Notizie da Assofarm n° 67

Editoriale
Farmacia comunale
Mondo farmaceutico
Erba Vita e Assofarm

Editoriale
Riordino, non queste liberalizzazioni
 
Come ormai avviene sempre piu' spesso, anche le ultime settimane di giugno hanno visto il coesistere di processi di verso opposto. Alcuni, provenienti dal mondo della farmacia, fanno intravvedere un futuro al passo con le migliori esperienze nazionali del mondo occidentale. Altri, di marca governativa, rischiano di far sprofondare il nostro mondo nelle condizioni in cui oggi si trova la farmacia greca.

Procediamo con ordine. Nel primo caso ci riferiamo al fatto che da qualche tempo anche le farmacie private stanno ponendo un'attenzione crescente alla cosiddetta pharmaceutical care, cioè a tutto quel complesso di servizi clinici direttamente inerenti la corretta dispensazione e assunzione del farmaco. Servizi che delineano e valorizzano l'unicità professionale del farmacista, elevandolo dal ruolo di mero "commesso" di medicine e al contempo differenziando e integrandolo al ruolo del medico. I diversi convegni organizzati recentemente da Fofi e Federfarma al riguardo, in cui è stato spesso invitato il professor Manfrin dell'Università del Kent, ci lasciano ben sperare su una possibile convergenza tra nuove riflessioni dei farmacisti privati e quanto Assofarm va sostenendo con forza da almeno tre anni.

Diciamo tutto questo senza alcuna malignità. Prima di tutto perchè anche noi abbiamo mutuato certe idee da altri contesti nazionali, dove quello di cui stiamo parlando era già realtà scientificamente provata e affermata. In secondo luogo perchè è del tutto evidente come sia più facile produrre innovazione per una realtà come la nostra, più snella e con una base associativa meno imponente di quella di Federfarma o degli Ordini Professionali.
Se davvero c'è una convergenza di obiettivi tra farmacia pubblica e privata, il passaggio successivo è quello di andare oltre i convegni e stimolare il confronto diretto e formale con le istituzioni.
Se questo accadrà, e se da ciò nasceranno nuovi meccanismi di remunerazione del farmacista anche in considerazione di specifici servizi farmaco-sanitari dispensati dalla farmacia, allora è evidente che finalmente il nostro paese si allineerà a contesti nazionali più efficienti come alcuni del Nord Europa e Nord America.
Lo scenario "greco" si delinea invece nel futuro della farmacia italiana ogni qualvolta rispuntano, come negli ultimi tempi, contenuti simili a quelli presenti in bozze di modifica dell'articolo 11 del Decreto Salva Italia. Ci riferiamo all'abolizione del limite dei duecento metri tra una farmacia e l'altra, dopo che di fatto è stata già abolita anche la pianta organica.
Scenario greco, si diceva, perchè questi provvedimenti produrrebbero ciò che è già accaduto qualche anno fa in terra ellenica: repentino aumento delle farmacie e loro concentrazione nelle aree urbane centrali, sguarnimento del servizio nelle zone periferiche e rurali, progressivo annullamento di ogni reddittività e successiva chiusura della maggior parte delle farmacie aperte da poco, quindi gravi fallimenti personali di molti farmacisti e gravi assenze di un servizio farmaceutico organico sul territorio.
E' evidente che non può essere questa una liberalizzazione capace di produrre risultati socialmente virtuosi. E stupisce come un Governo tecnico sia tentato da una soluzione così impregnata di elementi ideologici e tecnicamente sbagliati.

Mettendo a confronto tra loro i contenuti di questi due scenari, emerge una situazione davvero particolare: quella di un settore farmaceutico che sembra trovare una propria potenziale compattezza per rispondere positivamente ai problemi della sanità pubblica, e un Governo che ambiguamente cerca di far passare di sottecchi norme capaci di distruggere completamente la farmacia italiana.
Temiamo che alla base di certe posizioni ministeriali ci sia una concezione dawero errata del concetto di crescita, troppo semplicisticamente concentrata sul numero del risultato finale, senza che riesca a capire che a forza di uccidere i singoli addendi anche la somma ne risente.

Di fronte a tali limiti messi in campo dalla tecnica, iniziamo a credere che serva più politica. Non certo una politica della chiacchiera senza competenza, della complessità normativa al fine di produrre un'implicita conservazione dello status quo. Ma una politica che sappia gestire visioni d'insieme, che sappia volare alto tenendo i piedi per terra.
Da tempo Assofarm sostiene la necessità di una legge di riordino del sistema farmaceutico italiano. Sarebbe il compimento più alto di un nuovo incontro tra tecnica di gestione farmaceutica e politica sanitaria pubblica.
Forse, ora che la politica ha necessità di riaffermare una sua ragion d'essere nel panorama istituzionale italiano, e viste le riflessioni che stanno maturando in seno a Federfarma, tempi e contenuti sono maturi per questo grande passo in avanti.

