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Notizie da Assofarm n° 72


Editoriale
Farmacie comunali
Erba Vita e Assofarm



Editoriale
Dopo un anno, la stessa domanda
 
Fa un certo effetto rileggere oggi quanto scrivevamo un anno fa, nell'editoriale di bilancio che apre l'ultimo numero dell'anno di Notizie da Assofarm.
Dodici mesi fa, al nuovo Governo Monti e ad istituzioni più attempate scrivevamo alcune cose.
 
"Intendiamo riportare all'ordine del giorno l'opportunità di creare un legame tra fatturato e numero dei farmacisti presenti in ogni farmacia. Se, ad esempio, dovesse esserci un farmacista ogni 400.000 euro di farmaci venduti, non solo si creerebbero più posti di lavoro, ma si libererebbe il singolo farmacista dai doveri di semplice commesso pressato dai clienti in fila, lasciandogli il tempo di dispensare consigli al cittadino".
Di fronte alla possibilità di abbassare il quorum degli abitanti per ogni farmacia da 5 a 4.000, ricordiamo che Assofarm si era già espressa a favore della proposta dell'allora Ministro Turco, che prevedeva di arrivare addirittura al livello di 3.500 abitanti per farmacia.
È però importante fare in modo che tale riforma riesca anche a risolvere il problema dell'assenza di farmacie in aree periferiche in cui manca ogni altro tipo di presidio sanitario, e che salvaguardi il diritto di prelazione dei sindaci, a favore di un maggiore bilanciamento numerico tra farmacie private e pubbliche".
 
"Ancora una volta, cambiano i ministri ma rimangono gli stessi limiti nel comprendere quali sono i veri servizi sanitari erogabili in farmacia. Questi possono certamente essere la misurazione della pressione e altri indicatori minimi di salute personale, le prenotazioni di visite specialistiche e, nelle farmacie dove è logisticamente possibile, la presenza di infermieri. Ma i veri servizi erogabili unicamente in farmacia e dal farmacista, si riferiscono alle peculiarità della sua professione. Pensiamo ad una serie di interventi che il farmacista può realizzare a sostegno di una corretta terapia farmacologica prescritta dal medico e che il paziente deve seguire. Lo sviluppo e la formalizzazione di Buone Prassi della dispensazione farmaceutica, l'istituzione di un Registro farmaceutico del paziente, meccanismi di tutoraggio delle terapie e altri elementi della pharmaceutical care sono i veri servizi sanitari erogabili in farmacia e che contribuirebbero in maniera sostanziale a ridurre i ricoveri ospedalieri e i conseguenti aggravi di spesa sanitaria ad essi legati.
Infine, giusto un anno fa chiedevamo "che tipo di farmacia vogliono nel futuro del nostro paese? Se intendono la farmacia come null'altro che un negozio specializzato nella vendita di farmaci, non tanto diverso da una pasticceria che vende unicamente dolciumi, allora risponderemo che le proposte "liberalizzatrici" contenute nelle prime bozze del decreto di metà dicembre erano pienamente coerenti con queste volontà. "Se invece risponderanno che, al pari della nostra federazione, credono che la farmacia sia e debba rimanere una parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale, e che debba essere riformata proprio per rispondere sempre più alle nuove esigenze di questo stesso sistema, in termini di miglioramento qualitativo del servizio e risparmi, allora avremo certamente modo di approfondire alcune argomentazioni che portiamo avanti da anni".
 
A un anno di distanza questa domanda non solo è ancora aperta, ma è sempre più pressante. All'inconcludenza della politica e delle istituzioni, risponde una realtà che si fa di mese in mese sempre più critica.
Se la nuova remunerazione è slittata in avanti di sei mesi e non si hanno notizie del rinnovo della convenzione, non possono essere posticipate le chiusure dei bilanci delle farmacie. Essi danno notizia di sé, e non sono buone nuove.
Se le domande, le proposte e le considerazioni di un anno fa sono ancora valide, ciò non significa che tutto sia come allora. Non lo è la farmacia italiana, che è più povera.
E l'unica certezza sul futuro sta nella constatazione che con le leggi approvate ad oggi riguardo limiti e tetti di spesa, nei prossimi 2 anni registreremo un trend di circa -20% di entrate provenienti dal SSN.
A ciò si aggiunge la questione delle nuove farmacie in base ai concorsi banditi.
Oltre 2.200 nuovi esercizi "sparsi" sul territorio senza la moderazione né della pianta organica e né del diritto di prelazione dei sindaci rischiano di logorare ulteriormente la redditività di tutte le farmacie, e di creare guai seri a quei farmacisti che avevano investito somme ingenti nell'apertura di nuovi esercizi.
Meno redditività pro-capite, più farmacie. E' questa la risposta dello Stato?
 
Oppure dobbiamo ancora attenderla?
La mancanza di risposta, si dirà, è certamente una risposta essa stessa. Ma questa risposta sta inesorabilmente producendo una mancanza della farmacia italiana così come essa è oggi e come essa vuole divenire nel futuro del nostro paese.
 
Francesco Schito
Vice Presidente Assofarm
 


La complessità di un momento
 
La ricca rassegna stampa di questo numero di Notizie da Assofarm riguardante il mondo della farmacia comunale fa luce sulla complessità del momento e sulla notevole varietà di approcci adottati da amministrazioni e aziende locali per far fronte alle crisi del nostro paese.
 
La forza dell'informazione e del sociale
Ecco quindi come i casi di Bolzano, Empoli e Ferrara ci ricordano lo specifico impegno delle farmacie comunali in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sanitaria, oppure in sostegni diretti a progetti di solidarietà sociale. Impegni che continuano a non venir meno anche di fronte a bilanci societari sempre più magri. Esempi lampanti di come la farmacia comunale, seppure attenta al rigore finanziario delle proprie casse, non dimentichi mai la propria mission sociale
 
Credere nel futuro, grazie alle competenze
Se così non fosse, se non si credesse in un proprio ruolo ben definito e non facilmente sostituibile all'interno dei tessuti locali, non si avrebbero comuni che, a dispetto di una certa atmosfera pessimista sul nostro settore, investirebbero nell'apertura di nuove farmacie comunali. è quanto accade nel Bresciano e in Piemonte. Si tratta di scelte oculate, risultate da una profonda conoscenza tanto del territorio (valga l'esempio delle riflessioni del sindaco di Castrezzato) e delle dinamiche aziendali della farmacia comunale.
I casi di vendita delle farmacie comunali (sempre senza grandi successi economici) è stata spesso generata da un mix di mancanza di tali riflessioni e competenze mescolate a motivazioni politiche ben diverse dalla sistemazione dei conti pubblici.
Come noto, la nostra federazione è contraria alla dismissione di un patrimonio pubblico, costruito nei decenni attraverso risorse pubbliche e ancora oggi in grado di generarne di nuove e offrire innumerevoli valori aggiunti sociali alle comunità locali.
 
