i conti migliorano per effetto delle misure di contenimento della spesa e il disavanzo sanitario si attesta a 1,066 miliardi contro gli 1,826 miliardi del 2011. È quanto emerso dal Rapporto 2013 sul coordinamento della finanza pubblica, presentato ieri mattina al Senato dalla Corte dei conti, in cui si chiarisce che «il freno alla crescita della spesa è da ricondurre all'efficacia delle misure di contenimento messe in campo sia a livello nazionale, come il blocco dei contratti collettivi nazionali di lavoro e gli interventi in materia di contenimento della spesa farmaceutica, sia a livello regionale in attuazione dei piani di rientro e dei programmi operativi». Dunque, 760 milioni in meno, pari a un calo del 41,6%, in particolare per il personale delle Aziende (sanitarie, ospedaliere, ospedaliere universitarie e Irccs pubblici), dove la spesa si è attestata a 35,6 miliardi, in calo dell'1,4% rispetto al 2011, e per la farmaceutica convenzionata, costata 9 miliardi, in calo dell'8,5%. Per il personale, il Rapporto evidenzia che «manifestano i loro effetti gli interventi di contenimento diretto» introdotti nel 2009 e con la manovra del 2010, che «ha disposto il blocco dei rinnovi contrattuali per il periodo 2011/2013». Inoltre, nel 2012 è cresciuto del 13,4% l'impatto dei ticket sulla specialistica e del 5,2% per i farmaci: «Negli ultimi anni» si legge nel Rapporto «le entrate da sistemi di compartecipazione alla spesa hanno giocato un ruolo crescente e articolato sul territorio e nel 2012 hanno subito una ulteriore accelerazione.
Nel complesso le entrate di questa tipologia son risultate superiori ai 2,9 miliardi». Sul fronte degli acquisti di beni, invece, «il costo si mantiene superiore ai 15 miliardi aumentando del solo 0,4% rispetto al 2011.[...]
(farmacista33)

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  Due nuovi Integratori Erba Vita per contrastare lo stress

Cosa è lo stress
Lo stress è una reazione fisiologica dell'organismo, sollecitato da una serie di stimoli esterni (stressor), che mettono in motorisposte biochimiche e comportamentali.
Immediatamente dopo un evento che viene percepito come stressante si sviluppa nell'organismo una sorta di "condizione di allarme": si attivano aree del sistema nervoso e vengono prodotti dei mediatori chimici (l'adrenalina e la noradrenalina, principalmente) che inducono una reazione vigorosa; l'organismo si mobilita, la mente si fa più sveglia e ci si prepara all'azione.

Possibili disagi correlati ad uno stato di stress prolungato · stanchezza fisica e mentale;
. irritabilità;
. variazioni dell'umore;
. stati di tensione;
. difficoltà digestive;
. alterazioni del sonno;
. difficoltà di concentrazione;
. impoverimento delle difese immunitarie;
. possibili sbalzi della pressione arteriosa

L'organismo sottoposto a stress mette in atto una serie di reazioni, dette "sindrome di adattamento generale", in cui si distinguono tre fasi:
1) fase di "allarme": l'individuo riconosce il pericolo insito nello stimolo;
2) fase di "resistenza": viene messo in atto un complesso programma sia biologico che comportamentale, che sostiene la risposta allo stimolo;
3) fase di "esaurimento": quando lo stimolo "stressante" persiste, si verifica una riduzione delle capacità adattative dell'organismo.

Piante officinali tonico-adattogene e fattori nutrizionali utili a contrastare lo Stress
Eleuterococco - Eleutherococcussenticosus. Azione tonico-adattogena, azione antistress ed antifatica; coadiuva le difese immunitarie ed è indicato nei periodi di ridotta capacità di rendimento psico-fisico.
Maca - Lepidiummeyenii. Pianta officinale adattogena, favorisce l'apporto di energia e la vitalità, incrementa anche le capacità di concentrazione, favorisce la lucidità mentale.
Rodiola - Rhodiola rosea. Importante Antistress naturale.