Francesco Schito
Vice-presidente Assofarm
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Farmacia comunale
Livorno: 1°Festival dello Sport e Salute Città di Livorno
 
1°festival dello sport e salute città di livorno
LIVORNO. Domenica 3 giugno: 1° Festival dello Sport e Salute Città di Livorno
Al Campo Scuola e alla Piscina Olimpionica eventi sportivi ed attività di prevenzione per la salute

Livorno ospiterà domenica 3 giugno (dalle ore 9 alle 13) al Campo Scuola ed alla Piscina Olimpionica di via dei Pensieri il "1øFestival dello sport e salute Città di Livorno": una giornata dedicata alla promozione dell'attività fisica per una vita più sana.
Numerosi gli eventi sportivi in programma (corse competitive, gare in pista, fun triathlon e spinning) e tante le attività di educazione e prevenzione alla salute associate a momenti di aggregazione sociale, culturale e ricreativa.
Lo scopo della manifestazione - dicono gli organizzatori e promotori (FarmaLi - Farmacie Comunali e Farmacia Farneti, con il patrocinio del Comune di Livorno e dell'Azienda USL 6) - è quello di far conoscere al cittadino l'importanza dello sport come strumento di garanzia di salute ma anche l'importanza della prevenzione e di tutti i nuovi servizi al cittadini che oggi vengono effettuati in farmacia.
"La prevenzione oggi è fondamentale - ha esordito il presidente del Consiglio Enrico Bianchi in apertura della conferenza stampa di presentazione dell'evento - e merita ricordare quello che le farmacie pubbliche e private fanno oggi in materia di prevenzione rispetto agli anni passati.
Se prima la farmacia aveva il semplice ruolo di vendere farmaci, oggi riveste un ruolo importante e fondamentale nella promozione della salute e nell'educazione sanitaria del cittadino".

E domenica ce ne sarà la dimostrazione: misurazione gratuita della glicemia e pressione in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, servizio di attivazione della tessera sanitaria elettronica, consulenza dietologica su "Alimentazione e Sport" con la presenza di dietologi specializzati, esame audiometrico in collaborazione con Audibel, messa a disposizione di materiale informativo sui corretti comportamenti per l'esposizione al sole, informazioni sull'intolleranza al glutine, degustazione e consegna gratuita di alimenti per celiaci in collaborazione con AIC Livorno (Associazione Italiana Celiachia Livorno) e Nutrifree, dimostrazioni ai genitori su comportamenti da adottare in caso di ostruzione delle vie respiratorie dei bambini da corpi estranei o cibi ingombranti, in collaborazione con Croce Rossa Italiana.
Il ricavato delle iscrizioni per alcune gare sarà devoluto alle associazioni Livorno Donna e Specialolympics.
Saranno presenti inoltre: l'Associazione onlus VIP ViviamolnPositivo i "Libecciati" , con la partecipazione dei Clown, farà animazione nel villaggio sportivo ed effettuerà le premiazioni per le gare riservate ai bambini: le guide turistiche Città di Livorno si occuperanno di promuovere la città in termini di itinerari turistici, sportivi e storici; l'Associazione culturale la "la Livornina" ci porterà alla riscoperta delle nostre tradizioni culturali, storiche e folcloristiche cittadine; l'Associazione culturale "Epos e Historia" dei cavalieri templari effettuerà rievocazioni storiche medioevali anche con simulazioni di combattimenti con le armature del tempo; l'Associazione Agave realizzerà attività didattiche per bambini, mentre l'Associazione Aper Labronicus proporrà la riproduzione della vita Toscana nel medioevo.
Tanti gli sponsor che hanno reso possibile l'organizzazione dell'evento. Alphega Farmacia; Pool Pharma srl; Bayer spa, Nutrifree; Nencini Sport; Universo Giochi; Marco Viti Farmaceutici spa; Icim Bionike.
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Trento: sei nuove farmacie comunali
Approvata dal Consiglio comunale di Trento la delibera sull'individuazione delle aree sui cui verranno collocate sei nuove farmacie nei prossimi anni. Il documento e' passato con 26 si', 2 no e 12 astenuti. Le aree individuate sono a Melta, Solteri, Albere, Oltrefersina nella zona a cavallo del torrente Fersina, Mattarello e Povo vicino agli ambulatori. Attualmente sul territorio comunale operano 28 farmacie e a queste se ne aggiungera' a breve un'altra a Romagnano.
 