Popolazione e sindaci che ci credono
Evidentemente non siamo i soli a pensarla così. A Vigevano registriamo la formazione di un vero e proprio movimento popolare impegnato nella salvezza delle farmacie comunali.
Mentre a Genova il Comune riorganizza l'intera rete dei presidi, sacrificando alcune farmacie nel tentativo di salvare le altre. Si può essere più o meno d'accordo con una strategia simile, ma è chiaro l'intento dell'amministrazione di preservare questo patrimonio collettivo che è la farmacia comunale.
 
Approcci di sistema
L'operazione di rinnovamento grafico operata ad Aosta è di grande interesse, perché sottende una concezione di farmacia comunale nuova e al passo coi tempi.
Assofarm ha fornito gratuitamente a tutti gli associati un logo delle farmacie comunali scelto con una indagine nazionale al fine di ottenere un riconoscimento visivo unico per tutto il paese. Il costo sostenuto e' stato di euro 1500 e ne auspichiamo l'adozione da parte di tutte le associate.
Prospettive di sistema che, seppure su temi differenti, si ritrovano anche nelle iniziative di Torino, Arezzo e Imola.
Progetti che sono un esempio concreto e di successo di come si possano creare sinergie coi diversi attori del territorio e secondo prospettive locale-nazionale.



FarmacoAmico: a Imola il progetto di recupero e riutilizzo dei farmaci non scaduti
 
A metà novembre scorso è partito "FarmacoAmico", il progetto sperimentale per la raccolta separata e il riutilizzo dei farmaci non scaduti. Il progetto è promosso da Hera e vede il coinvolgimento di numerosi soggetti locali e non solo, quali l'Ausl di Imola, il Con.Ami, Sfera Farmacie, la Caritas Diocesana, l'Ordine dei Farmacisti di Bologna, per creare una rete solidale sul territorio. I farmaci raccolti verranno infatti riutilizzati dall'Ambulatorio della Caritas di Imola per la cura dei propri assistiti.
Coordinamento e supervisione sono affidati a Last Minute Market, società spin-off dell'Università di Bologna che ha creato un modello per il recupero dei beni alimentari ma ha poi esteso i propri servizi anche ad altre categorie di beni, quali, appunto, i prodotti parafarmaceutici e i medicinali.
I farmaci potranno essere depositati dai cittadini in appositi contenitori verdi messi a disposizione da Hera presso le farmacie comunali di Imola, appartenenti a Sfera Farmacie, ben distinti dai contenitori di farmaci scaduti destinati allo smalti mento. Anche l'Ausl di Imola, attraverso il proprio servizio di assistenza domiciliare, raccoglierà i farmaci non utilizzati dai pazienti in carico e li depositerà nell'apposito contenitore collocato nella sede degli infermieri presso il Nucleo di Cure Primarie dell'Ospedale Civile di Imola.
Per poter essere inseriti nel circuito di riutilizzo i farmaci dovranno avere dei precisi requisiti, tra i quali una validità residua di almeno 6 mesi e le confezioni in uno stato perfetto di conservazione, con lotto e scadenza perfettamente leggibili. Saranno invece esclusi i medicinali che richiedono particolari precauzioni per la loro conservazione, come la catena del freddo, quelli di solo impiego ospedaliero e gli eventuali farmaci stupefacenti.
L'Ambulatorio della Caritas, quindi, seguendo le precise modalità operative di stoccaggio, conservazione e riutilizzo concordate con l'Ausl, prenderà in consegna i farmaci collocati nelle farmacie di Sfera: Farmacia dell'Ospedale (via Emilia, 95), Cavour (via Cavour 1/A), Michelangelo (Piazzale Michelangelo, 9), Pedagna (via Rossini, 29). La società promuoverà l'iniziativa presso dipendenti e clienti, affiancando la Caritas nella cernita e selezione dei farmaci raccolti, così come il Con.Ami sosterrà e parteciperà alle attività di promozione del progetto.
Hera, oltre a mettere a disposizione i contenitori, garantirà anche il servizio di ritiro presso l'Ambulatorio Caritas dei farmaci recuperati ma non utilizzabili e quindi destinati, dopo una fase di cernita, allo smaltimento come rifiuto. Anche l'Ordine dei farmacisti di Bologna ha aderito al progetto, fornendo il proprio impegno per promuovere l'iniziativa e affiancare l'Ambulatorio Caritas per la cernita dei farmaci recuperati.
E' prevista anche una fase due del progetto, nella quale potranno essere individuati ulteriori enti beneficiari (Enti di assistenza locali o Enti No Profit coinvolti in progetti di cooperazione in Paesi in via di sviluppo) che potranno richiedere la presa in carico di eventuali farmaci che l'Ambulatorio Caritas non utilizza, impiegandoli per i propri fini istituzionali sotto la supervisione di un medico.
FarmacoAmico rappresenta un'azione concreta per la prevenzione dei rifiuti, l'estensione del ciclo di vita dei beni e, soprattutto, il riutilizzo per la stessa finalità per cui sono stati concepiti e si inserisce pienamente in una esperienza concreta di responsabilità sociale condivisa a livello territoriale: istituzioni, imprese, società civile condividono un'iniziativa che coniuga la sostenibilità (meno rifiuti) e la solidarietà (più aiuti ai bisognosi).



