Notizie da Assofarm n° 66


Editoriale

Farmacie comunali

Mondo farmaceutico

Erba Vita e Assofarm

 


Editoriale
Pochi ma buoni

Se non fosse per il valore di certi contenuti emersi, la "notizia" del nostro convegno dedicato al Decreto Cresci Italia, sarebbe già nella partecipazione del Ministro Balduzzi e del sindaco Graziano Del Rio. Se infatti l'attuale Ministro della Salute non partecipa mai ad incontri organizzati da sigle di rappresentanza sindacale, si deve anche registrare una prima assoluta di un Presidente Anci ad un nostro convegno.
Si tratta, evidentemente, di partecipazione che ci fanno piacere soprattutto perché danno la misura di quanto sia apprezzato il taglio positivo che Assofarm sta dando alle riforme farmaceutiche inserite nel provvedimento in questione.

Pochi ma Buoni: questo il messaggio contenuto nell'intervento del Ministro Balduzzi, a sottolineare come la nostra minoranza numerica nel panorama farmaceutico italiano non ci abbia mai impedito (forse è anzi il contrario) di essere motore di innovazione sia in termini di efficienza che di servizio all'utente. Non si è trattata di semplice buona creanza da parte del titolare del Dicastero della Salute, ma di una possibile apertura a possibili nostri fronti di lavoro accennati dallo stesso Balduzzi. Primi fra tutti la Diversa Remunerazione del farmacista.
Lo stesso si può dire del Presidente Anci Del Rio, che ha ricordato come la nostra Federazione e l'Associazione del Comuni abbiano lavorato insieme come mai prima per affrontare i nodi più spinosi del decreto Cresci Italia.
Quello dello scorso 19 aprile è stato un convegno "vero" anche per questo: accanto alla palpabile reciproca considerazione tra le istituzioni presenti, non si sono taciuti gli elementi sui quali rimangono distanze. Sia Assofarm che Anci hanno rimarcato la loro contrarietà alla sospensione del diritto di prelazione, vista prima di tutto come un ulteriore limite all'esercizio di quella spinta innovativa riconosciuta dallo stesso Governo.

Altrettanto rilevante il passaggio del sindaco Del Rio su come debba essere considerata la farmacia comunale italiana: se infatti si apprezza il suo ruolo "sociale", la sua capacità di creare insediamenti anche in quei territori periferici commercialmente inefficienti ma nei quali la popolazione residente ha certo diritto ad accedere agevolmente al farmaco, non si può poi valutare il suo operato unicamente attraverso parametri aziendalisti.

Non è mancato un momento dedicato alla discussioni sulla distribuzione in nome e per conto. Da tempo ormai Assofarm sostiene che l'attività delle farmacie ospedaliere, se da un lato producono evidenti scomodità logistiche per i cittadini, dall'altro non riducono la spesa sanitaria complessivamente sostenuta per l'erogazione del servizio. A dimostrazione di ciò, la Federazione sta elaborando ulteriori ricerche scientifiche che potrebbero trovare adeguato momento di esposizione nella futura e auspicabile riapertura del Tavolo di rinnovo della Convenzione con le Regioni.
Argomento, questo, che ha portato ad una riflessione sulla necessità di una legge di riordino del settore: secondo il Ministro Balduzzi le idee sono chiare da tempo e presenti nei dossier dei tecnici del Ministero. Non è invece detto che questo Governo abbia i tempi tecnici per concludere la cosa. Secondo Assofarm è comunque importante avviare un processo di riordino che ormai è fondamentale per lo sviluppo armonico della farmacia italiana, lasciando poi ai successori del Governo Monti il compito di concludere gli iter legislativi eventualmente avviati.

Certo è che nei prossimi mesi diventerà sempre più impellente trovare posizioni comuni per affrontare la questione della vendita on-line di farmaci. Tema che, se da un lato è imposto dall'Unione Europea, dall'altro chiama sempre più in causa la capacità della farmacia italiana di interpretare e rispondere ai mutamenti degli stili di consumo.
Come già espresso lo scorso mese, Assofarm ha una posizione più aperta delle farmacie private. Sosteniamo che la vendita on-line non presenti gravi rischi per la salute dei cittadini, soprattutto in riferimento al fatto che la direttiva comunitaria già presenta rilevanti elementi di garanzia.
Tra questi ricordiamo l'impossibilità di vendere on-line farmaci vietati nel paese in cui risiede l'acquirente, la possibilità di vendere solo farmaci che non necessitano di ricetta medica, e soprattutto l'obbligo per ogni sito di e-commerce farmaceutico di essere un'estensione virtuale di una farmacia reale.
È quest'ultimo punto quello che ci convince con forza del fatto che la vendita on-line possa essere un elemento di servizio al cittadino senza comportare particolari rischi per la sua salute.

Tutto ciò riapre ancora una volta la necessità di capire cosa si intende per "qualità". Rimanda ad una visione conservatrice del nostro lavoro, in cui il cittadino deve recarsi fisicamente nei nostri "negozi" (perché non usare questa parola, quando ancora c'è chi pretende di legare il valore del proprio servizio sanitario ad un fatturato di vendita?), oppure è un processo di costante evoluzione del servizio capace di evolvere nel tempo acquisendo tanto gli ultimi ritrovati tecnologici quanto allineandosi positivamente agli obiettivi generali di controllo della spesa pubblica italiana?