(fonte: ANSA).
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Magazzino Reggio Emilia: "Venderlo è autogol"
mal di pancia interni alla maggioranza non si placano. Sulla cessione del magazzino all'ingrosso di proprietà delle Farmacie comunali riunite di Reggio la discussione è aperta. Nello stesso Pd, peraltro, le posizioni divergono. E dentro al gruppo consiliare guidato da Luca Vecchi le posizioni sono tutt'altro che omogenee. Il problema da risolvere, tuttavia, è "come" conciliare le istanze della maggioranza che siede in sala del Tricolore (e che alla fine dovrà licenziare o meno le scelte assunte dall'amministrazione) con quelle della giunta comunale, che sulla base di uno studio di fattibilità redatto dall'azienda Fcr, oggi propone la vendita di quello che è considerato a tutti gli effetti - e cifre alla mano - il gioiello della società partecipata dal Comune. L'esecutivo preme per portare a casa l'operazione (e con essa, i soldi della dismissione).
Il centrosinistra che siede in aula si dimostra decisamente scettico. Se non apertamente contrario.
E' il caso di Roberto Pierfederici, consigliere socialista eletto nelle fila del Pd. Che per la seconda volta in una settimana torna sulla questione per dire "no" alla cessione totale del magazzino. I suoi colleghi per ora tacciono, ma i malumori sono stati registrati. E alla vigilia del secondo incontro di maggioranza che si terrà stasera, Pierfederici rincara la dose sull'argomento: "E' ancora più inquietante ed inaccettabile - dice - l'idea di vendere tutto l'ingrosso delle Farmacie comunali riunite, anzichè alienarne solo una parte, magari per fare una società mista con il mantenimento di una presenza significativa di Fcr".
" E' ancora più inquietante ed inaccettabile - prosegue - se non altro per gli ingentissimi ricavi prodotti dal magazzino all'ingrosso delle Farmacie comunali riunite, che non potranno minimamente essere destinati, come successo in tutti questi anni, al finanziamento dell'assistenza domiciliare, dei centri diurni e di tanti altri indispensabili servizi per gli anziani, i giovani e le persone con handicap della nostra città. L'eventuale ricavo dall'alienazione parziale o, peggio, totale dell'ingrosso Fcr non potrà essere utilizzato per la spesa corrente comunale, ma potrà essere destinato solo per investimenti, che peraltro non si possono fare per il patto di stabilità, o per estinguere anticipatamente mutui accesi dal comune di Reggio".
"Non ha molto senso - dice ancora il consigliere - precedere un'ipotetica legislazione in materia di servizi gestiti dagli enti locali che potrebbe portare all'obbligo di vendere strutture meramente commerciali,come se il magazzino all'ingrosso non fosse parte integrante e funzionale delle farmacie stesse e come se il sindaco di Reggio non fosse presidente dell'Anci e quindi in una posizione privilegiata per sventare manovre privatizzatrici ad oltranza di patrimoni pubblici come quelli delle Fcr. Vendere l'ingrosso delle Fcr sarebbe dawero un clamoroso autogol".
I consiglieri comunali, intanto, hanno deciso di chiamare i vertici dell'azienda in commissione consiliare.
(fonte: Gazzetta di Reggio)
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ForliFarma aderiscono al progetto Last Minute Market
Parte a Forlì il progetto Last Minute Market - Pharmacy grazie all'adesione di Forlifarma spa. Last Minute Market srl, società spin-off dell'Università di Bologna, dal 2003 opera su tutto il territorio nazionale sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti a favore di enti caritativi, associando un'importante valenza sociale all'aspetto ambientale, in quanto misura per la prevenzione e riduzione dei rifiuti.
Il progetto LMM è attivo sul territorio della Provincia di Forlì-Cesena da qualche anno, grazie ad una iniziale promozione da parte di ATO FC che nel 2009-2010 ha promosso l'iniziativa nel proprio territorio di competenza, e grazie alla collaborazione attiva del Comune di Forlì. A partire da questo mese, grazie all'adesione di Forlifarma, sarà possibile recuperare anche prodotti farmaceutici prossimi alla scadenza. Le tipologie dei prodotti che sarà possibile recuperare sono: farmaci da banco, parafarmaci, prodotti per alimentazioni speciali, integratori, prodotti fitoterapici ed erboristici, prodotti per l'igiene personale e altro.
Il progetto Last Minute Market - Pharmacy è già attivo da tempo in altri comuni sul territorio nazionale: i risultati mostrano che, in media, da una farmacia si recuperano prodotti per un valore complessivo di circa 100 euro al mese. I materiali, dopo la raccolta, verranno donati ai 2 enti Onlus del Comune di Forlì: Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e Associazione Centro di Ascolto e Prima Accoglienza "Buon Pastore" (strumento della Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro), che sul territorio forlivese si occupano di aiutare e accogliere persone e famiglie in stato di disagio.
I prodotti che si andranno a recuperare saranno utilizzati nelle strutture alloggiative gestite da queste due Onlus.
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mondo farmaceutico
 
