Grande sorpresa ha,  viceversa, destato l'abolizione tout court della distanza dei 200 metri da farmacia a farmacia. Di fatto siamo di fronte ad una vera liberalizzazione del servizio farmaceutico.
Dopo l'abolizione della pianta organica, infatti, si appalesa la possibilità per trasferimenti (con poche e aggirabili limitazioni) ad libitum.
E' un provvedimento di assoluta gravità che non mancheremo di contrastare nelle sedi opportune, che rischia di destabilizzare il sistema farmaceutico italiano che, tra i tanti difetti, ha comunque, con poche eccezioni, il pregio di aver assicurato una capillare diffusione delle farmacie sul territorio.
Diamo infine conto di alcune indiscrezioni pervenuteci riguardo alla circostanza che, all'interno dei provvedimenti previsti dalla spending review in sanità, il Governo intende rivedere le quote di spettanza all'interno della filiera del farmaco operando una riduzione del 3% a carico delle farmacie. Se tale notizia avesse un fondamento di verità,  rappresenterebbe un ulteriore, grave colpo alla sostenibilità finanziaria delle farmacie italiane e metterebbe in forte discussione la nostra stessa esistenza.
Abbiamo provveduto a richiedere, con urgenza, un incontro al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà per delucidazioni sull'argomento.
Non mancheremo, come da prassi consolidata, di assicurare a tutti gli associati una tempestiva e puntuale informazione sugli sviluppi in corso.
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