Editoriale
Più opportunità che declino
Non vogliamo dimenticare le critiche al Governo mosse nelle nostre esternazioni dei mesi scorsi, ma certamente non è nella storia e nello stile di Assofarm produrre politiche di resistenza conservativa o pubblici piagnistei. Ecco quindi che, di fronte a decreti governativi che rischiano di ampliare il divario quantitativo tra farmacie pubbliche e private, e che per ora dimenticano l'apporto qualitativo della farmacia comunale italiana, riteniamo opportuno concentrare le nostre riflessioni sulle opportunità che ci attendono e le sfide che possiamo concretamente vincere nei prossimi anni.
Questo sforzo interpretativo "positivo" coinvolge prima di tutto la questione della pianta organica. Nell'articolo 11 del decreto Cresci Italia alcuni vedono l'abolizione totale di tale strumento che, fino ad oggi, ha costituito uno dei cardini non solo dell'assetto organizzativo e territoriale della farmacia italiana, ma anche un elemento di formale integrazione con il SSN. Noi invece, seguendo il parere di alcuni giuristi, rileviamo che la presenza di tale strumento in altre leggi ancora in vigore comporta la sopravvivenza di quest'ultimo oltre i termini di sospensione previsti per il concorso di assegnazione delle farmacie previste dagli ultimi provvedimenti del Governo.
Riserviamo tale approccio anche al diritto di prelazione dei sindaci, anch'esso sospeso. Pur denunciando l'iniquità del trattamento riservatoci, rileviamo il fatto che tra appena un anno e mezzo i comuni potranno di nuovo esercitare la prelazione in quei territori in cui la popolazione avrà superato la metà più uno del rapporto abitanti-farmacia pari a 3.300.
Ciò significa che in tutti i contesti in cui si sarà registrato un lieve aumento demografico tale da raggiungere questa soglia allo scadere della sospensione, ci vedrà addirittura avvantaggiati rispetto ai privati.
Nel frattempo dobbiamo sfruttare questo anno e mezzo per rafforzare quei vantaggi competitivi che già oggi abbiamo sul mondo del privato. Non si tratta di soddisfare sterili narcisismi, ma piuttosto di accettare la sfida della competizione al fine di migliorare le performance di servizio all'utenza e di contributo al controllo della spesa pubblica.
Il prossimo 19 aprile organizzeremo un convegno in cui verranno esposti importanti studi e analisi su come potremo realizzare economie di sistema e sinergie in grado davvero non solo di rivoluzionare il management delle nostre aziende, ma anche di costituire un elemento di eccellenza assoluta nel sistema sanitario italiano e dei pubblici servizi.
Siamo davvero orgogliosi di tutto questo, della capacità della nostra federazione nella sua interezza di reagire in maniera così propositiva a trend recessivi sia a livello istituzionale che di mercato.
Mentre insomma il Governo è impegnato in necessarie operazioni di quadratura dei conti pubblici che lo obbligano ad operazioni di miopia economica, noi procediamo ad auto-riformare il nostro sistema ridando centralità alla prestazione sanitaria facendo dialogare quest'ultima con la dimensione aziendale della nostra presenza. Rimane quindi prioritaria lo sviluppo di una diversa remunerazione del farmacista, come del resto è più che opportuno sfruttare meglio la grande mole di dati sanitari che è possibile estrapolare dalla nostra attività. L'adozione del Registro Farmaceutico del Paziente sarebbe lo strumento migliore per tutto ciò, perchè non solo offrirebbe maggiori potenzialità statistiche a livello macrosociale, ma permetterebbe anche di realizzare terapie farmaceutiche più adeguate ed economiche per ogni singolo paziente.
Vorremmo però che queste singole proposte venissero comprese in un più ampio e organico disegno di riforma del settore, considerando anche il fatto che l'ultima operazione di tale portata risale almeno a vent'anni fa. Vent'anni nei quali tutto è cambiato radicalmente, soprattutto in termini di modalità di consumo farmaceutico da parte del cittadino.