Farmacia dei servizi. Cosa faranno le "comunali". Ecco il decreto e gli emendamenti di Regioni e Anci
Presto nuovi servizi anche nelle farmacie comunali. Lo schema di decreto elaborato dal ministro della Salute, di concerto con il ministro dell'Economia, recentemente trasmesso alla Conferenza Unificata, stabilisce infatti l'ingresso delle farmacie comunali nel grande e ambizioso progetto della farmacia dei servizi awiato con l'approvazione del Dlgs 153/2009.
La bozza di decreto, esaminata nella riunione tecnica della Conferenza Unificata dello scorso 18 maggio, è però già pronta a subire modifiche. Una nuova versione dovrà infatti essere elaborata tenendo conto delle richieste emendative formulate dalle Regioni e dall'Anci nel corso della stessa riunione e che riguardano, in particolare, la condizione che impone alla farmacia che voglia aprirsi ai nuovi servizi di dimostrare di avere avuto "un risultato di esercizio positivo nelle ultime due annualità di bilancio".
Paletto che Regioni ed Anci vorrebbero sostituire con la dimostrazione che la farmacia "non abbia registrato perdite progressive nelle ultime tre annualità di bilancio".
In attesa del testo definitivo, ecco cosa prevede la bozza di schema di decreto del mistero della Salute.
Oltre alle farmacie di cui sono titolari i Comuni, protranno erogare i nuovi servizi anche le altre farmacie pubbliche gestite con azienda speciale, alle società, ai consorzi tra Comuni di cui i Comuni sono unici titolari, e alle società di capitali costituite tra Comuni e farmacisti che, al momento della costituzione della società, prestino servizio presso farmacie di cui il Comune abbia titolarità. Condizione, però, è che possano dimostrare di avere avuto un risultato di esercizio positivo nelle ultime due annualità di bilancio (che se verrà accolto l'emendamento delle Regioni e dell'Anci si trasformerà nella mancanza di perdite progressive negli ultimi tre anni di bilancio).
Per essere ammesse ad erogare i nuovi servizi le farmacie pubbliche dovranno inoltre assicurare l'invarianza della spesa sanitaria e comunque l'aderenza alle normative vigenti in materia di Patto di stabilità riguardanti gli enti locali. Paletti anche per le eventuali assunzioni per realizzare i nuovi servizi, che dovranno riguardare esclusivamente personale sanitario o socio-sanitario, infermieri e fisioterapisti ed essere compatibili con il rispetto da parte dei Comuni della normativa vigente in materia di spese e di assunzione di personale. Le assunzioni, inoltre, non dovranno eccedere i limiti di capienza del risultato contabile di gestione.
Un documento separato da allegare al rendiconto di gestione dovrà evidenziare i risultati contabili che deriva dalle nuove attività, allo scopo di permettere al Consiglio dell'ente di valutare i risultati nell'ambito dell'approvazione del rendiconto.
I criteri per la determinazione della remunerazione da parte del servizio sanitari per i nuovi servizi saranno fissati con l'accordo collettivo nazionale, che definirà anche i criteri in base ai quali i correlati accordi regionali fissano i requisiti minimi di idoneità dei locali della farmacia in cui vengono erogate le prestazioni.
(fonte: quotidianosanita.it)
 