Francesco Schito
Vice-Presidente Assofarm


Farmacie comunali
Empoli, nuove iniziative a favore dei cittadini

La Farmacia comunale Empoli Srl lancia nuove iniziative gratuite rivolte direttamente ai cittadini: un corso di pronto soccorso, consulenza personalizzata su salute e benessere, dermocosmesi e un servizio di counseling sociale.
Oltre a cinque aperture straordinarie della Farmacia 1, in via Dei Cappuccini.
"Vogliamo caratterizzare le nostre farmacie come farmacie per i cittadini -dichiara Annalisa Fiore, assessore a Empoli con delega alle farmacie comunali- che possono e devono rappresentare un punto di riferimento con servizi a sostegno degli utenti, fondamentali in momenti di crisi come gli attuali". "L'impegno dell'Amministrazione -prosegue Fiore, che ha anche le deleghe sul bilancio e sull'innovazione tecnologica- si è concretizzato da un lato con l'autosufficienza economica delle farmacie, che riescono anche a produrre profitto, dall'altro con l'avanguardia tecnologica delle due farmacie comunali, grazie agli investimenti in innovazione sostenuti. Da qui la possibilità di offrire servizi aggiuntivi ai cittadini senza alcun costo per le casse comunali"
"Stiamo puntando al potenziamento dell'offerta di alcune prestazioni specifiche che si aggiungono a quelle già erogate -dice Luca Bartolesi, amministratore unico di Farmacie comunali Empoli Srl- in uno scenario che sta cambiando anche per questo settore, vogliamo sempre più esaltare e caratterizzare il ruolo della farmacia pubblica come "farmacia dei servizi" vicina ai cittadini".
"Le iniziative che abbiamo programmato -aggiunge Marinella Puccio, direttore generale di Farmacie comunali Empoli Srl- da un lato proseguono la nostra campagna di educazione sanitaria rivolta ai cittadini e dall'altro offrono ai nostri clienti nuove opportunità, potendo contare sulla professionalità e sulla qualità dei nostri farmacisti".
Ecco di seguito le nuove iniziative e i nuovi servizi che sono disponibili presso le farmacie comunali di via Sanzio e di via Dei Cappuccini.
Corso di pronto soccorso gratuito rivolto ai cittadini. L'appuntamento è per il 7 e 9 giugno, dalle ore 9 alle 13 presso la Farmacia 2, nel centro commerciale di via Sanzio, dove un medico specializzato in medicina di emergenza terrà una lezione teorico-pratica per gruppi di 10-20 persone. Il programma prevede l'illustrazione delle principali tecniche di primo soccorso e valutazione dell'emergenza, con esercitazioni pratiche facoltative ed è rivolto a persone di ogni età. Alla fine del corso verranno rilasciate le dispense con gli argomenti trattati. Per le informazioni e le iscrizioni ci si potrà rivolgere al personale della Farmacia 2 presso il centro commerciale.
L'angolo della consulenza personalizzata è il nuovo servizio gratuito rivolto ai cittadini. A partire da maggio, alla Farmacia 2 di via Sanzio, un farmacista, su appuntamento, fornirà ai cittadini informazioni specialistiche dettagliate sulle terapie farmacologiche, con indicazioni sulle interazioni fra farmaci, modalità di assunzione, incompatibilità con certi alimenti e qualunque altra informazione che dia tranquillità e sicurezza all'utente. Un modo per fornire risposte sempre più professionali ed esaurienti al bisogno di salute e benessere dei cittadini.
Dermocosmesi. Nella Farmacia 2 è in servizio una consulente del reparto dermocosmesi, che mette a disposizione degli utenti la propria professionalità e conoscenza nel settore per dare consigli accurati e personalizzati. Alla consulente ci si può rivolgere per qualunque tipo di informazione, delucidazione o consiglio per la cura del proprio corpo ed il benessere fisiologico della cute.
Il servizio di counseling contro il disagio sociale. Presso la Farmacia 1 di via dei Cappuccini, sarà attivato il servizio di "Ascolto attivo" a cura di un counselor specialista. Gli utenti saranno ascoltati dal counselor che, attraverso le proprie conoscenze e competenze, sarà in grado di favorire la soluzione a quesiti che creano disagio esistenziale o relazionale. L'intervento di counseling offrirà un orientamento e un sostegno, favorendo lo sviluppo e l'utilizzazione delle potenzialità dell'utetnte, offrendo consigli su quale percorso specialistico seguire. Il servizio è già attivo e funziona su appuntamento.
Aumentano le aperture straordinarie della Farmacia 1. Altra novità riguarda il calendario di aperture straordinarie della Farmacia 1 di via dei Cappuccini, in coincidenza degli eventi promossi nel centro di Empoli. I cittadini troveranno aperta la Farmacia comunale 1 nei seguenti giorni: sabato 14 aprile dalle 9 alle 13; domenica 15 aprile dalle 16 alle 20; domenica 13 maggio dalle 16 alle 20; sabato 9 giugno dalle 9 alle 13. Si tratta di una sperimentazione che, se accolta positivamente e con interesse dal pubblico, consentirà alle farmacie comunali di adottare, in futuro, nuove modalità di apertura più rispondenti alle necessità dei cittadini. Si ricorda che anche la Farmacia 2 del centro commerciale rimane aperta, oltre alla domenica del turno, la quarta domenica di ogni mese