Carenza di farmaci, protocollo italiano modello in Europa
 
Il protocollo d'intesa per l'istituzione di un sistema di monitoraggio delle carenze nella rete distributiva firmato nel maggio 2011 dalle associazioni di categoria rappresenta un buon modello per tutta Europa. È quanto emerge dalla dichiarazione comune approvata all'unanimità dall'Assemblea generale dei farmacisti europei del Pgeu, di cui è appena stato eletto presidente l'italiano Maximin Liebl. L'assemblea si è, infatti, soffermata sul problema della carenza dell'approvvigionamento dei farmaci citando l'esperienza italiana come possibile soluzione. L'obiettivo del protocollo è quello di fornire «un immediato e tempestivo riscontro all'intera filiera di quei casi in cui siano previste temporanee carenze di prodotti». Allo scopo, le sigle firmatarie (Adf, Assofarm, Farmindustria, Federfarma, federfarma Servizi e Fofi) hanno organizzato «un sistema elettronico di comunicazione tra le singole imprese e le associazioni della distribuzione intermedia e finale», in sostanza un indirizzario istituzionale cui farmacie e aziende distributrici potranno inviare per mail la segnalazione di eventuali intoppi logistici.[...]
(farmacista33)



Farmacie comunali
Bolzano: un racconto sul tema del risparmio farmaceutico
 
Sono sei le Farmacie Comunali presenti sul territorio cittadino che si differenziano da quelle private per le molteplici attività svolte in campo sociale e di promozione del benessere e della salute. Per tali ragioni promuovono iniziative volte a diffondere l'informazione e la conoscenza in materia di salute e benessere svolgendo anche un'importante funzione di prevenzione. Nel tentativo di favorire il risparmio delle famiglie e dei consumatori, sono solite realizzare nell'arco dell'anno campagne promozionali e iniziative varie.
A metà dicembre l'Assessore comunale alle Politiche Sociali Mauro Randi ha illustrato le ultime attività promosse in ordine di tempo dalle Farmacie Comunali.
 
Tra queste spicca la pubblicazione di un racconto di Simone Moglioni farmacista in servizio presso la comunale di via del Ronco dal titolo "La capsula del tempo" che affronta il tema dello spreco dei farmaci. "Il risparmio in questo campo è un tema tra i più attuali e scottanti degli ultimi tempi. I dati -ha affermato Randi- ci dicono che annualmente sono circa 700 milioni gli Euro buttati dalla finestra in farmaci scaduti e mai utilizzati. Una cifra davvero enorme con la quale si potrebbero realizzare progetti ed opere a favore della comunità". Il racconto distribuito gratuitatamente in tutte le Farmacie Comunali, offre una preziosa occasione per sensibilizzare consumatori e cittadini ad un uso più consapevole ed attento del farmaco e nel contempo lancia anche un chiaro messaggio a tutti, affinché vengano adottati opportuni prowedimenti per ridurrnee la spesa. E' una valida opportunità per fermarsi a riflettere su alcuni comportamenti quotidiani sbagliati. Il racconto "La capsula del tempo" è risultato vincitore della sezione riservata ai farmacisti del VI Premio Letterario CISAF (Collegio Indipendente Subalpino Arti Farmaceutiche - associazione culturale fondata da farmacisti) e sarà distribuito gratuitamente nelle farmacie comunali".
 
Lo stesso Assessore Randi ha fatto il punto della situazione sull'apertura della nuova Farmacia Comunale nel quartiere Firmian.
"I lavori di adeguamento dei locali -ha detto Randi- stanno procedendo e nel contempo è in fase di ultimazione il capitolato degli arredi. A breve sarà attivata la gara d'appalto. Si stima che il trasferimento possa avvenire nella primavera del 2013.
 
Nel corso della conferenza stampa il responsabile del Servizio Farmaceutico Comunale Mauro Trincanato ha sottolineato che nel corso del 2012 è stata realizzata un'indagine sul grado di soddisfazione della clientela, contattando tramite un'agenzia specializzata (Apollis) 3221 clienti e raccogliendo giudizi e criticità attraverso la compilazione di appositi questionari. L'esito finale è stato positivo, con una media complessiva di giudizio pari a 8,5 su una scala da 1 a 10. Punto di forza il rapporto della clientela con il personale delle farmacie comunali, che viene descritto come "molto positivo, sia dal punto di vista della professionalità e della consulenza che della gentilezza". Anche l'organizzazione del servizio, l'accessibilità e la gradevolezza dell'ambiente sono stati giudicati in modo positivo, così come le offerte stagionali e gli sconti praticati. Tra le proposte di miglioramento: ampliamento degli spazi all'interno di alcune sedi, anche per migliorare la riservatezza, orari di apertura prolungati, maggiori possibilità di parcheggio (in alcune sedi).
 
Lo stesso Trincanato ha annunciato che nella primavera del 2013 sarà pubblicata la carta dei servizi che costituisce il "biglietto da visita" del Servizio Farmaceutico. Un documento che "illustra e descrive le tipolgie di servizi e le modalità di erogazione delle varie attività offerte dalle farmacie comunali e costituisce nel contempo un impegno verso la cittadinanza in ordine alla qualità dei servizi offerti" .
 
Tra le altre inziative promosse dalle Comunali si segnala quella denominata "farmacia delocalizzata". Il farmacista Simone Moglioni autore della pubblicazione ha ricordato come nelle scorse settimane la Farmacia Comunale Ronco , in collaborazione con la ditta Dukan, specializzata in alimenti dietetici, ha promosso un'iniziativa che costituisce una prima nazionale.
In collaborazione con il Bar Palermo sono stati preparati una serie di piatti utilizzando i prodotti dietetici venduti in farmacia e alla degustazione-pranzo sono stati invitati, presso tale locale, alcuni clienti della farmacia, circa 25 persone. [...]
(Comune Bolzano)