Riconosciuto effetto tonico ed adattogeno sull'organismo;
effetti favorenti anche l'attività mentale, la concentrazione, la lucidità ed il potenziale mnemonico. Agisce anche sul tono dell'umore: adatta per affrontare le situazioni di stress con maggiore efficacia.
Giuggiolo - ZizyphusJujuba spinosa. Da sempre, utilizzato anche contro ansia e disturbi del sonno, rilassa e antagonizza l'azione della adrenalina in eccesso.
Lactium. Bio-sostanza naturale ad azione rilassante (è l'a-casozepina, un decapeptide bioattivo), che diminuisce e corregge i in modo significativo i sintomi correlati ad uno stato effettivo di stress ed ansia, come le tensioni muscolari, l'insonnia causale, possibili disturbi gastro-intestinali, malesseri diffusi, difficoltà di concentrazione, tensioni psico-fisiche e i disturbi dell'umore; inoltre possiede effetti positivi sugli innalzamenti della pressione arteriosa, quando si è sottoposti a forti situazioni di stress. Lactium ® mostra una affinità specifica per alcuni neuro-recettori denominati GABA-A receptors e stimola un neuro-trasmettitore che inibisce l'ansia e l'eccessiva risposta allo stress al cervello.
L-Teanina (da Tè Verde, Camelliasinensis). Bio-sostanza ad azione antistress, favorisce un rapido rilassamento senza sedazione, favorendo il buon umore e l'agilità mentale.
Magnesio. Minerale indispensabile per la salute umana, ma fondamentale in tutte le situazioni o periodi della vita in cui vengono perdute o consumate notevoli quantità di questo prezioso minerale: come stress prolungato (infatti lo stress tende ad esaurire le riserve di magnesio dell'organismo attraverso vari meccanismi, come l'ipersecrezione di adrenalina, dell'ormone antidiuretico, l'ADH, di ormoni corticosteroidi e tiroidei). Tra le innumerevoli azioni biologiche ricordiamo che è implicato nella trasmissione degli impulsi nervosi, stimola le funzioni neuro-muscolari e normalizza il ritmo cardiaco.
Tiamina (B1). La vitamina B1 favorisce la trasformazione dei carboidrati in energia e svolge azione sul sistema nervoso e sull'apparato cardiaco.
Piridossina (B6). Indispensabile nel metabolismo degli acidi nucleici (DNA)e delle proteine: sostiene l'azione di più di 60 enzimi.
Cianocobalamina (B12). Svolge un ruolo primario nel metabolismo dei tessuti nervosi; utile in caso di astenia ed affaticamento.

Erba Vita presenta Antistress Solution, le cui principali funzioni sono:
. esercitare un'azione positiva nei confronti della memoria e delle funzioni cognitive e sostenere le naturali difese dell'organismo per azione dell'Eleuterococco;
. svolgere un'azione tonico-adattogena e contrastare la stanchezza fisica e mentale per la presenza di Maca e Rodiola;
. favorire il rilassamento ed il benessere mentale grazie all'azione di Giuggiolo, Camomilla e 8iancospino;
. promuovere il rilassamento in caso di stress per la presenza di Tiglio e Lavanda;
. contribuire alla riduzione di stanchezza ed affaticamento per azione del Magnesio e della Vitamina 812;
. concorrere al normale funzionamento del sistema nervoso grazie alla presenza delle Vitamine 81 e 86.

ANTISTRESS SOLUTION CAPSULE - INTEGRATORE ALIMENTARE
DOPPIA AZIONE:TONICO-ADATTOGENA E RILASSANTE
A base di: Eleuterococco, Maca, Giuggiolo, Rodiola, Lactium, L-Teanina, Magnesio, Vitamine 81,86 e 812.

Due validi motivi per consigliare Antistress Solution capsule:
1. l'azione rilassante del Lactium in sinergia con Giuggiolo e Teanina;
2. l'azione tonico-adattogena degli estratti e l'effetto "anti-stanchezza" di Vitamine 8 e Magnesio

Lactium: rimedio naturale dall'efficacia dimostrata.
Il Lactium, peptide isolato e purificato, è stato sviluppato a partire da una semplice osservazione dello stato di calma che un neonato presenta in seguito all'allattamento al seno.
Il sistema enzimatico nell'adulto non è più in grado di rilasciare l'a-casozepina, importante decapeptide che può diminuire i disturbi correlati ad uno stato di stress ed ansia. Numerosi studi scientifici confermano la sua utilità: ha effetti positivi su alcuni disturbi dovuti allo stress come tensioni muscolari, insonnia causale, difficoltà di concentrazione, variazioni dell'umore ed innalzamenti della pressione arteriosa su base stressogena.

Piante officinali e fattori nutrizionali.
Pubblicazioni scientifiche hanno confermato il ruolo adattogeno ed ergogenico delle piante officinali utilizzate. La scelta mirata di una miscela sinergica di estratti titolati e standardizzati di Maca, Eleuterococco e Rodiola, garantisce:
- un effetto tonico-adattogeno, - un'azione normalizzatrice sui cambiamenti biochimici legati agli eventi stressogeni, - maggiore resistenza allo stress, - il riequilibrio dell'omeostasi.
Inoltre la sinergia funzionale delle Vitamine del gruppo 8 e del Magnesio coadiuva l'azione degli estratti e riduce stanchezza ed affaticamento.

ANTISTRESS SOLUTION GUM - INTEGRATORE ALIMENTARE CON EDULCORANTI
A base di: Camomilla, Lavanda, 8iancospino e Tiglio.
Confezione: 16 chewing-gum Modo d'uso: 2-4 chewing-gum durante la giornata, da masticare per 15-20 minuti, per favorire un miglior assorbimento.
2 validi motivi per scegliere ANTISTRESS SOLUTION GUM:
1. l'azione positiva sul benessere mentale favorita dalla Camomilla e dal 8iancospino;
2. l'azione rilassante della Lavanda e del Tiglio.

www.erbavita.com

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