Sacile (Pn): "Meno tasse se si vendono le due farmacie comunali"
Vendere le due farmacie comunali di via Ettoreo e di San Michele per evitare l'introduzione dell'addizionale Irpef e di conseguenza ridurre la pressione fiscale sui cittadini di Sacile: il colpo a sorpresa l'assemblea svoltasi l'altra sera nell'ex chiesa di via Garibaldi l'ha riservato alla fine. Roberto Cao, presidente provinciale Confidi e presidente mandamentale Primacomm Fvg, ha accusato amministrazione comunale e opposizione di essere d'accordo per tassare la gente.
A suscitare la reazione di Cao, che peraltro era già intervenuto nel corso della serata chiedendo chiarimenti e sollevando perplessità sulla manovra messa in campo dalla giunta municipale guidata dal sindaco Roberto Ceraolo, l'intervento del capogruppo del Partito democratico Gilberto Tomasella, che si è riservato di presentare eventuali proposte alternative nelle sedi competenti (commissione e consiglio comunale).
"Non prendiamoci in giro - è scattato Cao appena Tomasella ha finito di parlare -, dove sono le proposte? E allora io dico che l'addizionale Irpef non serve. Per tappare il buco nel bilancio di quest'anno (parliamo di soli 400 mila euro) basta vendere le due farmacie comunali, il cui valore con le prossime liberalizzazioni del resto è in calo e che producono un utile risibile rispetto alla spesa sostenuta per il loro mantenimento, per avere i soldi necessari non soltanto per quest'anno, ma anche per gli anni a venire. La verità, però, è che maggioranza e opposizione sono d'accordo su una cosa: la gente va tassata".
In precedenza a polemizzare con l'amministrazione comunale era, invece, intervenuto il consigliere comunale Franco Igne (Pd), per il quale si domandano soldi sempre agli stessi (dipendenti e pensionati), contestando le percentuali indicate dal sindaco nel rapporto tra patrimonio e redditi relativamente al prelievo fiscale.
Presenti, inoltre, diversi consiglieri comunali. All'intervento del primo cittadino sono seguiti quelli dei funzionari Pavan (responsabile Area finanziaria) e Orlich (responsabile Ambito distrettuale) che hanno illustrato la parte tecnica del bilancio. Particolarmente interessante quello sull'Ambito, che eroga servizi a sette Comuni (Sacile è capofila) e ha un bacino di 63 mila abitanti, dove ci sono sempre meno minori e più anziani e stranieri.
(fonte: Messaggero Veneto)


Pisa: Comune approva il lavoro svolto
Farmacie Comunali Pisa Spa è una realtà aziendale di 55 dipendenti e 6 farmacie dislocate su tutto il territorio pisano con un fatturato 2011 pari a 10.350.506 euro. Frutto dell'attento interesse che Farmacie Comunali Pisa rivolge al benessere dei cittadini è il passaggio al servizio di orario continuato di 12 ore di 5 delle sue 6 farmacie, fra cui quella situata al piano terra dell'aeroporto aperta 365 giorni l'anno, e del servizio 24 H 365gg l'anno della Farmacia Comunale situata in via Niccolini, vicino al Duomo.
"Diamo un giudizio positivo - ha cosi esordito il pidiellino Giovanni Garzella, presidente della Commissione di controllo del Consiglio Comunale sulle società partecipate - su questo nuovo corso delle Farmacie Comunali spa. E l'unanimità di questo giudizio è un segno molto importante".
"Per le Farmacie Comunali - ha poi aggiunto Giuliano Bani, capogruppo consiliare del PSI - è stato ed è decisivo il rapporto di collaborazione con gli altri enti a partire, in primo luogo, dall'ASL ".
"Il cambiamento della dirigenza delle Farmacie - ha poi sottolineato per l'UDC-Terzo Polo, il consigliere comunale Luca Titoni - è stato un cambiamento proficuo. Basti pensare ai grandi vantaggi conseguiti con la costituzione di un magazzino unico per tutte le Farmacie Comunali".
"Oggi - ha poi continuato Massimo Balzi, consigliere comunale di FU - siamo davanti a questa nuova farmacia comunale dell'aereoporto (fino ad un mese fa si trovava al primo piano dello stesso aereporto) proprio per sottolineare la nostra approvazione verso scelte coraggiose e intelligenti. Il valore sociale delle Farmacie deve andare di pari passo con il loro sviluppo economico".
"Le nuove strategie di marketing - ha, infine, detto Valter Cecarelli del PD - a cominciare dal loro logo, sono un segno evidente di un nuovo corso che, ne siamo certi, porterà a nuovi traguardi per questo settore così importante per tutto il Comune di Pisa. Una sfida che vinceremo".