Farmacie Comunali
Arezzo, firmato l'accordo sul Cup: salve analisi e visite
 
Il 12 novembre scorso è stato firmato l'accordo tra le farmacie, sia pubbliche che private con da una parte Cispel e Federfarma, e la Usl, sulla questione prenotazione di visite e analisi e sull'asssitenza integrativa. L'accordo era stato disdettato nei giorni scorsi. Le motivazioni? Un servizio giudicato sottopagato. Adesso arriva una nuova firma. Un nuovo accordo che mette pace tra le parti e ristabilisce un equilibrio su due settori strategici, quelli delle prenotazioni di visite e analisi e della cosiddetta assistenza integrativa, che prima di tutto coinvolge determinate fasce di pazienti. Quelli che si rivolgono alle farmacie per esempio per richiedere pannoloni, insulina, le "strisce" di uso diabetico e tante altro.
L'accordo è stato firmato lunedì 12 novembre dal Direttore Generale della Asl 8 il dottor Enrico Desideri, dal Presidente di Federmarma Arezzo dottor Roberto Giorni e dal Referente Cispel Toscana dottor Gianfranco Benedetti. Con la firma si decide, in attesa delle nuove modalità di rimborso, di mantenere lo svolgimento delle attività di Cup e Assistenza integrativa. La disdetta dei giorni scorsi infatti sarebbe diventata effettiva da gennaio. Ma le trattative non si sono arenate e hanno avuto la meglio. Il direttore generale della Usi Enrico Desideri ha convocato le parti e lunedì scorso è arrivata la chiusura dell'accordo. Dal 1 gennaio 20131aAsi è disposta ad erogare una quota aggiuntiva massima equivalente a 1,5 euro paziente/mase per l'Assistenza Integrativa che verrà liquidata mensilmente come acconto. Secondo l'accordo la quota potrà eventualmente essere rivista dopo verifica a sei mesi per il raggiungimento dei seguenti obbittivi: 'promozione nella popolazione di corretti stili di vita, del miglior uso dei farmaci, e in particolare dell'uso prudente e rigoroso degli ausli integrativi', tale da permettere almeno il recupero equivalente della cifra aggiuntiva erogata dalla Asl.
 
L'accordo è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato i rappresentanti dell'Azienda Farmaceutica Municipalizzata (Gianfranco Benedetti) e di Federfarma Arezzo (Alberto Sansoni), al DG Enrico Desideri nella sede Asl di via Curtatone. In tale contesto anche la restituzione degli ausili in eccesso verrà valuitato in termini di fattibilità. AI fine del monitoraggio/verifica, sarà costituita una commissione paritetica di valutazione accordo.
La quota aggiuntiva massima di 1,5 euro subirà un decremento proporzionalmente al mancato raggioungimento di questi obbiettivi. Le farmacie continueranno comunque a fatturare il 5% del costo del materiale erogato al netto di Iva.
La firma avrà valenza inderogabile e non ritrattabile per il solo anno 2013 ed eventualmente seguita dalla firma del Disciplinare Tecnico già condiviso per il Cup.
(La Nazione)



Torino: farmaci scontati per chi vive nelle case popolari

Sconti per chi abita nelle case popolari a Torino. Lo prevede un protocollo d'intesa siglato nei giorni scorsi dalle farmacie comunali di Torino e dall'Agenzia territoriale per la casa (Atc). Ai cittadini che vivono nei condomini dell'Atc, verrà consegnata una tessera che prevede una riduzione dei prezzi delle referenze di parafarmaco del 20% e la consegna a domicilio dei farmaci per chi è impossibilitato a recarsi in farmacia.
A partire dal mese di gennaio, la tessera potrà essere ritirata gratuitamente, insieme all'elenco dei 34 presidi che aderiscono al progetto, presso la sede dell'Atc.
«Lo sconto» ha spiegato l'amministratore delegato delle farmacie comunali torinesi, Gabriele Cavigioli «sarà del 20% sul parafarmaco (medicazione, integratori alimentari, alimenti, prodotti erboristici, articoli per l'infanzia, presidi sanitari e apparecchi elettromedicali, igiene personale, cosmesi ecc.), mentre sui farmaci da banco (OTC) valgono le offerte bimestrali che l'Azienda applica a tutti i clienti indistintamente, come da normativa in vigore. Riguardo i farmaci di fascia C è allo studio un listino di referenze a prezzi particolarmente contenuti. Il mancato ricavo si inserisce nei costi sociali, circa 230 mila euro, che ogni anno destiniamo a iniziative a favore dei cittadini».
«L'aiuto dei farmacisti è davvero importante» è il commento di Elvi Rossi, presidente dell'Atc «basti pensare che nelle case popolari di Torino, su un totale di circa 40mila persone, vivono 2.000 famiglie a reddito zero e quasi 5.000 hanno un reddito complessivo come nucleo familiare di 10.000 euro all'anno". Inoltre, ha aggiunto Rossi "nelle case Atc abitano oltre 10mila anziani».
(farmacista33)



Farmacie comunali
Bresciano, nuova farmacia
 
Strada spianata a Castrezzato per la farmacia comunale. A confermarlo è il sindaco Gabriella Lupatini, che ha perseguito questo progetto per mesi, tentando tutto il possibile per aprire un servizio in più ma anche una rendita nuova per il Comune. «Ormai ci siamo - spiega il primo cittadino -, poiché il 20 dicembre verranno aperte le buste per l'aggiudicazione della gestione. Spero, ma ne sono sicura, che ci siano parecchie domande. Si tratta di un'attività appetibile, anche perché con una sola farmacia privata Castrezzato era sottostimata in questo servizio, tanto più che la popolazione è cresciuta rapidamente negli ultimi anni raggiungendo i 7500 abitanti». L'apertura non dovrebbe andare oltre il mese di marzo, se si considera che la costruzione è già stata realizzata nella zona nord, a ridosso del supermercato Famila, mentre resterà ai gestori il compito di arredare e sistemare il locale. Per il Comune si tratta di una spesa di 350 mila euro, che verrà recuperata con certezza, ossia indipendentemente dagli utili di gestione, in sette anni. Il Comune ha infatti previsto una rendita di gestione, combinata al costo di affitto della struttura, pari a 50 mila euro all'anno e una provvigione di rendimento pari al 4% del fatturato oltre il milione di euro.
«È un traguardo di cui andiamo particolarmente orgogliosi - spiega Lupatini - perché lo riteniamo un importante servizio per la cittadinanza oltre che una fonte di rendita per le casse comunali, tanto più che lo consegnamo agli amministratori futuri con la possibilità di monetizzare ulteriormente tale risorsa». La Giunta, infatti, non ha escluso la possibilità nei prossimi anni di liquidare la farmacia comunale, cedendola interamente al gestore in carica o ad altri acquirenti. «È un'ipotesi remota - spiega Lupatini - ma che non scartiamo perché potrebbe rappresentare in tempi di magra una occasione di liquidità importante per opere urgenti, tanto più che il nostro Comune sta navigando in condizioni ottimali dal punto di vista finanziario, ma con paurosi vincoli del Patto di Stabilità che ci impediscono di progettare anche nel medio periodo».
I(Bresciaoggi)