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Latina: migliora la gestione
Nell'ambito delle iniziative promosse dall'Assessore comunale Marilena Sovrani, d'intesa con il Sindaco Di Giorgi, al fine di migliorare la gestione delle due Farmacie Comunali e il servizio offerto dalle stesse ai cittadini, e per fornire i punti interessati di un maggiore anche in previsione di scelte future, nei giorni scorsi è stato consegnato agli utenti delle due Farmacie Comunali
  • libretto raccoglitore degli scontrini fiscali;
  • scheda per la conservazione dei dati di misurazione della pressione;
  • piccolo calendario dei turni di apertura e chiusura delle Farmacie Comunali.
Inoltre presso la Farmacia Comunale 1 di Via Guido Reni e presso la Farmacia Comunale 2 di Viale Kennedy, rispettivamente per i giorni 12 ed 29 giugno, sono state organizzate delle giornate evento finalizzate a formare ed informare la cittadinanza sulla prevenzione e cura della pelle del viso. Le altre giornate si sono già tenute il 9, 1'11 ed il 26 maggio con grande successo di pubblico.
Soddisfatto l'Assessore Sovrani che afferma "Stiamo promuovendo iniziative volte a migliorare la gestione delle Farmacie Comunali, cercando di dare una nuova impronta: più prodotti per il cittadino, a prezzi più competitivi, maggiore attenzione all'ascolto dei bisogni dell'utenza, ecc.
D'intesa con il Sindaco, vogliamo lanciare un segnale della nostra attenzione nei confronti dei cittadini, assicurando che stiamo cercando di fare ogni sforzo possibile per garantire un miglior servizio alla città con i mezzi a nostra disposizione".
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mondo farmaceutico
Spending Review: Federfarma, necessaria nuova remunerazione
La spesa farmaceutica territoriale, anche nel 2011, si e' attestata al di sotto del tetto di spesa del 13,3% sul Fondo sanitario nazionale. E' quanto emerge dai dati appena diffusi dall'Agenzia Italiana del Farmaco che ha espresso invece preoccupazione per l'andamento della spesa farmaceutica ospedaliera. La spesa farmaceutica ospedaliera, infatti, continua ogni anno a sforare il tetto di spesa e ha prodotto nel solo 2011 un disavanzo di 1 miliardo e 230 milioni di euro.
"La soluzione non puo' certo essere quella di comprimere il tetto di spesa farmaceutica territoriale, che rappresenta una voce virtuosa, per permettere l'aumento del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera", afferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma, "il sistema cosi' com'e' rischia di diventare economicamente insostenibile sia per le Regioni sia per le farmacie. Per renderlo sostenibile - senza procedere a ulteriori tagli che sarebbero deleteri per l'efficienza del servizio farmaceutico - e' necessario dare piu' spazio alla distribuzione in farmacia dei medicinali SSN e rivedere la remunerazione della farmacia stessa, con l'obiettivo di rendere conveniente l'erogazione nelle farmacie anche dei farmaci costosi". Federfarma ricorda che "la spesa farmaceutica territoriale comprende: la spesa per i farmaci SSN erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale (spesa farmaceutica convenzionata); la spesa per farmaci acquistati dalle ASL direttamente dalle aziende produttrici e consegnati ai cittadini dalle ASL stesse (distribuzione diretta); la spesa per farmaci acquistati dalle ASL e distribuiti tramite le farmacie (distribuzione per conto). Di queste tre voci, la spesa farmaceutica convenzionata - unico caso nella sanita' italiana - e' in calo ormai da anni (circa -20% negli ultimi cinque anni, al netto dei ticket e delle varie trattenute imposte alle farmacie); le altre due voci sono in aumento, perche' le ASL tendono ad acquistare sempre maggiori quantitativi di medicinali, soprattutto ad alto costo.
La spesa farmaceutica convenzionata e' in calo - oltre che per il crescente ricorso da parte delle ASL alla distribuzione diretta e alla distribuzione per conto - per la progressiva diffusione di medicinali a brevetto scaduto, di prezzo piu' basso rispetto a quelli ancora coperti da brevetto. A fronte del calo di spesa, assistiamo pero' a un aumento del numero delle confezioni di medicinali SSN erogate dalle farmacie: le farmacie dispensano piu' farmaci, ma di prezzo sempre piu' basso e cio' significa, per loro, piu' lavoro e minore redditivita'". "Se questo trend non verra' arginato - sottolinea Annarosa Racca - il sistema farmacia rischia di non essere piu' sostenibile." Problemi di sostenibilita' economica - in questo caso per le Regioni - esistono anche, sottolinea Federfarma, per la distribuzione diretta, un meccanismo che crea disagi ai cittadini e rende difficile il monitoraggio della spesa da parte delle ASL.
Tant'e' vero che molte Regioni stanno optando per ampliare la distribuzione per conto, piu' comoda per i cittadini e piu' controllata grazie ai dati rilevati dalle farmacie.
"La revisione del sistema di remunerazione della farmacia e' urgentissimo, tanto piu' a fronte dell'apertura di 5.000 nuove farmacie, prevista dal decreto liberalizzazioni" conclude Annarosa Racca.
(fonte: ASCA)
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Sedriano: carta fedeltà
Un'iniziativa innovativa per fidelizzare la clientela e far sì che l'utente sentendosi legato alla farmacia continui a frequentarla. Il consiglio d'amministrazione dell'azienda volendo incentivare la vendita e nello stesso tempo gratificare il cliente ha lanciato la proposta. E così a breve verrà rilasciata la carta fedeltà ai clienti, che desiderano aderire all'iniziativa previo la comunicazione del codice fiscale e dell'indirizzo.
L'acquisto di prodotti parafarmaceutici dà diritto a punti, che potranno essere spesi entro il 31 dicembre 2013.
I punti accumulati appariranno sullo scontrino di cortesia non fiscale. Il mancato utilizzo dei punti nei termini prestabiliti comporta l'azzeramento dell'accumulo. In caso di smarrimento della tessera e in mancanza di una fotocopia i punti non potranno essere riconosciuti in forma sconto.
Per completarlo occorre disporre del regolamento, ovvero sapere quanti e quando i punti scattano, quando si possono prendere i premi e che tipologia.
(fonte:www.cittaoggiweb.it)
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mondo farmaceutico
Liberalizzazioni: 230 nuovi farmaci acquistabili senza ricetta medica
Non bastano la sofferenza fisica, l'apprensione, lo sconvolgimento dei ritmi quotidiani. A complicare le cose ci si mettono anche i conti in rosso. Non c'è che dire, ammalarsi costa. Specie in caso di tagli al settore della sanità pubblica. Parola del Censis: nel quadriennio 2007-2010, la spesa a carico dei cittadini ha superato i 30 miliardi di euro, registrando un +8%.
Per fermare la corsa al rialzo, il governo Monti ha pensato bene di includere alcuni interventi ad hoc nella legge 27/2012 sulle liberalizzazioni: aumento del numero di farmacie, stop ai vincoli sull'orario di apertura, ma soprattutto modifiche nella vendita dei medicinali. Vediamole una per una.