Livorno: "Il bilancio è in piedi, farmacie in vendita per poter investire"
"Questo bilancio non ha né buchi né sofferenze: in affanno? Macché...". L'assessore Valter Nebbiai ha un pedigree democristiano doc ma non ci sta a farsi mettere sulla graticola dei martiri. Soprattutto adesso che, dovendo fare i conti con i conti, c'è da trovare un Cireneo sulle cui spalle buttare il peso della croce. Soprattutto adesso che il tam tam di Palazzo civico insiste a dire che la vendita delle farmacie è indispensabile per rattoppare il bilancio che zoppica...
Probabile che Nebbiai sogni di mangiare il fegato a questo o quello ("chi sostiene che i conti non sono in ordine o non sa di cosa parla o lo fa in malafede o cerca di sare uno scosso ne politico"). E tuttavia, nel solco della tradizione moderato-scudocrociata, anziché sbracciarsi in una girandola di controaccuse politiche, affida a un profilo "tecnichese" la difesa del proprio operato. A cominciare dal fatto che i parametri del "suo" bilancio rigano dritti come fusi: ad esempio, la spesa per il personale (47 milioni) "è al 36%, dunque inferiore alla soglia di rischio che il governo vede nel 40%".
La parte corrente ha un volume di 140 milioni: con il governo che taglia i trasferimenti per una cifra pari a 16,5 milioni e la Regione per un altro 1,3.
"Dunque, se togliamo gli stipendi - afferma - è su circa 90 milioni che si può cercare di eliminare gli sprechi. L'abbiamo fatto: tagliando spese per 9 milioni dal 2009. Poi di fronte a una simile riduzione dei trasferimenti non resta che giostrare con l'Imu: lo dico ben sapendo che averla anticipata è una Waterloo per la finanza di Stato. Si potrebbero evitare queste tasse? Certo, basta però evitare ogni demagogia: scegliamo una idea di amministrazione che faccia a meno di ogni intervento nella cultura, ecco che il Comune spende meno e dunque tassa meno. Ma credete che sia una scelta sensata?".
Nebbiai, insomma, vuoi mettere un punto fermo: per la parte corrente il bilancio è "sano, solido e predisposto da uffici più che competenti".
"Vendere le farmacie - puntualizza - è una scelta non per tenere in piedi i conti ma per evitare che si riducano bruscamente gli investimenti". Le rate per pagare i mutui inghiottono il 2,5% del bilancio, dunque "assai al di sotto della soglia-limite dell'8%". Sta per calare (il sipario anche sul vecchio trucco che tutti i Comuni adottano: pescare le risorse dagli oneri incamerati dall'edilizia. "Li abbiamo già ridotti da 10 milioni a uno (e forse nemmeno quello) e anche per gli introiti da aree Peep non li abbiamo messi nei conti perché la delibera è all'orizzonte ma non è ancora nero su bianco". Risultato: se non si vuole che gli investimenti scendano di colpo da 22 a 4,5 milioni di euro, "non resta che vendere qualcosa". Probabilmente qualche immobile (ma al riguardo l'assessore non si sbottona neanche un po'), ma soprattutto "proprietà non strategiche": logico che le farmacie siano in testa alla lista.
"Far uscire i Comuni dai servizi è anche un orientamento del governo", dice Nebbiai. E aggiunge: "È uno sbaglio farcelo fare così in fretta: dovrebbero darci un po' di tempo per rimettere in sesto queste società nate in un'epoca in cui si privilegiavano le assunzioni e dunque, avendo risultati di bilancio poco sfavillanti, c'è il rischio di finire per metterle sul mercato a basso prezzo facendo fare un grosso affari a eventuali grandi gruppi. Potrebbe essere invece, per i dipendenti, una occasione d'oro: irripetibile". (fonte: Il Tirreno)



Le farmacie dell'Aquila si prendono cura delle donne
Donne "acrobate", fra i 25 e i 55 anni, impegnate su piu' fronti fra lavoro, casa, famiglia ed amicizie e per questo sempre in debito di energie; oltre l'80% di loro vorrebbero sentirsi piene di energie per tutta la giornata e quasi l'80% desidererebbe avere piu' tempo a disposizione. E' questo l'identikit delle 'donne attive' del Centro Italia compreso l'Abruzzo a cui e' dedicata nel mese di aprile l'iniziativa Farmacia Sapere&Salute: 7 le farmacie coinvolte a L'Aquila e provincia, pronte a fornire consigli e soluzioni dedicati al tema "Pianeta Donna Attiva". L'iniziativa, realizzata con il contributo di Bayer ha ottenuto il patrocinio dell'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da).
Secondo una indagine Eurisko condotta nel febbraio 2012, nel corso della quale sono state intervistate 1.355 donne attive a livello nazionale e 298 donne residenti nel Centro Italia, emerge il ritratto di una donna che vive giornate scandite da una serratissima tabella di marcia tanto che 7 su 10 dichiarano di tendere a fare molte cose contemporaneamente; una giornata tipo le vede correre in media per 13 ore al giorno in gran parte dedicate al lavoro (circa 7), ai figli (circa 2), alla gestione della casa (circa 1 ora e mezza) e allo svago/amici (circa 2 ore). (AGI)


Farmacie comunali
Trieste: difficile vendere le "comunali"