Farmacie comunali
Aosta cambia immagine

Le quattro farmacie Comunali di Aosta (Corso Ivrea, Corso Battaglione, Via Saint-Martin-de-Corléans e Viale Conte Crotti) cambiano faccia e veste grafica, per venire incontro alle esigenze degli utenti.
L'intento principe è quello anzitutto di creare una vera e propria "rete", come spiega il Presidente dell'APS Guido Grimod: "Avevamo principalmente due obiettivi: far percepire ai cittadini il fatto che le farmacie costituissero una unica rete di servizi e agevolare l'organizzazione interna della farmacia stessa, aiutando l'utenza ad orientarsi con una comunicazione più immediata e comprensibile progettata dalla grafica Raffaella Santamaria".
Un restyling che attualizza il "visivo" della farmacia attraverso una rivisitazione dell'iconografia classica: "Il marchio delle farmacie Comunali - spiega Raffaella Santamaria, grafica pubblicitaria che ha curato tutta l'immagine coordinata e l'intero apparato grafico - punta sulla concezione di servizio pubblico appositamente creato per i cittadini. L'idea è stata quella di unire la croce tipica delle farmacie, elemento immediatamente identificabile, con un cuore, simbolo essenziale della volontà di prendersi cura del cittadino/utente parlando ad un target più ampio possibile, percepibile e riconoscibile immediatamente da tutti". La rivisitazione(che ha avuto il costo decisamente contenuto di circa seimila euro, comprensivi di tutta la progettazione e la realizzazione) non si ferma però al solo marchio, concretizzandosi in seguito in tutta una serie di elementi interni alla struttura come la cartellonistica che suddivide le varie aree della farmacia. "Questa iniziativa è solo l'inizio di un progetto - conclude il presidente Grimod - che porterà il prossimo anno al nuovo sito internet delle farmacie e che vedrà la stessa veste grafica presentata oggi. La volontà è quella di semplificare, con le varie farmacie suddivise e riconoscibili per colore del marchio e non più per numero, e di fidelizzare i clienti lasciando trasparire che la farmacia è un servizio, è la "vostra" farmacia".
(aostasera.it)



Vigevano, petizione per salvare le farmacie comunali
 
«Il nostro sindaco, Andrea Sala, ha deciso di vendere le nostre/vostre farmacie a terzi, facendo in modo che non esista continuità di lavoro per le vostre farmaciste. Chiediamo la vostra collaborazione affinché possiamo continuare a lavorare per voi.
Per noi non siete solo clienti, ma persone con le quali si è instaurato un bel rapporto di fiducia e amicizia. Aiutateci a farci sentire». Le tredici dipendenti delle tre farmacie comunali stanno promuovendo una petizione. In tre giorni, sono già state raccolte 1.500 firme contro la vendita delle farmacie e contro l'eliminazione della clausola di garanzia che prevede, con la cessione, anche l'assunzione per tre anni del personale in servizio.



Farmacie comunali
Genova: un piano per salvare le Farmacie
 
Nel quadro delle aziende partecipate dal Comune, Farmacie Comunali versa oggi in una condizione di grave difficoltà, prossima al fallimento, che può essere imputata in gran parte a condizioni particolari del settore: stando ai dati Federfarma, tutte le farmacie stanno sentendo i colpi della crisi con una generale caduta dei ricavi, dovuta da un lato alla riduzione della spesa sanitaria, anche attraverso il sempre maggiore ricorso ai farmaci generici, su cui i margini sono molto più bassi (il valore medio delle ricette è passato dai 24 euro del 2006 ai 13 di quest'anno); e dall'altro a un calo significativo delle vendite di prodotti da banco e di prodotti non medici, come la cosmetica, addirittura superiore al 50%.
In questo contesto negativo, Farmacie Comunale SpA si avvia a chiudere in passivo il terzo esercizio consecutivo, avendo già completamente eroso il capitale sociale ed anzi avendo accumulato un deficit anche in quel senso.
La Giunta Comunale ha quindi iniziato la definizione di una delibera che sia in grado di risolvere la situazione.
Sono stati previsti alcuni interventi:
- ricostituire il capitale sociale, con una somma di 210.000 euro;
- procedere ad una riorganizzazione del servizio, per agire sul lungo periodo sulla struttura dell'azienda ed interrompere la tendenza negativa nei conti.
Attualmente le 11 farmacie comunali impiegano 43 dipendenti: 3 amministrativi, 9 magazzinieri e una trentina di farmacisti. L'intenzione è di concentrare il personale su 8 delle 11 farmacie, azione che permetterà di aumentare gli orari di apertura delle strutture, con particolare attenzione ai sabati mattina ed al periodo delle ferie estive, e quindi di migliorare il servizio offerto ai cittadini. Sarà possibile ridurre i costi per lavoro straordinario, attualmente inevitabili per garantire le aperture di 11 strutture, e il ricorso ad assunzioni temporanee di personale esterno per ovviare ad assenze per ferie o altre motivazioni.
Inoltre, si porrà attenzione ad investimenti che permettano di migliorare anche logisticamente l'efficienza delle farmacie: ad esempio si sta studiando la possibilità di usare alcuni locali di proprietà comunale contigui alla farmacia di via Isonzo, per ingrandirla e migliorarne la funzionalità.
Infine, saranno salvaguardati i posti di lavoro nella stessa azienda o nell'ambito del Comune di Genova.
Le licenze delle restanti 3 farmacie verranno cedute, attraverso un bando di evidenza pubblica che verrà elaborato a breve; trattandosi di tre strutture di dimensioni contenute (Via Coronata, Via Modigliani a Marassi Alta e Via Linneo al Quartiere CIGE a Begato), l'auspicio del Sindaco e dell'Amministrazione è che vengano rilevate da giovani farmacisti, in grado di offrire maggiore flessibilità organizzativa, che permetta alle farmacie di rivelarsi più competitive ed efficienti di quanto possa garantire una gestione pubblica. In ogni caso si manterrà la funzione degli esercizi, che rimarranno farmacie.
Il Sindaco ha quindi sottolineato come attraverso questa operazione, che è stata discussa con le organizzazioni sindacali e con la maggioranza, si otterrà il risultato di salvare l'azienda con un intervento strutturale e sostenibile sul lungo periodo, senza indebolire ed anzi potenziando il servizio offerto dal sistema delle farmacie pubbliche ai cittadini, mettendo probabilmente in condizione di lavorare meglio le tre farmacie che verranno cedute e salvaguardando tutti i posti di lavoro.
(Comune Genova)