Il momento potrebbe essere propizio almeno per due grandi ordini di motivi. Il primo è sicuramente la crisi economica che colpisce sia la famiglia italiana che le casse dello Stato.
E il secondo è la vendita on-line dei farmaci. Questione sempre più pressante non solo a seguito dei crescenti fenomeni di contraffazione, ma anche per il fatto che ormai tutti noi siamo sempre più abituati ad acquistare beni e servizi via vveb. A parere nostro non è accettabile assumere una posizione di totale chiusura nei confronti di tale fenomeno:
negare questa possibilità in Italia significa spingere i nostri concittadini ad acquistare all'estero, con conseguenti perdite di mercato per le nostre aziende, e significa annullare ogni possibilità di controllo sanitario dei farmaci venduti on-line.
Serve insomma un radicale cambiamento di mentalità. Stato e farmacie devono imparare a dialogare maggiormente con l'evolversi delle problematiche sociali. All'ottuso contrasto di queste ultime si deve sostituire un approccio di adeguamento, di risposta propositiva.
Il rischio che oggi corre la farmacia pubblica italiana non è quello di non avere soluzioni pratiche a tali ordini di problemi, ma di essere troppo sola nel portarle avanti.
Francesco Schito
Vice Presidente Assofarm
Dalla federazione
Convegno: Opportunità di sviluppo o declino?
Il 19 aprile prossimo Assofarm organizza alla Sala Capranichetta a Roma un incontro pubblico in cui interverranno il Ministro della Salute Renato Balduzzi, il Presidente dell'Anci Graziano Del Rio, il vice Sindaco di Roma Sveva Belviso.
Successivamente verranno esposte relazioni tecniche degli avvocati Stefano Colombari e Costantino Tessarolo, e della Docente di Economia Sanitaria presso l'Università di Ferrara Emidia Vagnoni.
Più di 60 le persone che hanno affollato la Sala degli Specchi di Villa Ghirlanda in occasione della conferenza sull'osteoporosi dell'Azienda Multiservizi e Farmacie di Cinisello Balsamo in provincia di Milano tenutasi il 21 Marzo scorso. E' una delle prime conferenze che traggono spunto da dati statistici rilevati attraverso screening eseguiti nelle farmacie comunali con lo scopo di attuare una prevenzione di patologie ampiamente diffuse. Tutto ciò voluto e condiviso dai vertici aziendali, il Presidente Gaetano Vultaggio e il Direttore dell'azienda dott. Maurizio Anzaldi e organizzato e coordinato dalla Dott.ssa Marisa Franciosi, Direttrice d'Area delle Farmacie. Il Presidente dell'AMF ha presentato alla platea i futuri progetti dell'Azienda e le iniziative che verranno svolte nelle farmacie comunali in relazione al ruolo proprio della professione di informazione e di prevenzione e particolarmente sentito come mission aziendale. Relatore sulla tematica della conferenza, il Dottor Davide Derossi, medico ortopedico e Responsabile del Centro per l'Osteoporosi dell'ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, che ha esposto in modo chiaro e conciso aspetti e problemi della patologia osteoporotica focalizzando l'attenzione sui danni sia in merito alla salute stessa dei pazienti ma anche sul peso economiche a carico del SSN come conseguenza delle fratture dovute a osteoporosi.La dottoressa Lella Ronzio, direttrice di una delle 9 farmacie dell'AMF ha quindi illustrato i dati risultati dallo screening eseguito nella farmacie comunali nel 2010 e 2011. A tale screening sono stati dedicati 3 giorni in ciascuna farmacia. Interessanti i risultati sulla percentuale di persone osteoporotiche e osteopeniche, sovrapponibili ai dati nazionali. Il test prevedeva un'indagine sul calcagno con un'apparecchiatura in grado di rilevare la densità dell'osso. A tale test si sono sottoposte quasi 1200 persone tra i 50 e i 70 anni, di cui più dell'80% donne. Il grado di osteopenia rilevato è stato di circa il 55%; molte di queste persone non erano a conoscenza del loro stato di salute mentre molte delle persone osteoporotiche non erano in trattamento terapeutico per curare la malattia.