"Perché incolpare i farmacisti comunali di scarsa redditività? Non hanno colpe, loro non possono decidere in autonomia, inoltre li si incita alla concorrenza: ma è cosa orrenda inseguire i prezzi nel campo della salute, il farmaco è un bene essenziale e non un bene di consumo".
Marcello Milani, presidente dell'Ordine dei farmacisti di Trieste, non gradisce affatto le considerazioni del Comune in merito alle sue due farmacie "comunali", sulla via di essere privatizzate se la radiografia interna non dimostrerà che possono guadagnare di più. "Ma perché un Comune deve avere farmacie?" si è chiesto il sindaco Cosolini.
La ragione è due volte storica. Le farmacie comunali sorsero ai primi del Novecento per assicurare un servizio nei luoghi scomodi dove un privato non avrebbe avuto convenienza ad aprire l'impresa. In più a Trieste e Gorizia, per retaggio austro-ungarico, erano passate all'Inam e avevano il monopolio del farmaco con ricetta rimborsato dalle mutue. Con la riforma che ha istituito il servizio sanitario (le Usl, poi Asl) sono ridiventate "normali", perdendo però in tal modo la loro specifica funzione.
"Privatizzarle? In fondo non ha senso mantenerle comunali - prosegue Milani -, purché naturalmente quei bravissimi farmacisti, soggetti solo alle regole della professione ma pressati dalle regole di concorrenza consentite dalle leggi ai privati, possano godere di prelazione in caso il Comune decida di fare un'asta. Va salvaguardata l'occupazione, si devono trattare farmacisti e collaboratori con pari dignità".
Entro aprile gli uffici "uniti" delle Politiche sociali e delle Risorse economiche tireranno la linea sotto i conti del "Cedro" (piazza Oberdan, sede di proprietà) e del "Cammello" (viale XX Settembre, affitto da oltre 80 mila euro all'anno), anche perché a giugno scadono dei contratti a tempo determinato e bisogna decidere una volta per tutte quale politica adottare.
"Certo, il Comune può benissimo venderle - è il commento di Alessandro Fumaneri, presidente di Federfarma, l'associazione di categoria -, se mai trova qualcuno che gliele compra. In questo momento nessuno compra farmacie, i ricavi sono scesi del 40%, con il decreto liberalizzazioni di Monti a Trieste potranno aprire 3 nuove farmacie in centro e 3 in Carso, se il Comune bandirà il concorso".
Quanto ai colleghi "comunali" quasi quasi accusati di far poca cassa per scarso spirito mercantile, anche Fumaneri si ribella: "Non è colpa di quei disgraziati colleghi se le due farmacie non guadagnano abbastanza, la crisi è di tutti, la farmacia è un'impresa che non dà più reddito a nessuno".

(fonte: Il Piccolo)



AFM Ferrara, quadruplica l'utile
Afm quadruplica l'utile netto, anche se ricavi calano di 200 mila euro. È il sunto del consuntivo delle farmacie comunali fatto dall'assessore Luigi Marattin, che introduce al consiglio comunale quello che è "un bilancio particolare, quello sul quale si chiude la vecchia forma societaria di Afm prima della trasformazione in società a responsabilità limitata con il suo contestuale ingresso nella holding e con la riduzione da 5 a 1 dei membri del cda".
Il documento contabile 2011, si è chiuso con un fatturato complessivo di 18.460.256 euro e un utile netto di 128.383 euro. Il canone d'esercizio che l'azienda trasferirà al comune è di 630.811 euro.
La novità destinata ad incidere da una parte sull'organizzazione e dall'altra sul volume di attività e quindi sui ricavi, riguarda l'ampliamento degli orari di alcune farmacie e in particolare quella di Viale Krasnodar, con i nuovi orari dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 20, allargando così la fascia oraria di due ore, con l'obiettivo di arrivare a breve ad un turno continuo che soddisfi le necessità del quartiere.
Sul versante dei progetti futuri l'azienda ha in via di realizzazione nuove strategie di crescita. A breve, un'area di assistenza alla persona sarà creata nei locali attigui alla farmacia Porta Mare. Inoltre, è in programma l'acquisto dell'ex scuola elementare di Quacchio e il conseguente trasferimento della farmacia di Via Pomposa. Francesco Levato (Iet) fa notare come i 30mila euro di attivo all'anno sono diventati 128 mila, pur essendo calato complessivamente il ricavo. "Questo ci conferma quanto detto nel valutare i bilanci degli anni precedenti: qualcosa in più si poteva fare". La domanda allora è: "perché in tutti gli altri anni non ci sono stati questi ipotetici utili in più?".
(fonte: estense.com)