 
Farmacia a Volpiano

Cittadina di poco più di 15mila abitanti, situata nell'area del basso Canavese, ha visto il 3 dicembre 2012, l'inaugurazione della prima farmacia comunale della città. La gestione è affidata all'ASM Venaria, l'Azienda Multiservizi di Venaria Reale che ha esperienza nel settore da oltre quaranta anni, ed ha aperto nel territorio provinciale altre venti farmacie. Presenti all'apertura ufficiale il sindaco Emanuele De Zuanne, l'assessore al Commercio Christian Furbini, il presidente ed il direttore dell' ASM Venaria, Flavio Dell'Amico e Mario Corrado, la direttrice della farmacia, la dottoressa Michela Gianotti e il dottor Emanuele Riva, autorità pubbliche e diversi cittadini. Dichiara soddisfatto il sindaco De Zuanne «Come la convenzione con ASM Venaria recita, abbiamo deciso che il 4,5% circa del fatturato lo impegneremo verso iniziative socio assistenziali. Nello specifico verso l'asilo nido, servizio che nel nostro comune è tra le eccellenze». La farmacia è situata in corso Arnaud 2, in zona San Michele, in una posizione strategica che incontra la viabilità del basso Canavese e del Chivassese, ha a disposizione dei clienti un ampio parcheggio gratuito.
 


Farmacie comunale
Empoli: le Farmacie Comunali mettono 10mila euro per educazione sanitaria
 
Società delle Farmacie Comunali di Empoli protagonista sul territorio con progetti fino a 10mila euro che hanno coinvolto decine di studenti dalla più svariata natura. I risultati del progetto e le prossime iniziative sono state presentate oggi, mercoledì 28 novembre, nella sala Virgilio Carmignani del municipio, alla presenza dell'assessore alla pubblica istruzione del comune di Empoli, Eleonora Caponi, Marinella Puccio, direttore della società Farmacie Comunali, Luca Bartolesi, amministratore unico della società; Barbara Zari, dirigente del primo circolo e Cristina Viti, coordinatrice del progetto, Michela Acconci in rappresentanza del secondo circolo, Cristina Cellai, per il terzo circolo; Marco Giglioli per le scuole medie. I progetti, come detto, hanno molteplici sfaccettature: dallo studio di alcune immagini e paragonate alla salute, la realizzazione di un orto botanico con particolari tecniche e infine un'educazione con norme e prevenzione per la salute.
Ecco l'elenco dei progetti. Stili di vita: l'arte fa bene alla salute' lo ha presentato il primo circolo con Barbara Zari e Cristina Viti e sarà finanziato con 2306 euro: "La scuola è impegnata in prima linea, vuole trovare dei canali alternativi, è un segnale di coraggio. Noi immaginiamo un albero che mette le proprie radici sul territorio e sono i ragazzi che con le loro esperienze offrono i frutti per la realtà locale e le persone con le quali parleranno in futuro. Cultura e arte fanno bene alla salute, dal 1999 il nostro circolo si è impegnato, iniziando il progetto 'Letture', i comportamenti che insegniamo sono pura prevenzione e sono di vitale importanza" .
Il secondo progetto invece prende il titolo di 'Erbe, piante, cibo e salute'. È stato presentato dal secondo circolo e costa 2443 euro. Presente alla conferenza stampa Michela Acconci che ha spiegato tutto il procedimento: "I ragazzi si sono trasformati in agricoltori e presto un'altra collaborazione con Casa Gazzarri darà i suoi frutti con uno spettacolo".
Il terzo progetto che ha ottenuto un finanziamento di 2467 euro si chiama 'A scuola per crescere insieme - educazione alla salute: il benessere degli alunni attraverso l'attività motoria' e viene relazionato dal terzo circolo con Cristina Cellai: "Abbiamo instaurato una relazione anche con l'Airone e grazie a questo finanziamento siamo riusciti ad acquistare materiale igienico sanitario che altrimenti non saremmo mai riusciti a soddisfare. Si tratta di un progetto allargato a decine di studenti, in cui si vuoi discutere riguardo ai disagi che i ragazzi hanno. D'altronde prevenire è meglio che curare".
Il quarto progetto invece prende il nome di "Le piante officinali. ..dallo speziale al farmacista", presentato dalla scuola secondaria statale Busoni Vanghetti con un finanziamento di 2896 euro, che sarà erogato una volta che l'opera sarà conclusa. A parlarne c'è Marco Giglioli: "Si tratta di un orto botanico che ha visto i ragazzi entusiasti, ben visibile anche da via Sanzio, con pianti ne officinali che sono arrivate da Firenze, Pisa e anche da collezioni private. Adesso gli studenti sono orgogliosi della loro opera e sarebbero ben felici di guidare i cittadini in una sorta di tour".
I lavori presentati sono stati ben strutturati e sicuramente utili alla formazione di una coscienza sanitaria di base.
Il tema del mantenimento dello stato di salute, quale azione preventiva rispetto alla cura della malattia, rientra nelle scelte strategiche della società Farmacie Comunali di Empoli: il personale viene nello specifico formato per svolgere anche la funzione di educatore sanitario con lo scopo di trasferire il messaggio e la cultura delle buone prassi sanitarie preventive rispetto alla cura della malattia.
Eleonora Caponi ha ringraziato gli insegnanti, la società Farmacie, l'ex assessore Annalisa Fiore che ha dato il via a questa collaborazione ed ha evidenziato quanto "Farmacie e la scuola proseguano questo percorso anche nel futuro, perché i bambini siano coinvolti nella educazione alla salute". Luca Bartolesi ha parlato della volontà di far crescere le loro risorse come società per attività di questo tipo a sfondo sociale ed educativo, "le idee che nascono per caso sono sempre le migliori ed anche con poco si possono realizzare grandi cose. Troveremo il modo di continuare queste collaborazioni, perché Farmacie è anche questo. Il nostro bilancio ci consente di destinare una sorta di fondo per questi progetti e anche il 2012 è stato un anno importante, anche perché non dobbiamo dimenticarci che è fondamentale dare una maggiore conoscenza ed educazione sanitaria ai più piccoli".
Marinella Puccio ha sottolineato il ruolo attento della società Farmacie e che è importante "far maturare una conoscenza sulla educazione sanitaria a questi bambini per uno stile di vita sano". Per questo motivo lancia l'appello: "Dobbiamo proporre nuovamente un calendario di formazione dentro le scuole, perché il progetto iniziale alla fine non è andato in porto".
(gonews.it)