Questo ha permesso ai farmacisti di far opera di informazione e sensibilizzazione e di indirizzare le persone in questione al loro medico curante, attuando in questo modo una vera azione di prevenzione della malattia.
Farmacie comunali
Toscana, Sfida delle farmacie comunali: nuovo ruolo e nuovo marchio
"La farmacia deve diventare sempre di più uno dei nodi qualificati di un welfare moderno, capace di integrarsi nella rete regionale dei servizi sociosanitari assistenziali, dei servizi alla persona", ha detto il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo che ha chiesto la modifica del decreto Cresci Italia per consentire anche alle farmacie pubbliche di partecipare alle assegnazioni delle nuove concessioni (142 in Toscana)
Le farmacie comunali, discriminate per una scelta inspiegabile e sbagliata nel provvedimento sulle liberalizzazioni, sfidano il mercato e rilanciano il loro ruolo che è quello di fornire servizi di qualità al cittadino. "La farmacia in generale e quella pubblica in particolare deve diventare sempre di più uno dei nodi qualificati di un welfare moderno, capace di integrarsi nella rete regionale dei servizi sociosanitari assistenziali, dei servizi alla persona", ha detto il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, aprendo i lavori del convegno "Farmacia dei servizi" che si è svolto oggi a Firenze.
Per rendere immediatamente visibile la nuova sfida, è stato lanciato un marchio regionale "FARMAQUI", prima iniziativa di questo genere in Italia, che intende garantire la fornitura e la qualità di questi servizi integrativi in una rete regionale di farmacie comunali che aderiscano all'iniziativa. "La farmacia pubblica - ha spiegato De Girolamo - è diffusa in tutto il territorio, è un marchio forte, credibile, e in questi anni ha garantito l'unica concorrenza nel settore, sia in termini di prezzo che di qualità del servizio". I cittadini non esiterebbero dunque "a sceglierla come interlocutore di un'ampia gamma di servizi di welfare". Solo così- ha proseguito - la farmacia pubblica può ritrovare la sua missione, e potrà competere con gli altri operatori e vincere la battaglia della liberalizzazione.
Battaglia che parte dalla correzione del testo del decreto Cresci Italia, in fase di conversione alla Camera: "All'apertura dei nuovi punti vendita non potranno partecipare le aziende comunali, una scelta - ha aggiunto De Girolamo - che priva questo mercato dell'unico concorrente vero alle gestioni private. Per questo chiediamo di modificare alla Camera la legge di conversione consentendo alle farmacie pubbliche di partecipare alle nuove assegnazioni, e puntando ad introdurre criteri di merito nelle selezioni, favorendo chi si integra nella rete regionale di servizi alla persona: i servizi di prenotazione, l'attivazione della tessera sanitaria, il supporto alle famiglie (psicologo, infermiere, aiuto familiare), la consegna di referti medici e l'offerta di strumenti di analisi e diagnosi".
In Toscana, secondo l'attuale formulazione della legge, potrebbero essere aperte 142 nuove farmacie, in un'ottantina di Comuni. "Un incremento - ha commentato da parte sua Simona Laing, Coordinatrice farmacie Confservizi Cispel Toscana - che dal punto di vista quantitativo non comporterà modifiche sostanziali per i consumatori, ma che dal punto di vista della qualità potrebbe essere l'occasione per un miglioramento dell'offerta di servizi".
De Girolamo ha invitato infine le Regioni "a far sentire la loro voce, per consentire la partecipazione delle farmacie comunali alle nuove aggiudicazioni, ma soprattutto per poter introdurre a livello regionale, criteri di selezione per i nuovi punti vendita basati sull'adesione ad un programma di erogazione di servizi qualificati alla persona, quei servizi che vogliamo promuovere con il nostro marchio regionale".