Mondo farmaceutico
Solo l'1 % delle farmacie online è legale
"L'incremento registrato a livello mondiale nella diffusione di farmaci contraffatti o illegali, è in larga parte riconducibile al proliferare di negozi virtuali su Internet che offrono alla vendita medicinali di dubbia provenienza, ovvero in gran parte dei casi non conformi alle informazioni riportate sull'etichetta, che attirano tuttavia clienti inconsapevoli dei rischi grazie a una serie di promesse (difficili da mantenere) come la riservatezza della spedizione, la qualità della produzione e le caratteristiche naturali degli ingredienti, ma soprattutto grazie a un prezzo di vendita sensibilmente più basso rispetto al prodotto legale autorizzato sul mercato (basti pensare al riguardo che un prodotto per il trattamento delle disfunzioni erettili viene promosso su Internet con un prezzo dieci volte inferiore rispetto a quello del farmaco autorizzato, distribuito attraverso i canali legali)".
LA NOTA - Lo chiarisce in una nota l'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco). "Il quadro generale è reso complesso da una serie di motivi, in primo luogo una situazione eterogenea, anche in ambito europeo, dove coesistono attualmente situazioni diverse: se in alcuni paesi si è infatti proceduto ad autorizzare le farmacie online, e l'attività di vendita e acquisto di farmaci in rete è dunque considerata legale, in altri, come l'Italia, ciò non è ancora awenuto", prosegue l'Aifa. "Secondo l'ente statunitense LegitScript, il servizio di verifica e controllo delle farmacie on line, l'unico riconosciuto ufficialmente dalle federazioni dei farmacisti, solo 1'1% delle 40.000 farmacie censite sarebbe legale, owero controllato dalle autorità competenti - conclude l'Agenzia -. Il resto dell'esistente sarebbe invece rappresentato da farmacie false o illegali. Le prime dedite esclusivamente alla frode, le seconde alla diffusione di prodotti sospetti e non conformi agli standard vigenti". I NUMERI DEI NAS - Le indagini che i carabinieri del Nas stanno conducendo in queste ore in relazione ai fatti di Barletta si inseriscono nel quadro di un'attività operativa che dal 2005 a oggi ha portato alla segnalazione all'autorità giudiziaria di 5445 persone (1742 nel 2011), all'arresto di 337 persone (84 nel 2011) e al sequestro di 3.664.000 tra fiale e compresse (1.335.000 nel 2011). Lo rende noto un comunicato del Ministero della Salute. Le cifre dimostrano che il fenomeno criminale della vendita illegale di farmaci su Internet ha avuto una crescita esponenziale: basti pensare che la ricerca della voce "buy viagra" su Google restituiva nel maggio 2011 29.200.000 risultati, mentre oggi siamo a 106.000.000 (+ 293%), mentre per la voce "buy anabolic" si è passati dai 4.960.000 risultati nel maggio 2011 ai 9.990.000 di oggi (+ 101%). A circolare sono soprattutto psicofarmaci, antidepressivi, tranquillanti, ipnoinduttori, diuretici, antiepilettici, steroidi e antiasmatici. I provider sono allocati all'estero, e i compratori sono attirati dalla possibilità di effettuare acquisti in forma anonima, in assenza di prescrizione e a prezzi economici
(fonte: corriere.it)


Toscana: Tessera Sanitaria in Farmacia
La carta sanitaria elettronica si puo' attivare anche in farmacia. Lo prevedeva un accordo siglato in Regione Toscana a fine dicembre 2011 dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e dai rappresentanti di Cispel (Confederazione italiana servizi pubblici enti locali) per le farmacie pubbliche, e di Urtofar (Unione regionale toscana titolari di farmacia) per quella private.
"La farmacia rappresenta un luogo importante nella vita di una comunita', e dobbiamo considerarla un punto di contatto strategico fra cittadini e bisogni di salute -ha detto Daniela Scaramuccia- E' in farmacia che i cittadini abitualmente fanno uso della tessera sanitaria, ed e' per questo che abbiamo voluto lanciare un grande programma per l'attivazione della carta sanitaria e del fascicolo sanitario nelle farmacie. Naturalmente, i punti di attivazione nelle farmacie non sostituiscono, ma si aggiungono a quelli gia' in funzione nelle aziende sanitarie".
I punti di attivazione saranno pubblicati sui siti istituzionali della Regione Toscana e delle aziende sanitarie. Per i cittadini non ci sara' alcuna differenza: il processo di attivazione sara' identico, sia che venga fatto in uno degli sportelli delle Asl, che nelle farmacie. Il cittadino dovra' presentarsi in farmacia con la carta sanitaria e un documento di identita'.
L'operatore, dopo aver eseguito tutte le procedure necessarie, consegnera' al cittadino la busta oscurata con il Pin e il codice utente. L'attivazione della CSE rendera' possibile ai cittadini anche l'accesso ai servizi on-line che verranno progressivamente resi disponibili entro l'estate: per esempio il ritiro dei referti, a partire dalle analisi del sangue, e la stampa dell'attestazione della propria posizione/fascia economica ai fini del pagamento del ticket.


Mondo farmaceutico
L'Aquila "Alcune farmacie sono ancora nei container"

A tre anni dal sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese abbiamo intervistato il presidente dell'Ordine dei Farmacisti della provincia de L'Aquila, Angela Pellacchi per sapere se rispetto ad un anno fa è cambiato qualcosa.
Presidente, partiamo dalle sette farmacie che l'anno scorso erano ancora nei container. Com'è oggi la situazione?
Delle sette farmacie colpite dal sisma di tre anni fa solo una è rientrata nei suoi locali d'origine. Altri due esercizi, invece, non si trovano più nei container: una si è insediata all'interno di un centro commerciale in una struttura in muratura, e un'altra in una struttura in legno. Le restanti quattro operano invece ancora nei container.
Per quanto riguarda la nuova Pianta organica ci sono novità?
Qui siamo di fronte ad un problema serio. Dal sisma, in realtà, la pianta organica non è più esistita. Le farmacie del centro storico colpite sono state ricollocate dove c'era maggiore bisogno, ovvero nei pressi dei nuovi insediamenti. Il problema è che oggi con il decreto sulle liberalizzazioni rischiamo il collasso del sistema.
Perché? E qual è il rischio?
In base alla legge è stato stimato che a L'Aquila si debbano aprire quattro nuove farmacie. Il problema non è l'apertura di nuove farmacie, cui siamo favorevoli, è che i numeri su cui si basa la legge sono quelli del censimento del 2010 che non rappresentano però la realtà. Si stima infatti che più di 10.000 persone che dal censimento risultano essere residenti a L'Aquila nella realtà non lo sono perché si sono trasferite. Aprire quindi delle farmacie in più senza però avere la certezza sui numeri dei residenti effettivi rischia di far collassare il sistema.
Cosa pensate di fare?
La situazione è veramente grave. Il 12 aprile abbiamo un appuntamento con il Sindaco de L'Aquila che dovrebbe fomirci dati sui residenti più precisi e a cui segnaleremo i rischi che un'applicazione non corretta della legge potrebbe causare al sistema delle farmacie aquilane. In ogni caso, credo però che solo un provvedimento del Governo nazionale possa scongiurare questo pericolo.
(fonte: Quotidiano Sanità)