Quante volte vi è capitato di buttare interi blister di pillole perchè dovevate prenderne una sola? Dall'anno prossimo saranno disponibili nuovi formati, anche monodose, che permetteranno di abbattere gli sprechi.
A fine aprile, poi, l'Agenzia del Farmaco ha reso noti i nomi dei 230 farmaci delistati dalla fascia C. Da oggi per loro cade l'obbligo di ricetta, per cui potranno essere acquistati anche in parafarmacie, corner della grande distribuzione e simili.
Sono in attesa della valutazione dell'Aifa altri 117, tra cui alcuni antimicotici e antidolorifici molto diffusi, mentre ne restano esclusi senza possibilità di appello 3.246, oltre ai 1.719 che non sono stati neanche presi in considerazione, perché vanno assunti sotto stretto controllo medico.

Qualche nome? Ansiolitici, stupefacenti, pillola anticoncezionale e iniettabili.
I 1230 per i quali è scattato il via libera sono in gran parte formulazioni per uso locale, per esempio antinfiammatori da applicare sulla pelle e colliri antiallergici. Ma ci sono anche antiacidi come il Maalox TC, complessi vitaminici, antipiretici del tipo Tachipirina, antidolorifici a base di sostanze di largo consumo (acido acetilsalicilico, ibuprofene, piroxicam, naproxene).
In realtà, fa sapere la Coop, le cifre vanno ridimensionate a 136 farmaci, pari al 6% del fatturato della lista C. Nell'elenco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, sono inclusi anche più formati diversi della stessa medicina, per un totale di 66 principi attivi, di cui alcuni già presenti in altri rimedi da banco.

Prendete l'ibuprofene, un principio attivo che da anni viene venduto senza prescrizione sotto forma di antinfiammatori come il Moment. Che cosa cambia? Diventano da banco antinfiammatori con lo stesso principio attivo, soltanto prodotti da altre ditte e con dosaggi differenti. Della Tachipirina, invece, è stato liberalizzata solo una formula (in compresse idrosolubili) diversa da quella già presente sui banchi di parafarmacie & co.

Subito, lista alla mano, si sono levate le proteste di chi dietro la nuova normativa vede nascosto il veto delle lobby farmaceutiche di sciogliere più medicinali dal vincolo della ricetta. Eppure, ce ne sono davvero di pericolosi se assunti senza il consiglio dello specialista: a cominciare dagli antibiotici che, presi troppo di frequente, smettono di essere efficaci.
Insomma, qualche modifica è arrivata. Per una vera rivoluzione, invece, c'è ancora tempo.
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Civita Castellana: sfiorato il mezzo milione di euro di utili
Sono in costante miglioramento le performance delle farmacie comunali di Civita Castellana. A fornire i dati è la titolare dell'Assessorato al Bilancio e Patrimonio, Paola Amicucci.
"Anche per il 2011 si conferma il trend positivo delle nostre farmacie, che hanno portato gli utili a crescere rispetto allo scorso anno, sfiorando il mezzo milione di euro. Tutti fondi che contribuiscono a mantenere i servizi del nostro comune per i cittadini di Civita Castellana. Questi dati sono molto incoraggianti se si considera che vanno in controtendenza rispetto ai dati delle farmacie nel Lazio che vedono cali anche del 10%. A fronte delle minori entrate, che anche le nostre farmacie hanno avuto a causa dell'introduzione del ticket- spiega ancora Amicucci- abbiamo però migliorato la gestione delle spese e degli investimenti, riuscendo ad aumentare gli utili. Ringrazio per questo i farmacisti, che si adoperano quotidianamente per fornire un servizio ottimale, e i cittadini che scelgono le nostre farmacie".
In tre anni le farmacie comunali di Civita Castellana hanno aumentato di 130.000 euro gli utili, fornendo risorse per i servizi ai cittadini.
 