Nel corso del convegno, al quale ha partecipato anche l'assessore alla salute Daniela Scaramuccia, sono state illustrate numerose esperienze in corso da parte delle farmacie comunali toscane.
La Toscana rappresenta un caso di eccellenza in Italia: 64 aziende partecipate dai comuni Toscani, con 212 farmacie aperte in 80 comuni della Toscana, la maggior parte in comuni sopra i 5000 abitanti. 2,6 milioni di abitanti, il 75 % del totale regionale, hanno almeno una farmacia nel proprio comune. Un settore che genera un fatturato di 300 milioni di euro l'anno e che impiega circa 800 addetti.
Il 25 % delle farmacie toscane è comunale e garantisce servizi di qualità.
Erba vita e Assofarm
I "segreti" per il controllo del peso e per ritrovare la forma fisica
Secondo le direttive comunitarie gli integratori alimentari sono prodotti che integrano la nostra dieta e sono una fonte concentrata di sostanze nutritive, come vitamine e minerali, o altre sostanze, come gli estratti erbali, che hanno un effetto nutritivo o fisiologico. Dal momento che un solo integratore non basta per soddisfare le diverse problematiche di sovrappeso Erba Vita propone una linea di integratori per rispondere efficacemente alle diverse esigenze di controllo del peso.
La nuova linea 6 snell di Erba Vita ha anche un sito internet dedicato: www.6snell.it
Oggi i laboratori Erba Vita hanno ancora potenziato tutti i prodotti della linea 6 SNELL. Gli effetti esercitati dalle piante officinali e dai fattori bio-nutrizionali sono differenti e multipli, a seconda degli specifici estratti e bio-costituenti utilizzati: dalla facilitazione del conseguimento della sensazione di sazietà, alla limitazione e la riduzione dell'assorbimento di nutrienti, dalla tendenza a ridurre il grasso corporeo e mantenere o aumentare la massa magra (i muscoli) ad azioni di tipo termogenico. Utilizzare i prodotti della Linea Erba Vita 6 SNELL ci aiuta ad avere un metabolismo più attivo, un organismo che lavora a pieno regime, che consuma meglio le calorie ed elimina in modo più efficiente le tossi ne.
La grande novità di 6Snell è il nuovo Snack biscotlo "spezza fame"
Un'altra novità di quest'anno: la linea 6snell è stata accresciuta con un gradevole snack biscotto per spezzare la sensazione di fame, arricchito di Cromo picolinato, ad alto contenuto di fibre, con tè verde ed Ananas.
Dobbiamo anche pensare alla depurazione...
Spesso l'aumento di peso è associato ad una cattiva funzionalità del fegato e delle vie biliari che si intasano di sostanze di deposito o di scarto; le tossine così generate ne impediscono il corretto e totale funzionamento. I nutrienti introdotti in eccesso non vengono trasformati in energia e si accumulano sottoforma di grasso, oppure vengono metabolizzati ma non smaltiti, generando accumulo di tossine e scorie.
...ed al drenaggio
L'approccio del drenaggio è sempre raccomandato, in quanto un organismo ripulito è più ricettivo ai successivi trattamenti, che risultano pertanto più efficaci e duraturi nel tempo. Il drenaggio ci consente di eliminare i cataboliti (le scorie, le tossine) attraverso una stimolazione degli organi emuntori (fegato, reni, sistema linfatico, cute, apparato respiratorio.
I punti di forza classici della Linea Erba Vita 6 SNELL sono i seguenti:
6SNELL: snelli per natura
Per controllare il peso corporeo, un valido aiuto arriva anche dall'utilizzo di integratori alimentari, oltre a seguire una dieta ipocalorica adeguata (consigliata da uno specialista) e a fare una adeguata attività fisica (calibrata in base alle potenzialità e possibilità della persona).