Farmacie comunali
Verona. In farmacia contro il gioco d'azzardo
Videogiochi, gratta e vinci, lotterie, bingo, videopoker, formula 101, lotto telematico, vinci per la vita... Inizia tutto come un gioco. Ma alcune volte finisce con la dipendenza. E il passaggio successivo per chi non si è saputo controllare diventa, in tempi brevi, è il disturbo compulsivo. Un fenomeno così diffuso e pericoloso in Italia che il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha annunciato nelle scorse settimane l'intenzione di introdurre la ludopatia nell'elenco delle patologie che rientrano nei Lea.
Nel frattempo, però, anche le amministrazioni locali fanno la loro parte.
Come il Comune di Verona, che per mettere in guardia i cittadini sul vizio del gioco d'azzardo e i rischi connessi ha dato il via a una nuova iniziativa: da oggi, infatti, sarà distribuito presso le farmacie della città un opuscolo contenente informazioni sull'attività delle sale da gioco e osservazioni e consigli rivolti ai giovani e agli adulti per riconoscere i sintomi del vizio da gioco. Una parte della pubblicazione, realizzata dall'assessorato alla Risorse Economiche-Ufficio Antiusura del Comune, è inoltre dedicata all'usura e agli aiuti concessi dallo Stato alle vittime di questo reato.
"Gli italiani - si legge nell'opuscolo, che rilancia le parole di un'Assemblea del Cnel del 2008 - sono quelli che spendono in assoluto la cifra maggiore per scommesse e lotterie in rapporto al reddito pro-capite, una cifra che si è triplicata in quattro anni". In particolare, a giocare risultano essere soprattutto le fasce più deboli dal punto di vista economico: "il 56% degli strati sociali mediobassi, il 47% di quelli più poveri e il 66% dei disoccupati".
Ma attenzione, perché " il banco non perde mai", avverte l'opuscolo del Comune di Verona. Sottolineando come a perdere, denaro e non solo, siano invece i cittadini e la comunità intera. "Chi è rovinato dalla malattia del gioco - sottolinea l'opuscolo - rovina anche la propria famiglia, non ha soldi per l'affitto o per il mutuo della casa, per mantenere i figli a scuola, per mangiare". Ma "i costi per la disintossicazione e il recupero dell'ammalato incidono anche sulla Sanità in modo non indifferente e le cure, a detta degli esperti, sono lunghe e di non facile soluzione".
A questo vanno a sommarsi, per i meno abbienti, i costi per altri interventi di enti istituzionali e del privato.
(fonte:quotidiano sanità)

Erba Vita e Assofarm
Sollievo Venis: la soluzione naturale e completa per il benessere delle gambe

L'insufficienza venosa
Le patologie venose sono in crescita in Italia; la prevalenza dell'Insufficienza Venosa Cronica è del 10-15% nella popolazione adulta maschile e del 50-55% in quella femminile. Il disturbo colpisce prevalentemente il sesso femminile fino a 50-60 anni, dopo questa età non si notano differenze significative tra i due sessi.
Per Insufficienza Venosa Cronica (IVC) degli arti inferiori si intende un persistente e difficoltoso ritorno venoso dalle estremità degli arti inferiori verso il cuore.
In condizioni normali, le valvole venose bicuspidi sono deputate a dirigere il sangue dalle vene superficiali degli arti inferiori verso il cuore (attraverso il sistema venoso profondo) dal basso verso l'alto contro la forza di gravità. Nell'IVC tali valvole non sono in grado di svolgere tale compito, pertanto si assiste ad un reflusso (inversione del flusso) del sangue dal sistema venoso profondo a quello superficiale degli arti inferiori; per tale motivo si crea una ipertensione venosa superficiale.

Da che cosa può essere provocata?
La conseguenza è un ristagno del sangue all'interno delle vene degli arti inferiori, che crea una pressione continua su le pareti delle vene che può portare, in una fase avanzata della patologia, allo sfiancamento e dilatazione della parete stessa (varici) e alla fuoriuscita di liquidi nei tessuti circostanti (edema).
L'insufficienza venosa è un disturbo piuttosto comune, può restare asintomatico per lungo tempo ma, una volta consolidatasi, questa patologia diventa abbastanza seria e difficilmente risolvibile. Quindi è importante riuscire a individuare i piccoli segnali che l'organismo manda allo stadio iniziale della malattia.


