Circolari
Il diritto di prelazione dei Comuni sulle Farmacie vacanti o di nuova istituzione, come da noi da sempre sostenuto, trae la sua ragion d'essere proprio dalla considerazione che il servizio farmaceutico, per la sua vitale importanza, deve essere fruito dalla totalità dei cittadini italiani anche nelle località dove i farmacisti privati non trovavano sostanziale interesse, dal punto di vista economico, per aprire una Farmacia.
Allo stesso modo consideriamo sbagliata anche la soppressione della norma che istituiva il fondo di solidarietà a vantaggio di quelle Farmacie di programmata apertura nei Comuni al di sotto dei mille abitanti. Si impedisce, così, a numerose comunità l'accessibilità ad un servizio essenziale ed esistenziale quale appunto è quello farmaceutico.
Sarà nostra cura continuare nella nostra battaglia inoltrando le considerazioni di cui sopra a tutte le forze politiche presenti in Parlamento ma, nel contempo, registrando con stupore il silenzio dell'ANCI su questi argomenti, comunichiamo, con viva soddisfazione, che l'art. 25 del Decreto in discussione esclude aziende speciali ed istituzioni che aestiscono servizi socio-assistenziale ed educativi, cultumli e Farmacie dal patto di stabilità.
Quest'ultima· norma è stata fortemente voluta dalla Federazione e seguita con molta attenzione, al pari degli altri emendamenti. .
Qualora non sussistano variazioni durante il passaggio del decreto all'Esame della Camera dei Deputati, possiamo affermare che abbiamo ottenuto quanto, in diverse occasioni, avevamo considerato come fondamentale per la continuazione della nostra attività e per affrontare le esigenze legate all'istituzione di una Farmacia moderna.
Infatti, numerosi Comuni che avevano esercitato il diritto di prelazione per l'apertura di nuove Farmacie, si trovavano nell'impossibilità di procedere a causa della rigidità delle norme sul patto di stabilità che impedivano sia l'assunzione di personale, sia gli investimenti necessari per il normale funzionamento delle strutture.
L'impossibilità a programmare ed operare degli investimenti, riguardava inoltre, com'è noto, tutte le Farmacie Comunali, indipendentemente dalle diverse forme giuridiche, che avevano una gestione in house. In altre parole, più del diiritto di prelazione, la rigidità della norma sanciva la fine del nostro modello gestionale.
Pertanto valutiamo molto positivamente l'art. 25 che consente di continuare, a pieno titolo, la nostra attività al servizio delle comunità di riferimento, offrendo così una concreta risposta alle numerose Amministrazioni comunali che si sono rivolte ad A.S.SO.FARM. per un supporto al superamento dei sopra citati problemi.
Riteniamo che tale esclusione possa riguardare anche le Farmacie gestite in economia.
Su questi argomenti, alla fine dell'iter legislativo, organizzeremo un momento di studio e di riflessione con la presenza dei nostri consulenti legali per approfondire la portata complessiva di tali normative e ne daremo tempestiva comunicazione sui tempi e modi di attuazione.
L'azione svolta dalla· Federazione e dai suoi Organi, unitamente all'azione di sensibilizzazione perseguita dalle Aziende sui terrritori, ha ottenuto un risultato che in parte ripaga della delusione per la non concessione del diritto di prelazione.
Assicuriamo il nostro massimo impegno per la valorizzazione e quindi l'adozione delle nostre proposte e forniremo ulteriori informazioni sugli svilluppi in essere.
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