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Erba Vita e Assofarm
 
Omega select 3 UHC di Erba Vita

Cosa sono gli acidi grassi Omega 3?
Sono una categoria di sostanze biologiche fondamentali per l'organismo, indispensabili per il benessere. Gli acidi grassi omega 3 si considerano essenziali, nel senso che non possono essere sintetizzati efficacemente dall'organismo, o possono essere sintetizzati solo parzialmente e in piccole quantità; per questo motivo è necessario introdurli con l'alimentazione o con l'apporto di adeguati integratori alimentari di olio di pesce puro e concentrato. Gli Omega 3 chimicamente sono acidi grassi polinsaturi dove il primo doppio legame è situato dopo 3 il terzo atomo di carbonio partendo dalla fine (da qui il nome Omega 3).

Curiosità storiche sugli Omega 3.
Come è cominciata la ricerca sugli effetti positivi degli omega 3 sulla salute umana? Inizialmente, negli anni 70 del secolo scorso, è stato studiato il rischio cardio-vascolare delle popolazioni eschimesi - in particolare gli Inuit -, grandi cacciatori, pescatori e consumatori di pesce azzurro, salmone e merluzzo. Queste popolazioni hanno sempre mostrato una scarsa incidenza e predisposizione verso disturbi e malattie cardio-vascolari (grazie al consumo di elevate quantità di pesce e, quindi, all'elevato apporto di omega 3), ma emigrando successivamente nei paesi industrializzati e abbandonando le sane abitudini alimentari tradizionali presentarono sempre più un incidenza maggiore di disturbi cardiovascolari. In quegli anni si cominciò a studiare le proprietà nutrizionali degli acidi grassi omega 3.

L'EPA e il DHA sono gli acidi grassi omega 3 più importanti.
I principali acidi grassi del gruppo omega-3 sono:
- L'acido a-linolenico o w3a (18:3; ALA)
- L'acido eicosapentaenoico (20:5; EPA)
- L'acido docosaesaenoico (22:6; DHA)

I numeri tra parentesi stanno a indicare che questi tre acidi hanno rispettivamente 3,5 e 6 doppi legami nella loro catena composta da 18, 20 e 22 atomi di carbonio. Questi doppi legami sono in configurazione cis, ciò significa che i loro due atomi di idrogeno si trovano dalla stessa parte del piano formato dal doppio legame. Questi legami cis separati da un gruppo metilene danno una forma elicoidale alle molecole di omega-3.
L'ALA è un omega-3 di origine vegetale, mentre l'EPA e il DHA sono le forme di origine marina di maggior valenza biologica per il nostro organismo. Infatti i più importanti Omega 3 sono l'EPA e il DHA.
Gli acidi EPA e DHA possono essere sintetizzati dall'organismo umano a partire dall'acido ALA, ma solamente in piccole quantità.

Le fonti alimentari ricche di EPA e DHA; sono i pesci delle acque marine fredde come lo sgombro, le sardine, il salmone e le aringhe. L'EPA e il DHA possono essere assunti anche come integratori di olio di pesce.

Omega select 3 UHC di Erba Vita
(UHC: Ultra High Concentration)

Confezione: 45 perle da 1600 mg
            120 perle da 1600 mg

Indicazioni: Omega select UHC 3 è un integratore alimentare contenente olio di pesce concentrato ricco in acidi grassi polinsaturi Omega 3, utile per mantenere in salute il sistema cardiocircolatorio. La presenza di Vitamina E contribuisce a proteggere le cellule dall'azione ossidante dei radicali liberi e quindi a contrastare gli effetti dannosi dell'invecchiamento.
Gli acidi grassi della serie omega utilizzati da Erba Vita derivano da un processo di distillazione molecolare, tecnica che permette di ottenere un prodotto puro, concentrato e non contaminato. La qualità finale è pertanto superiore sia per concentrazione di principi attivi che per l'alto grado di purezza.