 
Farmacie comunali
Ferrara: AFM in aiuto ai bambini sieropositivi di Singureni
 
Con una donazione di farmaci di prima necessità, l'Azienda Farmacie Comunali partecipa al progetto di cooperazione umanitaria della Fondazione Bambini in Emergenza di Singureni in Romania.
L'iniziativa che ha lo scopo di soccorrere i bambini abbandonati perché ammalati di Aids, nasce da un'idea del giornalista Mino Damato, scomparso nel 2010. Un'attività poi continuata con grande impegno grazie alla moglie Silvia Saini.
"Quello della solidarietà - dichiara il presidente di Afm Sergio Caselli - è un valore importantissimo. Un valore che anima tutti coloro che prendono parte a questo progetto che intende dare un segno tangibile di speranza ai bambini colpiti dal terribile virus".
"In questi anni - aggiunge il direttore di Afm Riccardo Zavatti - abbiamo donato molti farmaci anche per mezzo dell'iniziativa "Ancora Utili!" la quale ci ha permesso di raccogliere e riutilizzare medicinali non scaduti provenienti dalle donazioni di privati cittadini, di ambulatori e strutture ospedaliere".
Domani, in occasione della giornata mondiale per la lotta all'Aids, per mano di un gruppo di bambini, avverrà il taglio del nastro della nuova casa di prima accoglienza per i piccoli sieropositivi nel villaggio di Singureni, poco distante da Bucarest.
All'inaugurazione, in rappresentanza di AFM, sarà presente il farmacista Stefano Gamberini che in questa speciale circostanza consegnerà antibiotici ed antifebbrili ad uso pediatrico donati dall'Azienda del Comune di Ferrara per far fronte alle patologie che, soprattutto d'inverno, affliggono i bambini.
Le Farmacie Comunali fanno sapere di essere in contatto con alcune importanti società del com parto prima infanzia: grazie alla loro collaborazione, presto sarà possibile donare anche un discreto quantitativo di biberon, succhietti, pannolini e altri articoli necessari nel momento della crescita dei piccoli.



Mondo farmaceutico
Il Cfi sceglie Mukko Pallino
 
Il Consorzio farmaceutico salernitano incontra le scuole per promuovere stili di vita corretti attraverso la popolare mascotte ideata da Dario Nuzzo Il Consorzio farmaceutico intercomunale, che unisce Comuni di Salerno e provincia nell'unica mission della tutela della salute pubblica, entra nelle scuole primarie con un'importante iniziativa di valenza socio-didattica dal tema "Educazione alla Salute", volta a sensibilizzare i più giovani alla cultura della prevenzione.
Il consorzio attualmente gestisce 19 farmacie, si occupa di distribuzione dei farmaci, acquisto di attrezzature mediche per analisi e controlli a disposizione delle singole farmacie, diffusione di informazioni socio-sanitarie, organizzazione di servizi socio-assistenziali.
Attraverso tre incontri, individuati presso altrettante sedi scolastiche nei Comuni aderenti al Consorzio, un referente del Cfi e un farmacista della locale farmacia comunale incontreranno le scolaresche, per educare i ragazzi al rispetto delle nozioni-base di un sano e corretto stile di vita, sottolineando l'importanza della promozione e divulgazione sanitaria presso i più piccoli e stimolando un costruttivo dibattito sull'argomento. Per raggiungere l'insolita platea, il Cfi ha scelto come veicolo Mukko Pallino, il format per ragazzi e famiglie ideato da Dario Nuzzo e prodotto dalla "Dd Enter", che con la mascotte Mukkotto e la Mukko House Animazione, mira, attraverso un linguaggio immediato e giocoso, ad agevolare l'apprendimento da parte dei bambini.
(L'Espresso)



Erba Vita e Assofarm
Propol Sea Water: una nuova linea di dispositivi medici per l'igiene delle fosse nasali
 
Perché l'acqua marina?
L'acqua è prelevata a 5 miglia al largo della costa antistante il monte Athos in Grecia, a 10 metri di profondità per garantirela massima concentrazione di preziosi sali minerali marini (sodio, c1oro, calcio, potassio e magnesio).
Una volta prelevata, l'acqua viene filtrata tramiteelettrodialisi: ciò permette di mantenere inalterati i Saliminerali naturalmente presenti nell'acqua di mare.
Il concentrato ottenuto viene poi diluito prima della sterilizzazione. Nessuna sostanza chimica viene aggiunta per trattare l'acqua.
Per tutta la durata del processo di produzione l'acqua è costantemente controllata per garantire la sicurezza più totale.
 
Perché una soluzione isotonica di acqua di mare?
Ogni soluzione, a seconda della sua concentrazione di soluto (di Sali minerali) rispetto ai fluidi corporei (che hanno una concentrazione dello 0,9%) può risultare isotonica se è uguale,ipertonica se superiore o ipotonica se inferiore. L'acqua di mare, al momento del prelievo, è ipertonica.
Ognuna di queste tre soluzioni produce un effetto diverso sulle mucose dei tessuti umani con cui viene a contatto; la causa di tutto questo è un meccanismo fisiologico che si innesca spontaneamente e che si chiama osmosi.
L'osmosi è la migrazione di liquidi e sali da una soluzione più diluita a una più concentrata attraverso una membrana semipermeabile.
Il passaggio da acqua marina ipertonica (acqua marina al 100% o al di sopra dell'isotonia) a soluzione isotonica è fondamentale.Se l'acqua rimanesse ipertonica, causerebbe una produzione di muco eccessivamente idratato e poco viscoso, quindi con limitata protezione meccanica.
 
