Campagna per la riduzione dei prezzi dei prodotti della prima infanzia.
I prodotti per la prima infanzia infatti, soprattutto nel momento di crisi economica che sta attraversando il nostro Paese, incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie, in particolare su quelli delle giovani coppie con figli.
In diverse riunioni che abbiamo tenuto con i vertici delle suddette Istituzioni, abbiamo rappresentato, anche sentito il parere del Coordinamento tecnico dei Direttori, tutte le difficoltà che si presentano per garantire una buona riuscita della campagna, in considerazione della peculiarità del mercato, quale quello dei prodotti in questione, caratterizzato da alcune specificità che incidono sia sulla formazione dei prezzi che sulla struttura della catena distributiva che generano l’anomalia di prezzi maggiorati di circa il quaranta percento rispetto ai prezzi praticati a livello europeo. Il tutto pur tenendo sempre in considerazione la missione sociale delle nostre Farmacie.
Tuttavia, tale tassa occulta, ingiusta e iniqua che grava sui cittadini italiani non puo' essere riversata solo incidendo sulla redditività delle Farmacie Comunali alla luce delle note difficoltà attraversate dal settore farmaceutico italiano, dove si riscontra una costante riduzione dei margini delle nostre Aziende anche in ragione di discutibili scelte come quella della distribuzione diretta e/o per conto dei farmaci ad alto costo. La scelta operata dal Ministero e da ANCI di imprimere unilateralmente una accelerazione all’inizio della campagna indicata in oggetto, così come comprovato dalla nota a loro trasmessa alla vigilia della conferenza stampa, che si allega, non può che trovarci dissenzienti e ci induce a comunicare alle prefate Istituzioni l’indisponibilità di A.S.SO.FARM. a firmare il protocollo d’intesa che ci è stato sottoposto se non prima di consentirci il pieno coinvolgimento delle nostre associate e delle Aziende produttrici dei prodotti in discussione.
La conferenza stampa indetta dal Ministero del Welfare e da ANCI, alla quale non abbiamo partecipato, ripresa dai più importanti telegiornali televisivi e da tutti gli organi di stampa, ha fissato di avviare dal 1 giugno al 31 dicembre 2012 la campagna di riduzione dei prezzi fino al 30% attraverso la rete delle Farmacie Comunali.
E’ evidente che la ristrettezza dei tempi a disposizione per organizzare adeguatamente tale campagna compromette notevolmente il buon esito della stessa ed inoltre rischia di provocare un effetto boomerang sulla nostra immagine.
Pertanto, in considerazione di quanto sopra esposto, la nostra adesione su base volontaria alla campagna è subordinata alla previsione di tempi più adeguati che consentano un coinvolgimento sia delle Aziende produttrici dei prodotti più volte citati che dei grossisti che riforniscono le nostre Farmacie.
Infine, è appena il caso di richiamare, anche in presenza di espliciti inviti di adesione alla campagna dei Sindaci dei rispettivi Comuni dove gravitano le nostre Farmacie, i principi di sana e corretta gestione economica delle nostre Aziende che devono sempre rappresentare uno degli obiettivi principali della nostra azione amministrativa.
Inoltre, attendiamo dai Sindaci, titolari delle Farmacie Comunali, una forte iniziativa che eventualmente possa far recuperare le perdite in attuazione della campagna in questione con il rientro di alcuni farmaci ad alto costo nelle Farmacie realizzando, tra l’altro, una economia generale poiché siamo convinti, così come più volte manifestato che la distribuzione diretta non arreca alcun vantaggio economico al sistema farmaceutico.
Assicuriamo gli associati sul nostro impegno nel fornire le necessarie e tempestive informazioni che si rendessero necessarie sull’argomento.
In diverse riunioni che abbiamo tenuto con i vertici delle suddette Istituzioni, abbiamo rappresentato, anche sentito il parere del Coordinamento tecnico dei Direttori, tutte le difficoltà che si presentano per garantire una buona riuscita della campagna, in considerazione della peculiarità del mercato, quale quello dei prodotti in questione, caratterizzato da alcune specificità che incidono sia sulla formazione dei prezzi che sulla struttura della catena distributiva che generano l’anomalia di prezzi maggiorati di circa il quaranta percento rispetto ai prezzi praticati a livello europeo. Il tutto pur tenendo sempre in considerazione la missione sociale delle nostre Farmacie.
Tuttavia, tale tassa occulta, ingiusta e iniqua che grava sui cittadini italiani non puo' essere riversata solo incidendo sulla redditività delle Farmacie Comunali alla luce delle note difficoltà attraversate dal settore farmaceutico italiano, dove si riscontra una costante riduzione dei margini delle nostre Aziende anche in ragione di discutibili scelte come quella della distribuzione diretta e/o per conto dei farmaci ad alto costo. La scelta operata dal Ministero e da ANCI di imprimere unilateralmente una accelerazione all’inizio della campagna indicata in oggetto, così come comprovato dalla nota a loro trasmessa alla vigilia della conferenza stampa, che si allega, non può che trovarci dissenzienti e ci induce a comunicare alle prefate Istituzioni l’indisponibilità di A.S.SO.FARM. a firmare il protocollo d’intesa che ci è stato sottoposto se non prima di consentirci il pieno coinvolgimento delle nostre associate e delle Aziende produttrici dei prodotti in discussione.
La conferenza stampa indetta dal Ministero del Welfare e da ANCI, alla quale non abbiamo partecipato, ripresa dai più importanti telegiornali televisivi e da tutti gli organi di stampa, ha fissato di avviare dal 1 giugno al 31 dicembre 2012 la campagna di riduzione dei prezzi fino al 30% attraverso la rete delle Farmacie Comunali.
E’ evidente che la ristrettezza dei tempi a disposizione per organizzare adeguatamente tale campagna compromette notevolmente il buon esito della stessa ed inoltre rischia di provocare un effetto boomerang sulla nostra immagine.
Pertanto, in considerazione di quanto sopra esposto, la nostra adesione su base volontaria alla campagna è subordinata alla previsione di tempi più adeguati che consentano un coinvolgimento sia delle Aziende produttrici dei prodotti più volte citati che dei grossisti che riforniscono le nostre Farmacie.
Infine, è appena il caso di richiamare, anche in presenza di espliciti inviti di adesione alla campagna dei Sindaci dei rispettivi Comuni dove gravitano le nostre Farmacie, i principi di sana e corretta gestione economica delle nostre Aziende che devono sempre rappresentare uno degli obiettivi principali della nostra azione amministrativa.
Inoltre, attendiamo dai Sindaci, titolari delle Farmacie Comunali, una forte iniziativa che eventualmente possa far recuperare le perdite in attuazione della campagna in questione con il rientro di alcuni farmaci ad alto costo nelle Farmacie realizzando, tra l’altro, una economia generale poiché siamo convinti, così come più volte manifestato che la distribuzione diretta non arreca alcun vantaggio economico al sistema farmaceutico.
Assicuriamo gli associati sul nostro impegno nel fornire le necessarie e tempestive informazioni che si rendessero necessarie sull’argomento.