Il miglior metodo per dimagrire in modo sicuro si basa su l'attuazione di un programma equilibrato in cui l'attività fisica, l'alimentazione e alcuni integratori specifici sono le tre componenti fondamentali.
Gli integratori alimentari sono costituiti normalmente da miscele di sostanze naturali; contengono in genere una certa quantità di fibre in associazione ad altre sostanze ad azione coadiuvante (ad esempio per contrastare la ritenzione idrica, per stimolare la termogenesi, ad azione lipobloccante o glucobloccante, ad azione saziante).
A seconda della tipologia di persona, in base al tipo di stile di vita o alla situazione oggettiva, si delineano diverse situazioni: c'è chi segue una dieta ma non sa rinunciare a pane, pasta e dolci; c'è chi tende ad accumulare i grassi, soprattutto nella zona addominale; alcuni non riescono a controllare la fame nervosa; altri bevono poco, per una cattiva abitudine di vita, e si sentono sempre gonfi; alcune persone pur mangiando non tantissimo tendono ugualmente ad ingrassare.
In questo ultimo caso, a parte i casi di disfunzioni ormonali, specialmente tiroidei, che sono abbastanza rari (questi casi sono delle vere e proprie patologie che se accertate dovranno essere trattate da medici specialisti con cure idonee al caso), la causa di questa anomalia, come già affermato, potrebbe essere una cattiva funzionalità del fegato e delle vie biliari. In pratica cistifellea e fegato sono intasati di sostanze di deposito che ne impediscono il corretto e totale metabolismo fisiologico.
La nuova Linea 6 SNELL di Erba Vita
DREN -liquidi +depura
Quando serve?Ottimo inizio insieme ad una dieta ipocalorica. Aiuta l'eliminazione liquidi ed è utile per mantenere la linea.
Perchè usarlo? Per depurare l'organismo da scorie e tossine, favorendo l'eliminazione dei liquidi in eccesso.
TOTAL azione combinata
Quando serve? Quando si è appesantiti, gonfi e si tende a bere poco, sia ai pasti che durante la giornata.
Perchè usarlo? Aiuta l'organismo a sentirsi più leggero ed a favorire l'eliminazione delle tossine.
PESO più forma
Quando serve? Da usare prima di pasti ricchi di carboidrati, per chi non sa rinunciare a pane, pasta e dolci.
Perchè usarlo? Aiuta a ridurre il senso di fame.
Utile per limitare l'assorbimento dei grassi alimentari e diminuire quelli già depositati.
PESO meno grassi
Quando serve? Quando vi è presenza di grasso in eccesso, soprattutto nella zona di girovita e addome.
Perchè usarlo? Utile per diminuire l'assorbimento alimentare di lipidi, aiutare l'organismo ad utilizzare quelli già depositati, limitare il senso di fame.
PESO meno calorie
Quando serve? In caso di dieta poco equilibrata, per favorire la mobilizzazione dei grassi grazie ad un effetto termogenico.
Perchè usarlo? Aiuta a ridurre le calorie diminuendo l'assorbimento di grassi e carboidrati; favorisce il senso di sazietà.
SAZIA meno stimolo della fame PASTI
Quando serve? Prima dei pasti principali, in caso di eccessivo appetito o di numerosi spuntini fuori pasto.
Perchè usarlo? Favorisce il senso di sazietà, per la presenza di fibre ad effetto rigonfiante.
SAZIA meno stimolo della fame BREAK
Quando serve? In qualsiasi momento della giornata, in caso di eccessivo desiderio di spuntini fuori pasto.
Perchè usarlo? Contribuisce al controllo della fame nervosa, favorendo il senso di sazietà.
SNACK biscotto
Quando serve? Un gradevole snack adatto ad ogni momento della giornata, anche in caso di sensazione di fame tipica di metà mattina o pomeriggio.
Perchè usarlo? Aiuta a controllare la fame nervosa.