Contenuto per perla:

Olio di pesce 1158 mg
EPA            440 mg
DHA            220 mg
Vitamina E       9 mg

Modo d'uso: Si consiglia di assumere da 2 a 4 perle al giorno, dopo i pasti, con abbondante acqua o altro liquido.

Quali sono i benefici di un'assunzione costante di acidi grassi omega 3?
- Una riduzione dei livelli di colesterolo ematico, in particolare dei trigliceridi. Evitano l'accumulo dei grassi più pericolosi, trigliceridi e colesterolo, sulle pareti arteriose, bloccando l'indurimento dei vasi.
- Una riduzione del rischio cardiovascolare. Come evidenziato da uno studio italiano "GISSI HF", durato quattro anni, e conclusosi nel 2008, condotto dal gruppo GISSI (costituito dall'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri ANMCO e dall'Istituto Mario Negri), l'assunzione giornaliera di Omega 3 è in grado di ridurre di circa il 10% il rischio di morte prematura dovuta a malattie cardiocircolatorie.
- Azione antiaggregante piastrinica. Il sangue reso più fluido dall'assenza dei grassi cattivi, circola meglio, facendo funzionare bene il cuore e allontanando il rischio di malattie coronariche, ipertensione, aterosclerosi e trombosi.
- Ipertensione: diversi studi suggeriscono che alimentazioni e/o supplementi ricchi di EPA e DHA abbassano significativamente la pressione sanguigna dei soggetti affetti da ipertensione.
- Diabete: i soggetti affetti da diabete tendono ad avere un elevato livello di trigliceridi e un basso tasso di colesterolo HDL, entrambi fattori indipendenti di rischio di malattie delle coronarie e del cuore. In numerosi studi è stato dimostrato che l'EPA e il DHA aiutano a ridurre i trigliceridi e ad innalzare il livello di colesterolo HDL; i pazienti diabetici possono dunque trarre beneficio dal consumo di alimenti o di integratori che contengono DHA ed EPA.
- Una riduzione dello stato infiammatorio dell'organismo, in quanto favoriscono la produzione di eicosanoidi, che hanno un'azione antinfiammatoria. Questo effetto può risultare benefico nella riduzione del dolore nell'artrite reumatoide.
- Una migliore efficienza mentale (stimolano la produzione di serotonina, la molecola del buonumore, e di dopamina, la molecola dell'efficienza).
- Una migliore efficienza fisica, dovuta ad una migliore ossigenazione dei tessuti, proteggendo la membrana cellulare, in particolare delle cellule del cervello: se queste vengono danneggiate, non sono in grado di riparare il danno riproducendosi con facilità come le altre cellule; gli Omega 3 favoriscono questo processo di autoriparazione.
- Sono essenziali per la formazione di nuovi tessuti. Costituiscono un importante componente per la formazione delle membrane, che sono fondamentali per lo sviluppo della retina e del sistema nervoso centrale nel periodo fetale. Da qui l'importanza, per la futura mamma, di una alimentazione corretta e completa che comprenda anche questi acidi grassi.
- Gravidanza e allattamento. Durante la gravidanza si verifica un forte trasferimento di lipidi, in particolar modo DHA, che vengono mobilizzati dai depositi materni verso il feto attraverso la placenta. Per questo motivo gli acidi grassi plasmatici diminuiscono notevolmente nella madre durante la gravidanza così come durante il periodo di allattamento. Gli acidi grassi essenziali sono molto importanti per l'accrescimento neonatale, specialmente per quanto riguarda gli omega 3, soprattutto il DHA. E' importante includere una supplementazione o introdurre il pesce nella dieta almeno una volta a settimana dalla trentesima settimana di gestazione fino alla fine dell'allattamento. Questo comportamento alimentare è utile sia per lo sviluppo fetale (maggior peso alla nascita) sia per la madre poichè migliorano la gravidanza (una buona presenza di DHA fa diminuire il rischio di nascite premature) e riducono l'incidenza di depressione post-partum.
- Favoriscono la capacità di resistenza allo stress, aumentano le difese immunitarie e rafforzano le difese della pelle.
- Riduzione del fattore di rischio e del progredire della degenerazione maculare legata all'età, i DHA infatti riducono il rischio di sviluppare neovascolarizzazioni sottoretiniche
- Effetto antiossidante dovuto alla riduzione dei radicali liberi nell'organismo
- Riduzione della sindrome premestruale e delle mestruazioni dolorose. La carenza di omega-3, favorisce la produzione di prostaglandine ed altre sostanze ad azione pro-infiammatoria; per questo motivo, l'eventuale integrazione con EPA e DHA, in presenza di dolori mestruali può essere d'aiuto.

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