La Propoli
Il termine Propoli ha una probabile origine dalle due parole greche pro: davanti, per, a favore di... e polis: città; il termine propoli indica l'uso che le api fanno di questa caratteristica sostanza naturale (si adoperano per proteggere la loro "città").
Secondo altri studiosi la parola Propolis avrebbe una origine latina e cioè deriverebbe da "pro: a favore di" e da "polire: pulire", come a sottolineare la funzione igienizzante di tale materiale, anche nella "città" delle api.
 
Le stesse api, infatti, la utilizzano come sostanza conservante per coprire i resti di piccoli invasori morti dentro l'alveare: in questo modo i frammenti di questi animaletti uccisi si asciugano senza che si riscontrino processi putrefattivi. La Propoli viene utilizzata da questi insetti industriosi anche come una sorta di "intonaco" protettivo per otturare le fessure delle arnie, per effettuare una sorta di verniciatura nei favi e per ricoprire l'interno delle cellette appena realizzate. É quindi per le api una sostanza molto preziosa, adatta per proteggere l'alveare da microrganismi e insetti che potrebbero diventare un serio pericolo.
Tecnicamente il processo può essere rappresentato nel seguente modo: l'ape strappa un pezzetto di resina dalla gemma e lo trasporta nei contenitori pollinici delle zampe posteriori; poi ritorna all'alveare dove la resina raccolta verrà migliorata dalle api operaie con speciali secrezioni salivari che conferiscono alla Propoli nascente le peculiarità che conosciamo.
La propoli è di fatto una sostanza resinosa e cerosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante. Si tratta quindi di una sostanza di origine completamente naturale, di colore variabile dalle tonalità del giallo, fino al rosso, al marrone e al nero a seconda della sua provenienza e dagli alberi da cui è tratta. La Propoli ha un peculiare odore aromatico e la sua densità e la sua caratteristica "appiccicosità" (tale neologismo rende efficacia al termine) cambia a seconda delle temperature.
Se viene masticata, in principio ha un sapore tenue poi acre e amaro.
L'uso della Propoli è antichissimo. Gli egizi la utilizzavano per la cura di numerosi disturbi infiammatori ed era uno dei principali ingredienti per l'imbalsamazione. Veniva anche utilizzata ai tempi dei romani (come descritto da Plinio nella "Naturalis Historia"); l'utilizzo della propoli si è poi consolidato nei secoli a venire.
Di fatto a propoli appartiene alla tradizione erboristica millenaria e negli ultimi anni sono state fatti anche studi scientifici che ne hanno confermato e dimostrato validità e efficacia nel trattamento di vari disturbi.
I prodotti a base di Propoli sono effettivamente adoperati per le loro proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antibiotiche, cicatrizzanti, antiossidanti. Le indicazioni principali: le affezioni della gola e del cavo orale ma la sua peculiarità è  l'ampia versatilità, dalla cura dell'igiene orale all'utilizzo nei confronti dell' alito cattivo, gengiviti, di dermatiti, screpolature, foruncoli, eczemi.                                                                                                                                                                                                                                                                                              
La propoli può essere considerata un antibiotico naturale e come tale è attiva nei confronti di virus, batteri, funghi (funzione antimicotica).
Contiene una miscela di composti, ma in particolare è la grande ricchezza di polifenoli totali e f1avonoidi che assicura la funzione più preziosa: quella antimicrobica.
In particolare, la Propoli è quindi composta da sostanze come resine, balsami, oli essenziali, vitamine, minerali ed un po'di polline) ma è oramai riconosciuto che i principi attivi maggiormente responsabili della sua azione sono i composti fenolici, in particolar modo alcuni f1avonoidi (i più attivi sono la galangina e la pinocembrina).


PROPOL SEA WATER Spray nasale
 
Propolsea water spray nasale è una soluzione isotonica sterile di acqua di mare indicata per la rimozione e fluidificazione del muco delle fosse nasali nei casi di secchezza delle mucose e nelle malattie da raffreddamento. Propolsea water spray nasale contiene acqua di mare prelevata nel mare antistante il monte Athos, a 5 miglia di distanza dalla costa e a 10 metri di profondità. Mantiene, inalterati, tutti gli oligoelementi di acqua di mare utili per ripristinare e mantenere il perfetto funzionamento della mucosa nasale.
Propolsea water spray nasale, oltre a garantire una corretta igiene quotidiana delle fosse nasali, è particolarmente indicato per in caso di:
- raffreddore, sinusiti e riniti allergiche, per attenuarne i sintomi;
- secchezza o congestione delle mucose nasali dovuta a condizionamento e riscaldamento dell'aria in ufficio, a casa o in altri ambienti chiusi;
 
COMPOSIZIONE:
Acqua di mare isotonica sterile contenente: Cloro, Calcio, Potassio, Magnesio; estratto di Propoli.


PROPOL SEA WATER JUNIOR Spray nasale
Propolsea water junior spray nasale è una soluzione isotonica sterile di acqua di mare indicata per la rimozione e fluidificazione del muco delle fosse nasali nei casi di secchezza delle mucose e nelle malattie da raffreddamento. Propolsea water junior spray nasale contiene acqua di mare prelevata nel mare antistante il monte Athos, a 5 miglia di distanza dalla costa e a 10 metri di profondità. Mantiene, inalterati, tutti gli oligoelementi di acqua di mare utili per ripristinare e mantenere il perfetto funzionamento della mucosa nasale.
Il pratico erogatore, che si può muovere orizzontalmente e verticalmente, facilita la nebulizzazione del prodotto in qualsiasi posizione il bambino si trovi.
 
COMPOSIZIONE:
Acqua di mare isotonica sterile contenente: Cloro, Calcio, Potassio, Magnesio; estratto di Propoli.


 
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