Le nostre gambe ci sostengono tutto il giorno, diamo loro un aiuto efficace e naturale con la linea Sollievo Venis

Sollievo Venis TP-r
Confezione: 30 compresse multistrato a rilascio differenziato da 1 grammo in blister.
Indicazioni: Sollievo VenisTP-r, compressa trifasica a rilascio differenziato, con fleboSTIM®, è stato appositamente studiato dai laboratori Erba Vita per prevenire l'insorgenza e contrastare l'Insufficienza Venosa Cronica (IVC). Il prodotto contiene infatti estratti vegetali ad alta titolazione, la cui azione sinergica si manifesta in un generale miglioramento della circolazione periferica: possono essere dunque contrastati disturbi come fragilità capillare, circolazione rallentata, sensazione di pesantezza e gonfiore degli arti inferiori, varici, edemi.
Modo d'uso: Si consiglia l'assunzione di una compressa al giorno.

Sollievo Venis TP-r: vantaggi dell'assunzione di una compressa multistrato.
Una delle principali ricerche nel settore tecnologico punta l'attenzione sullo sviluppo di formulazioni in grado di liberare i principi attivi nell'organismo in quantità e velocità controllata.
Le formulazioni a lento rilascio ottimizzano la resa di un preparato andando a migliorare diversi aspetti che la so mministrazione per via orale limita:
- biodisponibilità
- distruzione da passaggio epatico
- distruzione dell'attivo operata dalla flora residente
- inattivazione di ingredienti legata ad un certo valore di pH.

Si cerca quindi di rendere possibile un'azione farmacologica che di suo esisterebbe (intrinseca nel derivato) ma che ha difficoltà a "venir fuori" nella sua completezza in quanto antagonizzata dal complesso sistema dell'organismo umano fatto di barriere, membrane, enzimi.
La compressa multistrato Sollievo Venis è stata studiata per ottimizzare al meglio la biodisponibilità di alcuni attivi e garantire un'azione duratura e costante per tutto l'arco della giornata, con solo una somministrazione.
La forma SLOW release riduce l'effetto di first pass epatico e incrementa la biodisponibilità della cumarina, principio attivo del Meliloto, dall' 1 al 35%.
La forma SLOW release prolunga la costanza di attività dei triterpeni della Centella.
Inoltre la presenza di fleboSTIM® (miscela esclusiva Erba Vita a base di Mirtillo Nero e Ippocastano) nel primo strato-fast release e la sinergia d'azione della Vite rossa e della Vitamina C nel secondo strato - normal release sono in grado di favorire un importante effetto flebo-tonico.

SOLLIEVO VENIS GEL defaticante
Confezione: Tubo da 150 ml
Indicazioni: SOLLIEVO VENIS GEL defaticante è un prodotto dalle ottime caratteristiche eudermiche, appositamente formulato per favorire la circolazione in caso di ritenzione idrica estasi linfatica. Nella formulazione sono stati introdotti principi attivi specifici e naturali, accuratamente selezionati, per garantire un valido aiuto in caso di fragilità capillare, circolazione rallentata, sensazione di pesantezza e gonfiore degli arti inferiori. Grazie ai principi attivi contenuti negli estratti vegetali, il prodotto, se applicato regolarmente, svolge una concreta azione ristrutturante delle pareti vasali e antiedemigena.
Il veicolo gelificato possiede la caratteristica di rendere i suoi preziosi componenti prontamente disponibili al 100%, per dare modo alle gambe di ritrovare la naturale leggerezza. Il prodotto viene assorbito velocemente, lasciando la pelle morbida e non unta.

SOLLIEVO VENIS GEL defaticante freddo
Confezione: Tubo da 150 ml
Indicazioni: La presenza di mentolo e olio essenziale di Menta apporta una immediata sensazione di freschezza, che dura nel tempo e dona una piacevole sensazione di rinnovata vitalità ed energia.
Modo d'uso: Applicare il gel sulle gambe, massaggiando dal basso verso l'alto, fino a completo assorbimento. Si consigliano due applicazioni al giorno, preferibilmente al mattino e alla sera. Per ottimizzare il trattamento si consiglia l'assunzione in sinergia con gli altri prodotti della LINEA SOLLIEVO VENIS.

SOLLIEVO VENIS spray gambe
Confezione: Spray da 100 ml
Indicazioni: SOLLIEVO VENIS SPRAY GAMBE freddo è un prodotto dalle ottime caratteristiche eudermiche, appositamente formulato per favorire la circolazione in caso di ritenzione idrica estasi linfatica. Nella formulazione sono stati introdotti principi attivi specifici e naturali, accuratamente selezionati, per garantire un valido aiuto in caso di fragilità capillare, circolazione rallentata, sensazione di pesantezza e gonfiore degli arti inferiori. Grazie ai principi attivi contenuti negli estratti vegetali, il prodotto, se applicato regolarmente, svolge una concreta azione ristrutturante delle pareti vasali e antiedemigena. La presenza di mentolo e olio essenziale di Menta apporta un' immediata sensazione di freschezza, che dura nel tempo e dona una piacevole sensazione di rinnovata vitalità ed energia.
Modo d'uso: Erogare, al bisogno, tre-quattro nebulizzazioni per gamba e massaggiare il prodotto dal basso verso l'alto.
Per ottimizzare il trattamento si consiglia l'assunzione in sinergia con gli altri prodotti della LINEA SOLLIEVO VENIS.

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